Coltr@ne Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 1 ora fa, Felis ha scritto: Non sono completamente d'accordo. La curva a riga piatta orizzontale produce bassi troppo asciutti e alti sibilanti. D Bisogna considerare anche le "abitudini" quando c'è di mezzo il cervello
gimmetto Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 18 ore fa, rpezzane ha scritto: Forse hai analizzati solo dati di targa e/o misure che guarda caso ancor di più evidenziano quanto poco ci azzeccano con il suono. Come al solito, parti prevenuto. Le mie considerazioni riguardano l'ascolto nell' impianto principale in commutazione diretta. 18 ore fa, rpezzane ha scritto: L'ultima frase non la commento proprio perchè prima di parlar male degli altri bisognerebbe farsi un esamino di coscienza e soprattutto chi sono gli amanti dell'analogico "mal settato" ? Tanti audiofili, che probabilmente non hanno avuto l'opportunità di ascoltare set-up e relativi impianti dotati di elevate prestazioni in quanto ad estensione in frequenza, trasparenza e dinamica. Se poi vogliamo effettuare i confronti con mini diffusori a due vie...
captainsensible Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno @Felis dipende da cosa vuoi ottenere: - Fai il sound engineer? - Ascolti la musica in relax dopo una giornata di sbattimenti ? CS
Wildwood Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 25 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: 1 ora fa, Felis ha scritto: Non sono completamente d'accordo. La curva a riga piatta orizzontale produce bassi troppo asciutti e alti sibilanti. D Bisogna considerare anche le "abitudini" quando c'è di mezzo il cervello Indipendentemente dalle abitudini, il messaggio sonoro a normali volumi d'ascolto viene elaborato con un'enorme attenuazione delle basse ed un picco sulle frequenze medio acute. Normale che una risposta perfettamente lineare risulti come descritta da Felis, ossia carente di basse e di corposità delle medio basse, e sbilanciata in eccesso su medio alte ed alte. Esattamente il risultato della stragrande maggioranza dei sistemi di riproduzione. 1
grisulea Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 2 ore fa, Felis ha scritto: non sono completamente d'accordo. La curva a riga piatta orizzontale produce bassi troppo asciutti e alti sibilanti. Dipendere da come la guardi, dove la ascolti, con cosa. 13 ore fa, ilmisuratore ha scritto: NON esiste uno standard predefinito di curva target unanimamente apprezzabile, ma per il fatto che in ogni locale scaturisce un determinato pattern spettrale dato dalla somma del campo diretto, del campo diffuso e relativo tempo di riverbero Esattamente, se si guarda solo la rif è possibile arrivare ad un risultato non gradito.
ilmisuratore Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 3 ore fa, Felis ha scritto: non sono completamente d'accordo. La curva a riga piatta orizzontale produce bassi troppo asciutti e alti sibilanti. Del resto la B&K o HK che sia è la curva che si considera anche in fase di mastering proprio perché si masterizza per ambienti non trattati casalinghi e relativi diffusori che automaticamente caricano in basso per via dell'ambiente. https://www.headphonesty.com/2024/10/harman-target-curve-alive/ Felis, la curva "piatta" di cui parli non è piatta Scusa il gioco di parole ma tu intendi piatta a terzi d'ottava, io invece parlo di inviluppo spettrale no smoothing piatto Applicando il banco di filtri a terzi d'ottava le due cose coincidono 1 1
Ggr Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 1 ora fa, Wildwood ha scritto: messaggio sonoro a normali volumi d'ascolto viene elaborato con un'enorme attenuazione delle basse ed un picco sulle frequenze medio acute. In teoria è vero. In pratica non credo sia così. I'ingegnere del suono, ha mixato la musica ascoltandola con le orecchie umane, quindi in fase di mix dovrebbe aver posto in essere le opportune compensazioni, per renderlo equlibrato al nostro udito ad un certo volume scelto da lui. Quello che non sappiamo è a quale volume lui ha mixato la musica. La vera differenza la crea il volume a cui si ascolta. Avessimo quel dato, e impostandolo sul nostro impianto, per ascoltare davvero il più possibile cosa ha sentito lui, dovremo puntare ad una risposta piatta.
dec Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno Neumann per l'allineamento dei suoi monitor adotta una curva target in cui, approssimativamente, i bassi fino a 100Hz sono a +3db, poi scende gradualmente a 0db a 200Hz e rimane piatta fino a 10KHz, dopodiché scende gradualmente a -3db a 20KHz. Il tutto modificabile a piacimento, ovviamente (cioe', si puo' modificare la curva target, non direttamente la RIF, a quella ci pensa l'algoritmo) ma io, dopo aver smanettato un bel po', sono ritornato alla curva target base che per le mie orecchie è la piu' equilibrata.
imaginator Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 17 minuti fa, Ggr ha scritto: In teoria è vero. In pratica non credo sia così. I'ingegnere del suono, ha mixato la musica ascoltandola con le orecchie umane, quindi in fase di mix dovrebbe aver posto in essere le opportune compensazioni, per renderlo equlibrato al nostro udito ad un certo volume scelto da lui. Quello che non sappiamo è a quale volume lui ha mixato la musica. La vera differenza la crea il volume a cui si ascolta. Avessimo quel dato, e impostandolo sul nostro impianto, per ascoltare davvero il più possibile cosa ha sentito lui, dovremo puntare ad una risposta piatta. Sempre riferendosi al concetto di inviluppo spettrale, quindi non limitandosi a considerare l’ampiezza in termini di risposta in frequenza, come ha giustamente spiegato @ilmisuratore. O sbaglio? Sì, sbaglio 🤗. Come indicato dal titolo del thread, il tema è: “Si possono misurare le emozioni?” La risposta è: no, non è detto che esse coincidano con le scelte di chi ha curato la produzione, quindi ogni misurazione lascia il tempo che trova, soggettivamente. Detto ciò, è anche vero che una certa linearità deve esserci per definire un ascolto “credibile”, altrimenti, i risultati possono cambiare drasticamente in base alla registrazione. Poi c’è la musicalità, questa sconosciuta, sottile equilibrio tonale ed armonico..!
ilmisuratore Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 2 ore fa, Wildwood ha scritto: Indipendentemente dalle abitudini, il messaggio sonoro a normali volumi d'ascolto viene elaborato con un'enorme attenuazione delle basse ed un picco sulle frequenze medio acute. Normale che una risposta perfettamente lineare risulti come descritta da Felis, ossia carente di basse e di corposità delle medio basse, e sbilanciata in eccesso su medio alte ed alte. Esattamente il risultato della stragrande maggioranza dei sistemi di riproduzione. Le curve isofoniche trovano relazione tra l'intensità sonora e la nostra sensibilità ai vari segmenti di spettro in frequenza (il loudness fu inventato in tal senso) Rimane il fatto che ogni registrazione ha il "proprio volume di coppia" ovvero: c'è un determinato livello con cui si raggiunge un buon equilibrio tra bilanciamento tonale percepito e verosimiglianza dello strumento musicale riprodotto Quello a cui facevo riferimento (inviluppo spettrale sui picchi) è il miglior compromesso tra distribuzione tonale in frequenza e, soprattutto, timbrica
ilmisuratore Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 10 minuti fa, dec ha scritto: Neumann per l'allineamento dei suoi monitor adotta una curva target in cui, approssimativamente, i bassi fino a 100Hz sono a +3db, poi scende gradualmente a 0db a 200Hz e rimane piatta fino a 10KHz, dopodiché scende gradualmente a -3db a 20KHz. Il tutto modificabile a piacimento, ovviamente (cioe', si puo' modificare la curva target, non direttamente la RIF, a quella ci pensa l'algoritmo) ma io, dopo aver smanettato un bel po', sono ritornato alla curva target base che per le mie orecchie è la piu' equilibrata. Tutte le target con andamento "calante" (che assumono il famoso carattere della curva B&K) sono mediamente accettabili (in ambiente) ma NON universalmente e unanimamente confacenti con le caratteristiche del locale e l'ascoltatore il quale ne fà uso L'andamento della B&K viene rappresentato anch'esso a terzi di ottava, ma in ambiente se togliamo il banco di filtri tale curva risulta (quasi) come invertita a livello di inviluppo spettrale dei picchi...che poi sono quelli che l'uomo percepisce Contestualmente, invece, senza seguire schematicamente un determinato andamento della curva (qualunque essa sia) seguendo quanto scaturisce nel locale, e applicando la tecnica sull'inviluppo spettrale dei picchi, si raggiunge un eccellente equilibrio...e questo si che ha delle buone basi di riconoscimento apprezzabile da un elevato numero di ascoltatori
gimmetto Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 22 minuti fa, imaginator ha scritto: il tema è: “Si possono misurare le emozioni?” La risposta è: no Stai scherzando??! @ilmisuratore ha appena messo a punto il primo prototipo di emozionometro. 2
ilmisuratore Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 1 minuto fa, gimmetto ha scritto: Stai scherzando??! @ilmisuratore ha appena messo a punto il primo prototipo di emozionometro. ...già...con una sonda che si infila nel naso atta a raggiungere la zona piu vicina cerebrale per poi tracciare un grafico che stima la grandezza emozionale Scherzi a parte, il grado di emozione non si può misurare (anche perchè spesso è pure casuale, momentaneo e che dipende dalle condizioni psico-fisiche) ma si può ottenere una stima statistica di preferenza Questi studi sono stati condotti in passato, si è comprovato che l'indice di preferenza raggiunge il massimo numero a fronte di condizioni acustiche con ottime misure (e non il contrario) A questo punto se da un lato non si misurano le emozioni, dall'altro con le buone misure si ottengono maggiori consensi (e maggiori emozioni)
ilmisuratore Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 8 minuti fa, giacomino ha scritto: Non ricordo bene ho già scritto NO! 👎 🤣🤩 Da misuratore concordo... Leggi il post di cui sopra, ho specificato
imaginator Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 13 ore fa, Discopersempre2 ha scritto: Viste le mie smisurate conoscenze in campo "audiofilo", tradurrei, il tutto, con un......bel mal di "capo" e un....."maledetto a me e quando, ai tempi della pubblicità sui giornaletti, non mi scrissi ad un corso di Scuola Radio Elettra; oggi sarei in grado di capire/controbattere te o il @ilmisuratore e altri. Stai tranquillo, hai fatto la scelta giusta, anzi, direi che te la sei scampata bella! 😄 Certo, un po’ di sensibilità e un minimo di conoscenza tecnica aiutano, ma la tecnica non deve mai soffocare l’emozione. Altrimenti, è un flop clamoroso. 😉
Discopersempre2 Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 1 minuto fa, imaginator ha scritto: ma la tecnica non deve mai soffocare l’emozione. Altrimenti, è un flop clamoroso. 😉 Sei anche poeta . 1
ilmisuratore Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno ...che poi l'emozione spesso si presenta anche come un grande bluff... Un esempio: si cambia un accessorio e ci si emoziona per la "novità"...per l'attenzione che si presta al nuovo componente...poi passa qualche giorno e tutto affievolisce p.s spesso il nuovo accessorio non migliora nemmeno le caratteristiche fisiche (oggettive) Dunque l'emozione data dal grande bluff non è di fatto misurabile
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