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L‘importanza della multipresa


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Inviato

@Lepidus non saprei, io l'ho solo ascoltato a casa di un amico

Inviato

@OLIMPIA2 ho avuto la risposta da un altro forum, pare che costi 10700 euro di listino.

Armando Sanna
Inviato

A valle di una serie di informazioni assunte in rete mi sorge una domanda, esiste uno strumento atto a valutare se la nostra rete domestica ha del rumore nella sua distribuzione e che valore ne consegue ( magari non tutte le prese hanno lo stesso problema) ?

Se non fosse necessario porre dei filtri nelle multiprese poiché non necessari o altrimenti quali filtri opportunamente tarati  andrebbero inseriti per eliminare i disturbi rilevati...

Sono domande che uno dovrebbe porsi prima di effettuare un acquisto di una multipresa solo per poter non affidarsi al caso e/o sperando che San Culovich ci assista sempre :classic_biggrin:.

Grazie a chi mi potrà indicare  lo strumento e il suo eventuale costo .

Fabio Cottatellucci
Inviato
5 ore fa, Armando Sanna ha scritto:

esiste uno strumento atto a valutare se la nostra rete domestica ha del rumore nella sua distribuzione

Certo, vedi ad esempio il post qui sopra di @corrado.

Tieni presente che questi dispositivi trovano sempre rumore nella rete; il punto è che raramente esso si traduce in degrado del suono.

L'affermazione "i filtri servono sempre perché oggi con alimentatori dei telefonini, dimmer eccetera la linea è sempre inquinata", non tiene conto del fatto che pure le sezioni filtro degli apparecchi si sono adeguate, da almeno trent'anni in qua.

Fa tenerezza vedere i connoisseur delle ciabatte e dei filtri vantare i prodigi del loro ultimo acquisto e, contemporaneamente, vantare pure la grossezza dei condensatori delle sezioni filtro dei loro apparecchi, perché la seconda esclude i primi.

 

5 ore fa, Armando Sanna ha scritto:

Sono domande che uno dovrebbe porsi prima di effettuare un acquisto di una multipresa solo per poter non affidarsi al caso e/o sperando che San Culovich ci assista sempre :classic_biggrin:

Se ti convinci che San Culovich ti ha assistito, sarai assistito sempre.

Armando Sanna
Inviato

@Fabio Cottatellucci

Fabio,

purtroppo spesso si possono seguire due strade una scientifica e l’altra affidata al caso se vogliamo fare un ragionamento quasi scientifico si basa sull'osservazione, sulla sperimentazione, sulla misura e produzione di risultati  e infine  la  conferma dei risultati attraverso un certo numero di verifiche … 

Quella legata al caso (Ovvero San Culovich) è spesso quella alla quale molte persone si affidano, in un paio di circostanze ha dato anche a me un aiuto insperato, ma generalmente mi baso su uno studio di progetto alcune volte riuscito e in altre con “successive approssimazioni “ ho portato avanti il risultato voluto .

Poi, visto che la passione HiFi per me è fatto di due grandi famiglie quella classica casse, amplificazione e sorgenti ( ascolto, vedo e tocco ) queste sono le cose di grande piacere che generano i grandi cambiamenti nell’ascolto e poi quello che non vedo (ambiente, installazione, cavi, accessori, linea elettrica e sua distribuzione) dove uno è in funzione dell’altro gruppo.

Per la distribuzione dell’energia elettrica sto cercando di comprendere prima quanto influisca sul risultato fin ora raggiunto e se il miglioramento che potrei fare in che ordine di grandezza possa collocarlo +\_ 2/3% ( facile fare anche un risultato negativo ).

Un apparecchio con qualche misura prima e dopo la ciabatta “degli orfanelli” in mio possesso potrebbe farmi desistere o meno sull’eventuale influenza di questo “necessorio” e risparmiarmi dei soldi che potrei investire altrove .

buona serata e scusami per essere stato così lungo nella risposta 😉

  • Melius 1
Inviato

@Armando Sanna dubito esistano misure che possano inquadrare la resa all‘ascolto di una ciabatta… :-) nondimeno, il loro peso nel risultato complessivo è facilmente rilevabile all‘ascolto, circa quanto un cavo di alimentazione, o giù di li. In un solo luogo infatti si radunano contatti, materiali conduttivi diversi, gestione delle masse a terra, cavi e dielettrici di diversa natura, poi c‘é pure l’aspetto vibrazionale e poi quello relativo alle intromissioni eventuali di rfi ed emi. 
verosimile, che di tutto questo guazzabuglio di microproblematiche :-) si „senta“ qualcosa.

Ricette precise non esistono, se non quelle  di armarsi di santa pazienza e di un rivenditore amico, che faccia provare qualcosa…prima dell‘acquisto.

Armando Sanna
Inviato
21 minuti fa, alexis ha scritto:

dubito esistano misure che possano inquadrare la resa all‘ascolto di una ciabatta… :

Diciamo che uno strumento di misura ti aiuta a comprendere quanto gli altri componenti elettrici inseriti sulla rete domestica possano generare dei disturbi inquinandola.

Generalmente, per quanto sto leggendo, si va alla soppressione con vari filtri o eliminazione di quei elementi che “inquinano” con il loro inserimento ( vale soprattutto per chi non ha una linea dedicata al solo impianto HiFi e io rientro in questa statistica) del rumore nella linea elettrica.

In seconda battuta si verificano le varie prese, non tutte danno lo stesso risultato, per ultimo quello che esce prima e dopo le prese della ciabatta ( parte filtrata e non) avendo la cura di verificare la fase, se non precedentemente fatto dei componenti.

Prove ad orecchio con la ciabatta che avrei individuato per eventualmente sostituire la mia non mi sono possibili .

La propensione di spendere per una cosa che non “sento, vedo e tocco” ( vedi componenti principali di un impianto HiFi) non ne sento al momento una necessità impellente.

un cordiale saluto 😉

Inviato

La Vrel comunque annuncia l’uscita di altri due componenti interessanti assai, che vanno a impilarsi sotto la multipresa, con le stesse dimensioni quindi, in modo da formare una vera e propria centrale elettrica, dedicata espressamente alla hi-fi, domestica e professionale, e cioè uno stabilizzatore di rete con tecnologie proprietarie ultraveloci, e un dispositivo di massa comune, che funge da ground station. Ovviamente sono interessatissimo a provarli, appena usciranno.

 

  • Thanks 1
Inviato
Il 15/05/2025 at 08:29, alexis ha scritto:

dubito esistano misure che possano inquadrare la resa all‘ascolto di una ciabatta… :-) nondimeno, il loro peso nel risultato complessivo è facilmente rilevabile all‘ascolto

Certo che lo dubiti come pure tutti quelli che sentono grandi differenze. Queste ultime si potrebbero benissimo valutare nella grandezza con test ciechi fatti anche non seriamente da parte di osservatori neutrali sulle persone che affermano di queste grandi differenze e proprio a casa loro. Un semplice test con una ciabatta comperata nei negozi normali, non hifi. Questo tanto per verificare la quantità di cambiamento ma non per dimostrare che non ci siano differenze. 

È sempre la stessa cosa da decenni, gente che per ogni cambiamento che fanno affermano differenze enormi e poi dopo anni ritorni da loro e il suono sì è cambiato ma non molto per essere positivi. In uno o due decenni il loro impianto dovrebbe essere con questi giganteschi upgrade sonici meglio del dal vivo oppure all'inizio sentendo i loro componenti senza tutti questi upgrade, dovrebbe sentirsi in modo estremamente penibile. Comunque evviva la suggestione, sempre stata fattore principale del marketing.

  • Melius 1
Inviato

@Titian ma con chi credi di parlare Titian? Solo tu esente da allucinazioni e tutti gli altri stupidelli sprovveduti?

Scendi dalle giostre..

  • Melius 1
ernesto62
Inviato

@alexis in effetti , nel.mio piccolo , (o grande  chissà ) ho notato fin da subito le differenze tra la multipresa in plastica della Vimar e quella fatta da me con contenitore alluminio scavato in pieno , frutti Furutech NCF, IEC Furutech NCF e cablaggio interno  con cavi alimentazione Acoustic Revive. Non c'è bisogno di essere pipistrelli per avvertire le differenze . In meglio naturalmente 

ferroattivo
Inviato

Una buona multipresa è un elemento fondamentale per una base corretta , da li partono tutti i cavi di alimentazione per le varie apparecchiature. Ho assemblato multiprese con frutti e cavi diversi e inserendo l'apparecchio in un frutto Gold o NCF se non sei sordo una differenza la senti, eccome... Figuriamoci la differenza fra una multipresa standard ed una dedicata..    

Inviato

@Sulimus

1 ora fa, Sulimus ha scritto:

con contenitore alluminio scavato in pieno

Ottimo! Te lo sei fatto fare o hai trovato qualcosa di finito in vendita?

ernesto62
Inviato

@Ifer2 lo feci fare a un tornitore anche se non è stato semplice convincerlo . 😜

imaginator
Inviato
9 ore fa, Titian ha scritto:

Certo che lo dubiti come pure tutti quelli che sentono grandi differenze. Queste ultime si potrebbero benissimo valutare nella grandezza con test ciechi fatti anche non seriamente da parte di osservatori neutrali sulle persone che affermano di queste grandi differenze e proprio a casa loro. Un semplice test con una ciabatta comperata nei negozi normali, non hifi. Questo tanto per verificare la quantità di cambiamento ma non per dimostrare che non ci siano differenze. 

È sempre la stessa cosa da decenni, gente che per ogni cambiamento che fanno affermano differenze enormi e poi dopo anni ritorni da loro e il suono sì è cambiato ma non molto per essere positivi. In uno o due decenni il loro impianto dovrebbe essere con questi giganteschi upgrade sonici meglio del dal vivo oppure all'inizio sentendo i loro componenti senza tutti questi upgrade, dovrebbe sentirsi in modo estremamente penibile. Comunque evviva la suggestione, sempre stata fattore principale del marketing.

Capisco e rispetto il tuo punto di vista e l’idea che spesso tendiamo ad enfatizzare troppo le differenze percepibili nel fine-tuning, anche se, arrivati vicino al traguardo, ogni minimo progresso è una conquista che ci avvicina ad una simulazione più realistica. Ciò nonostante, le tue argomentazioni perdono credibilità quando paragoni, semplificando - come hai scritto in altri post - un frigorifero, una macchina da caffè o un ferro da stiro a un impianto hi-fi di un certo livello. …Questo indebolisce, e non di poco, la solidità delle tue affermazioni e ci fa ben sperare che non siamo noi ad auto suggestionarci, ma forse te a trascurare dei dettagli che possono aiutare a fare la differenza. Poi se per te l’impianto diventa un ripiego per ascoltare la musica rispetto all’evento live è tutt’altro discorso.

Inviato
Il 14/5/2025 at 11:32, corrado ha scritto:


in assenza di dettagli seri su cosa/come misura direi che lo si possa rilegare alla categoria “oggetto ridicolo”… inizino a dirci cosa intendono con “larga banda”, sento aria di supercazzola
 

io conosco un tizio che per ragioni professionali ha anche un apparecchio per fare la misura della qualità della rete elettrica e mi diceva che per comprane uno servono qualche migliaio di euro… 

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