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Melius Club

L'album più "audiofilo" "prova impianto" che conoscete


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Ottobnaz
12 ore fa, Boris Lametta ha scritto:

Complice la mia pigrizia e il tempo, ascolto molta più musica al PC (con delle buone casse e un piccolo TA2024) mentre lavoro. Il tutto è molto appagante perchè ascolto SOLO la musica fregandomene altamente di come suona e mi godo QUELLO che suona ritrovandomi spesso a scuotere la testa e battere i piedi.

  
Che casse?

 

Comunque nel periodo in cui lavoravo da casa anch’io tanto near field davanti al PC, ma volevo roba buona anche lì. L’ho finita con un paio di monitor Ascend e un SVS micro sotto alla scrivania 😅

 

Parecchio onnivoro anch’io, preferisco scoprire difetti e idiosincrasie invece di ignorarli, anche con la musica che mi piace.

Il 5/5/2025 at 20:10, Lele_g ha scritto:

Buonasera a tutti, nel mio passato da fonico ho utilizzato vari cd per testare gli impianti, ovviamente erano prevalenti gli impianti audio per medi eventi, anche all’aperto dove l’acustica ambientale incideva molto poco.
 confermo che la questione è molto soggettiva, sia per abitudine, contesto, gusti e anche per questioni psico-acustiche, ma per me il disco che mi ha sempre dato un riferimento sul bilanciamento dei vari impianti e’ stato Awake dei dream theater, un disco molto pesante da ascoltare tutto

Pesante, in che senso???

shoegazer_82
16 ore fa, Boris Lametta ha scritto:

Buon "viaggio"

 

ottimi i Sons of Kemet (sia come musica che come registrazioni), il mio pezzo di riferimento è questo, grande crescendo con stratificazione progressiva degli strumenti

 

 

 

Il 05/05/2025 at 10:55, Boris Lametta ha scritto:

Ora per la gioia di qualcuno :classic_biggrin: LO SPIEGONE (per chi avrà voglia, gli altri possono saltare).

La produzione di alcuni dischi, specie quelli più estremi, e della loro relativa qualità audio molto "marcia" è assolutamente voluta perchè è proprio quello che contribuisce attivamente al perseguimento dell'atmosfera che si vuole evocare.

 

 

sai che non sono molto d'accordo su questo punto, nel senso che attribuirei la povertà delle registrazioni di parecchio metal più a pigrizia/incapacità/disinteresse che ad una precisa ricerca sonora. L'ahimè compianto Steve Albini ci ha dimostrato che è possibile registrare il rock come dio comanda (per chi non lo conoscesse consiglio su tutti Shellac - At action park), come pure che si possono registrare muri infiniti di chitarre distorte senza suonare per forza zanzarosi (da qualche parte ho visto addirittura citato fra gli album audiofili My Bloody Valentine - Loveless di quell'altro bomber di Kevin Shields, che sicuramente io non considererei album audiofilo, ma sicuramente dimostra grande competenza in sala di registrazione e mixaggio). Tu stesso citavi i Tool che - pur non essendo "estremi" - sono bravissimi a riversare nel sound il senso di heaviness della loro proposta musicale, e i cui album sono - in ordine crescente, probabilmente con l'aumentare del budget a disposizione - uno registrato meglio dell'altro. Per poi passare proprio al genere "estremo" potrei citarti l'ultimo mezzo capolavoro di Diamanda Galas - Broken Gargoyles (2022): ok sicuramente non è metal, ma è pura OST dell'infermo, e si sente benissimo.

 

 

  • Thanks 1
Il 06/05/2025 at 12:02, Galileo85 ha scritto:

Ammazza... un 16/44 che suona come un 24/192... mai sentita una cosa del genere, dinamica alle stelle...

in digitale non l'ho mai ascoltato,  è da far sentire in LP  a chi dice che il vinile non ha  dinamica...

Sempre se il sistema lo permette

 

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