scroodge Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 38 minuti fa, Savgal ha scritto: Il punto è che troppo genitori proiettano il loro narcisismo sui propri figli, attribuendo loro doti che non posseggono. La conseguenza è che questi ragazzi percepiscono l'eccesso di aspettative nei loro confronti e vivono la scuola con ansia, se non con angoscia. Vero. Molto, molto vero. E molto ben scritto 👏👏👏 Le conseguenze vanno ben oltre, ben oltre...
codex Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 10 minuti fa, Savgal ha scritto: Con esso il timore degli insegnanti e dei colleghi di dover affrontare un contenzioso che può essere perso per errori formali Le circolari ed i decreti ministeriali sono sempre fonte normativa secondaria, se rompono le scatole persino al PdR per queste sciocchezze con dei ricorsi straordinari, val la pena di distribuire in via cautelare qualche insufficienza nel corso dell'anno, in modo che nessuno si senta al sicuro.
Savgal Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Altro aspetto, statisticamente le ragazze hanno esiti sensibilmente migliori dei loro compagni maschi, andiamo incontro ad un mondo dominato dalle donne Nel mio lavoro è un dato di fatto inconfutabile.
Paolo 62 Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Forse perchè sono più studiose. L'esame è indispensabile per i privatisti, per gli interni è un rito.
codex Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 minuto fa, Savgal ha scritto: le ragazze hanno esiti sensibilmente migliori dei loro compagni maschi Studiano di più e meglio, hanno metodo e costanza. Ho avuto modo di verificare che i risultati di concorsi per figure apicali vedono sempre più la prevalenza, sia come numeri che come media delle votazioni finali, del gentil sesso.
UpTo11 Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 14 minuti fa, Savgal ha scritto: @UpTo11 La valutazione non può limitarsi alle capacità dello studente. Anzi, lo studente con capacità modeste che fatica ad arrivare alla sufficienza va premiato. Al contrario, lo studente capace che non studia e con esiti sotto la sufficienza va valutato con severità. I compagni di classe riconoscono l'impegno del compagno di classe modesto, il capace con valutazioni mediocri promosso è un pessimo messaggio ai compagni di classe. Scatta il ragionamento "se hanno promosso lui (o lei) che non ha fatto quasi nulla, perché dovrei impegnarmi a studiare, promuoveranno anche me". Sono d'accordo. In classe di mio figlio quest'anno è accaduto che hanno promosso 2-3 ragazzini che non hanno fatto nulla durante tutto l'anno e sono arrivati alla fine con svariate materie sotto. Intendo che se ne sono proprio fregati, non che avessero difficoltà. Ragazzini, anzi a dire la verità ragazzine, che puntualmente alla domenica sera scorrevano la lista dei compagni su whatsapp per chiedere i compiti già fatti... Non ti dico i commenti degli altri che si sono fatti il mazzo, nche solo per arrivare alla sufficienza... La cosa mi ha sorpreso non poco, perché lo scorso anno invece, più o meno gli stessi prof. ne avevano segati. E si tratta di prof. molto validi a mio parere, nonché tosti nel carico di lavoro e nella richiesta di impegno. Riportavo l'esempio sopra perché credo che un prof. un'idea del soggetto in un paio d'anni se la fa. E se quel prof., di matematica, insiste sul fatto che si attiene rigorosamente alla media aritmetica dei voti, non può fare un'uscita del genere.
Savgal Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio @codex Le cose sono più complicate, ulteriormente complicate da continui interventi normativi privi di organicità. Nei prossimi giorni dovrò capire come affrontare la questione degli esami di idoneità per i passaggi da altro indirizzo di studi in ragione di una sentenza del Consiglio di stato che ha fatto decadere un decreto ministeriale che regolava la questione. Quanto le cose siano complicate lo dimostra il testo del link che segue https://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=&ved=2ahUKEwjU9_XBi7eOAxVPg_0HHVuJCUEQFnoECA0QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.notiziedellascuola.it%2Fcatalogo%2Flibri%2Frepertorio&usg=AOvVaw1WTlvzPZ6K7sFHplbrttD7&opi=89978449
regioweb Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 2 ore fa, scroodge ha scritto: Mi chiedo quando costei si presenterà a sostenere chessò Analisi 1 a ingengeria o Anatomia a Medicina, cosa mai si inventerà.. 1
Sognatore Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Ormai i professori non bocciano più nessuno e questo i ragazzi lo sanno, per mille motivi….(genitori che rompono le pa….e e minacciano azioni legali, presidi senza attributi che non vogliono perdere studenti e reputazione della scuola ecc….) e last but not least perché bocciandoli se li ritrovano l’anno successivo invece in molti casi preferiscono non vederli mai più….triste realtà nei casi di scena muta per protesta (di cosa poi….) non avrei dubbi su cosa fare fossi io presidente di commissione ma anche da genitore, punizione esemplare!!
Sognatore Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Questo vale soprattutto per la scuola, per fortuna alle università il discorso è (ancora..) diverso…là però ci sono altri problemi….
Savgal Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio @UpTo11 La valutazione al termine dell'anno è una valutazione formativa, la media dei voti è un elemento di riferimento, ma il voto dello scrutinio finale considera una serie di elementi. Infine, il voto dello scrutinio è espressione del consiglio di classe, l'insegnante propone il voto, non lo attribuisce.
Jack Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 2 ore fa, wow ha scritto: @Savgal affermava Galimberti, in una intervista, che ai genitori dovrebbe essere impedito di superare la soglia di qualsiasi istituto scolastico. non so se i miei genitori son andati più di due o tre volte ai colloqui. Io me ne ricordo solo uno… per il cuelo che mi fece mia mamma dopo 😁 (ero un fannullone inverecondo, vivevo di intuizioni e di una memoria formidabile… ho capito dopo quanto conta lo studio vero, strutturato) Io ho fatto lo stesso, sono andato solo una volta per una questione di testimonianza di stima che una mia figlia meritava nel frangente. Il profitto che ottengono dall’andare a scuola è un problema ed un vantaggio per loro. Dei ragazzi. Obiettivo: buona promozione, obiettivo non raggiunto vai a lavorare. Qualsiasi sia l’anno, dopo l’obbligo. Che la “colpa” (in senso lato) è sempre nostra ed otteniamo sempre e solo quello che sappiamo ottenere è uno dei pochi principi su cui non transigo. I principi mi piacciono poco per natura ma un paio, tre ci vogliono, danno il quadro, il canovaccio, che poi va dipinto ognuno a modo proprio. Figli compresi, anzi loro con ancor più intransigenza se gli si vuol bene.
Jack Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, Savgal ha scritto: La valutazione non può limitarsi alle capacità dello studente. Anzi, lo studente con capacità modeste che fatica ad arrivare alla sufficienza va premiato. Al contrario, lo studente capace che non studia e con esiti sotto la sufficienza va valutato con severità. I compagni di classe riconoscono l'impegno del compagno di classe modesto, il capace con valutazioni mediocri promosso è un pessimo messaggio ai compagni di classe. Scatta il ragionamento "se hanno promosso lui (o lei) che non ha fatto quasi nulla, perché dovrei impegnarmi a studiare, promuoveranno anche me". sta cosa mi ha rotto gli zebedei per tutto il percorso scolastico. E ci litigo un giorno sì ed uno no con mia moglie che come la stragrande maggioranza degli insegnanti sta cosa ce l’hanno geneticamente inserita nel DNA. Mogliera compresa. Il massimo risultato col minimo sforzo è un’arte. Un merito assoluto.
mozarteum Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, Savgal ha scritto: Con esso il timore degli insegnanti e dei colleghi di dover affrontare un contenzioso che può essere perso per errori formali. Pero’ la parte che resiste al ricorso al Tar non e’ l’insegnante ma l’istituto, difeso dall’avvocatura dello stato e quindi senza oneri da sostenere. Anche in caso di soccombenza (evenienza remota) paga l’Istituto e se non c’e’ colpa grave dell’insegnante (non c’e’ quasi mai) la cosa finisce li’ senza rivalsa della Corte dei Conti
mozarteum Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 4 minuti fa, Jack ha scritto: Il massimo risultato col minimo sforzo è un’arte. Un merito assoluto. Esatto. Ed e’ la ragione per cui i piu’ capaci non dovranno mai finire nel pubblico impiego perche’ la velocita’ e qualita’ di esecuzione di quanto e’ in loro dovere metterebbe in cattiva luce gli andazzanti senza talento che si vendicherebbero nei mille modi in cui cio’ avviene nei luoghi del pubblico impiego.
wow Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 39 minuti fa, mozarteum ha scritto: Pero’ la parte che resiste al ricorso al Tar non e’ l’insegnante ma l’istituto, difeso dall’avvocatura dello stato e quindi senza oneri da sostenere. Anche in caso di soccombenza (evenienza remota) paga l’Istituto e se non c’e’ colpa grave dell’insegnante (non c’e’ quasi mai) la cosa finisce li’ senza rivalsa della Corte dei Conti Il 90% dei corpi docenti è letteralmente terrorizzato dalla eventualità del ricorso, per cui ormai, anche da parte di alcuni dirigenti, la preoccupazione principale è quella di assolvere con meticolosità ad aspetti puramente formali. La didattica passa inevitabilmente in secondo piano e, agli esami e scrutini, in dubbio pro(f) reo. 53 minuti fa, Jack ha scritto: buona promozione, obiettivo non raggiunto vai a lavorare. Altri genitori e altri tempi. Allora lo scopo principale dei nostri genitori era farci studiare perché erano consapevoli del'importanza della acquisizione di conoscenze e competenze. Quando c'erano i colloqui scolastici, normalmente le prendevo preventivamente, poi se qualche prof, per caso, si sbilanciava positivamente, il commento era che facevo il mio dovere. Mai vista mia madre prendere le mie difese con un prof. La colpa era mia a prescindere. Oggi, diventata l'ignoranza un valore, per molti genitori (per fortuna non tutti), la scuola è una controparte che non comprende, espressione del meinstrim , che si mette di traverso per ostacolare le magnifiche sorti e progressive dei figli. 1
Martin Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio I nonni di questi studenti, pretendendo il 18 politico sfidavano i regolamenti. Per i nipoti è diverso: Individuata una crepa nel regolamento, essi vi si infilano e la sfruttano. In un certo senso stanno dimostrando di essere italiani doc. E non è nemmeno sicuro che la cosa vada a loro discapito: D:"Che studi ha fatto ?". R: "Al liceo, grazie al mio impegno e al brillante esame scritto, mi sono potuto permettere di non fare gli orali"... 1 1
Jack Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 9 minuti fa, wow ha scritto: Altri genitori e altri tempi io sono di oggi, quali altri tempi? uno non ha manco finito ancora e l’ultima maturità è stata solo due anni fa. Ma perché preoccuparsi? mal li alleviamo e meno buoni se ne trovano ad intralciare quelli ben allevati, vale per chiunque, miei compresi naturalmente. Le possibilità oggi ci sono, se non vengono colte, amen
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