Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Ho rimontato i tweeter con le calotte, e stipato con cura l'enorme quantità di assorbente acustico (cascami di scarto della lavorazione tessile) nella cassa dei bassi...
Moderatori paolosances Inviato 24 Giugno Moderatori Inviato 24 Giugno @Ulmerino grazie per gli aggiornamenti 1
Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Ho preferito non rimontare in pianta stabile le retine metalliche a protezione dei tweeter, poiché attenuano udibilmente l'emissione, e comunque non ho figli piccoli o animali in casa che potrebbero causare disastri ai preziosi driver...
Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno le versioni originali con condensatori che hanno più di 40 anni sulle spalle e la maggior parte elettrolitici anche in serie al segnale suonano bene, ma al di sotto delle potenzialità, basso profondo ma gommoso e un po' lento, suono in generale scuro...sicuramente appena uscite di fabbrica non suonavano così, ma il tempo è inesorabile con tutto. Una volta ricappate, meglio con condensatori a film (così le prestazioni saranno costanti nel tempo), il suono fiorisce, bassi granitici, netti e veloci, suono trasparentissimo e aperto, ma senza snaturare la timbrica originale, viene tolto il classico velo e la melma in gamma bassa...ovvio una catena a monte di qualità, con amplificazione da almeno 150/200 watt, veloce e smorzata. E' la stessa storia un po' con tutti i grandi diffusori vintage, progetti illuminati, geniali e bensuonanti, emozionanti, ma all'epoca la componentistica passiva era quella mediocre disponibile, alcuni condensatori, penso agli elcap, già dopo 5/6 anni variavano anche di molto la capacità ed esr, falsando i tagli in frequenza e la timbrica originale. Anche sulle snell type A e sulle imf il cambio di condensatori ha dell'incredibile, senza montare roba griffata o hiend, basta un buon poliestere o polipropilene industriale affidabile e ben fatto È come restaurare una vecchia fuoriserie, si ripristinano le parti che si degradano con il tempo, lasciando quelle importanti e fondamentali, cercando di non snaturare il progetto 1
Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno rimontato gli altoparlanti e terminato i cablaggi...il restauro dei diffusori è completato, manca una ulteriore lucidatura dei mobili e un trattamento alle sospensioni dei midrange e woofer (non sono in gomma ma in pvc) a base di olio al silicone che una volta evaporato non lascia tracce o residui. Domani le farò suonare a basso volume per farle sgranchire un po'. Prossimo step sarà la costruzione di due robusti stand in metallo che rialzino i diffusori di 25/27 cm. Vanno bene anche per terra, ma sollevandole vanno molto meglio, basso più compatto e definito, suono più trasparente e tweeter ad altezza di orecchie, scena sonora più ampia e precisa...Gli stand erano previsti come optional 1
Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Questi erano quelli previsti per la prima serie...a trovarli... Ho costruito con tubi di metallo dei supporti rigidi e robusti, che vanno ad inserirsi su perni che ho montato nella base dei diffusori...il suono è ancora più trasparente e dettagliato, il basso tira delle legnate da paura...ora rimane di portarle nella saletta...un lavoraccio bello pesante...
wiking Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 49 minuti fa, Ulmerino ha scritto: ... un trattamento alle sospensioni dei midrange e woofer (non sono in gomma ma in pvc) a base di olio al silicone che una volta evaporato non lascia tracce o residui. Mi interessa: quel genere di sospensione beneficia dell'utilizzo di silicone? E' realmente soggetta a deterioramento (e nel caso, di che tipo ed entità)? Vale anche per altre sospensioni di quel tipo, di materiali "gommosi" diversi, generalmente in uso nei sistemi britannici dagli anni '60 (penso a Kef, ecc)in poi, e considerate più o meno eterne (danno l'impressione di esserlo: ho per esempio una coppia di IMF Studio Monitor anni '70 in cui la sospensione sembra non risentire del mezzo secolo passato, sia visivamente che...acusticamente, a livello di smorzamento del woofer).
Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno @wiking di solito le sospensioni in gomma o pvc degli altoparlanti inglesi (bew kef e derivati) sono davvero molto robuste, a meno che non siano state esposte al sole per lungo tempo non mostrano difetti o segni di deterioramento. Però e' sempre bene preservarle e proteggerle, mantenendone il più possibile l'elasticita'. io uso uno spray al silicone a base acquosa, non tossico, inodore, che mantiene il materiale come nuovo e lo protegge dagli agenti esterni. Per quanto riguarda rigidità e smorzamento le sospensioni di bew e kef sono quasi eterne. Invece i diffusori spendor dell'epoca, ad esempio, presentano un forte irrigidimento della sospensione in gomma, che non si rompe, ma di fatto blocca l'escursione del woofer...anche alcuni dynaudio e qualche vifa usato dalla Tdl. Dipende molto dal materiale e dalla sua stabilità nel tempo. Butile, nitrile, pvc, polipropilene ecc... 1
Ulmerino Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Non so' se si può postare il marchio, uso questo qui, prodotto di alta qualità 1
Antonioro Inviato 25 Giugno Inviato 25 Giugno @Ulmerino altro thread super interessante! grazie per il tempo che dedichi alla condivisione! 1 1
Ulmerino Inviato 25 Giugno Autore Inviato 25 Giugno Ne ho un altro paio in canna...poi mi fermo...😁 Mi fa piacere che possano interessare a qualcuno...grazie
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 25 Giugno Moderatori Inviato 25 Giugno Complimenti .. un restauro con i fiocchi e controfiocchi (ricorda i miei ) ma cosa sono quei due moduli blu con la scritta Ever ready.....batterie?
poeta_m1 Inviato 25 Giugno Inviato 25 Giugno 20 ore fa, Ulmerino ha scritto: Ho intanto passato una seconda mano leggerissima di impregnante sulle cupole, per questi tweeter non ho usato come al mio solito un impasto molto diluito di cera e alcool etilico stesa in un velo sottilissimo con un pennellino, ma colla vinilica, alcool e tintura acrilica nera per stoffa, sempre molto diluita e stesa in spessore ridottissimo... Qui ci vuole esperienza, non è impossibile, eccedendo nell'impregnare le cupole e/o sbagliando la "chimica" dell'impregnante, ritrovarsi con dei tweeter più efficienti rispetto a quanto previsto originariamente da progetto (parlo per quel poco di esperienza e soprattutto di esperimenti che ho maturato con i tweeter, la colla vinilica diluita e l'olio siliconico). In pratica si rischia di passare da un tweeter che ha perso efficienza ad uno che ne ha in eccesso. Occorrono "manico" ed esperienza. Chissà @ilbetti quale composto usa e se ha voglia di fornire preziosi suggerimenti a riguardo :) Personalmente ho sempre pensato che un buon approccio potrebbe essere quello di agire con uno spray con un getto diffuso e alla giusta distanza dalla cupola, in modo da ottenere un trattamento il più possibile uniforme e sottile, ma ignoro se esista un prodotto già pronto adatto allo scopo (la butto lì a caso, tipo una lacca per capelli o similare).
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