Jack Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 2 ore fa, Roberto M ha scritto: Quelli con i genitori con solo la scuola dell’obbligo dovrebbero essere i migliori, suppongo. Almeno ai miei tempi era così. Perche’ hanno più fame. È così ancora adesso. Abbiamo una lista lunga così di storie di ragazzini bravissimi provenienti da famiglie in difficoltà culturale e/o economica. A scuola il bisognino della vecchia la fa trottare come non mai 1 ora fa, RobertoBi ha scritto: Gli immigrati di seconda generazione sono spesso bravissimi. Dovremmo implorarli di chiedere la cittadinanza italiana e tenerceli stretti. Confermo. Oggi quelli più "affamati" sono loro. Soprattutto le ragazze... già le nostre hanno una marcia in più dei maschi, le ragazzine straniere, nordafricane soprattutto, hanno due marce in più e le ridotte con trazione integrale per il terreno molto difficile che devono affrontare.
Paolo 62 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Il fatto è che non lo si può abolire perchè la Costituzione lo richiede espressamente, altrimenti si potrebbe fare in modo che la sufficienza in tutte le materie dia il diritto al diploma. L'esame resterebbe solo per i privatisti.
Savgal Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio @Paolo 62 Ho citato la quota dei 100 libri in casa. Le ricerche, ma anche la mia esperienza personale, dicono che nascere in una famiglia colta e relativamente agiata è un importante indicatore del successo formativo, fino alla laurea. Gli esperti di questo forum sono di diversa opinione.
Paolo 62 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio @Savgal Sì, però chi viene da una famiglia povera farà di tutto per riscattarsi, anche con meno mezzi a disposizione.
Savgal Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio @Paolo 62 Posso assicurarti che non è come credi, per esperienza e studi, al punto che le prove INVALSI valutano anche la situazione dei genitori dello studente.
Roberto M Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 22 minuti fa, Savgal ha scritto: Posso assicurarti che non è come credi, per esperienza e studi, al punto che le prove INVALSI valutano anche la situazione dei genitori dello studente. Non conosco le statistiche, mi sono limitato a raccontarti la storia della mia famiglia. Con il nonno, che ancora mi ricordo, vecchio comunista e partigiano con la terza media, che è stato tutta la vita un semplice operaio con il lavoro che scarseggiava, la nonna stesso titolo di studio, casalinga e con l’orto piccolo e i pochi prodotti venduti al mercato. Mi raccontava di periodi difficili di miseria vera, e si vantava di aver “fatto studiare” tutti i figli. Fatto sta che si sono laureati tutti, comprese le quattro figlie, che il maschilismo di quei tempi è una leggenda metropolitana da film della cortellesi, almeno così è stato nella mia famiglia di origine. 1
Questo è un messaggio popolare. RobertoBi Inviato 13 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Luglio 26 minuti fa, Savgal ha scritto: Posso assicurarti che non è come credi, per esperienza e studi, al punto che le prove INVALSI valutano anche la situazione dei genitori dello studente. Ovviamente il nascere in una famiglia dove ci sono libri, o nella quale puoi permetterti di non lavorare per mantenerti ti fa partire da una posizione di vantaggio. Ma non è un vantaggio decisivo, se la scuola è selettiva. Quello che purtroppo nessuno capisce è che una istruzione (scuola e università pubblica) accessibile a tutti e molto severa è il migliore ascensore sociale. Se la scuola identifica e premia i più bravi saranno loro ad andare avanti; se la scuola promuove e premia tutti ad andare avanti saranno quelli che partono da una posizione di privilegio. Il figlio di un notaio farà il notaio, il figlio di un medico il medico, il figlio di un avvocato l'avvocato e così via. Però se i figli del medico, notaio e avvocato vengono bocciati o prendono voti più bassi, c'è la speranza che in questo gruppo possa inserirsi anche il figlio bravo dell'operaio, che al momento quasi sempre finisce a fare il figlio dell'operaio. Altro elemento, lo stato non investe nell'istruzione, ma chi ha i soldi sì. Molti genitori mandano a studiare i figli o in università private qualificate e molto selettive (e molto costose) o addirittura all'estero. In altre parole, chi esce dalla Wharton School della Penn University non ha difficoltà a trovare lavoro qualificato e molto ben retribuito. Ma i due anni di Master costano 200mila dollari solo di retta, e non sono alla portata di tutti, neanche facendo sacrifici. Insomma, la sinistra dovrebbe chiedere a gran voce una scuola pubblica seria, qualificata e selettiva. Invece i professori sono malpagati, promuovono giustamente tutti per risparmiarsi rotture di scatole (se promuovi nessuno si lamenta, i guai verranno fuori molto anni dopo e chissenefrega), chi ci rimette sono in primo luogo i ragazzi, ma più ampiamente tutto il paese. Questa è una politica (come quella che crea le premesse dello sfascio dell'SSN) completamente bipartisan, ma stupisce più che sia venuta dalla sinistra. 3 1
Roberto M Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 9 minuti fa, RobertoBi ha scritto: ma stupisce più che sia venuta dalla sinistra A me no. E’ nel loro DNA. Ricordi il “6 politico” ? Uno vale uno, okkupazioni, autogestione, e cazzate del genere, alla fine producono laureati somari e ignoranti anche loro. indovina un po’ quale è il partito con più votanti laureati in Italia (spoiler, non è il PD).
RobertoBi Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 6 minuti fa, Roberto M ha scritto: Indovina un po’ quale è il partito con più votanti laureati in Italia (spoiler, non è il PD). Mi piacerebbe vedere il reddito medio del laureati che votano PD e di quelli che votano altri partiti. Avremmo secondo me delle belle sorprese. Secondo me chi vota PD è al 99% un impiegato statale o un pensionato.
Martin Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 24 minuti fa, Roberto M ha scritto: indovina un po’ quale è il partito con più votanti laureati in Italia Per chi indovina c'è almeno un superbonus ?
simpson Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Leggevo prima questo articolo sul Liceo Prati di Trento, presso il quale sono stati inviati gli ispettori, i quali hanno individuato queste criticità: Le cinque criticità Le criticità evidenziate durante l'ispezione sono cinque, prima tra tutte l’elevato tasso di selezione con numeri di studenti che non finiscono il percorso «agghiaccianti». «Si ritira o viene bocciato 1 studente su 4 - dice Gerosa - sono numeri incredibili, e c’è un importante tasso di riorientamento nei primi due anni. Basti pensare che lo scorso anno scolastico in quarta ginnasio, ci sono state sette bocciature». La seconda criticità riguarda la pressione valutativa. «La scala dei voti viene usata in modo penalizzante senza arrivare al massimo- dice Gerosa - le valutazioni finali sono mediamente inferiori rispetto alla media delle altre scuole. Un esempio? Quest’anno c’è stata una sola lode. Questo fenomeno contribuisce a generare un clima di ansia negli studenti che di fatto è la terza criticità rilevata, in particolare rispetto all’eccessiva pressione esercitata da parte di alcuni docenti. Se ci sono continuamente ragazzi disperati nei corridoi non si può dire che sia una tantum. Dobbiamo crescere persone che sappiano affrontare i problemi non che ne rimangano schiacciati». Questa è la descrizione precisa anche del Pigafetta, il liceo che ho frequentato io. In quarta 7 bocciati su 27, in quinta 5, poi ricevemmo altri studenti dalla fusione di tre classi in due, e arrivammo alla maturità in 17. I prof partivano dall’8, alla maturità una sola lode, di quello che oggi è il miglior penalista di Vicenza. L’anno dopo è toccato a Christian Greco ma non so se sia stato l’unico. Posso dire che, effettivamente, qualche alunno è rimasto schiacciato psicologicamente, ma erano ragazzi che avevano sbagliato ad iscriversi, o perché sopravvalutavano la propria preparazione o, più spesso, perché costretti da padri avvocati/notai/primari. Per il resto, il clima era abbastanza buono perché eravamo tutti sulla stessa barca, tutti prendevano mazzate, anche i secchioni e non solo gli asini come me.
RobertoBi Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 26 minuti fa, simpson ha scritto: Questa è la descrizione precisa anche del Pigafetta, il liceo che ho frequentato io. In quarta 7 bocciati su 27, in quinta 5, poi ricevemmo altri studenti dalla fusione di tre classi in due, e arrivammo alla maturità in 17. I prof partivano dall’8, alla maturità una sola lode, di quello che oggi è il miglior penalista di Vicenza. L’anno dopo è toccato a Christian Greco ma non so se sia stato l’unico. Al mio liceo in quarta ginnasio siamo partiti in 26, anno dopo eravamo rimasti in 14, siamo arrivati alla maturità in 17 dove ne furono bocciati 3, uno era il figlio di un famosissimo scrittore e un altro quello di uno dei maggiori industriali italiani, per dire che ci massacravano in maniera assolutamente democratica. Nessuno ha riportato danni permanenti, chi non ce l'ha fatta al classico ha frequentato con profitto e serenità altre scuole. Per me l'università dopo questi 5 anni è stata una passeggiata di salute. Tutto quello che ho studiato al liceo è stato decisivo per il mio successo professionale.
Amministratori cactus_atomo Inviato 13 Luglio Amministratori Inviato 13 Luglio la vita è selettiva, è bene impararlo a scuola. qando davo una mano nei maxi cncorsi, sai quante volte h visto i candidati assarsi e rsposte senza rendersi conto ce un cncrco non è la mturitàe gli altri sono concorrenti la selezione puoi farls alle elementati alle medie alle supriorii alla università poi lofa a vita, ci saranno i cncrsi ed i clloqui. mi oiacerebbe vedere uno di questi contestatori andare ad un colloquio di avoro e dire che er scelta non risponde. sai le risate che si fa il selezionatore. l'istruzione pubblica deve aiutarechi viene da un ambiente svantaggiato a colmare i suoi gap, ma vale il principio aiutati che diat'aiuta, non posso amentari se ad una gara di corsa finisc ultimo se ho rifiutato di allenarmi, ci vuole impegno sempre
Paolo 62 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Perchè l'estrema Sinistra abbia chiesto il sei politico o 18 garantito credo di saperlo. Volevano una scuola più facile e di conseguenza poco stressante e accessibile una specie di "tutti dentro" e poi si vede. Il difetto fondamentale di questo tipo di scuola è che non garantisce il livello minimo di preparazione per poter lavorare. In pratica rischiamo di avere docenti ignoranti e sgrammaticati, medici che non conoscono bene l'anatomia e ingegneri che non sanno progettare e questo non si può accettare. L'istruzione selettiva permette ai migliori di emergere fin da subito ma è dura e per qualcuno insopportabile. Con la contestazione hanno trovato il sistema per faticare meno.
Gaetanoalberto Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Solo io ho incontrato somari al liceo che han fatto bene l'università e viceversa ? E insopportabili secchioni molto tronfiamente pieni di sé, che spesso non si accorgono per presunzione della propria vasta ignoranza che permane a dispetto di posizioni anche rispettabili? 1
mom Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Ho studiato in un istituto di suore che allora era famoso per la sua serietà e severità. Non sono mai riuscita a prendere un otto, voto massimo, di latino. Una volta ho preso un 7/8!!! Vista l'eccezionalità le mie compagne mi avevano soprannominato MT7/8. 😱 La cosa si è poi ripetuta per un paio di volte e allora ero diventata MT7/8 al quadrato!!! Questo per dire quanto era difficile, direi impossibile, raggiungere la meta del voto massimo. Ne sono uscita da quell' istituto piuttosto castrata, frustrata e piena di complessi. C'è voluto parecchio tempo prima di riuscire a riequilibrarmi e a perdere i tanti sensi di colpa inculcatimi. ( Grazie, Franz!) Oggi per fortuna quell' Istituto ha perso smalto ed è diventato uno dei tanti. Nonostante la negatività a livello psicologico e formativo però ammetto di aver avuto un'ottima preparazione. Quando vedo la mia nipotina triste perché ha preso "solo" un otto penso a come sono cambiati i valori e le valutazioni.
LeoCleo Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 5 minuti fa, mom ha scritto: penso a come sono cambiati i valori e le valutazioni Sono cambiati così: fino al 6 è insufficienza, l’attuale 7 é il nostro vecchio “dal 5 al 6” di incoraggiamento, 8 é sufficienza piena, 9 si dà ai meritevoli, 10 alle punte di diamante.
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