iBan69 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio Riporto qui un articolo del Corriere della Sera di oggi, della sempre attenta Milena Gabanelli, che ritengo preoccupante, per il futuro della stessa Europa. https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/vance-musk-orban-e-salvini-le-bugie-e-i-fatti-che-mettono-a-rischio-le-democrazie-europee/412115a5-e557-4a52-8a40-da2106b5fxlk.shtml?refresh_ce Alla fiera dell’Est c’è una merce che si vende molto bene: il nazionalismo sovranista. E va anche meglio da quando è arrivato Donald Trump: «La sua vittoria elettorale – dice Radu Magdin, un analista politico rumeno – ha incoraggiato i politici conservatori ad adottare questo modello». Il nazionalismo sovranista è la bussola di chi comanda in Ungheria(Viktor Orbán), in Slovacchia (Robert Fico), in Serbia (Aleksandar Vucic), e in Georgia (Mikheil Kavelashvili). Per circa un decennio, ha dominato la scena della Polonia, della Repubblica Ceca e della Bulgaria. Domenica scorsa ha fatto volare al primo turno (40%) il sovranista George Simion, candidato alla presidenza della Romania, fra qualche giorno potrebbe sfondare di nuovo in Polonia e a settembre in Moldova. Chi sono e cosa vogliono Ma da dove arrivano questi politici? Chi sono? E soprattutto: fino a che punto possono spingersi? In Romania lo scorso novembre si presenta alle elezioni Calin Georgescu: da perfetto sconosciuto in poche settimane accumula 3,4 milioni di follower e passa il primo turno con il 22,4% dei voti. Elezioni poi annullate dalla Corte Costituzionale, e Georgescu escluso dalla corsa elettorale per il sospetto di finanziamenti illeciti ricevuti dalla Russia e per l’uso manipolatorio di bot e d’account falsi su TikTok, il social cinese che proprio in Romania ha il più alto indice europeo di penetrazione. La decisione è subito condannata dal vicepresidente Usa J.D. Vance, da Elon Musk, da Vladimir Putin, dal presidente turco Erdogan («è una minaccia alla democrazia»), dai Conservatori europei di cui fino a gennaio è stata presidente Giorgia Meloni, oltre che dal vicepremier Matteo Salvini che ha parlato di «euro-golpe in stile sovietico». Georgescu è sostituito dall’ultranazionalista Simion, che il 4 maggio passa il primo turno con il 41%, ed è il grande favorito al ballottaggio. Polonia al bivio Domenica prossima in Polonia si vota per le presidenziali, e l’astro nascente è il populista Slawomir Mentzen, il politico più seguito su TikTok. Vuole liberalizzare le criptovalute e nel 2019 s’era posto come obiettivo il bando agli ebrei, agli omosessuali, alle tasse e all’Ue. Era arrivato a chiedere l’arresto per le donne che abortiscono e l’impunità per chi infligge punizioni corporali ai bambini. Oggi Mentzen, al secondo posto nei sondaggi e alleato dei tedeschi di AfD all’Europarlamento, ha rivisto un po’ le sue posizioni: quel che basta a evitargli la messa al bando e, forse, a garantirgli la vittoria. Slovacchia first» è la linea che guida Robert Fico, il sovranista che fa a gara con l’ungherese Viktor Orbán nel compiacere la Russia. Comunista ai tempi dell’Urss, oggi legato all’estrema destra e contrario alla Nato, è fra i pochissimi membri Ue ben accolti al Cremlino. Gli aspiranti all’Ue L’onda nazionalista bagna anche i Paesi che aspirano a entrare nell’Ue. Tra questi c’è la Moldova, dove il 25 marzo s’è ricorsi all’arresto di Evghenia Gutul, esponente dell’opposizione e leader d’una minoranza etnica contraria all’ingresso del Paese nella Nato e nell’Ue. Avrebbe comprato voti e ricevuto finanziamenti illeciti da un oligarca filorusso ricercato dalla giustizia internazionale per il fallimento di tre banche e per un buco da un miliardo di dollari. Il governo di Chisinau l’ha pertanto esclusa dal posto nel governo che, in base alla Costituzione, le spetterebbe. A favore della Gutul sono insorti sia Putin che Erdogan – proprio loro – accusando i moldavi di «minare la democrazia». Molti di questi nuovi leader non hanno un passato. O ce l’hanno oscuro. In Georgia c’è un ex giocatore del Manchester City, Mikheil Kavelashvili, che in dicembre è spuntato quasi dal nulla ed è riuscito a diventare Capo dello Stato. Era l’unico candidato, e l’ha eletto un Parlamento boicottato dalle opposizioni, perché votato secondo una legge elettorale ritenuta ingannevole. A Kavelashvili non era mai riuscito di fare nemmeno il presidente della Federcalcio nazionale, perché la legge lo proibisce a chi, come lui, ha solo la terza media. Ma con le sue posizioni filorusse e una propaganda battente su TikTok, ce l’ha fatta a prendere il posto della leader europeista Salomé Zourabichvili. Anche in Serbia è al potere da undici anni, prima come premier e poi Capo dello Stato, il nazionalista Aleksandar Vucic. Da giovane inneggiava al massacro di Srebrenica e censurava i giornalisti per conto di Slobodan Milosevic, l’artefice delle pulizie etniche in Croazia, Bosnia e in Kosovo, processato all’Aja per crimini di guerra. La Serbia aspira a entrare nell’Ue, ma intanto s’oppone alle sanzioni contro Putin, compra armi dalla Cina e fa affari immobiliari con il figlio di Trump, Donald Jr. Il caso AfD In Germania il governo e la Corte costituzionale dovranno affrontare una missione impossibile: la messa al bando di AfD. Il partito Alternative fűr Deutschland dichiaratamente omofobo, islamofobo e negazionista dell’Olocausto, ufficialmente classificato dai servizi d’intelligence dopo tre anni d’indagini come formazione d’estrema destra; mentre l’Ufficio federale per la Protezione della Costituzione l’ha definito «un’organizzazione non compatibile con l’ordine democratico», perché «ignora la dignità umana». Sarà complicato mettere al bando un partito scelto dal 20% dei tedeschi, ma la pronuncia dell’Ufficio federale era inevitabile, poiché in Germania (come nel resto d’Europa) i partiti devono rispettare i princìpi fondamentali sanciti dai primi cinque articoli della Costituzione: il rispetto delle minoranze, l’antisemitismo, i diritti inviolabili della persona, lo stato di diritto. Contro il rapporto degli 007 si sono schierati Matteo Salvini («gravissimo»), Orbán («l’AfD può contare su di noi»), Elon Musk, il segretario di Stato americano Mark Rubio e il vicepresidente Usa, J. D. Vance: «Questa è tirannia». Silenzio per i nemici I nazionalisti gridano al complotto, quand’è messa in discussione la libertà degli amici. Ma tacciono, se tocca ai loro nemici. Il 29 aprile, Erdogan è venuto in Italia e s’è incontrato con Giorgia Meloni. Fra sorrisi e accordi di scambi commerciali per 35 miliardi di euro, oltre all’impegno d’organizzare insieme gli Europei di calcio nel 2032, la premier italiana non ha trovato nemmeno un minuto per ricordare al presidente turco il caso del suo principale avversario politico, Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e candidato alle presidenziali del 2028, arrestato lo scorso 23 marzo con le accuse di corruzione, estorsione, riciclaggio, turbativa d’asta e terrorismo. Un capo d’imputazione riguarda perfino l’irregolarità nella registrazione della sua laurea. Sul sindaco pendono sette processi, considerati pretestuosi da Amnesty International, dal Comitato di Helsinki, da Human Rights Watch e da altre otto ong internazionali. Ma per lui Meloni, Salvini, Orban, Musk, Vance e Rubio non hanno mai speso una parola. E il «golpe turco» che ha portato in galera Imamoglu non ha smosso l’indignazione nemmeno di Simion o di Georgescu. I vantaggi della Ue Una cosa accomuna tutti i nazionalisti: l’odio per l’Ue. Eppure vengono votati in Paesi che hanno ricevuto enormi benefici dall’ingresso in Europa. La Polonia, entrata nel 2004, è l’unico Stato europeo che da allora non è mai andato in recessione, è il Paese che più utilizza i fondi strutturali comunitari assegnati ogni 7 anni e oggi è diventata la sesta economia del Continente. La Romania ha avuto dal 2007, data dell’adesione all’Ue, una crescita media del 2-3% annuo, con punte del 4,8% prima della guerra in Ucraina. L’Ungheria è entrata nell’Ue nel 2004: da allora i contributi europeihanno favorito in maniera determinante una crescita media del 4%. Ma gli ultranazionalisti non si limitano alle critiche all’Europa: ne chiedono l’abolizione. Gli strumenti per arginare I governi nazionalisti hanno scatenato due guerre mondiali, e da allora le democrazie occidentali hanno fissato paletti vincolanti. Le istituzioni europee, con il Trattato di Lisbona, la Carta dei diritti di Nizza, i criteri di Copenaghen, definiscono le norme che tutti i Paesi membri, e gli aspiranti tali, devono rispettare: dallo stato di diritto, alle competizioni elettorali trasparenti e leali. Chi le infrange ne paga le conseguenze. Certo, diventa molto complesso punire un Paese dove la maggioranza, o una larga fetta della popolazione sceglie un partito eversivo. Al tempo stesso le democrazie hanno non solo il diritto, ma il dovere di difendersi da chi ne mette in pericolo le fondamenta. Lo strumento è quello delle sanzioni, come nel caso dell’Ungheria a cui sono stati sospesi i fondi europei, oppure, se le sanzioni non bastano, togliendo il diritto di voto, e quindi di veto. Decisione possibile, ma solo con il superamento del vincolo dell’ unanimità. 2
LeoCleo Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio Lui avrebbe commentato utilizzando una sola parola. Adoro la sintesi. 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 12 Maggio Amministratori Inviato 12 Maggio @iBan69 le parole sono una cosa i fatti una altra. anche fdi e lega erano antiue ma da quando sono al governo si sono dimenticati l'italxit, l'abbandono dell'euro ecc ecc, l'ombrello ue fa troppo comodo. la polonia se la ue di dovesse dissovere, entrerebbe in crisi, senza un mercato unico non ci sarebbe più interesse a produrre in polonia per esportare i ue. credo che in certe posizioni estreme ci sia non solo il desiderio di accontentare la parte irrazionale dell'elettorato ma anche il retrpensiro di spuntare migliori condizioni dalla ue
Supertramp Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio Fassi, fassi, fassi ovunque. E fogne svuotate a beneficio delle piogge invernali.
iBan69 Inviato 12 Maggio Autore Inviato 12 Maggio 56 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Adoro la sintesi. Per te, ci sono le figure … 2
iBan69 Inviato 12 Maggio Autore Inviato 12 Maggio 5 minuti fa, Gustavino ha scritto: “Solo i popoli informati possono fare scelte libere”. Informati da chi? Dalla propaganda filo Russa? Dai social pieni di fake news? Dalle narrazioni di un governo, che riduce la libertà di stampa? Dipende da dove si prendono queste informazioni e se si è in grado di comprendere il loro significato reale.
ascoltoebasta Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio Più che chiedersi cosa vogliono ottenere questi partiti (cosa comunque doverosa e necessaria) sarebbe più utile domandarsi perchè stan riscontrando una così forte impennata di consensi,ma significherebbe fare una onesta e severa autocritica,quindi sempre meglio incolpare altri. 1
Panurge Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 4 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: perchè l'occidente è assediato o meglio si sente assediato, la redistribuzione del reddito a livello globale opera inesorabilmente, troppi popoli giovani e disposti a sacrifici per noi inconcepibili stanno reclamando la loro fetta di benessere, in questo contesto le ideologie propense a muri e barricate hanno più appeal e offrono soluzioni fasulle ma di rapida attuazione, la sinistra ha fatto comodo quando c'era ancora un po' di plusvalore da distribuire.
ascoltoebasta Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 10 minuti fa, Panurge ha scritto: troppi popoli giovani e disposti a sacrifici per noi inconcepibili stanno reclamando la loro fetta di benessere, in questo contesto le ideologie propense a muri e barricate hanno più appeal e offrono soluzioni fasulle ma di rapida attuazione, la sinistra ha fatto comodo quando c'era ancora un po' di plusvalore da distribuire. Esattamente,io quando ancora m'illudevo dell'esistenza d'una giusta politica,a livello comunale, e la frequentavo attivamente,ricordo gli scontri in più d'una occasione,quando sostenevo che se in quella zona periferica, già degradata, avessero continuato a sistemare nomadi e clandestini, la maggior parte degli abitanti di quei quartieri al prossimo giro elettorale avrebbe votato per chi invocava le ruspe, poi però non sarebbe stato corretto imputarli di razzismo,perchè tali condizioni eran create da coloro che avrebbero dovuto risolverle.
LeoCleo Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 42 minuti fa, Panurge ha scritto: troppi popoli giovani e disposti a sacrifici per noi inconcepibili Sarà come dici, ma io più che sacrifici vedo solo imposizione e sfruttamento, in cambio di briciole. Quanto alla redistribuzione, mmm... in occidente c'è sempre più concentrazione in poche mani.
Panurge Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 14 minuti fa, LeoCleo ha scritto: occidente c'è sempre più concentrazione in poche mani. E chi parla di adesso? Passato quasi remoto.
maurodg65 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 1 ora fa, Panurge ha scritto: l'occidente è assediato o meglio si sente assediato, la redistribuzione del reddito a livello globale opera inesorabilmente, troppi popoli giovani e disposti a sacrifici per noi inconcepibili stanno reclamando la loro fetta di benessere, in questo contesto le ideologie propense a muri e barricate hanno più appeal e offrono soluzioni fasulle ma di rapida attuazione, la sinistra ha fatto comodo quando c'era ancora un po' di plusvalore da distribuire. Ohhh finalmente, la redistribuzione dei redditi, tanto agognata a sinistra e spesso riproposta anche qui, porta alla diminuzione del benessere dell’Occidente a svantaggio dei paesi in via di sviluppo, questo è quanto accade con la globalizzazione ed è inevitabile, è quello che ci ha permesso ai tempi della lira con le svalutazioni competitive di restare forti sull’export pagandone il prezzo sul piano dell’inflazione interna, ora inevitabilmente dobbiamo accettare che la situazione economica e sociale, senza rimboccarsi le maniche e senza fare grossi sacrifici non potrà migliorare ma ci costringerà ad adattarci in peggio rispetto al recente passato. Mi pare che al contrario politicamente, tanto da destra quanto da sinistra e dal centro, si predichi e si agogni altro, demagogia per demagogia, la verità quando la diranno? Solo allora si smonteranno le sirene di chi promette i bengodi ritornando ad un passato che non potrà più ritornare.
maurodg65 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 21 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Quanto alla redistribuzione, mmm... in occidente c'è sempre più concentrazione in poche mani. Quella ci sarà sempre e c’è sempre stata, la realtà è che il benessere globale è aumentato, i paesi in via di sviluppo hanno migliorato le loro condizioni di vita in modo esponenziale e cresceranno ancora, mentre noi faticheremo a mantenere il nostro tenore di vita, alla fine è come una ruota e gira.
nullo Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 5 ore fa, iBan69 ha scritto: ritengo preoccupante, per il futuro della stessa Europa. in effetti si possono sospendere le libere elezioni per salvare la democrazia, al limite escludere dalla contesa i partiti che non ci aggradano e togliere il diritto di voto a chi vota come non ci piace. cosi salviamo la democrazia! che dici? hai altre soluzioni?
Questo è un messaggio popolare. gibraltar Inviato 12 Maggio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Maggio 36 minuti fa, nullo ha scritto: in effetti si possono sospendere le libere elezioni per salvare la democrazia tipico ragionamento di chi ritiene che la democrazia si esaurisca nel voto... 3
iBan69 Inviato 12 Maggio Autore Inviato 12 Maggio @nullo direi che ti ha risposto @gibraltar … , io non avrei nemmeno risposto ad un ragionamento di tale “levatura”.
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