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Referendum 2025. Una grande possibilità al dunque


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Gaetanoalberto
Inviato

Il licenziamento at will lo vorrei poter praticare io in effetti...

La legge però non vieta il licenziamento, possibile per giusta causa o giustificato motivo.

Ma c'è troppa differenza tra pubblico, privato, piccola e grande impresa, impresa sociale, enti para pubblici di vario genere, tempo determinato ed indeterminato...

Da questa differenza nascono spinte a convenienza giuridica per le microimprese, cosa che ha molto danneggiato l'Italia.

E poi c'è il problema del merito e quello del reddito, perché at will determina una partecipazione del lavoratore al rischio pari o superiore a quella dell'imprenditore.

Forse in Germania, Francia, ancor più al nord, non sarebbe mai strumento di ricatto.

L'Italia è un paese particolare.

Sia chiaro che per il momento sto solo provando a ragionare sui temi.

analogico_09
Inviato
4 ore fa, maurodg65 ha scritto:
5 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Non ho messo in discussione un bel niente,

L’hai fatto quando hai parlato del fatto che l’avrebbe votato un numero esiguo di elettori causa astensionismo, più o meno la metà.

5 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Bene, allora fuor di sicumera, cosa aspetti a rinfrescami la memoria portando un caso concreto e documentato di ingerenza da parte di uomini delle istituzioni sulla faccenda referendum,

Già postato nelle precedenti pagine da me e da un altro forumer prima di me che non avevo visto, fu Renzi da segretario PD e Presidente del Consiglio nel 2016 a dire “Andate al mare”. 

 

Tu hai le traveggole mistificatorie, io ho chiesto a te cosa ne pensassi del fatto che una bassa percentuale di votanti avesse eletto un governo di potere, visto che ti soffermavi sulle basse affluenze ai referendum con l'intento di diminuirli, da cui il mio ricordarti che giudichi positivo o negativo analoghi fatti in base al tuo tornaconto ideologico.

 

Ah.., Renzi..,  chi altri se non lui.., come volevasi dimostrare.., immaginavo una risposta del genere per cui avevo chiesto di non citare gli avventuristi della politica, prova invece a citare qualche figura istituzionale di ogni colore politico di maggior spessore che non sia passato alle cronache e alla storia per le renzate e che abbia invitato gli elettori ad andare in montagna oppure ai laghi, volendo in campagna oppure ali fanghi termali...
Sei un giocoliere della dialettica che lascia sempre intravedere il trucchetto banale

maurodg65
Inviato
3 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Tu hai le traveggole mistificatorie, io ho chiesto a te cosa ne pensassi del fatto che una bassa percentuale di votanti avesse eletto un governo di potere, visto che ti soffermavi sulle basse affluenze ai referendum con l'intento di diminuirli, da cui il mio ricordarti che giudichi positivo o negativo analoghi fatti in base al tuo tornaconto ideologico

Scusami io stavo sminuendo nulla, dicevo che la bassa affluenza ai referendum era fisiologica e dettata dal disinteresse per gli stessi avendo i comitati promotori, negli anni, abusato dello strumento referendario, soprattutto cercando di usarli per fare lotta politica con quesiti lontani dalla sensibilità dell’elettorato, l’avermi chiesto cosa pensassi di un governo eletto da un basso numero di votanti per me voleva appunto dire quanto scritto, ma se mi sono sbagliato mi scuso, ma a sto punto però vorrei capire cosa dovrei pensare della cosa, perché come già scritto le elezioni politiche non hanno mai avuto un quorum e l’astensione è progressivamente aumentata negli ultimi anni in tutte le elezioni, dalle politiche alle amministrative e, tolta la scontata disaffezione dell’elettorato per la politica, io altro non ci vedo.

maurodg65
Inviato
5 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ma c'è troppa differenza tra pubblico, privato, piccola e grande impresa, impresa sociale, enti para pubblici di vario genere, tempo determinato ed indeterminato...

Scusa ma in che modo il referendum porrebbe rimedio principalmente sulla questione differenze tra settore pubblico e privato sul tema licenziamenti? 

 

5 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Da questa differenza nascono spinte a convenienza giuridica per le microimprese, cosa che ha molto danneggiato l'Italia.

Credi che la causa principale per le quali le microimprese siano rimaste tali in Italia siano limitate esclusivamente al discorso licenziamenti? Non è un po’ riduttivo? 

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

porrebbe rimedio principalment

Ne avvicina un po’ la stabilità,,che è un dato essenziale per la costruzione della famiglia e per gli investimenti di lungo periodo.

Ripeto: sto solo provando a ragionare sui temi.

PS: ho visto che parlate di elezioni e referendum. Concordo sull’abuso, e ci sarebbero dei rimedi: aumentare anche sostanzialmente  il numero di firme richieste ma eliminare il quorum di validità.

maurodg65
Inviato
5 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ne avvicina un po’ la stabilità,,che è un dato essenziale per la costruzione della famiglia e per gli investimenti di lungo periodo.

Scusami ma io pensavo lamentassi il fatto di non poter licenziare nella PA e non il contrario.

extermination
Inviato

Andando poi nel pratico della quotidianità, c’è da dire che essere reintegrato in una piccola azienda, dopo esser stato licenziato per giusta o ingiusta causa, è con buona probabilità vita grama per quel lavoratore

  • Melius 2
Gaetanoalberto
Inviato
22 minuti fa, extermination ha scritto:

Andando poi nel pratico della quotidianità, c’è da dire che essere reintegrato in una piccola azienda, dopo esser stato licenziato per giusta o ingiusta causa, è con buona probabilità vita grama per quel lavoratore

Sicuramente.

Gaetanoalberto
Inviato
2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

causa principale

2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Non è un po’ riduttivo? 


No,

non credo sia la principale, é un insieme di questioni che partono da una lunga storia di contoterzismo stimolato dagli stessi committenti, di trattamento differenziato es agevolato con riferimenti pure ad impresa familiare ed artigiana, e di minore visibilità fiscale, peró ha una certa importanza.

   ***

Dunque ragazzi, step by step, ma mi sembra che gli argomenti si possano affrontare civilmente e ragionando per una volta.

Riuscissimo a non percularci sarebbe gran cosa.

Peró almeno evitiamo, per rispetto di chi lavora, di liquidare questioni importanti con battute al veleno...

***
Sul reintegro apporto un'ulteriore riflessione: nel jobs act la sostituzione dell'indennità al reintegro è stata ben motivata. Il vero vulnus era la durata dei processi, perché un reintegro disposto in Cassazione dopo chessó, cinque anni di processo, determinava con l'art. 18 vecchio testo il pagamento di 5 anni di retribuzione...

Roberto M
Inviato
8 ore fa, Jack ha scritto:

ci vuole il licenziamento “at will” e perdiamo tempo e soldi pubblici per tornare a Mosca 1970? che manco a mosca sono più nel 1970?
Il quarto quesito è già obsoleto perché la situazione è così scema che per forza va sanata

Sul quinto sono contrario, bisogna introdurre lo statuto di domiciliato come in Svizzera a 5 anni, stesso trattamento dei locali ma non puoi votare e non fai il militare. Cittadinanza a 10 anni previo serio esame di educazione civica (che fare anche agli autoctoni per poter votare ma tant’è). Ma anche 15 tanto col domicilio non conta granché la cittadinanza che diventa solo un abbracciare la cultura

Perfetto, condivido tutto.

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

Andando poi nel pratico della quotidianità, c’è da dire che essere reintegrato in una piccola azienda, dopo esser stato licenziato per giusta o ingiusta causa, è con buona probabilità vita grama per quel lavoratore

Paradossalmente nelle grosse aziende il reintegrato (e quanti ne ho visti) spesso sta meglio di tutti:   Assume l'aura di un "rompicojoni che ha vinto" , pertanto tutto il middle-management cerca di lasciarlo in pace, di averci a che fare il meno possibile, mentre HR sapendo che costui ha l'avvocato carico in fondina, lo tratta con le pinzette.

Insomma, come dire: Lo stress lavoro-correlato non è il suo primo problema....:classic_dry:

Inviato

Serio esame di educazione civica per ottenere la cittadinanza? Nel leggere alcuni di voi si capisce chiaramente che forse neanche la scuola dell'obbligo hanno terminato o che se anche la conoscono (ma gli orrori letti ne fanno dubitare fortemente), con l'educazione civica ci si puliscono il deretano.

Inviato

Serio esame di educazione civica... :classic_laugh::classic_laugh:

extermination
Inviato

Diciamolo,,, che i contratti a tempo indeterminato non sono più compatibili con i rapidi “ritmi” di obsolescenza dei sistemi organizzativi ( seppur riveduti, aggiornati e corretti con una certa frequenza da molte aziende) che non sono più compatibili con l’evoluzione delle tecnologie e con l’obsolescenza dei lavoratori datati, sostituibili con skill più performanti; d’altronde, riqualificare professionalmente un cinquantenne in azienda, costa tempo e denaro dunque, preferibile licenziarlo “at will” … e darlo in carico allo Stato con la qualifica di “risorsa” obsoleta che non ha retto alla concorrenza e competizione del mondo lavoro.

  • Melius 2
appecundria
Inviato
24 minuti fa, extermination ha scritto:

qualifica di “risorsa” obsoleta che non ha retto

Mi dispiace ripetermi: prendiamo atto che il problema non sono più gli occupati e nemmeno i disoccupati. Sono gli inoccupabili. 

  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, appecundria ha scritto:

Sono gli inoccupabili.

per chi in questa categoria non ha mezzi propri che ne garantiscano la sussistenza, suggerirei il suicidio assistito. Una sana società capitalista non può permettersi parassiti a carico. La vecchia ha da trottare, se non ce la fa, eliminiamola.

  • Melius 1
Inviato

Un atto di comedia umana per i sessantenni in azienda è vedere i ggiovani, quelli preparati, quelli qualificati, quelli che hanno il bollino da piemme, affannarsi a pestar acqua nel mortaio in ore e ore di chiacchiere in inglesoide su teams e nel coltivare fogli excel della superficie dell'Australia, per dare alla fine una produttività risibile  in termini di massa, di qualità e di fatturato. 

Sembrano scarafaggi intenti a rotolare palline di m.rda, ma evitando accuratamente i modi più razionali per farlo...

 

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato

Pare emerga che ci si debba occupare della materia del lavoro e, si intende, della mancanza di lavoro…

Sorge un dubbio: a tal fine meglio andare o non andare al referendum, e cosa scegliere di votare poi?


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