Erik il Rosso Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio @BubuRoby Fossi in te, visto che vorresti bassi più corposi, proverei diffusori con woofer anche di maggior diametro ma bene frenati. Io in20mq. Avevo le Avantgarde duo e con un po’ di trattamento e poi correzione doc sui bassi, suonavano niente male anche ad alto volume
ilmisuratore Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio 1 minuto fa, magicaroma ha scritto: trasparenza assoluta Proprio cosi, caratteristica che li contraddistingue (e che apprezzo molto)...e visto che il suono finale lo caratterizza il diffusore e l'ambiente, facendo in modo che si acquisisce "corpo in basso"...unito alla grande trasparenza ne viene fuori un gran bel risultato
BubuRoby Inviato 20 Luglio Autore Inviato 20 Luglio 19 minuti fa, magicaroma ha scritto: Ho l' RME più due Topping, E70 v e D90 se. Tutti e tre ottimi dac, trasparenza assoluta, l' RME è più versatile, per il resto suonano in maniera identica, assolutamente indistinguibili Grazie 19 minuti fa, magicaroma ha scritto: Ho l' RME più due Topping, E70 v e D90 se. Tutti e tre ottimi dac, trasparenza assoluta, l' RME è più versatile, per il resto suonano in maniera identica, assolutamente indistinguibili Grazie
BubuRoby Inviato 20 Luglio Autore Inviato 20 Luglio 19 minuti fa, magicaroma ha scritto: Ho l' RME più due Topping, E70 v e D90 se. Tutti e tre ottimi dac, trasparenza assoluta, l' RME è più versatile, per il resto suonano in maniera identica, assolutamente indistinguibili Grazie
nexus6 Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio 1 ora fa, ilmisuratore ha scritto: Ti spiego oggettivamente come stanno le cose.. dica professore… 1
Questo è un messaggio popolare. nexus6 Inviato 20 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Luglio 2 ore fa, BubuRoby ha scritto: non è assolutamente questione di look. Volevo capire se valeva la pena il cambio o se tenere i soldi per un futuro upgrade di qualche altro componente. devi ascoltare con le tue orecchie….non fidarti di nessuno dei guru da forum. questo è il piu grande errore che puoi fare 2 1
Antoniotrevi Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio 2 ore fa, BubuRoby ha scritto: Grazie Io ti consiglio una macchina che unisce trasporto e dac , cioè il bluesound node icon https://www.bluesound.com/eur/node-icon?srsltid=AfmBOopkiAYfmPn09bC3y-i9EqeqKBhDJgG5LjKig1JRVJy-rT6qAXoJ
Questo è un messaggio popolare. Ultima Legione @ Inviato 21 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Luglio . Leggo con sempre grande interesse le genuine curiosità dei più e con sempre più insofferenza i ........ totalitarismi ahìme sempre un pò idioti dei "soliti" presunti GURU che detengono (o meglio pensano di avere) il "verbo" e il vero delle cose ma in realtà guardano il mondo dal buco della serratura........ . Che due DAC suonino uguale, a prescindere dal loro costo e dalle identiche perfomance strumentali, ci può anche stare perchè a concorrere alla Sonorità non è solo il loro chip o sistema di Conversione D/A ma tutto l'insieme fatto anche da: - Stage alimentazione, - Timing e clock di sistema, - Filtro digitale, - Stadio di uscita analogico. lì dove gli ultimi due citati (tipologia e caratteristiche del Filtro Digitale e Stadio analogico di uscita) hanno ai fini della Musicalità il ........"peso specifico" più importante in assoluto. . E posto che i tre/quarti dei DAC in vendita sul mercato sono fatti e contraddistinti dall'avere sia sempre e soltanto i 2/3 tipi di chip D/A Delta/Sigma esistenti (con Oversamplig e Filtri digitali integrati) e "magnifici" stadi di uscita a Operazionali, a prescindere dal Brand e dal costo i temperamenti, le sonorità, i talenti e i deficit da un punto di vista Musicale saranno praticamente sempre gli stessi e praticamente sovrapponibili. . Ma questa è solo una parte della storia e della presunta verità raccontata e sostenuta da alcuni perchè cambiando: - i criteri con il quale si applica o meno il Filtraggio Digitale (O.S. o N.O.S., Filtraggio esterno o interno, scelta del tipo di Filtro), - tipo di Stadio di uscita analogico a Operazionali o Discreti, a Valvole o Stato solido e anche se Bilanciato o meno, il sound, l'Immagine di Strumenti e Voci nello spazio fisico virtuale e la Musicalità generale cambia non in sfumature ma in modo radicale e questo anche a dispetto di un set di rilievi strumentali e di misure apparente simili. . Non a caso è tecnicamente corretto e risponde al vero l'affermazione che in un DAC a "suonare" è sopra tutto il suo Stadio di Uscita analogico e il suo Filtro Digitale e la "partita" della diversità all'ascolto si gioca tutta lì come ben sà anche la vastissima platea di utilizzatori di HQ-Player. . Chi sostiene il contrario, esclusa la beota possibilità della innocente mancanza di discernimento, in primis non dice la il "Vero" nella sua interezza e cosa ancora più grave è convinto di parlare a una platea di persone con ...... "l'anello al naso" solo perchè si permettono di avere un approccio critico e la convinzione di cogliere evidenti diversità all'ascolto. . P.S.: Detto ciò e per rispondere a all'autore del thread @BubuRoby, probabilmente stupirò qualcuno dicendo anche io che di massima l'RME ADI 2 FS e il CHORD QuTest suonando molto simili (anche se la mia personale preferenza và leggermente al secondo per una maggiore sensazione di Chiarezza e un Senso del Timing più spiccato) non rappresentano un up-grade sostanziale se sostituiti l'uno con l'altro. . 5 1
Dubleu Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 12 ore fa, BubuRoby ha scritto: Chord Qutest Avuto dopo topping D90, ho preferito Qutest. Da Qutest sono passato a M2tech young mk III e poi ad RME. Non è qui che devi giocare per battere RME. Devi alzare il tiro e non di poco. Un buon upgrade per me è alzare la catena audio puntando a amplificatore, diffusori, streamer superiori. Personalmente ho RME accoppiato a Hegel H4SE, il nonno di Hegel H30A in una triamamplificazione Vero che amo un suono rigoroso, ma non è a giocare con dac dal simile budget che alzerai la qualità del tuo ascolto.
Questo è un messaggio popolare. alexis Inviato 21 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Luglio Qui si fa teoria platonica, io mi basa bedestramente sulla prassi aristotelica, la Praxis.. E quei due scatoletti... ( tra l‘altro il Qutest è pure carinissimo) li ascoltai entrambi con i diffusori che avevo qualche anno fa, le ultrarisolventi Tad R1. E con tali diffusori le differenze emergono ( provatele se potete) con chiarezza inusitata, lampante e immediata. C‘é poco da parlamentare.. i Qutest lo scartai dopo un pomeriggio deludente, gli regalai pure un alimentatore lineare esterno, migliorava di poco, ma rimaneva la persistenza di digital glare e risoluzione poco più che basica. il Rme ascoltato anni dopo in altro sistema mi pareva giusto un filo migliore, ma più o meno siamo lì. che poi ci siano altri giudizi da parte dei soliti tre dalle „orecchie irte di peli“ come qualcuno li ha sagaciamente definiti, ci può stare, ma che pure „piacciano“.. getta un‘ombra persistente e densa sulla loro capacità di giudizio e/o sul loro materiale associato per valutare questi dac, che definirei senza ambizioni alcune. Sarebbe come confrontare il Dado Knorr alla brodo del contadino vero, o il tavernello, anche Riserva, dai sbilanciamoci.. .. a un montrachet o un Ornellaia, che equivalgono alla musica vera per gli apparati gustativi sensoriali e percettivi. Ma chi non sente le differenze, orecchie pelose o pervicacia dimostrativa ostinata che pur sia o apparature rilevate in blocco alla Lidl ( non possiamo escludere nulla questo punto) non sa di non sentirle, e va quindi assolto bonariamente, qualche scapellotto e via. Non vanno perseguiti a male parole, vanno preservati a futura memoria, come nei musei di storia naturale… 4 1
eduardo Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 37 minuti fa, alexis ha scritto: Non vanno perseguiti a male parole, vanno preservati a futura memoria, come nei musei di storia naturale… Nasce la "nuova" figura del paleoaudiofilo 1
ilmisuratore Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 2 ore fa, Ultima Legione @ ha scritto: probabilmente stupirò qualcuno dicendo anche io che di massima l'RME ADI 2 FS e il CHORD QuTest suonando molto simili Buongiorno caro, sono pronto ad organizzare un test pubblico per dimostrare che il segnale analogico convertito dai due rispettivi DAC all'ascolto (controllato) risulta indistinguibile Come scritto prima, l'interfacciamento con determinati preamplificatori può fare prendere una lieve direzione e generare delle lievissime differenze...ma sotto l'aspetto puramente circoscritto al segnale analogico nudo e crudo sarebbero indistinguibili... come lo sarebbero tutti i DAC che alle misure di distorsione integrale generano una thd + n sotto i -115 dB (i DAC che suonano realmente diversi superano questa soglia) Dopo aver provato in condizioni controllate più di 250 DAC con relativi test in cieco e leggo di differenze abissali...prenderei giusto questi temerari elementi per vedere di cosa sono capaci nel momento in cui da dietro una tastiera vengono messi dinanzi una prova reale 1
Dubleu Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio @BubuRoby valuta di portare sovracampionamento a 32.768 con filtri spinti come hqplayer sa fare, molto probabilmente avrai il miglioramento che cercavo a basso costo. Sovracampionamento fatto a caso con filtri non ottimi non da gli stessi risultati. 1
magicaroma Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio L'unico DAC che ho sentito suonare in maniera distinguibile dagli altri (scrivo solo di cose che ho in casa o che ho provato nei miei impianti) è il Naim DAC, con Supernait e alimentazione dedicata è per me un punto di arrivo. Ma le elettroniche Naim si sa, ci mettono del loro, per molti, me compreso in maniera piacevole, ma comunque colorano il suono
ilmisuratore Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 17 minuti fa, magicaroma ha scritto: L'unico DAC che ho sentito suonare in maniera distinguibile dagli altri (scrivo solo di cose che ho in casa o che ho provato nei miei impianti) è il Naim DAC, con Supernait e alimentazione dedicata è per me un punto di arrivo. Ma le elettroniche Naim si sa, ci mettono del loro, per molti, me compreso in maniera piacevole, ma comunque colorano il suono Anche qui hai ragione NAIM ha una propria "firma sonora" come ce l'avevano i vecchi MSB e alcuni DAC R2R
fabbe Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio Ascoltiamo la nostra amata cd o musica in streaming creata con componenti professionali neutrali e della massima trasparenza. Eppure non piacciono 🙄 1
ilmisuratore Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 3 minuti fa, fabbe ha scritto: Ascoltiamo la nostra amata cd o musica in streaming creata con componenti professionali neutrali e della massima trasparenza. Eppure non piacciono 🙄 Funziona così, al netto dei gusti personali...ci sono catene audio che se non gli metti una sorgente colorata non suona...di contro, altre catene audio se gli metti le stesse sorgenti colorate avverti un degrado dunque necessitano di trasparenza e neutralità Oggettivamente il DAC migliore è quello che NON colora...ma gusti personali e catene "strane" vanno assecondate comunque, e visto che la "soluzione" esiste tutti felici e contenti
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 21 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Luglio @BubuRoby I DAC possono influenzare, e di molto, il risultato finale di ascolto. È del tutto ovvio che, essendo il peso del DAC sul suono finale dell’impianto del tutto equiparabile a quello di una testina (compreso il pre phono, beninteso), per apprezzare le differenze si deve avere un impianto che ci consenta di apprezzarle. Nel mio caso, sia con impianto diffusori ma sopratutto con impianto cuffia, la differenza fra diversi DAC diventa non solo “apprezzabile” facilmente, ma addirittura cambia l’ascolto da “solo buono” ad eccellente o addirittura sublime. Cosa cambia tecnicamente in un DAC perché si abbiano queste differenze? Riassumo in maniera più semplice e grossolana quanto ha già ottimamente detto @Ultima Legione @. Prima di tutto l’architettura di conversione, e cioè a PCM (la stragrande maggioranza, come nel caso dei due DAC RME e Chord) oppure a DSD (PS Audio o Lampizador, per esempio). A parità di conversione PCM c’è poi la possibilità di progettazioni molto diverse, quelle basate su un chip oppure quelle a tipo R2R, due modalità molto diverse di elaborare il segnale in PCM. In ultimo, anche a parità di “chip” usato, il risultato finale sonoro può cambiare molto a seconda dei “filtri” di conversione usati nel passaggio all’analogico del segnale digitale, filtri sempre necessari ma che cambiano a seconda delle intenzioni del progettista sul suono finale. Non è tanto questione di cavi, cavetti o alimentazione , cioè cose che influenzano qualcosina ma mai tantissimo, ma questione proprio di progetto. Fra DAC diversi ci sono più differenze sonore che fra CD Player diversi (che pure di differenze ce ne sono!) sopratutto sui file HiRes, dove lo spazio per la filtrazione del segnale, campionato oltre i vecchi 44,1 Khz del formato red book (CD), è spazio di manovra assai più ampio e offre soluzioni diverse al progettista. Per tutti quelli che sostengono che i DAC suonano “tutti uguali” raccomando l’ascolto comparato di DAC diversi con il medesimo impianto cuffia, un impianto eccellente però come uno dei miei (con una Stax elettrostatica, per esempio). Se si ascolta una registrazione di musica classica, per esempio il Bolero di Ravel, un brano che inizia con un pianissimo e finisce con un clamore sonoro di pienone orchestrale, si apprezza benissimo in pochi minuti, la differenza davvero grande fra diversi DAC seppure di tutti di alto livello (nel mio caso Mola Mola Tambaqui, Berkeley Reference III, e l’assai più economico ma ugualmente bensuonante Schiit Yggdrasyll). Semplice semplice. Dopo di che conta molto anche il genere di musica che si ascolta prevalentemente per scegliere il DAC. Perche? Perché per esempio la classica è molto più “esigente” del rock, specie se uno conosce il suono del Bolero di Ravel dal vivo poi lo vuole ascoltare uguale anche a casa sua, e qui nascono sfide ancora mai vinte del tutto..ahimè… Ridadisco anche che conta molto l’impianto a valle del DAC, dove purtroppo spesso con i diffusori, anche di livello eccellente e molto costosi, il locale di ascolto in cui sono inseriti ha una influenza determinante e decisiva, influenza sul suono che conta assai più del DAC (ma in cuffia, appunto, si ascolta meglio il suono della sorgente senza le influenze dell’ambiente di ascolto, inadatto e sbagliato nel 95% degli audiofili che conosco). E, last but not least, conta molto “l’orecchio” di chi ascolta, orecchio in senso lato, dal padiglione auricolare e membrana del timpano via ottavo nervo cranico fino alla corteccia cerebrale, passando per le strutture sottocorticali, “orecchio” che determina il risultato finale, ovvero la sensazione soggettiva di ciascun ascoltatore. Certo, che come diceva qualcuno poco sopra, se l’orecchio per età è malandato (e in genere sopra i 50 anni inizia ad avere problemi, spesso non piccoli) e si è già mezzi sordi…ecco ..poi pretendere di sentire la differenza fra i DAC è, ahimè, una pretesa che rimane un pio desiderio ..ma che è appunto pretesa e non realtà..😉😆😂 4 2
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