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Melius Club

...Ma allora si possono misurare le emozioni in ambito audio??


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Inviato

@indifd sei tu che hai buttato via le spiegazioni e ora riporti solo la parte relativa agli esempi delle stesse non sapendo rispondere altrimenti, che vogliamo fare ? Ti devo riscrivere tutto daccapo? Lo cito? Mi autocito ?  Quoto ? Siamo veramente nel giorno della marmotta se reiteri, però non si dica che  sono io il grosso  roditore !:classic_laugh:

Inviato
32 minuti fa, rpezzane ha scritto:

L'ascolto c'entra un beato nulla con qualsivoglia misura.

C'entra eccome, il nocciolo sta in cosa misuri , come misuri e se dopo aver misurato solo un singolo componente misuri il risultato che esso introduce e causa nel resto della catena . Una volta che lo sai e che sai pure quali misure piacciano al tuo orecchio saprai anche come suonerà ( per te ) . Sai che gradisci la distorsione tipica di molti monotriodi ? Si misura, anzi se vuoi la generi tu con un programma e la modifichi come vuoi , poi la introduci in una catena che non ne abbia affatto e sentirai cori celesti per tutta casa ! Non è che questa cosa a me piaccia come principio ma è la realtà attuale, che vogliamo farci ? Io in ogni caso i valvolari me li sono comprati e in futuro pure monotriodi ( spero ) ma non è che siccome mi piacciono e io odio smanettare col pc non debba riconoscere la realtà . Ci metto pure che ho sentito fare miracoli in ambienti disperati grazie a programmi di correzione , che vogliamo fare ? Anche quelli son basati su misure ed elaborazioni , non risolvono se non per un'area spot ma risolvono se altrimenti non puoi fare . Ieri i diffusori amplificati li schifavamo , oggi metà degli utenti sul forum vorrebbe una coppia di ATC o di Neumann o anche molto meno, ieri i diffusori a tromba erano  peccato  audiofilo mortale , oggi ? E' il progresso, quello che prima si faceva spesso malino o malissimo oggi si fa benino o anche benissimo e si è capito come usare tecniche che erano un tempo difficili o impossibili da conciliare con un buon suono dentro casa. Anche le misure , quelle che un tempo erano disponibili , spesso volevano dire poco o nulla man mano che si è capito meglio cosa misurare, cosa sia importante per l'orecchio e come misurare si va a capire anche il resto . Uno dei primi a provarci fu Bob Carver , che cercò di replicare il suono del suo Silver Seven a valvole con un ampli a transistor , la cosa non gli riuscì del tutto, si avvicinò soltanto a giudicare dagli esiti di ascolto  ( discreti ma non proprio esaltanti) ma capì quale fosse la direzione. A distanza di 40 anni ( credo , + o - ) man mano : Si Può Fare ! 

acusticamente
Inviato

Ma non può semplicemente essere che si preferisca un apparecchio con misure peggiori perchè quelle misure non sono così essenziali nel godimento del risultato ?  così come è stato scritto in precedenza da @ilmisuratore :

“Ma le valvole non introducono misure "cattive" Hanno una particolarità che non crea troppi problemi”  oppure al contrario portano più godimento.

Quella affermazione ("a misure migliori" ne corrisponde incontrovertibilmente anche un indice statistico di preferenza maggiore) nella sua interezza non mi sembra così monolitica e anzi con qualche crepa se ha bisogno di questo distinguo per il settore valvole. E sui vinili che distinguo ci sarebbe ?

Inviato

Come da sempre riscontrato, evidenziato e riportato, la perfezione della misura di un intero sistema, ovvero la perfetta linearità in ambiente da 20 a 20.000 hz tramite correzioni di qualsiasi genere,produce un suono inascoltabile.

Altro quindi che emozioni, fastidio a fronte di una teorics perfezione!

Ultima citazione in tal senso, quella dell'utente Stefanel , utilizzatore di correzioni digitale, thradcbisitacdel misuratore

Inviato
2 minuti fa, Wildwood ha scritto:

thradcbisitacdel

?

Inviato
12 minuti fa, Wildwood ha scritto:

Come da sempre riscontrato, evidenziato e riportato, la perfezione della misura di un intero sistema, ovvero la perfetta linearità in ambiente da 20 a 20.000 hz tramite correzioni di qualsiasi genere,produce un suono inascoltabile.

Altro quindi che emozioni, fastidio a fronte di una teorics perfezione!

Ultima citazione in tal senso, quella dell'utente Stefanel , utilizzatore di correzioni digitale, thradcbisitacdel misuratore

No , la storia della perfezione con una riga dritta era roba di quando ero bambino, ne abbiamo fatta di strada... Sono tante le cose da conciliare a partire dal fatto che in fase di produzione già hai un supporto che è registrato di solito non per quel che sia la realtà ma la realtà che chi lo produce vuol ricreare nell'ambiente  che presumibilmente ospiterà il sistema . Con le misure trovi quel che al tuo orecchio piaccia di più , puoi iniziare ad orientarti con studi e misure già esistenti e poi impostare quella curva scelta e da lì procedere. Ma se non hai una misura dovrai andare a tentoni all'infinito o far adattare il tuo orecchio a quel che senti. 

Inviato
15 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Ma non può semplicemente essere che si preferisca un apparecchio con misure peggiori perchè quelle misure non sono così essenziali nel godimento del risultato ?

Si, ma sono comunque una alterazione della realtà. Ci sono studi a palate in merito al gradimento di gran parte delle persone a un certo tipo di distorsione anche quando aggiunta artificialmente e i musicisti lo sanno e lo fanno da quel dì. Esistono però anche persone che detta distorsione non la gradiscono . Tutte cose misurabili e ripetibili e introducibili anche a posteriori , disco per disco o brano per brano, se volete .  

acusticamente
Inviato
1 minuto fa, Luca44 ha scritto:

Si, ma sono comunque una alterazione della realtà

Mi sembra di capire (correggimi se ho interpretato male) che il contrario, cioè l'apparecchio con misure migliori dovrebbe essere più aderente alla realtà.

Se capita però che alcuni (nel caso di un confronto tra due elementi) o molti (nel caso delle valvole o del vinile) preferiscono il campo del “meno aderente alla realtà “ come si potrebbe commentare ?  Sbagliano perché scelgono una deviazione dal reale anche se più piacevole… fanno bene perché quello che conta è il piacere personale…

ilmisuratore
Inviato
25 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Ma non può semplicemente essere che si preferisca un apparecchio con misure peggiori perchè quelle misure non sono così essenziali nel godimento del risultato ?  così come è stato scritto in precedenza da @ilmisuratore :

“Ma le valvole non introducono misure "cattive" Hanno una particolarità che non crea troppi problemi”  oppure al contrario portano più godimento.

Quella affermazione ("a misure migliori" ne corrisponde incontrovertibilmente anche un indice statistico di preferenza maggiore) nella sua interezza non mi sembra così monolitica e anzi con qualche crepa se ha bisogno di questo distinguo per il settore valvole. E sui vinili che distinguo ci sarebbe ?

... abbreviando molto, le misure "meno buone" fino un certo punto fanno percepire suoni colorati, che possono anche soggettivamente piacere ad alcuni

Oltre determinate grandezze da colorato passa a degradato 

Sono prove che possiamo effettuare tutti aggiungendo al suono una componente armonica di secondo ordine (o distorsione da asimmetria se si preferisce il termine più tecnico) per poi salire man mano con le ampiezze e stimare fino a quando è ben tollerata 

ilmisuratore
Inviato
28 minuti fa, Wildwood ha scritto:

Come da sempre riscontrato, evidenziato e riportato, la perfezione della misura di un intero sistema, ovvero la perfetta linearità in ambiente da 20 a 20.000 hz tramite correzioni di qualsiasi genere,produce un suono inascoltabile.

Altro quindi che emozioni, fastidio a fronte di una teorics perfezione!

Ultima citazione in tal senso, quella dell'utente Stefanel , utilizzatore di correzioni digitale, thradcbisitacdel misuratore

Queste discussioni servono nello specifico per correggere queste affermazioni inesatte e fuorvianti

La risposta in frequenza del caso citato (Stefanel) è di fatto lineare in quanto la rappresentazione visualizzata include l'inserimento di un banco di filtri a terzi di ottava

Tutte le risposte in frequenza mostrate con andamento decrescente sono di fatto lineari nel momento in cui viene tolto lo smoothing

Ne abbiamo discusso in passato ma ti sarà sfuggito 

Anche qui in letteratura si trovano argomenti attinenti al fatto che in ambiente domestico una risposta in frequenza piatta no smoothing risulta percepita dall'uomo come la più equilibrata e ben suonante possibile 

 

  • Melius 1
Inviato

@ilmisuratore Certamente lo hai già fatto e mi è sfuggito, ma potresti indicare  qualche specifica pubblicazione presente in letteratura ? 

acusticamente
Inviato
12 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Oltre determinate grandezze da colorato passa a degradato 

Si potrebbe dire che entro un certo limite (piccolo) trattasi di “peccato” veniale che ricade nelle personali preferenze  (tipo quando qualcuno scarta un apparecchio perché lo definisce troppo freddo e asettico)  e quando si supera un certo grande limite diventa una scelta non più ascrivibile al campo di alta fedeltà ?

(ho usato la parola peccato non perché io lo ritenga così ma solo per esemplificare e cercare di capire l’altrui pensiero)

Inviato
1 ora fa, acusticamente ha scritto:

fanno bene perché quello che conta è il piacere personale…

Quello sempre e comunque ! Ci mancherebbe ! Solo che si può ottenere oggi con veramente poco e anche adattare ad ogni brano una specifica correzione e giocarci, perché no ? La parte che a molti non va giù è che per le sorgenti digitali non sia più necessario spendere cifre folli per avere il massimo possibile,  usando un minimo di accortezze. Purtroppo non di rado  sono i cd sacd file etc. a nascere con limiti seri e lì si può far poco per ora. Non parliamo poi della musica "leggera" che già magari scarsa a contenuto artistico la privano pure di quasi tutta la dinamica... 

Inviato
20 ore fa, gimmetto ha scritto:

Il digitale è attualmente superiore come prestazioni all'analogico.

Tuttavia l'analogico di alto livello, ben settato, suona praticamente identico, a parte inevitabili sfumature, al digitale.

Questo vuol dire che le misure dell'analogico sono già sufficienti ad un ottimo ascolto, ma decisamente inferiori al digitale.

Credo che gli amanti dell'analogico "mal settato", siano anche quelli che prediligono un suono più dolce, meno esteso, meno dinamico che spesso definiscono più musicale. Penso che la maggior parte di loro abbia anche impianti completi caratterizzati in tal senso.

Io ho rinunciato all'analogico qualche anno fa per motivi di tempo e perchè non ho una potenza economica per supportare un doppio impianto. Detto ciò non ritengo assolutamente il digitale superiore all'analogico ma anzi ribalto proprio la tua sentenza: un grande impianto digitale forse se la può battere con uno analogico. Forse hai analizzati solo dati di targa e/o misure che guarda caso ancor di più evidenziano quanto poco ci azzeccano con il suono.

Se hai sentito impianti analogici decorosi difficile non accorgersi della superiorità di naturalezza nel riprodurre il messaggio sonoro.

 

L'ultima frase non la commento proprio perchè prima di parlar male degli altri bisognerebbe farsi un esamino di coscienza e soprattutto chi sono gli amanti dell'analogico "mal settato" ?

Inviato
20 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Poi ci sono i gusti, il tifo da stadio...e qui non metto becco

C'è anche il saper ascoltare. Non tutti ne sono capaci e soprattutto non tutti cercano le stesse cose nella riproduzione audio.

Pensa c'è ancora chi ritiene possibile riprodurre con l'impianto lo stesso effetto vissuto in un live...Siamo nel fantasy

  • Melius 2
Inviato
17 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Se poi vogliamo affermare che in un LP ci stanno 78 dB di dinamica assoluta allora sarà un dato non veritiero

Non ci sono e non ti servono. Così come non ti servono i teorici 96 del Cd e i fantomatici 120 del SACD. Come ho già detto i numeri dicono alcune cose ma non tutto.

Di sicuro l'analogico è più rumoroso (nel senso di rumore di fondo) rispetto al digitale. Poi ho sentito registratori a bobine e piatti che non ti accorgi manco se sono accesi. Bisogna distinguere il teorico dal pratico.

Saluti 

Inviato
6 ore fa, captainsensible ha scritto:

Le prestazioni "musicali" sono un concetto astruso per me...

Ma infatti non è un termine corretto. Emozione lo è molto di più visto che dovrebbe essere il fine ultimo di un audiofilo. Prendi un pezzo che ti emoziona quando lo senti, lo riproduci con due impianti diversi e quello che ti da i brividi sarà meglio di quello che non te li da. E non è detto che tutto ciò succeda nell'impianto con il topping (Ahhhhh).

  • Thanks 1
Inviato
3 minuti fa, rpezzane ha scritto:

C'è anche il saper ascoltare. Non tutti ne sono capaci e soprattutto non tutti cercano le stesse cose nella riproduzione audio.

Pensa c'è ancora chi ritiene possibile riprodurre con l'impianto lo stesso effetto vissuto in un live...Siamo nel fantasy

Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, per effetto live si identifica quel particolare risultato che produca sensazioni simili a quelle di un suono dal vivo amplificato.

Sarebbe interessante verificare, in cieco, il giudizio espresso da un pannello di ascoltatori ascoltando, da una certa distanza, una voce reale 

accompagnata da un piano.

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