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i risultati della guerra ai giovani italiani figli di immigrati


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briandinazareth
Inviato

a volte sappiamo essere geniali nel nostro tafazzismo ideologico...

 

Sono sempre di più i ragazzi di seconda generazione che emigrano verso altri Paesi europei alla fine del percorso di studi.

 

Per molti di loro l'Italia non è più quell'Eldorado che avevano inseguito i genitori, ma un luogo in cui sentono sulla pelle forme più o meno esplicite di discriminazione costante. E mentre per la seconda estate di fila si torna a parlare di riforma della cittadinanza e di ius scholae, con le timide aperture del ministro Antonio Tajani e lo stop netto di Giorgia Meloni e tutta la Lega, i ricercatori lanciano l'allarme su un fenomeno sommerso che incide sul futuro del Paese.

immigrati lavoro in italia 5

 

Se fino a pochi anni fa si vedeva nelle nuove generazioni di italiani una speranza per compensare almeno in parte l'inverno demografico, ora si scopre che sono anche loro parte dei cosiddetti "cervelli in fuga".

 

Stando ai dati, infatti, negli ultimi anni c'è stato un significativo aumento dell'emigrazione dei giovani con background migratorio: tra il 2023 e il 2024 su circa 270mila espatri complessivi di cittadini italiani, ben 87mila hanno riguardato persone nate all'estero e successivamente naturalizzate italiane. Una quota rilevante, pari a circa un terzo del totale. 

 

«Anche con questi limiti, registriamo un aumento medio del 53,8% rispetto al 2022, segno di una dinamica che rivela un fenomeno ormai profondo e strutturale», osserva Antonio Ricci vicepresidente di Idos. «La migrazione dei nuovi italiani impone una riflessione critica sulle politiche di inclusione». In un Paese che invecchia e che non è in grado di attrarre talenti e una migrazione qualificata preoccupa, infatti, che anche chi cresce, studia e si forma qui non riesca poi a stabilizzarsi.

 

Inviato

Infatti, la lega ha stoppato tajani ribadendo la propria miopia e rilanciando la pace fiscale e tutto il caxxo che significa...

Inviato

Fintanto che i governi e i cittadini, non capiranno che l’immigrazione deve essere vista come una risorsa per il nostro paese e non come una qualcosa da osteggiare in tutti i modi, l’Italia, proseguirà il suo inesorabile declino, demografico e economico. 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

ben 87mila hanno riguardato persone nate all'estero e successivamente naturalizzate italiane.

 

1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

ius scholae, con le timide aperture del ministro Antonio Tajani e lo stop netto di Giorgia Meloni e tutta la Lega,

Faccio umilmente notare che:

a) i dati di emigrazione da Italia ad estero citati riguardano ragazzi con cittadinanza italiana nati da immigrati

b) la q.tà indica indirettamente che non abbiamo legislazioni che impediscono l'acquisizione della cittadinanza da parte di immigrati e figli di immigrati tantomeno che abbiamo una guerra in atto verso gli immigrati regolari o i figli di immigrati regolari che sono integrati nel nostro paese

Poi se il sottointeso auspicato è tempi/vincoli ridotti all'osso pochi anni per ottenere la cittadinanza in Italia per chi arriva dall'estero soprattutto per chi entra illegalmente e senza averne i diritti seconda legislazione italiana vigente è politicamente un obiettivo legittimo, ma poi ci si deve confrontare con le elezioni :classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato

la legge sulla cittadinanza acquisita va bene così come sta adesso.

altro problema è come regolare al meglio l' immigrazione legale,

per quella illegale non c'è spazio.

altra questione ancora è come rendere le cose appetibili per tornare

a fare famiglia&figli, in primis per chi già sta qua e in secundis anche per chi arriva.

tajatella è il solito pajazzo, se vogliono fare l' inciucio con quegli altri che vadano pure.

mozarteum
Inviato

Pero’ attribuire la cittadinanza alla seconda generazione scolarizzata (purche’ sia una scolarizzazione seria e non indulgente) mi sembra cosa buona.

Un po’ per evitare che formatisi qui se ne vadano altrove, un po’ perche’ potrebbe essere il giusto incentivo a un desiderio di integrazione che ha proprio nella scuola il collante giusto.

Il punto secondo me e’ che sia una scolarizzazione seria perche’ dal mondo della scuola mi riportano impressioni discordi sulla reale capacita’ di apprendimento di ragazzi e bambini provenienti da culture e lingue assai diverse.

E’ materia delicata che mal si presta a entusiasmi ideologici

best_music
Inviato

Francamente non mi è chiaro il senso di disconnettere la cittadinanza di un minore da quella dei genitori.

:

Sei minorenne? Mamma o papà hanno chiesto e ottenuto la cittadinanza italiana? Se sì e sì, diventa italiano "tutto il pacco" (=genitore e figlio), se no il problema della cittadinanza si porrà quando sarai maggiorenne.

:

Nel caso sarebbe un bene non far passare più di pochi mesi tra la rivendicazione ed il riconoscimento formale della cittadinanza.

 

briandinazareth
Inviato
33 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Il punto secondo me e’ che sia una scolarizzazione seria perche’ dal mondo della scuola mi riportano impressioni discordi sulla reale capacita’ di apprendimento di ragazzi e bambini provenienti da culture e lingue assai diverse.

 

così come ci sono differenze abissale tra ragazzi di genitori italiani... 

non si discrimina per la provenienza, perché il sentirla tutti i giorni sulla pelle è una cosa orribile e che nessuno si merita.

  • Melius 1
mozarteum
Inviato

 

Non c’entra niente la provenienza in quanto tale, stiamo parlando dei presupposti per ottenere la cittadinanza. Bisogna che la scolarizzazione sia sufficiente

 

Inviato

@best_music per questo dico che la legge va bene così come è adesso.

poi che le cose vadano per le lunghe è il solito problema italiano, ma se questi

vogliono appunto diventare italiani, il pacchetto te lo prendi tutto, non solo quello

che ti fa comodo, troppo facile altrimenti.

ps: che tra l' altro siamo tra i paesi europei che ne concedono di più, se non proprio

il primo in assoluto. 'ste destracce eh.

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
11 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Non c’entra niente la provenienza in quanto tale, stiamo parlando dei presupposti per ottenere la cittadinanza. Bisogna che la scolarizzazione sia sufficiente

 

se non c'entra si decide che titolo e quanti anni di scuola servono per averla e lo si fa. 

 

ma comunque  non capiterà, perché non considerare questi ragazzi italiani fa parte delle cose importanti a livello ideologico. si perderebbero troppi elettori.



 

  • Melius 2
Inviato
8 ore fa, briandinazareth ha scritto:

Sono sempre di più i ragazzi di seconda generazione che emigrano verso altri Paesi europei alla fine del percorso di studi.

Si dimostrano più intelligenti dei figli degli italiani 

  • Melius 1
piergiorgio
Inviato

Ma non capisco, state sempe a menarla con l' Europa di qua l' Europa di là, che vi frega se un cosiddetto italiano va a lavorare in Svizzera, Germania, Olanda o altrove ? Sempre Europa è...chiaro che con le condizioni che ci sono in Italia a lavorare qui non ci viene nessuno, anzi li devono pure andare a prendere con le navi

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, mozarteum ha scritto:

discordi sulla reale capacita’ di apprendimento di ragazzi e bambini provenienti da culture e lingue assai diverse.

Guarda che non e' una questione di lingue e culture 

Inviato
7 minuti fa, piergiorgio ha scritto:

che vi frega se un cosiddetto italiano va a lavorare in Svizzera, Germania, Olanda o altrove ?

Non capisco: sono persone che si studiano in Italia a spese della collettività e che Paesi stranieri si ritrovano formati a costo zero.

  • Melius 1
Inviato

Purtroppo sono un po' vere entrambe le cose: Non tira una buona aria "politica" per gli immigrati e probabilmente il vassoio di offerte che il sistema-italia porge a un giovane, immigrato o nativo, non è il più appetibile in termini di qualità, varietà, prospettive e sopratutto dignità. 

piergiorgio
Inviato
47 minuti fa, wow ha scritto:

Non capisco: sono persone che si studiano in Italia a spese della collettività e che Paesi stranieri si ritrovano formati a costo zero.

A spese della collettività arrivano fino al termine della scuola dell' obbligo, qui si parla d'altro : l' università e tutto ciò che ci gira attorno la paghi di tasca tua, ed anche profumatamente 

briandinazareth
Inviato
1 ora fa, piergiorgio ha scritto:

un cosiddetto italiano

Forse il punto è tutto qui


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