mom Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 16 minuti fa, Martin ha scritto: i Licei siano la scuola preferita dagli italiani, siamo generalmente un paese di parolai logorroici dalla sintassi contorta Non sono d'accordo sul fatto che i licei siano la scuola preferita dagli italiani. Nel corso degli anni, come presidente di commissione agli esami di maturità, ho constatato che il livello di preparazione sia dei docenti che degli studenti si è molto abbassato così come l'espressione e la ricchezza di lessico . Penso stia prevalendo una tendenza generale "inglese" che antepone la semantica del messaggio alla forma. Un esempio di sintesi moderna sono le emoticon. I logorroici sono persone che spesso hanno problemi personali, hanno continuo bisogno di conferme, di essere apprezzati e considerati. Non è tanto un problema linguistico quanto psicologico. Del linguaggio burocratico mi taccio ma attendo a breve una revisione anche per favorirne la comprensione a tutti, italiani e non.
Jack Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno @mozarteum tutto condivisibile ma sei troppo legato allo “studiato”… prima viene lo studente (e la persona). Uno che vale, vale anche se ha fatto la quinta elementare perché, se è vero che vale, il resto lo ha appreso, studiato nel corso della vita. E non perché abbia fatto i soldi… è pieno di persone in gamba che sono state capaci di istruirsi in maniera continua pur partendo dal nulla. Soprattutto per tante donne della prima metà del secolo soccorso… donne che non potevano accedere agli studi per la mentalità imperante all’epoca. Poi ci sono le attitudini e le preferenze personali per una o l’altra delle mille materie che si possono studiare ed imparare… ma si va lontano ed io non ho studiato il latino come si nota
Amministratori cactus_atomo Inviato 20 Giugno Amministratori Inviato 20 Giugno non è questione di scuola, ho amici che han fatto studi classici che so logorroici e incapaci di mettere insieme un discorso coerente senza inserire continue divagazioni. l'ordine mentale puoi allenarlo ma se sei allergico non c'è barba di greco, latino, matematica che te lo possadare
Paolo 62 Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno Il problema è che nel mondo del lavoro sono richiesti titoli di studio. Le competenze acquisite come capita spesso non sono sufficienti.
audio2 Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno che infatti stanno diventando il problema, troppo lunghi troppo complicati troppi anni persi ed energie fresche rovinate per sempre. come ben si vede dai risultati, sia lavorativi che non.
what Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 21 ore fa, Muddy the Waters ha scritto: All’alberghiero cosa è uscito? Una PDC
mozarteum Inviato 20 Giugno Autore Inviato 20 Giugno 8 minuti fa, Jack ha scritto: Uno che vale, vale anche se ha fatto la quinta elementare perché, se è vero che vale, il resto lo ha appreso, studiato nel corso della vita. E non perché abbia fatto i soldi… è pieno di persone in gamba che sono state capaci di istruirsi in maniera continua Serve il telaio per incastonare organicamente cio’ che si apprende. E questo si deve alla formazione in tempo di adolescenza. Un tempo irripetibile, per eccellenza della memoria, freschezza di cervello e sete di vita che e’ il motore della conoscenza. Dopo vi e’ il rischio di cultura rapsodica o per accumulazione o piegata ai propri interessi; mentre a scuola si insegna -e va appreso obbligatoriamente - anche cio’ che non e’ nell’immediato interesse dei ragazzi e che tuttavia ha valore. Comunque e’ verissimo che dipende dalle persone alla fine. 2
Jack Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno Adesso, mozarteum ha scritto: Comunque e’ verissimo che dipende dalle persone alla fine. secondo me, per quel che ho visto, il telaio è 80% genetica e 20% socializzazione. Certo, se la genetica c’è vale comunque la pena “lavorare” sul 20 sin dalla tenera età. Poi c’è l’indole… non dimentichiamolo
mozarteum Inviato 20 Giugno Autore Inviato 20 Giugno 21 minuti fa, mom ha scritto: antepone la semantica del messaggio alla forma. Il significato senza adeguata forma e’ povero. non basta mettere un cuoricino per comunicare le infinite sfumature di un’amicizia o di un amore, ad esempio. Quanto all’inglese parliamo ovviamente di quello “commerciale” e turistico perche’ esiste anche l’Inglese di Shakespeare ricchissimo di termini 1
senek65 Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 25 minuti fa, mozarteum ha scritto: Per quello che vedo io, puo’ certamente dire altro in termini di successo economico, ma la formazione classica e’ un’ ottima dotazione per navigare fra gli accidenti della vita. La ragione? E’ che fin dall’adolescenza ci si misura con grandi pensatori, si fa palestra diffcilissima con le regole di latino e greco, ci si dispone a una piena padronanza della lingua italiana. Quando la vita riserva una prova, noi sappiamo che sulla stessa, che a noi pare inedita e sfortunatamente singolare, hanno meditato e scritto grandissimi. Cosi’ come su tutti i temi dell’esistenza umana. Tutto e’ ricondotto a un affresco generale, la sorte individuale confluisce in esso. Queste cose quando vengono apprese e possibilmente metabolizzate (c’e’ anche chi non assimila niente) cambiano l’atteggiamento verso la vita. Insegnano il relativismo, prevengono le ossessioni, i falsi miti, le paturnie. O almeno possono farlo. Per non parlare poi della qualita’ ed efficacia del modo di esprimersi che torna utile anche sul lavoro. Io riconosco subito un appartenente alla tribu’. Sull'aspetto squisitamente umano sono del tutto d'accordo. Oserei dire che la cultura in generale rende la vita decisamente più degna di essere vissuta. Sul lato economico invece, conosco direttamente persone di una pochezza culturale abnorme, con un percorso scolastico al limite del ridicolo che però hanno un più che buon successo professionale. Io però farei fatica a far cambio: la mia, decisamente limitata, conoscenza mi ha aperto porte che nessun compenso economico avrebbe potuto fare. Certo se ci sono entrambe le cose tutto è ancora più roseo.
Amministratori cactus_atomo Inviato 20 Giugno Amministratori Inviato 20 Giugno 5 minuti fa, mozarteum ha scritto: perche’ esiste anche l’Inglese di Shakespeare ricchissimo di termini l'inglese di shakespeare non lo capisce neppure il 90% dei madrelingua inglesi, lo capiscono solo gli inglesi di un certo livello culturale (tra l'altro è un inglese farcito di parole di origine latina).l'inglese più diffuso non è quelllo di oxford ma quello americano 1
senek65 Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 31 minuti fa, mom ha scritto: Penso stia prevalendo una tendenza generale "inglese" che antepone la semantica del messaggio alla forma. Un esempio di sintesi moderna sono le emoticon. Le emoticon sono un perfetto esempio del logorio della vita moderna, come sentanziava il buon Ernesto Calindri.
Amministratori cactus_atomo Inviato 20 Giugno Amministratori Inviato 20 Giugno le emoticons sono il ritorno dalla scrittura alfabetica a quella geroglifica
what Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 10 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: le emoticons sono il ritorno dalla scrittura alfabetica a quella geroglifica Vogliamo parlare della scrittura?Un ragazzo ha firmato in stampatello il tema di Italiano alla Maturità...non sa firmare...
Martin Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 1 ora fa, mom ha scritto: Non sono d'accordo sul fatto che i licei siano la scuola preferita dagli italiani. Al momento di scegliere le "superiori", i licei raccolgono - in media- quasi il 55% delle preferenze degli italiani. La situazione non è uniforme, per esempio nella Capitale la prevalenza dei licei diventa schiacciante, al Sud è decisamente maggioritaria, mentre nel nordest (Triveneto + Emilia-Romagna) è poco sotto il 50%.
codex Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 1 ora fa, mom ha scritto: il livello di preparazione sia dei docenti che degli studenti si è molto abbassato così come l'espressione e la ricchezza di lessico Il problema è risalente, tanto che alla fine del secolo scorso il rettore dell'università di Venezia Ca' Foscari impose, in tutti i corsi di laurea, l'obbligo di superare almeno un esame di lingua italiana, ovviamente scritto ed orale. Quanto al livello di preparazione degli insegnanti, la mia non più verde età mi ha consentito di conoscere grandi dispensatori di sapere e di regole di vita, e di verificare, con il trascorrere del tempo, prima i danni minori cagionati dall'epoca del sei politico, poi la vera e propria strage di intelligenze indotta dai cosiddetti social, vero e proprio trionfo della IB (Ignoranza Bruta).
ferrocsm Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 1 ora fa, cactus_atomo ha scritto: l'inglese di shakespeare non lo capisce neppure il 90% dei madrelingua inglesi Enrico mi hai preceduto, nel mio peregrinare lavorativo per la Gran Bretagna una volta a cena in centro a Londra si era in sei, due italiani io tecnico elettrico con poca dimestichezza con le lingue, la signora dell'ufficio estero, più due tedeschi che avrebbero commissionato una parte del lavoro alla nostra azienda e i due inglesi titolari di una ditta che costruiva ascensori e montacarichi, quando prendeva la parola uno degli inglesi noi foresti ci si guardava negli occhi interrogandoci dato che pur capendo il senso del discorso ci perdavamo in più di qualche singola parola, chiedemmo lumi all'altro inglese e ci rispose che il suo socio parlava l'inglese di corte ma non dei Windsor, no proprio quello dei Tudor e che all'inizio fece parecchia fatica anche lui a comprendere bene il tutto, lui che arrivava da Birmingham.
mozarteum Inviato 20 Giugno Autore Inviato 20 Giugno 53 minuti fa, what ha scritto: Un ragazzo ha firmato in stampatello il tema di Italiano alla Maturità...non sa firmare... La perdita della capacita’ di scrittura amanuense non sarebbe grave se si sapesse scrivere bene al pc.
Messaggi raccomandati