Questo è un messaggio popolare. Renato Bovello Inviato 22 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Giugno Prendo spunto da un mio post al quale ha gentilmente risposto @ilmisuratore che ringrazio . Non ho potuto replicare perche' la discussione e' stata chiusa ma non sto riaprendo quella discussione quindi non sto contravvenendo a nessun regolamento. Il discorso che intendo trattare e' completamente diverso. Ho sempre creduto che le cosiddette misure avessero il grande limite di non poter misurare le "emozioni ". Oggi scopro che ,parrebbe, non essere cosi'. Io ho scritto questo : Se uso due condensatori di identico valore ma di diversa struttura avrò la stessa misura ma , probabilmente , non la stessa percezione del timbro all’orecchio @ilmisuratore mi ha risposto in un modo che mi ha aperto un nuovissimo orizzonte : Ringraziandoti per la stima, che storicamente è stata sempre reciproca, sottolineo che al cambio del timbro cambiano anche incontrovertibilmente le misure tant'è che la tecnologia di riconoscimento vocale si basa proprio sull'elaborazione e individuazione del pattern spettrale che assume una forma di "DNA" atto a distinguersi l'uno dall'altro . Orbene ,la mia ignoranza in materia tecnica e' ben nota,ignoranza per la quale non vivo alcun tipo di problema perche' compenso con una ormai piuttosto lunga esperienza di ascolti ( vista' l'eta ) ma quanto scritto dal @ilmisuratore merita un enorme approfondimento,secondo me. Se posso "misurare" le differenze timbriche si apre un nuovo mondo nella valutazione dei nostri oggetti di culto. Potrei andare avanti quasi all'infinito ma il concetto dovrebe essere chiaro. Preferisco quindi lasciare spazio a chi ne sa piu' di me ,sempre che troviate l'argomento degno di interesse . P.S. Si parla tanto di "rivitalizzare " il forum con argomenti nuovi e questo mi e' sembrato interessante o ,per lo meno,lo e' per me 4
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno A livello emotivo un soggetto può emozionarsi in modo diverso a fronte del medesimo risultato, e questo va sottolineato come dato importante Di contro ci sono studi approfonditi (vedi Floyd Toole & Sean Olive) sul fatto che a "misure migliori" ne corrisponde incontrovertibilmente anche un indice statistico di preferenza maggiore Sui condensatori, si...contestualmente possono incidere sul suono, e quando lo fanno vengono rilevate misure diverse Da queste misure (a seconda dell'indagine/studio/osservazione) si ottengono risultati circoscrivibili alla sola differenza (generica, nel senso che cambia qualcosa senza entrare troppo nello specifico) oppure in modo molto piu approfondito si può tracciare una stima molto precisa su quale dei due condensatori garantisce una migliore congruenza rispetto allo stimolo con cui vengono provati Lo stimolo migliore che garantisce la migliore osservazione è di natura musicale, dunque contestualmente se due condensatori suonano (in modo comprovabile) diversi con un determinato brano musicale, questo brano verrà utilizzato come segnale di prova dal quale potersi aspettare le medesime differenze Successivamente poi si possono effettuare altri approfondimenti con segnali pseudo-musicali e in ultimo segnali di prova convenzionali 1 1
Renato Bovello Inviato 22 Giugno Autore Inviato 22 Giugno Oggi e' difficile trovare sistemi che suonino palesemente in modo inascoltabile .La differenza non e' data da impianti buoni e meno buoni ma da impianti "vivi" e impianti "morti" .Nel senso che ci sono impianti che ri-producono e impianti che pulsano vitalita'. Normalmente ,almeno a me capita questo,avverto maggiore vitalita' laddove colgo maggiore ricchezza armonica. Ebbene,io non saprei certo se sia possibile e come procedere ma se si potesse misurare,quantificare questa benedetta ricchezza armonica sarebbe una gran bella cosa nella scelta dei componenti a noi graditi. Ignoro completamente come dovrei procedere
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 3 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: Oggi e' difficile trovare sistemi che suonino palesemente in modo inascoltabile .La differenza non e' data da impianti buoni e meno buoni ma da impianti "vivi" e impianti "morti" .Nel senso che ci sono impianti che ri-producono e impianti che pulsano vitalita'. Normalmente ,almeno a me capita questo,avverto maggiore vitalita' laddove colgo maggiore ricchezza armonica. Ebbene,io non saprei certo se sia possibile e come procedere ma se si potesse misurare,quantificare questa benedetta ricchezza armonica sarebbe una gran bella cosa nella scelta dei componenti a noi graditi. Ignoro completamente come dovrei procedere Occhio che qui si casca (a volte...ahimè) in alcuni tranelli 1) esiste la ricchezza armonica per congruenza con il materiale registrato 2) esiste la pseudo-ricchezza armonica per cause derivanti da alcune distorsioni introdotte (vedi valvole e/o LP) L'interpretazione del soggetto fa si che -anche- alcune razionali alterazioni del pattern armonico vengano interpretate come parte integrante del suono, dunque possono potenzialmente essere preferite Tutto questo riguarda però la parte relativa alle "sfumature sonore" in quanto il grosso della prestazione la fa il diffusore e l'acustica della sala 1
acusticamente Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno Ma a cosa serve misurare le emozioni ? Se mi emoziono con una certa musica o un certo impianto lo saprò ben io, senza bisogno di controllare un grafico. Comunque sono un po’ scettico (al momento ma devo pensarci meglio) sulla affermazione che “a misure migliori ne corrisponde incontrovertibile anche un indice statistico di preferenze maggiori” ( a parte situazioni estreme). Mi viene ad esempio in mente che nello sviluppo nel tempo del mio sistema cuffie mi sono trovato in un certo periodo con un suono più chiuso e calante sui medio alti. Qualcuno avrebbe potuto dire “non a posto alle misure”; però con quel suono mi trovavo ad emozionarmi di più che in un successivo, dove avevo una curva più teoricamente corretta e il resto uguale. Certo che si chiedesse “ti piace un suono con il 10% di distorsione o ne preferisci uno allo 0,01 ?” si andrebbe sullo scontato, ma quindi la domanda potrebbe essere “quali misure migliori ?”. Le valvole non hanno certe misure migliori dei transistor ma molti le preferiscono. E come la mettiamo con il vinile ? Tutti quelli che si emozionano di più con quel mezzo contraddirebbero l’affermazione di cui sopra. 2
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 10 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: La differenza non e' data da impianti buoni e meno buoni ma da impianti "vivi" e impianti "morti" Queste dichiarazioni (che condivido) mi fanno ricordare i tanti casi in cui tramite osservazione alle misure un impianto "morto" è stato poi successivamente "resuscitato" (potendone individuare le lacune) A volte per causa dei componenti A volte per causa dell'interfacciamento acustico
Renato Bovello Inviato 22 Giugno Autore Inviato 22 Giugno 1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto: Occhio che qui si casca (a volte...ahimè) in alcuni tranelli 1) esiste la ricchezza armonica per congruenza con il materiale registrato 2) esiste la pseudo-ricchezza armonica per cause derivanti da alcune distorsioni introdotte (vedi valvole e/o LP) L'interpretazione del soggetto fa si che -anche- alcune razionali alterazioni del pattern armonico vengano interpretate come parte integrante del suono, dunque possono potenzialmente essere preferite Tutto questo riguarda però la parte relativa alle "sfumature sonore" in quanto il grosso della prestazione la fa il diffusore e l'acustica della sala Torniamo quindi alla soggettivita' di tutto. Prestazione e piacevolezza non necessariamente corrono sullo stesso binario .
indifd Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 20 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: questa benedetta ricchezza armonica Bada che poi te la misura come distorsione E' 1.000 volte più semplice "misurare" le valutazioni dei valutatori IMHO, un esempio per essere più comprensibile (si spera ), prendi X valutatori noti che poi potrai ritrovare come valutatori in futuro in contesti a te non accessibili, poi li metti dentro un locale con Y sistemi e procedi con te presente: a) annoti le valutazioni di tutti e la confronti con la tua b) se hai un minimo di capacità di analisi profili i valutatori in base ai tuoi criteri di valutazione e ricavi dei macro cluster: b1) il primo gruppo è quello dei valutatori che valutano in modo omogeneo se non identico a come valuti tu (non è facile avere una sovrapposizione al 100%) se hai buona capacità di analisi comprendi anche dove esistono differenze su alcuni aspetti specifici, questi saranno i tuoi utili riferimenti per il futuro, se poi motivano anche le valutazioni l'analisi è più facilitata b2) il gruppo maggiore sarà quello di valutatori che solo in parte coincidono con le tue valutazioni b3) il terzo gruppo (mooolto utile ) è quello dei valutatori che valutano bene quello che a te non piace, ovvero la nemesi del gruppo "b1", questi sono utilissimi per risparmiare tempo in prove inutili per te, se piace a loro non andrà bene per te Poi volendo si può proseguire nel cercare di comprendere le motivazioni di valutazioni soggettive differenti, ma sono step successivi P.S. Se poi ascolti un componente che alle misure (limitate e parziali) viene decantato come perfetto o non superabile in modo udibile, ma non di tuo gradimento (eufemismo dovuto su forum pubblico per non scrivere roba pesante) avrai fatto un altro step in avanti su: a) misure utili per tutti b) misure con utilità tendente a zero erga omnes c) misure utili a supportare tesi o preferenze personali soggettive 1
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 1 minuto fa, Renato Bovello ha scritto: Torniamo quindi alla soggettivita' di tutto. Prestazione e piacevolezza non necessariamente corrono sullo stesso binario . Certamente, gusti e soggettività non sono mai stati messi in discussione Si parla di "grandi numeri" Gli studi statistici sono stati svolti su diversi tester, unendo anche i due sessi (maschile e femminile) In percentuale a misure migliori ne consegue un maggior numero di preferenze Tutto questo seguendo anche una certa logica razionale sulla "misura" poichè se queste diventano troppo cattive poi l'indice di preferenza soggettiva si sposta tutta dall'altra parte
Renato Bovello Inviato 22 Giugno Autore Inviato 22 Giugno 3 minuti fa, indifd ha scritto: Poi volendo si può proseguire nel cercare di comprendere le motivazioni di valutazioni soggettive differenti, ma sono step successivi Che ti devo dire ? Spero solo che le "persone normali " non leggano questo forum .Tuttavia l'argomento mi interessa . Se davvero si potessero misurare gli aspetti che piu' ci piacciono la scelta del componente sarebbe guidata da qualcosa di oggettivo pur nella assoluta mia soggettivita'
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 5 minuti fa, indifd ha scritto: Bada che poi te la misura come distorsione Un impianto può restituire una ricchezza armonica stellare anche in "assenza di distorsione" Non è tanto importante l'elettronica (quanto sia pulita) ma lo è molto di più il responso acustico che non deve divorarsela
Renato Bovello Inviato 22 Giugno Autore Inviato 22 Giugno @ilmisuratore TI faccio un banalissimo esempio. In linea di massima a me piace l'impostazione del marchio X mentre non amo il marchio Y al quale attribuisco alcune mancanze. Ebbene ,sarebbe fantastico poter capire perche' ,alle misure,io preferisca X a Y e ,da quanto scrivi,tu lo ritieni possibile. Giusto ? 1
imaginator Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 8 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: Normalmente ,almeno a me capita questo,avverto maggiore vitalita' laddove colgo maggiore ricchezza armonica. Che in campo pratico tradurrei come una maggior risoluzione, coerenza temporale e assenza di compressioni evidenti o indurimenti nelle varie gamme, facilità di emissione, rilassatezza nell’ erogare potenza ecc.. 1
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 4 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: Se davvero si potessero misurare gli aspetti che piu' ci piacciono L'acustica, da questa si possono tracciare tutte le possibili potenzialità di miglioramento...e ne riserva parecchie... Un esempio chiave: l'impianto di Rocco è stato progettato seguendo un percorso quasi totalmente derivante dai responsi alle misure Piace alla stragrande maggioranza di chi l'ha sentito (io compreso)
acusticamente Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 7 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: In percentuale a misure migliori ne consegue un maggior numero di preferenze Scusa se insisto, e quindi come la mettiamo con le valvole ?
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 4 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: @ilmisuratore TI faccio un banalissimo esempio. In linea di massima a me piace l'impostazione del marchio X mentre non amo il marchio Y al quale attribuisco alcune mancanze. Ebbene ,sarebbe fantastico poter capire perche' ,alle misure,io preferisca X a Y e ,da quanto scrivi,tu lo ritieni possibile. Giusto ? Se l'osservazione viene svolta nel tuo contesto si, si possono tracciare le differenze e piegare perchè tu preferisca l'uno piuttosto che l'altro 1
Renato Bovello Inviato 22 Giugno Autore Inviato 22 Giugno 7 minuti fa, imaginator ha scritto: coerenza temporale Per questo ami i mini di alto livello 7 minuti fa, imaginator ha scritto: facilità di emissione Per questo amo i grandi diffusori 7 minuti fa, imaginator ha scritto: indurimenti nelle varie gamme Per questo non amo le piccole torri da pavimento o similari come diffusori di media grandezza che ,alla fine,non eccellono in niente
ilmisuratore Inviato 22 Giugno Inviato 22 Giugno 2 minuti fa, acusticamente ha scritto: Scusa se insisto, e quindi come la mettiamo con le valvole ? Ma le valvole non introducono misure "cattive" Hanno una particolarità che non crea troppi problemi Ne consegue un suono magari caratterizzato (o se preferisci edulcorato) ma non gravemente nocivo
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