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Il multicanale avanza... Ed altre notizie.


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one4seven
Inviato

Si affaccia sul mercato il primo servizio di streaming che offre audio multicanale ed immersivo Lossless, puntando però non su Atmos ma su Auro 3d. 

https://pureaudiostreaming.com/

.

A dispetto dalle aspettative (audio spaziale buono solo per musica elettronica), come al solito a guidare il (tentativo di) cambio di paradigma sarà la musica classica (il catalogo iniziale è in stragrande maggioranza di classica).

Ma lo sapevamo già perché a lanciarsi sull'atmos sono state le label di classica per prime, come DG.

.

Se la cosa prende piede, chi già offre Atmos lossy con ampio catalogo (Apple, Amazon e Tidal), non tarderà a fare il passaggio al lossless.

.

Nel frattempo Spotify ha annunciato ufficialmente, per bocca del suo CEO,  l'upgrade al Lossless, dopo anni di attesa.

 

jackreacher
Inviato
1 ora fa, one4seven ha scritto:

Se la cosa prende piede, chi già offre Atmos lossy con ampio catalogo (Apple, Amazon e Tidal), non tarderà a fare il passaggio al lossless.

Ciao, con tutto il rispetto, per me il multicanale siffatto è solo marketing --> il vero multicanale si fa in sede di ripresa sonora, tutto ciò che si fa dopo in postproduzione, anche se può piacere, non è un vero multicanale.

Ci vuole il multicanale "discreto".

.

Dico questo perché tutte le "vecchie" registrazioni, anche Deutsche grammophon, nate in stereo verranno elaborate con software e/o processori audio per aggiungere i canali surround = si può fare a casa con un buon processore = presa in giro.

 

one4seven
Inviato
46 minuti fa, jackreacher ha scritto:

il vero multicanale si fa in sede di ripresa sonora

 

DG, tanto per restare in tema, registra in multicanale dai tempi della quadrifonia. Tanto che ha cominciato a tirarli fuori, i vecchi nastri quad, in occasione della nuova rinomata serie "Original Source"...

Che come saprai parte da quei nastri. Gli LP sono un downmix stereo dell'originale quad.

Ma tralasciando "il vecchio" oramai sono molti anni che gran parte delle registrazioni vengono pensate per il doppio mix (stereo e multicanale). 

Poi c'è anche chi parte dal mix stereo ed elabora un multicanale, ma si fa nei casi in cui non si ha a disposizione il multitraccia originale.

 

best_music
Inviato
Il 13/05/2025 at 07:55, one4seven ha scritto:

offre audio multicanale ed immersivo Lossless

La configurazione si basa ovviamente su un multicanale AV e necessita (così leggo nella pagina degliabbnamento) della NVIDIO Shield PRO.

:

Allo stato attuale i multicanale AV più diffusi sono lontani da standard "audiofili" stiamo parlando quindi [imho] di un target di mercato diverso, a meno che non si pensi di convertire la comunità audiofila ad impianti multicanale.

:

Quanto ai contenuti stimo parlando di musica "immersiva" cioè del trovarsi virtualmente nel bel mezzo dell' orchestra cosa che non credo sia compatibile con le partiture attuali, nate per l'ascolto da parte di un pubblico schierato di fronte ad un palcoscenico di ciò che sul palcoscenico avviene.

:

Certo gli strumenti possono essere ridistribuiti sugli "n" canali disponibili più o meno arbitrariamente ma non so quanto mi piacerebbe sentire i violini venire da dietro il pianoforte da davanti e magari le trombe... dal cielo!

:

Sia chiaro, io stesso ha un multicanale però francamente preferisco nell' ascolto musicale aggiustare come posso le cose con buone (per me) casse frontali laterali ed un finale esterno che le piloti adeguatamente  (per me) allo scopo avvicinarmi il più possibile ad uno ideale "audiofilo" piuttosto che essere immerso nell' orchestra.

 

Sonnyblues
Inviato
Il 13/05/2025 at 07:55, one4seven ha scritto:

Nel frattempo Spotify ha annunciato ufficialmente, per bocca del suo CEO,  l'upgrade al Lossless, dopo anni di attesa.

si certo... ma con calma eh :classic_biggrin:

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cactus_atomo
Inviato

Il problema non è sw ma ha. La quadrifonia è morta causa troppi standard e mercato non pronto a mettersi in casa 4 diffusori. Un ht la guerra delle codifiche riesca a disamorare anche i più ben disposti. E un tante case vedo ht con solo canali anteriori centrale e sub

one4seven
Inviato

@cactus_atomo Il problema delle codifiche è simile a quelle dei formati in stereofonia. Cioè è un non problema, per l'utente. Come gli streamer supportano flac, dsd, mqa e via discorrendo, i ricevitori av supportano tutte le codifiche multicanale disponibili e le adattano in relazione al numero dei diffusori installati.
Il vero problema è e resta quello fisico, e non ultimo di costi. Piazzare n diffusori in salotto. Vedo anche io quello che hai visto tu.

Poi c'è anche un evidente problema "culturale" diciamo: "l'audiofilo medio" associa audio immersivo a violini che suonano dietro le spalle, perchè l'unico riferimento è il cinema. Ce n'è di strada da fare... 

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cactus_atomo
Inviato

@one4seven i formati in quadrifonia erano peggio delle dodifiche, sq qs matrix ed altri, all'epoca del vinile, rendevano non solo difficile scegliere il sw (e per il negoziante averlo in negozio), ma causa diritti raramente un ampli aveva le codifiche per tutto. nel multicanale ogni nuova codifica rischia di rendere obsoleto il vecchio receiver, nella musica in streaming  è meno complicato ma l'utente medio vuole settaggi automatici e non penarci più (ricordi ai temp della fotografia analogica quanti entravano in un negozio di fotografia semplicemente per farsi montare il rullino nella reflex?)

one4seven
Inviato

@cactus_atomo i recenti ricevitori AV hanno raggiunto un buon grado di "automazione" nella configurazione. 
Alla fine, mi pare che sono diversi anni oramai che le 3/4 codifiche disponibili sul mercato sono "stabili" e presenti in praticamente tutti i ricevitori. 

In realtà il mercato sw "immersivo" è totalmente in 5.1 surround classico e/o Atmos.

I pochissimi titoli proposti in altre codifiche (Auro 3d, Sony 360), lo sono come "opzione aggiuntiva" ai già presenti 5.1 ed Atmos.

Si va quindi, a quanto sembra, verso una sorta di standardizzazione. Per questo non vedo particolari problemi nelle codifiche.
Oltretutto... il mercato "immersivo" lo guidano le piattaforme di streaming da centinaia di milioni di utenti come Apple, Amazon... fino a quelle "verticali" come Stage + della DG (DG, ECM, Hyperion, Archiv) o Digital Concert Hall dei Berliner.

Offrono tutti l'Atmos e chiusa lì.

 

Inviato
Il 17/05/2025 at 09:16, one4seven ha scritto:

Poi c'è anche un evidente problema "culturale" diciamo: "l'audiofilo medio" associa audio immersivo a violini che suonano dietro le spalle, perchè l'unico riferimento è il cinema. Ce n'è di strada da fare... 

Sta uscendo tutto in Dolby Atmos. Bisogna farsene una ragione. E tutto a 48000 hz che è già più del CD. Nel file ci sono molte più informazioni che in stereo. Qui veramente c'è la profondità della scena tanto cara agli audiofili che invece nel due canali resta nell'immaginazione di chi ascolta. Io non torno più indietro. Chi parla dei violini dietro mi dispiace ma dice una sonora p$%%"£!$/.

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