extermination Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 24 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Mah su questo permettimi di dubitare almeno in parte Anch’io dubito… e i fatti lo dimostrano.
Questo è un messaggio popolare. Muddy the Waters Inviato 19 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Giugno All’alberghiero cosa è uscito? 4
maverick Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 1 minuto fa, Paolo 62 ha scritto: Il Classico è propedeutico a studi tipo letteratura o legge quindi non può essere abolito così come non si possono abolire lo Scientifico, l'artistico ecc e comunque ricordo chiaramente come quarantacinque anni fa, ai tempi dei miei primi esami di analisi matematica a ingegneria , i migliori risultati li ottenevano quelli che uscivano dal liceo classico, e in parte quelli dello scientifico. La base vuol pur dire qualcosa.
Paolo 62 Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno @maverick Forse perchè essendo scuola più difficile ci mandano i ragazzi più intelligenti.
extermination Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 10 minuti fa, Paolo 62 ha scritto: ragazzi più intelligenti WIKI L'intelligenza è un complesso di facoltàpsichiche e mentali che, mediante processi cognitivi, consentono di percepire o capire le cose e i significatiattraverso l'elaborazione delle informazioni e di organizzare conseguentemente il proprio comportamento sia attraverso le ideeche l'attività pratica per risolvere un problema e raggiungere un obiettivo. Presente negli organismi viventi, più o meno complessi, è stata definita in molti modi: capacità di astrazione, logica, comprensione, autoconsapevolezza, apprendimento, conoscenza emotiva, ragionamento, pianificazione, creatività, pensiero critico e risoluzione dei problemi. Più in generale, l'intelligenza può essere descritta come la capacità di percepire o dedurre informazioni e di conservarle come conoscenza da applicare a comportamenti adattiviall'interno di un ambiente o di un contesto.[1][2]
ferrocsm Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 3 minuti fa, maverick ha scritto: La base vuol pur dire qualcosa. Questo è sacrosanto, io volo più basso avendo fatto i primi tre anni di Ipsia e gli ultimi due invece all'Itis, i primi mesi cioè fino alle vacanze natalizie avevo pensato seriamente di rinunciare, troppa era la differenza tra noi Ipsia (di paese) e loro Itis di città, putroppo però le cose sono rimaste uguali uguali e me ne accorgo quando qualche ragazzo stagista della mia stessa scuola passa per la sala prove, rendendomi conto che le cose sono rimaste come ai miei tempi se non peggio quando ad esempio mi dicono (e non è una palla) che ad insegnargli elettrotecnica c'è uno laureato in agraria.
mozarteum Inviato 19 Giugno Autore Inviato 19 Giugno Comunque misurare il valore del classico dai soldi che si possono fare dopo e’ errato. Non e’ questa la funzione del classico. Il classico secondo me serve a dare solidita’ di impianto mentale, culturale, filosofico per attraversare i casi della vita. Poi puo’ dare anche risultati economici di rilievo ma solo come conseguenza di quanto sopra e dopo la necessaria laurea (il classico non e’ scuola terminale ma di passaggio verso l’universita’). 1
mom Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno Quando ho dato la maturità ero talmente innamorata che non ricordo quasi nulla. I miei erano al mare e io ho trascorso quelle giornate/notti (le più lunghe dell'anno )occupandomi di altro e non a studiare: la cosa però, visto l'esito, ha dato ottimi risultati perché all'orale ero ben carica e ho tenuto testa con una certa energia e "maturità" ad una commissione poco ben disposta. Bei tempi... 1
mozarteum Inviato 19 Giugno Autore Inviato 19 Giugno 33 minuti fa, Muddy the Waters ha scritto: All’alberghiero cosa è uscito? E’ una scuola seria e importante, proprio ieri sera ne ho avuto conferma col servizio impeccabile da Sapio a Catania. Ragazzi perfetti in cucina e in sala grazie a questa formazione. E pronti a spiccare il volo per le conoscenze di business che la scuola insegna. altrimenti il ditone di Proietti/cameriere nel piatto e’ dietro l’angolo 1
extermination Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno Classico + Laurea in filosofia; il “Massimo” …Cacciari!
mom Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno Riguardo lo studio del latino : mi è piaciuto subito, un amore a prima vista e anche oggi lo trovo importante. All'università ho scelto di mettere anche esami di latino, storia della lingua, filologia romanza e letteratura italiana pur avendo scelto la fac di lingue ed essendo questi evitabili. Allo scritto di latino all'università ricordo un brano delle Metamorfosi di Ovidio. 1
mozarteum Inviato 19 Giugno Autore Inviato 19 Giugno Il Greco poi, piu’ complesso del latino, aggiunge il fascino esoterico delle cose antiche e perdute, ma alcune attualissime. Bastino due esempi: erodoto sul logos tripolitikos (e cioe’ la limpidissima teoria sulle tre forme di governo -monarchia, aristocrazia e democrazia- e le corrispondenti degenerazioni in dittatura oligarchia e demagogia). E l’antigone in cui si dibatte su cio’ che sia piu’ GIUSTO fra diritto naturale e diritto positivo quando questi entrino in collisione (pensate all’eutanasia, alle gravidanze assistite ecc.). E tutto avviene in un contesto di altissimo gradiente letterario e umanistico. Non sono ticchettii noiosi da olivetti lettera con cui questi temi vengono trattati oggi.
Paolo 62 Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno A giudizio di chi scrive è più giusto che si tenga conto del comune sentire e delle esigenze fondamentali che abbiamo. Mi viene da citare la Costituzione americana quando afferma che lo Stato non toglie arbitrariamente la vita, la libertà, la proprietà e riconosce il principio di autodeterminazione, per cui anche il fine vita sia pur con i controlli del caso dovrebbe essere possibile.
Questo è un messaggio popolare. Lolparpit Inviato 19 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Giugno 2 ore fa, ferrocsm ha scritto: E che c'è solo Cicerone No, ma Cicerone è giustamente diventato modello della latinitas aurea sul fronte della prosa, come Virgilio lo è per la poesia (non lo dico io, ma Petrarca e poi gli umanisti). E' inoltre l'autore sul quale principalmente sono costruite le grammatiche, dall'antichità fino al mitico Tantucci ed altri epigoni di oggi: le cosiddette 'regole', i vari costrutti del latino, sono dedotti ex post sulla base dei testi, e i testi di riferimento sono proprio quelli di Cicerone o, in generale, del I sec. a. C. Siccome non si danno mai opere in poesia alla maturità, alla fine l'arpinate è l'autore che più si presta, assieme a Seneca, ed è anche quello che si presenta più facile da attualizzare, almeno per certe opere di riflessione sulla vita, sul tempo, sulla virtù (proprio il De amicitia o il De senectute sono le opere più adatte in questo senso). Altri prosatori hanno più di una controindicazione: Sallustio ha gusto arcaicizzante, è spesso ellittico e insidioso; Cesare con i suoi resoconti di guerra e la sua asciuttezza è percepito come troppo facile; Svetonio è un biografo; Tacito ha una latinitas ormai argentea e presenta insidie lessicali e sintattiche; Valerio Massimo con i suoi exempla di vizio e virtù appare troppo scolastico; Quintiliano tratta di oratoria e retorica, per cui è molto settoriale...Insomma, che si finisca spesso a pescare dal Cicerone filosofo o moralista, è cosa naturale. 4
codex Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 4 ore fa, mozarteum ha scritto: aggiunge il fascino esoterico delle cose antiche e perdute Credo che l'intricato ostacolo costituito dai verbi irregolari greci, che dovevano essere conosciuti e praticati nella quasi quotidiana versione, abbia obbligato molti ad apprendere non una lingua morta, ma un vero e proprio metodo di studio, utilizzabile sia nelle discipline umanistiche che in quelle scientifiche. Dalla mia classe, diciotto persone, hanno iniziato il necessario percorso universitario ben sei medici, due farmacisti, tre insegnanti, due commercialisti, un avvocato ed anche un dirigente d'azienda, tutti provenienti da un piccolo liceo di provincia.
Jack Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 10 ore fa, ferrocsm ha scritto: ma nessuna risposta arrivò. io ti ho risposto
Messaggi raccomandati