Antoniotrevi Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Adesso, extermination ha scritto: Sempre per dirla tutta; nella sostanza, non è una questione degli impatti stimati per i prossimi due anni ma piuttosto fare valutazioni e decidere decisioni guardando avanti quantomeno a 5-10 anni. Guardare ad altri mercati è inevitabile; la Cina è una scommessa ma anche li sarà una questione di dare ed avere solo apparentemente in discesa ( per l’Europa” L'Asia ci sbrana a tutti , senza il mercato Usa , addio ai surplus commerciali .
extermination Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 6 minuti fa, Antoniotrevi ha scritto: L'Asia ci sbrana a tutti Non è nello stile cinese sbranare qualcuno. E comunque la Cina necessita della sponda americana. 1
Antoniotrevi Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 8 minuti fa, extermination ha scritto: Non è nello stile cinese sbranare qualcuno. E comunque la Cina necessita della sponda americana. Tipo non pagare le tasse chiudendo e aprendo locali commerciali nel giro di uno o due anni , riempire la propria economia di aiuti di Stato facendo concorrenza sleale oppure usare prodotti chimici per la propia agricoltura , vietati in UE.. Ti chiedo ma secondo te il simbolo del drago cosa rappresenta? 1
widemediaphotography Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: E dai che 'sti ricchioni e 'sti neri hanno veramente esagerato 🤣 Finalmente uomo è uomo e donna è donna, come Dio gli ha creati. E pure queste donne... Donne? Persone con capacità gestante!
appecundria Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio La Cina ha risposto a muso duro, hanno trovato un accordo. Il Brasile ha risposto a muso duro, vedremo. L’Europa ha promesso di comprare armi e gas liquido e ha fatto ponti d’oro. Tariffe del 30%. Come era la storia del disonore e della guerra? 2
Martin Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 37 minuti fa, extermination ha scritto: Non è nello stile cinese sbranare qualcuno. Infatti preferiscono fare a pezzettini e poi friggere...
mozarteum Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, Jack ha scritto: O ti chiudono le attività EU e chi si è visto si è visto. O ti aumentano i fees per usare le loro attività. Mah chiudere le attivita’ in Eu? E da chi vanno oltre che negli States? certo possono aumentare i fees ma ne risente il fatturato, non tutto e’ assorbibile dall’utenza finale, quella marginale verrebbe meno. Secondo me Zuckenberg, i due di Alphabet, lo stesso Musk reagirebbero. I Presidenti americani che vanno contro gli interessi dei potentati americani durano minga.
mozarteum Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Ma no fuochi d’artificio e si trovera’ un compromesso. Nel frattempo qualcuno ne approfittera’ in borsa nel breve
mozarteum Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: Chi oggi investirebbe negli usa? Bella domanda. Trump pensa di riportare in Usa le fabbriche di bulloni e i maniscalchi per dirla con Jack. E’ una cosa anacronistica senza considerare che nessun europeo produrrebbe negli Usa solo per il mercato americano, conscio che l’eccedenza sarebbe inesportabile per i controdazi.
JohnLee Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, appecundria ha scritto: La Cina ha risposto a muso duro, hanno trovato un accordo. Il Brasile ha risposto a muso duro, vedremo. L’Europa ha promesso di comprare armi e gas liquido e ha fatto ponti d’oro. Tariffe del 30%. Come era la storia del disonore e della guerra? cfr mio post di poco fa "Non si può trattare con un bullo ingordo."
UpTo11 Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 3 ore fa, extermination ha scritto: Gentile Signora Presidente, è per me un grande onore inviarLe questa lettera, in quanto dimostra la forza e l'impegno delle nostre relazioni commerciali e il fatto che gli Stati Uniti d'America abbiano accettato di continuare a collaborare con l'Unione Europea, nonostante uno dei nostri maggiori deficit commerciali con Lei. Ciononostante, abbiamo deciso di andare avanti, ma solo con un COMMERCIO più equilibrato ed equo. Pertanto, La invitiamo a partecipare alla straordinaria economia degli Stati Uniti, di gran lunga il mercato numero uno al mondo. Abbiamo avuto anni per discutere delle nostre relazioni commerciali con l'Unione Europea e abbiamo concluso che dobbiamo abbandonare questi deficit commerciali a lungo termine, ampi e persistenti, generati dalle Sue politiche tariffarie e non tariffarie e dalle Sue barriere commerciali. Le nostre relazioni sono state, purtroppo, tutt'altro che reciproche. A partire dal 1 agosto 2025, applicheremo all'Unione Europea una tariffa di solo il 30% sui prodotti UE spediti negli Stati Uniti, distinta da tutte le tariffe settoriali. Le merci trasbordate per eludere una tariffa doganale più elevata saranno soggette a tale tariffa doganale più elevata. Vi preghiamo di comprendere che il 30% è di gran lunga inferiore a quanto necessario per eliminare il divario di deficit commerciale che abbiamo con l'UE. Come sapete, non ci saranno tariffe doganali se l'Unione Europea, o le aziende all'interno dell'UE, decidessero di costruire o produrre prodotti negli Stati Uniti e, di fatto, faremo tutto il possibile per ottenere le autorizzazioni rapidamente, professionalmente e regolarmente - in altre parole, nel giro di poche settimane. L'Unione Europea consentirà un accesso completo e aperto al mercato degli Stati Uniti, senza che ci vengano addebitate tariffe doganali, nel tentativo di ridurre l'elevato deficit commerciale. Se per qualsiasi motivo decidete di aumentare le vostre tariffe e di reagire, l'importo, qualunque sia l'aumento scelto, verrà aggiunto al 30% che applichiamo. Vi preghiamo di comprendere che queste tariffe sono necessarie per correggere i molti anni di politiche tariffarie e non tariffarie e barriere commerciali dell'Unione Europea che causano gli ingenti e insostenibili deficit commerciali a carico degli Stati Uniti. Questo deficit rappresenta una grave minaccia per la nostra economia e, di fatto, per la nostra sicurezza nazionale! Non vediamo l'ora di collaborare con voi come vostro partner commerciale per molti anni a venire. Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali, potremmo valutare una modifica a questa lettera. Queste tariffe potrebbero essere modificate, al rialzo o al ribasso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese. Non rimarrete mai delusi dagli Stati Uniti d'America. Grazie per l'attenzione alla materia. Con i migliori auguri, Donald J. Trump Salutandovi indistintamente, i fratelli Caponi.
tomminno Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio Se la Cina cominciasse ad aprirsi veramemte, aumentando i consumi dall'estero, farebbero saltare gli Usa. I soldi li hanno, sacrificherebbero the roooook per fare scacco matto
tomminno Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 6 ore fa, audio2 ha scritto: io già ci sono, per ora con fb e amz non è possibile. il resto è già finito nell' indifferenziata Penso che qualunque cosa tu stia usando per scrivere qui sia proprietà intellettuale usa
Titian Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, appecundria ha scritto: La Cina ha risposto a muso duro, hanno trovato un accordo. Mi sembra che i dazi sui prodotti cinesi sono uguali a quelli preannunciati da Trump al liberation day. Sì sono meno di quelli poi emmessi dopo che cina ha deciso a sua volta di appliccare dazi. L'unica differenza è che Cina può continuare a mandare i suoi studenti negli USA. Hanno poi trovato un'accordo perché gli USA avevano urgentemente bisogo di uno di quelle terre rare che cina aveva deciso di non esportare. Ma non illudiamoci, quest accordo è solo temporaneo, al Trump non mancheranno idee di mettere la Cina ancora una volta sotto pressione per chiedere altre concessioni. Prima però sono altre nazioni. Trump ha continuamente bisogno di queste trattative per dimostrare come è bravo, come riesce a fare gli interessi per gli USA.
Titian Inviato 12 Luglio Inviato 12 Luglio 1 ora fa, appecundria ha scritto: Il Brasile ha risposto a muso duro, vedremo. Tariffe per il Brasile! proprio un contrassenso per le sue argomentazioni del perché fa tutto questo. L'USA esporta molto di più che il Brasile, che sarebbe anzi un paese modello per l'USA! Invece deve assolutamente trovare un altro motivo per sentenziare dazi e questa volta si tratta di politica pura. Insomma questo spiega benissimo che tutte queste cose hanno poco a che fare con economia (ridurre il deficit).
iBan69 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Dazi, il conto (salato) per il Made in Italy. A rischio 35 miliardi di export Il 43% dei prodotti venduti oltreoceano sono di alta qualità, difficilmente sostituibili. Il parmigiano reggiano arriverà a costare 50 dollari al chilo
widemediaphotography Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Gli USA sono liberi di infliggersi tutti gli Auto-Embarghi desiderati (di questo si tratta quando i prezzi diventano proibitivi), esattamente come la UE che invece li realizza, per altre vie, grazie alle emergenze di cui suole sopravvivere e all'inconsistenza delle propria governance.
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