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Melius Club

Il componente più importante della catena


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ilmisuratore
Inviato

...ultimo impianto in cui all'invertire della fase assoluta non cambiava proprio nulla è stato da @STEFANEL

L'accuphase in suo possesso dispone del "tasto maggggico"

E' un ottima cosa possedere un impianto che non è sensibile alla fase assoluta...immaginate quante registrazioni esistono con polarità "positiva"...con polarità "negativa"...e polarità mista (strumenti in fase e in controfase) quindi essere sicuri di riprodurre sempre correttamente il segnale qualunque sia la sua polarità in ingresso

 

Gustavino
Inviato
15 minutes ago, ilmisuratore said:

In 300 impianti, in cieco, nessuno si è accorto dell'inversione di fase

Fateli bene i test

La fase assoluta la si sente nel momento in cui un "istruttore" vi riempie il cervello di parametri e poi nel momento in cui la si inverte questo povero "disgraziato" la percepisce davvero

Fisicamente, come detto prima, l'unico modo per avvertirla è quando un altoparlante ha un asimmetria di campo tra bobina mobile e complesso magnetico

troppe cose devi imparare  ancora  , segnatela questa che un giorno te la spiego :classic_rolleyes:

ilmisuratore
Inviato

Da Giampiero Matarazzo...

 

Confesso di aver letto questo 3d a spizzichi e bocconi. Le sinusoidi però sono asimmetriche, e pure parecchio, specialmente negli altoparlanti di vecchia generazione. Cerco di spiegarmi. Dalla lettura dei testi di tecnica potrebbe sembrare che il campo nel traferro sia assolutamente orizzontale, se mi passate il termine, e che la bobina mobile vi sia immersa in maniera simmetrica. Niente di più falso. Per la specifica costruzione del complesso magnetico, ed in assenza di spire di corto o di anelli di simmetrizzazione le linee di campo sono più o meno schiacciate verso il basso. Ne consegue che quando la bobina mobile va verso l'interno dell'altoparlante (semionda negativa) trova un campo più forte rispetto a quando viene fuori (semionda positiva) e di conseguenza emette una pressione maggiore. Si tratta di una distorsione di forma, appunto, asimmetrica, associata ad armoniche di ordine pari. In un modello di B&W 602 di una quindicina di anni fa pur con una forma così e con una distorsione di secondo ordine elevata la compressione è quasi nulla, visto che alle carenze di picco positivo supplisce una amplificazione anomala del picco negativo. In buona sostanza a 15 watt a 100 Hz si possono misurare in regime impulsivo differenze dell'ordine di 3 decibel tra le due semionde. Lo stesso avveniva su alcuni altoparlanti Focal, vecchi almeno quanto me (!). Sei righe di software consentono a MLSSA di analizzare la differenza tra un segnale impulsivo bassissimo di livello ed uno ad alta potenza e calcolare la compressione della semionda positiva e di quella negativa ed è quello che fa il software per la misura nel dominio del tempo con segnali semplici ad inviluppo musicale. Se la giornata durasse più delle misere 24 ore si potrebbe fare di più. Ah, in uno Scan da 15 cm di costruzione moderna la sinusoide esce con due semionde identiche fin quasi al clipping meccanico. Sarà un caso?

 

Invertire la fase assoluta dei diffusori (entrambi i canali assieme, non soltanto uno...) può portare a differenze acustiche, ma non in modo univoco, bensì in funzione delle caratteristiche del sistema di altoparlanti in esame.
In particolare, le non linearità presenti in ogni woofer possono generare asimmetrie nella riproduzione della zona positiva della sinuoside rispetto a quella negativa (o viceversa, a seconda di come la si osservi), ovviamente in presenza di segnali in ingresso di una certa entità. Trattandosi di non linearità il livello di questo tipo di distorsioni (modulazioni del BxL, della Cms, della Le, dunque spalmate su tutto lo spettro audio) cambia a seconda del segnale che si fornisce all'altoparlante (a complicare ancora di più la valutazione pratica del fenomeno).
Si tratta dunque di un fenomeno che si può presentare in modo diverso a seconda dei diffusori utilizzati.

 

  • Melius 1
imaginator
Inviato
17 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

In 300 impianti, in cieco, nessuno si è accorto dell'inversione di fase

Fateli bene i test

La fase assoluta la si sente nel momento in cui un "istruttore"

 

Ma neanche per idea, non serve l’istruttore se non nelle prime fasi ( carina questa😄!)di apprendimento nel riconoscere il fenomeno. Chissà perché, nei sistemi in cui non si percepiscono differenze all’inversione di fase (e viceversa), ci sono sempre lacune evidenti nel suono, indipendentemente dalla fase assoluta

 

ilmisuratore
Inviato
4 minuti fa, imaginator ha scritto:

Ma neanche per idea, non serve l’istruttore se non nelle prime fasi ( carina questa😄!)di apprendimento nel riconoscere il fenomeno. Chissà perché, nei sistemi in cui non si percepiscono differenze all’inversione di fase (e viceversa), ci sono sempre lacune evidenti nel suono, indipendentemente dalla fase assoluta

Nella stragrande maggioranza di casi (impianti in ordine, e non difettosi come quelli che possiede Gustavino) se si effettuano prove con metodo la fase assoluta non si sente

Ho finito

imaginator
Inviato

Alla domanda dell’opener @Coltr@ne la risposta appare chiara e univoca: l’orecchio! :classic_biggrin:

 

best_music
Inviato
Il 18/06/2025 at 00:12, Coltr@ne ha scritto:

Il più importante ed a costo zero, sia capire a che punto è, sia istruirlo al giusto.

1) il mio obiettivo è avere il meglio con le orecchie che ho, non con quelle che avevo o avrei potuto avere

:

2) a molti sembrerà pura blasfemia ma sono ormai convinto che c'é differenza tra percepire un fischio a 10Khz (un sacco di gente non lo percepisce) e non percepire la differenza tra il suono di uno strumento completo delle sue armoniche e lo stesso suono con le armoniche sopra i 10Khz tagliate via. 

:

3) passione audiofila in età avanzata: su questo forum e non solo gli over 50 sono una buona maggioranza (si capisce da come scrivono, specie se di argomenti generali) e parecchi gli over 60, tutte persone che secondo certi "esperti" non dovrebbero percepire le armoniche ma che invece hanno una capacità di percepire pregi e difetti di un impianto nettamente superiore a quella di giovani dediti all' ascolto stun-zi stun-zi (car audio e quant' altro)

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, gianventu ha scritto:

Io Guccini lo potrei ascoltare pure con una fonovaligie e le emozioni sarebbero le stesse.

se le emozioni sono le stesse in quanto provocate dal contenuto e non dalla forma, e considerato che generazioni di ascoltatori dal 1900 ad oggi hanno potuto comunque emozionarsi,  e forse anche più, pur ascoltando con mezzi limitatissimi, per quale motivo il doversi affannare e spendere denaro per ricercare qualcosa, la qualità sonora,  apparentemente non necessaria per il godimento musicale?

 

p.s.

non ha teoricamente senso ritenere determinati  componenti ,più o meno importanti nel contesto di un sistema,  le loro potenziali peculiarità verranno comunque diluite  da un illimitato numero di alterazioni acustiche introdotte da qualsiasi elemento a monte ed a valle.

 

ilmisuratore
Inviato
59 minuti fa, Wildwood ha scritto:

per quale motivo il doversi affannare e spendere denaro per ricercare qualcosa, la qualità sonora,  apparentemente non necessaria per il godimento musicale?

Forse perchè con un impianto di riproduzione ben strutturato all'emozione si aggiunge altro ?...maggiore appagamento...ulteriore emozione...sensazione maggiore di verosimiglianza...insomma cose che non dispiacciono

Inviato
39 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Forse perchè con un impianto di riproduzione ben strutturato all'emozione si aggiunge altro ?...maggiore appagamento...ulteriore emozione...sensazione maggiore di verosimiglianza...insomma cose che non dispiacciono

evidentemente, nel tentativo di voler aggiungere, nella maggior parte dei casi si introducono inconsapevolmente aspetti che dispiacciono, diversamente, per anni se non per decenni,non esisterebbe  una continua ricerca del miglioramento alla ricerca di perdute sensazioni positive ottenute in passato con mezzi poverissimi.

Credendo di avanzare si acquisisce spesso l'inutile sacrificando il fondamentale.

Una battaglia quindi, spesso persa in partenza se non si riesce ad individuare esattamente ciò che impedisce  quantomeno la replica delle perdute sensazioni.

Si ascoltava inizialmente con un singolo dispositivo, in quel caso aveva un senso disquisire della qualità di questo o quel riproduttore.

In un sistema frazionato a maggior ragione in un elevato numero di elementi, , non è oggettivamente possibile poter  usufruire dell' ipotetica qualità, nel caso specifico sonora o musicale,  eventualmente attribuita ad un determinato componente.

ilmisuratore
Inviato
1 ora fa, Wildwood ha scritto:

in un elevato numero di elementi, , non è oggettivamente possibile poter  usufruire dell' ipotetica qualità,

Perché no...

captainsensible
Inviato

@Wildwood ho letto di diverse persone che preferivano ascoltare con mezzi qualitativamente inferiori, in quanto ritenevano che il "tecnicismo" introdotto dagli apparecchi tendeva a distrarli e a non farli rilassare ascoltando la musica.

Di fatto, stando a quanto da loro descritto, tendevano troppo a soffermarsi sull'aspetto tecnico della riproduzione, e "downgradando" (lo so, odio questo inglesismo) e, riducendo le aspettative, permetteva di spostare la loro attenzione su altri aspetti.

Quindi, penso che l'approccio sia estremamente personale, e che il componente più importante della "catena" alla fine sia l'ascoltatore.

 

CS

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, ilmisuratore ha scritto:
3 ore fa, Wildwood ha scritto:

in un elevato numero di elementi, , non è oggettivamente possibile poter  usufruire dell' ipotetica qualità,

Perché no...

Non hai letto l'intero periodo, mi riferivo all'impossibilità di dedurre una presunta qualità intrinseca di in componente  indipendentemente dalla sua collocazione nel sistema.

Nessuno ha mai ascoltato, in quanto impossibile, un componente isolandolo dal resto di un sistema, qualsiasi giudizio d'ascolto sia stato storicamente effettuato su un  singolo componente, è stato, in realtà, un giudizio sulla miscela delle caratteristiche sonore del singolo con quelle di tutti gli elementi che concorrono a formare l'informazione sonora

 

ilmisuratore
Inviato
25 minuti fa, Wildwood ha scritto:

Non hai letto l'intero periodo, mi riferivo all'impossibilità di dedurre una presunta qualità intrinseca di in componente  indipendentemente dalla sua collocazione nel sistema.

Nessuno ha mai ascoltato, in quanto impossibile, un componente isolandolo dal resto di un sistema, qualsiasi giudizio d'ascolto sia stato storicamente effettuato su un  singolo componente, è stato, in realtà, un giudizio sulla miscela delle caratteristiche sonore del singolo con quelle di tutti gli elementi che concorrono a formare l'informazione sonora

Capisco cosa vuol intendere... però mi ricordo che aldilà delle scelte singolari (ma buone ... oggettivamente buone) sono sempre riuscito a far suonare bene i vari sistemi audio e farmeli piacere con estrema soddisfazione 

Attribuisco il maggiore ruolo all'acustica... o meglio: l'integrazione e il corretto interfacciamento tra catena audio e locale 

 

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