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Melius Club

Sulla scarsa utilità delle prove di ascolto in cieco e la qualità reale di un impianto audio…


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SimoTocca

In molte discussioni si tocca spesso l’argomento: prove di ascolto e confronti “in cieco”.

E spesso si finisce col dire che un DAC da 300 euro è uguale a quello da 20.000 euro perché l’ascolto in cieco non rivela differenze reali.

Oppure che un album in HiRes è uguale al formato CD perché l’ascolto in cieco non fa sentire differenze.

O anche che un Violino Stradivari suona uguale (o peggio) di uno moderno che costa 1000 volte meno, se agli ascoltatori (o anche ai violinisti professionisti) gli “bendi gli occhi”, e cioè se li confronti in cieco.

Cosi come lo Champagne francese millesimato  è indistinguibile da un buon spumante californiano se ai Sommelier professionisti metti una benda sugli occhi e non possono quindi leggere le etichette dei vini…

E spesso la conclusione è (e cito l’amico @ilmisuratore nella recente discussione sui DAC)

“Non facciamola complicata Simo, quando un appassionato alla vista degli occhi afferma che "sente" una differenza abissale (abissale eh...) e poi coprendo gli apparecchi e switchando dall'uno all'altro comincia a grattarsi la testa con frasi "mi pare di aver sentito" e per giunta sbagliando apparecchio, un gran bel significato vorrà dire

Questo significato vuol dire semplicemente che l'autosuggestione aveva preso predominanza a fronte di un enorme livello di incertezza dato dalla scarsissima differenza d'informazione reale dello stimolo che sopraggiunge ai timpani”.

Ecco, anche per motivi professionali mi sono spesso occupato di Effetto Placebo e di test in cieco, alcuni anni fa, e non ho le stesse granitiche certezze che i test in cieco (o doppio cieco…) siano davvero efficaci per stabilire se ci sono differenze di qualità (di suono, di sapore, ecc) fra due oggetti che confronto “tappandomi gli occhi”.

Per chi volesse, questa potrebbe essere la discussione giusta per rifare il punto della situazione… 

 

Non faccio questo tipo di prove perché, quando in passato le abbiamo organizzate, dopo poco ho avvertito stress che mi ha disturbato nell' ascolto.

Cioè, ero teso e non rilassato come si dovrebbe quando si ascolta 

E siccome me ne frego di fare test e gare,  quando devo valutare un cambiamento  cerco di portarmi a casa il nuovo apparecchio concedendomi alcuni giorni di confronti in tutta tranquillità prima di decidere.

 

  • Melius 1

Riaprire per l’ennesima volta il vaso di Pandora… sapendo che ognuno rimarrà della propria opinione. Questa è una passione delle granitiche certezze, motivate o meno. Una passione dove ci si può togliere il saluto per il verso dei cavi oppure per il costo di un fusibile. In realtà abbiamo tutti ragione, anche io che ho un impianto da 1.500 euro. È un giocattolo, l’alta fedeltà è un giocattolo e io (come tanti, quasi tutti) le peggio litigate le ho fatte giocando a soldatini nei primi anni settanta… forse discutere all’infinito sempre sulle stesse cose ci riporta a quella fase, chissà. Comunque gli Atlantic da 100 lire erano fighissimi.

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  • Melius 2
extermination

1 punto: quanto dura ( o può durare) la memoria a breve termine?

2punto: l’ascoltatore filtra il messaggio sonoro dunque quale parte di esso coglie in una rappresentazione sonora complessa?  
3 punto: quante e quali informazioni riesce a conservare?

 

 

  • Melius 2
45 minuti fa, extermination ha scritto:

2punto: l’ascoltatore filtra il messaggio sonoro dunque quale parte di esso coglie in una rappresentazione sonora complessa?  

Quasi zero, mi piace, troppi bassi...con le immagini credo sia più facile

5 minuti fa, extermination ha scritto:

Abilità ed Allenamento aiutano

Si, ma quelle che derivano da 100.000 anni di evoluzione, il cane rispetto al lupo ha imparato ad inarcare le sopracciglia pur di fotterti il biscotto :classic_biggrin:

  • Haha 1

Vecchia e purtroppo inconcludente questione. Il test in doppio cieco e il confronto dei dispositivi in commutazione diretta, condotti in maniera scientifica, mettono in evidenza la presenza o l'assenza di eventuali differenze ed anche l'entità delle stesse. La maggior parte delle persone però preferisce la suggestione, la magia, le contraddizioni; tutto tipico dell'approccio non scientifico, anche in altri campi che non siano quelli delle emozioni (lì sì che la soggettività deve farla da padrona!)

Ovviamente tali metodiche sono invise a tanti appassionati: troppo pericolose, la verità, per svariati motivi, a volte fa male.

A me no e neanche al mio portafogli; anche se consapevolmente ho investito in hi-fi considerevoli cifre.

  • Melius 1
ilmisuratore
7 minuti fa, extermination ha scritto:

Concentrandoti su un particolare!

Anche quello, un particolare, un passaggio musicale, un picco, una nota vocale bassa e poi alta...insomma ho maturato molta dimestichezza

Se cambia qualcosa si sente eccome

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