ilmisuratore Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 3 minuti fa, fabbe ha scritto: @ilmisuratore sono d'accordo con te, se percepisco una variazione nel suono vorrà dire che le misure non saranno identiche. ...ma non solo...tutte le nostre sperimentazioni effettuate in passato hanno fatto trapelare informazioni del fatto che per poter comprovare all'ascolto una differenza il segnale deve subire delle variazioni piuttosto macroscopiche (almeno per lo strumento di misura non sarebbero confinate nelle grandezze infinitesimali)
ilmisuratore Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 5 minuti fa, RobertoBi ha scritto: Non è così. Se le misure di due apparecchi A e B sono identiche ma anche un solo ascoltatore riesce a distinguere (ovviamente in cieco) A e B significa che le misure considerate non sono sufficienti È vero... è così....non mi è mai accaduto ma è come dici
fabbe Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno @RobertoBi io farei una differenza tra ciò che è oggettivo e ciò che è soggettivo. Alla fine quello che esce dai nostri diffusori è pura fisica. Frequenze complesse che si propagano nell'aria e che vengono percepite dal nostro sistema uditivo/celebrale/ interpretativo e che non è identico al 100% da persona a persona. Per mu moglie le pietanze sono sempre insipide, per me troppo salate.
widemediaphotography Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 25 minuti fa, fabbe ha scritto: @ilmisuratore sono d'accordo con te, se percepisco una variazione nel suono vorrà dire che le misure non saranno identiche. Se due misure rilevano differenze a partire da -130db, come comunemente accade con i DAC recenti, (anche se qui abbiamo registrato un forumer fenomeno che è stato in grado di affermare che avverte differenze misurate a -180db) non esiste prova di ascolto che possa dimostrare che le differenze siano udibili. Perciò affermò che le prove di ascolto sono complementari, perché evitano di approfondire indagini strumentali laddove si è già giá certi dell'inconsistenza pratica di alcuni riscontri. 1
RobertoBi Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 16 minuti fa, fabbe ha scritto: @RobertoBi io farei una differenza tra ciò che è oggettivo e ciò che è soggettivo. Alla fine quello che esce dai nostri diffusori è pura fisica. Frequenze complesse che si propagano nell'aria e che vengono percepite dal nostro sistema uditivo/celebrale/ interpretativo e che non è identico al 100% da persona a persona. Per mu moglie le pietanze sono sempre insipide, per me troppo salate. Giustissimo, però noi (in teoria) potremmo non essere in grado di misurare tutto quello che esce dai nostri diffusori. Potrebbe esserci un parametro (di nuovo, sto parlando in teoria) che ci sfugge e che è invece importante. Capirlo è dal punto di vista metodologico molto semplice: se (faccio un esempio) l'amplificatore A e l'amplificatore B hanno misure che vengono ritenute identiche, basta dimostrare che un certo numero di ascoltatori con l'orecchio allenato non riescono a distinguere in cieco A da B. Poi c'è tutto il mondo soggettivo che esula completamente da questo ragionamento che abbiamo fatto. 1
fabbe Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno @widemediaphotography concordo, pasdita alcuni livelli diventa inudibile. Le prove d'ascolto sono fondamentali, certo. Ma che credito dovremmo dare al nostro, mio oramai stanco sistema uditivo o quello del progettista mezzo orbo e sordo che salda point to point da 60 anni 🤣
Questo è un messaggio popolare. ilmisuratore Inviato 26 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Giugno 18 minuti fa, RobertoBi ha scritto: Giustissimo, però noi (in teoria) potremmo non essere in grado di misurare tutto quello che esce dai nostri diffusori. ...ecco, qui va chiarito un fatto attinente all'osservazione (i diffusori) In anecoica è possibile misurare tutto quello che esce dal diffusore poichè non esiste un campo diffuso e il segnale diretto diventa predominante In ambiente domestico invece le cose sono molto piu complesse, c'è un campo diffuso dato dalla somma del segnale diretto, del segnale riflesso, dal tempo di riverbero...e aggiungo dalla posizione complessa di tutti gli elementi al suo interno a livello di coefficiente di assorbimento Non esiste al giorno d'oggi una misura o uno studio che possa correlare le sensazioni avvertite a fronte del diverso pattern che scaturisce dal campo diffuso Considerando che ogni locale/acustica è diversa dall'altra il ginepraio si infittisce Dunque poter correlare esattamente un determinato risultato dato dal diffusore e dal responso acustico è pressochè impossibile La parte totalmente misurabile risiede nel segnale che parte dalla sorgente e termina ai morsetti del diffusore Oltre il diffusore è ragionevolmente osservabile...ma non tutto misurabile/correlabile Come vedi anch'io considero le giuste limitazioni 5
RobertoBi Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 4 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: In ambiente domestico invece le cose sono molto piu complesse, c'è un campo diffuso dato dalla somma del segnale diretto, del segnale riflesso, dal tempo di riverbero...e aggiungo dalla posizione complessa di tutti gli elementi al suo interno a livello di coefficiente di assorbimento Nella mia esperienza ha molto più influenza uno spostamento di alcune di decine di cm dei diffusori che il cambio di un amplificatore (tra apparecchi di buona qualita)
ilmisuratore Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 5 minuti fa, RobertoBi ha scritto: Nella mia esperienza ha molto più influenza uno spostamento di alcune di decine di cm dei diffusori che il cambio di un amplificatore (tra apparecchi di buona qualita) Può succedere perfettamente quanto hai menzionato, ma anche intrinsecamente il contrario Dipende dal contesto Se lo spostamento del diffusore si trova dentro un area la cui influenza acustica provoca risibili variazioni, allora il cambio dell'amplificatore potrebbe anche avvertirsi di piu (vedi fattore di smorzamento, controreazione, potenza, gestione dell'erogazione in corrente ect...ect..)
Gustavino Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 59 minutes ago, RobertoBi said: Giustissimo, però noi (in teoria) potremmo non essere in grado di misurare tutto quello che esce dai nostri diffusori. Potrebbe esserci un parametro (di nuovo, sto parlando in teoria) che ci sfugge e che è invece importante. Capirlo è dal punto di vista metodologico molto semplice: se (faccio un esempio) l'amplificatore A e l'amplificatore B hanno misure che vengono ritenute identiche, basta dimostrare che un certo numero di ascoltatori con l'orecchio allenato non riescono a distinguere in cieco A da B. Poi c'è tutto il mondo soggettivo che esula completamente da questo ragionamento che abbiamo fatto. e ti aggiungo che queste qui che parlano di misure non sono elettronici e non hanno la piu pallida idea di cosa ci sia dentro a quelle scatole .... come potrebbero comprendere cosa e come ??
Gustavino Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno Just now, Mamo said: @Gustavino quando finirai di fare il bambino? la realtà dei fatti ti infastidisce ?
scroodge Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 4 ore fa, Atticus ha scritto: Due file identici sono evidentemente un'ipotesi estrema, Mica tanto.. Furono pagine e pagine e più thread in cui chi sentiva differenze tra due file identici, continuava ad affermare che venivano percepiti diversi. E vedari, diamo tempo al tempo, che tornerà fuori. Sbagliano? Sono matti? (tuoi termini) Il dato obiettivo resta, e in questo caso, non ha a che fare né con la percezione, né col giudizio. Poi, li si possono descrivere come ci va. Io mi fermerei qui, dato cheil titolo del thread è altro
jakob1965 Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 1 ora fa, RobertoBi ha scritto: Queste affermazioni, rispettabilissime e condivisibili, non hanno niente di oggettivo, per cui non possono essere in nessun modo considerate per valutare il rapporto che esiste tra le misure e la qualità del suono degli apparecchi. Non sono d'accordo - se non tieni conto delle eseprienze di ascolto allora tutto perde senso e diventa un puro discorso di fantasia - sempre a mio umile parere - il suono - la nostra passione non la puoi svincolare dall'ascolto. Modificherei Descartes: ascolto dunque sono 1
ilmisuratore Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 13 minuti fa, Gustavino ha scritto: e ti aggiungo che queste qui che parlano di misure non sono elettronici e non hanno la piu pallida idea di cosa ci sia dentro a quelle scatole .... come potrebbero comprendere cosa e come ?? Impara ad associare i mestieri e le relative competenze Per misurare serve la metrologia Per osservare i pupazzetti dentro le scatole sonanti servono gli elettronici 2
extermination Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 1 ora fa, fabbe ha scritto: si ma tutto è misurabile. Anche le cosidette sfumature. Cominciamo con il dire che tra parametri oggettivi e attributi percettivi esistono correlazioni più o meno marcate, caso per caso. 1
ilmisuratore Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 5 minuti fa, jakob1965 ha scritto: Non sono d'accordo - se non tieni conto delle eseprienze di ascolto allora tutto perde senso e diventa un puro discorso di fantasia - sempre a mio umile parere - il suono - la nostra passione non la puoi svincolare dall'ascolto. Modificherei Descartes: ascolto dunque sono Giusto...ma le esperienze d'ascolto non possono considerarsi comprovazioni Se un esperienza pregressa proviene da una sensazione ignota... verrà archiviata dal nostro cervello...ma potrebbe essere sbagliata Vedi quante esperienze sono state smentite sui legnetti ad esempio
OLIMPIA2 Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno 6 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Impara ad associare i mestieri e le relative competenze Per misurare serve la metrologia Per osservare i pupazzetti dentro le scatole sonanti servono gli elettronici E per riparare le caldaie cosa serve? 2
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