audio2 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio taaac, tel chi el feracaval dunque dove eravamo rimasti m'era parso di aver letto da qualche parte che le tasse alla fine dei conti non impattano sull' economia eh si certo come no @nullo altre perle ne hai ? ih ih ih, dai che ridiamo un pò. cosa dici, non sei mica stato tu ? e allora sarà stato un altro, chettedevodì.
appecundria Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 21 minuti fa, Roberto M ha scritto: Gli affari sono neutri e non ideologici. Ci devono guadagnare tutti e due se no è impossibile fare affari. Questo è socialismo sovietico: non sono le aziende a fare affari ma i comitati centrali in un quadro di economia pianificata dai rispettivi capi... Noto con sorpresa che alla fine hai abbracciato il sol dell'avvenire 🙂 1
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 13 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Luglio 17 minuti fa, appecundria ha scritto: I maggiori economisti del mondo Stanno su Melius. Gli altri che citi sono una scelta di ripiego. 4
UpTo11 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 8 minuti fa, appecundria ha scritto: Il ragionamento è che sono spese che possiamo eliminare per dare i soldi a lui. Non solo. Sono terreni di conquista. Pensa alle assicurazioni sanitarie quando qui avranno portato a termine la distruzione del ssn. Mica sono fessi quelli. 1
appecundria Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Complessivamente i tagli delle tasse di Trump costano 4.500 miliardi di dollari. Poi ci sono 500 miliardi di nuove spese e "soltanto" 40 miliardi di tagli alla spesa, principalmente di prestazioni sanitarie di base e sussidi ai poveri. La differenza dobbiamo metterla noi che siamo ricchi, abbiamo la sanità gratis, la scuola gratis, andiamo perfino in pensione e pretendiamo pure di mangiare cibo non drogato. Agli occhi del trumpiano medio facciamo schifo.
Jack Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 29 minuti fa, appecundria ha scritto: E poi c'è una devastante invidia sociale per le nostre scuole, la nostra sanità, il nostro welfare. 😁😁 soprattutto al Mit magari
Roberto M Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 28 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Cioè, questo ci prende a schiaffi penalizzandoci più di tutti e non solo dobbiamo porgere l'altra guancia La mano che non puoi schiaffeggiare, stringila (proverbio arabo). E’ stolto pensare, per ideologia, di mettersi a fare una guerra commerciale contro gli USA quando abbiamo tutto da perdere. Gli altri mercati, semplicemente, non ci sono. Cosa vuoi fare, vendere il Parmigiano ai cinesi ? Che non hanno comprato neanche i farmaci salvavita come i vaccini efficaci contro il covid, preferendo fare migliaia di morti con i loro prodotti scadenti. La triste realtà, piaccia o non piaccia, è che esportiamo negli USA molto più di quanto importiamo, e quello che importiamo dobbiamo importarlo per forza che AI, Computer, Satelliti, Armi e anche farmaci sono beni infungibili, cioè quelli salvavita che hanno solo loro. E non è vero che mettendoci i dazi “si danneggiano loro” perché i ricchi continueranno a mangiare il parmigiano a 50 dollari al kilo e i poveri mangeranno il “Parmesan”, sempre che qualche reggiano intelligente vada in America con tanto di mucche a mettere su un caseificio lì. Mettersi a fare “er castagna” con Trump e’ sciocco, se lo possono permettere quelli dell’opposizione, che tanto “a discore nun è fadiga” come dicono in Ancona.
Questo è un messaggio popolare. 31canzoni Inviato 13 Luglio Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Luglio Chacchierando con un amico su WhatsApp di dazi Trump UE, vi copio incollo un suo intervento che trovo interessante come contributo a questa discussione. Leggo come tutti che Trump vuole i dazi al 30% per le importazioni dall'EU. In pratica é una extra tassa per chi negli USA vuole acquistare prodotti EU. Questo comporta che chi compera aiuterá le entrate erariali USA e chi non compera aiuterá a ridurre il disavanzo estero. Ora se comperi dall'estero piú di quanto vendi all'estero, hai un debito e se continui il debito cresce e crescono anche gli interessi sul debito, se questo continua per tanto tempo rischi di non poter pagare piú gli interessi e quindi non puoi piú fare nuovi acquisti di beni e servizi dall'estero. Perché acquisti dall'estero? Perché in casa non puoi produrre a prezzi e qualitá analoghi ai beni e servizi che comperi dall'estero. Negli anni 90 questa era la molla ufficiale della globalizzazione. I consumatori potevano acquistare beni e servizi dovunque e vinca la concorrenza. Ora in USA ed EU non si ha piú la capacitá di produrre beni e servizi con un elevato rapporto qualitá prezzo per cui i consumatori USA ed EU comperano altrove. Soprattutto gli USA hanno un disavanzo commerciale con l'estero che non é piú sostenibile. Quello che sta facendo Trump é in gran parte inevitabile, se vuole evitare il tracollo degli USA. Ma ricostruire la filiera produttiva di beni e servizi ad un elevato rapporto qualitá prezzo é "lo sforzo" piú grande in economia e non include solo l'economia in senso stretto. Include anche altre dimensioni come le libertá, i diritti,t l'elasticitá e la vitalità del tessuto produttivo. Trump ora sta mettendo una necessaria pezza al grosso problema del disavanzo estero USA, ma non basta a far produrre in USA beni e servizi ad elevato rapporto qualitá prezzo, per cui serve avere un tessuto produttivo vitale, infrastrutture ed efficienza. Quindi Trump fará cassa nel breve, ma non ritornerá la produzione negli USA. Anche costringere i paesi "alleati" a comperare dagli USA arrni per dare lavoro e profitto agli USA é un palliativo. Nel breve magari aiuta gli USA ma in una prospettiva di qualche anno non aiuta piú. Una volta le guerre erano una soluzione: le popolazioni accettavano le tassazioni extra e la guerra e la ricostruzione davano impulso all'economia. Ora accade con le guerre "regionali", che quindi devono succedere per dare un impulso economico a chi produce armi. Ma da sola la guerra regionale non basta. Bisogna avere materie prime a basso costo. Qualsiasi presidente USA farebbe piú o meno lo stesso di Trump e infatti lo fecero, senza arrivare alla guerra dei dazi solo perché la situazione era meno incancrenita della attuale. Ora come dice anche Francesca Albanese per la Palestina, il genocidio palestinese va avanti e Israele ha una crescita della sua borsa valori del 140% perché il genocidio é un business per stati e privati da Microsoft che fornisce AI a chi fornisce armi, a chi compera da Israele beni e servizi (non tanto i consumatori individuali, quanto istituzioni e stati). Quindi per riassumere: I dazi USA son quasi inevitabili, la spesa in armi USA puó aiutare, il genocidio é un business, ma son soluzioni palliative. Il malato avrá un prolungamento di vita, ma non la speranza di riacquistare la salute. Perché? Perché diversi fondamentali economici di lungo periodo non son piú soddisfatti negli USA. La lista dei fondamentali: 1. Popolazione 2. Demografia 3. Capitale umano 4. Capitale fisico 5. Capitale tecnologico e innovazione 6. Efficienza del sistema produttivo 7. Qualità delle istituzioni 8. Governo e governance 9. Stabilità politica 10. Risorse naturali 11. Sostenibilità ambientale 12. Sistema fiscale 13. Mercato del lavoro 14. Sistema finanziario 15. Apertura commerciale 16. Attrattività per investimenti esteri (IDE) 17. Struttura economica Non basta la risposta nell'immediato, inevitabile ma non risolutiva, e non bastano guerre regionali e genocidi. La leva militare va in sostegno, ma ora non basta piú neanche quella. I paesi esclusi dal gruppo che col 20% della popolazione consumano l'80% delle risorse, ora hanno mezzi tecnologici e finanziari competitivi con i "padroni". Gli USA possono mettere dazi che zavorrano le economie EU, ma impoverire gli alleati non é una soluzione nel medio lungo termine. Nel medio lungo termine sono i fondamentali economici di lungo periodo che fanno la differenza. L' "occidente collettivo" non li ha (non li ha mai avuti e compensava col colonialismo e neocolonialismo, esempio materie prime, oppure non li ha piú, esempio tecnologia). Quindi stiamo vivendo la fase della fine della supremazia dell' "occidente globale". Paradossalmente, secondo me, non a causa delle guerre, genocidi, dazi ma a causa di soggetti che non sono entro i radar dell'informazione, cioé i paesi produttori di materie prime, esempio Burkina Faso in Africa, che stanno trattenendo il reddito, lavorando ora le materie prime in loco. Questo inceppa il meccanismo e la sostenibilitá economica dell'intero "occidente globale". 2 1
Roberto M Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 10 minuti fa, appecundria ha scritto: Complessivamente i tagli delle tasse di Trump costano 4.500 miliardi di dollari. Poi ci sono 500 miliardi di nuove spese e "soltanto" 40 miliardi di tagli alla spesa Se ci saranno. Perche’ grazie a dio, non abbiamo gente scioccata con la testa mangiata dall’ideologia al governo dell’Europa, ma leader pragmatici. Tratteranno e troveranno la soluzione. Che non è certamente quella di “guardare al Brasile” o “entrare nei Brics”. Quando ci sono i soldi di mezzo i dilettanti li lasciamo in panchina, ai giardinetti o nelle piazze a manifestare, che il folclore quando non è violento e’ sempre allegro.
briandinazareth Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Insomma una calata di braghe totale e globale. Bei patrioti e sovranisti, mi pare più un servilismo senza frontiere
Roberto M Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 18 minuti fa, 31canzoni ha scritto: L' "occidente collettivo" Ma che autorevolezza può avere un articolo che usa questi termini ? La favoletta dell’occidente cattivo che colonizza il terzo mondo magari servirà a far sentire più giovani i settantenni, però è passata di moda, dopo che anche un bambino si rende conto che l’Africa è l’Asia sono colonizzate da Cina e Russia.
Savgal Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio @appecundria La cifra per coprire il deficit di bilancio USA assorbirebbe gran parte del risparmio mondiale, mentre il risparmio USA è quasi assente. Mi pare una riedizione in grande di ciò che è avvenuto in Italia negli anni Ottanta del secolo scorso, con tutte le conseguenze che paghiamo ancora oggi. Se i titoli di stato decennali USA hanno tassi di interesse superiori ai nostri ed hanno perso la tripla A ci sarà una ragione. 1
mozarteum Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Domanda: ma se i dazi e le barriere improprie (ad esempio i divieti alimentari) fossero zero sia in Usa che Eu chi comprerebbe roba americana di consumo, hitech a parte? Nessuno o pochi credo. Il problema e’ quello, ed e’ un problema sistemico perche’ cio’ che occorre alla bisogna del borsellato medio o medio alto oggi e’ fatto benissimo in Cina e India.
Roberto M Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio Adesso, briandinazareth ha scritto: Insomma una calata di braghe totale e globale. Perché calata di braghe ? L’obiettivo è quello di dazi 0 o in subordine al 10%. Se per riuscirci dobbiamo levare assurde regole liberticide che penalizzano le big tech (e anche noi), investire nelle loro tecnologie avanzatissime e collaborare con join venture invece di avventurarci in velleitari progetti sovranisti che significa mutare nel cesso vagonate di miliardi, comprare più gas da loro e meno dalla Russia cosa c’è di sbagliato ? Ci guadagnamo tutti e due e nessuno si “cala le braghe”.
Savgal Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio @Velvet Per ragioni che ignoro la commissione dei Nobel mi invia una raccomandata in cui si invita a segnalare scrittori a cui assegnare il premio Nobel. Chiederò la prossima volta di poter segnalare Nobel per l'economia, candidando uno degli economisti di Melius. 1
audio2 Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio @31canzoni canzò ( cit. ) abbiamo l' iva media ue al 21 %, in italy al 22 %, di unificarla al ribasso verso il 20% proprio no ? ( cermania permettendo, maledetti sovranisti ). ripartirebbe subito il mercato interno, si taglia qualcosa qua e la, specialmente qualche ramo parassitario e fanbagno ai mericani.
appecundria Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 21 minuti fa, Jack ha scritto: soprattutto al Mit magari Quanti voti per Trump ci sono al MIT? 1
mozarteum Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 4 minuti fa, Roberto M ha scritto: dopo che anche un bambino si rende conto che l’Africa è l’Asia sono colonizzate da Cina e Russia. Sono mercati quello cinese, indiano e in potenza russo in grandissima espansione per l’esponenziale miglioramento del tenore di vita di popolazioni sconfinate con grandi motivazioni e capacita’. questi movimenti tellurici in atto alla fine troveranno una sistemazione consona a questo nuovo scenario. L’Europa dovrebbe mettere sul piatto la sua infungibilita’ culturale, paesaggistica piu’ unica che rara: il Graecia capta insomma
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