SimoTocca Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio In molte discussioni si tocca spesso l’argomento: prove di ascolto e confronti “in cieco”. E spesso si finisce col dire che un DAC da 300 euro è uguale a quello da 20.000 euro perché l’ascolto in cieco non rivela differenze reali. Oppure che un album in HiRes è uguale al formato CD perché l’ascolto in cieco non fa sentire differenze. O anche che un Violino Stradivari suona uguale (o peggio) di uno moderno che costa 1000 volte meno, se agli ascoltatori (o anche ai violinisti professionisti) gli “bendi gli occhi”, e cioè se li confronti in cieco. Cosi come lo Champagne francese millesimato è indistinguibile da un buon spumante californiano se ai Sommelier professionisti metti una benda sugli occhi e non possono quindi leggere le etichette dei vini… E spesso la conclusione è (e cito l’amico @ilmisuratore nella recente discussione sui DAC) “Non facciamola complicata Simo, quando un appassionato alla vista degli occhi afferma che "sente" una differenza abissale (abissale eh...) e poi coprendo gli apparecchi e switchando dall'uno all'altro comincia a grattarsi la testa con frasi "mi pare di aver sentito" e per giunta sbagliando apparecchio, un gran bel significato vorrà dire Questo significato vuol dire semplicemente che l'autosuggestione aveva preso predominanza a fronte di un enorme livello di incertezza dato dalla scarsissima differenza d'informazione reale dello stimolo che sopraggiunge ai timpani”. Ecco, anche per motivi professionali mi sono spesso occupato di Effetto Placebo e di test in cieco, alcuni anni fa, e non ho le stesse granitiche certezze che i test in cieco (o doppio cieco…) siano davvero efficaci per stabilire se ci sono differenze di qualità (di suono, di sapore, ecc) fra due oggetti che confronto “tappandomi gli occhi”. Per chi volesse, questa potrebbe essere la discussione giusta per rifare il punto della situazione…
eduardo Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Non faccio questo tipo di prove perché, quando in passato le abbiamo organizzate, dopo poco ho avvertito stress che mi ha disturbato nell' ascolto. Cioè, ero teso e non rilassato come si dovrebbe quando si ascolta E siccome me ne frego di fare test e gare, quando devo valutare un cambiamento cerco di portarmi a casa il nuovo apparecchio concedendomi alcuni giorni di confronti in tutta tranquillità prima di decidere. 1
campaz Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Riaprire per l’ennesima volta il vaso di Pandora… sapendo che ognuno rimarrà della propria opinione. Questa è una passione delle granitiche certezze, motivate o meno. Una passione dove ci si può togliere il saluto per il verso dei cavi oppure per il costo di un fusibile. In realtà abbiamo tutti ragione, anche io che ho un impianto da 1.500 euro. È un giocattolo, l’alta fedeltà è un giocattolo e io (come tanti, quasi tutti) le peggio litigate le ho fatte giocando a soldatini nei primi anni settanta… forse discutere all’infinito sempre sulle stesse cose ci riporta a quella fase, chissà. Comunque gli Atlantic da 100 lire erano fighissimi. 2
extermination Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 1 punto: quanto dura ( o può durare) la memoria a breve termine? 2punto: l’ascoltatore filtra il messaggio sonoro dunque quale parte di esso coglie in una rappresentazione sonora complessa? 3 punto: quante e quali informazioni riesce a conservare? 2
Questo è un messaggio popolare. ilmisuratore Inviato 24 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Luglio Il test in cieco stabilisce se un individuo è in grado di distinguere A da B Se non riesce vuol dire che le differenze in quel contesto sono confinate (oggettivamente) tra l'inudibile e il nulla Le JND/JDD sono state studiate (scientificamente) e sono ben note Si potrebbe perfino anticipare dalle misure se da un successivo ascolto possano emergere differenze distinguibili Non è semplice organizzare un test in cieco ben fatto, ma è il modo più attendibile per stabilire SE due apparecchi producono una differenza distinguibile con la stessa "facilità" di quando ne viene decretata la differenza osservandoli e consapevoli di cosa stesse suonando Una volta stabilita la differenza, se stabilita, l'ascolto poi va esteso per un periodo piu lungo...fermo restando che esistono anche le possibilità per effettuare un test in cieco con durata illimitata, cosi da valutare se quella differenza avvertita con certezza indirizza in qualche modo le nostre preferenze Non siete d'accordo ????....va bene lo stesso, la realtà non cambia 3 1
Coltr@ne Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 44 minuti fa, eduardo ha scritto: dopo poco ho avvertito stress che mi ha disturbato nell' ascolto Tutti all'esame di laurea, però funziona 1
Coltr@ne Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 34 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: se un individuo Questo è lo stress, ma non frega niente a nessuno se si chiama tizio o caio, sono numero 1 o 2 o 1963
Coltr@ne Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 45 minuti fa, extermination ha scritto: 2punto: l’ascoltatore filtra il messaggio sonoro dunque quale parte di esso coglie in una rappresentazione sonora complessa? Quasi zero, mi piace, troppi bassi...con le immagini credo sia più facile
extermination Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 4 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: con le immagini credo sia più facile Abilità ed Allenamento aiutano
Coltr@ne Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 5 minuti fa, extermination ha scritto: Abilità ed Allenamento aiutano Si, ma quelle che derivano da 100.000 anni di evoluzione, il cane rispetto al lupo ha imparato ad inarcare le sopracciglia pur di fotterti il biscotto 1
ilmisuratore Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 8 minuti fa, extermination ha scritto: Abilità ed Allenamento aiutano Un test in cieco attendibilissimo lo svolgo in meno di 10 minuti...e mi rilasso pure
extermination Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto: Un test in cieco attendibilissimo lo svolgo in meno di 10 minuti...e mi rilasso pure Concentrandoti su un particolare!
Turandot Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Inutili, se non dannosi. Forse, all’apparenza, utili se non si è preparati né sensibili all’ascolto. 1
gimmetto Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Vecchia e purtroppo inconcludente questione. Il test in doppio cieco e il confronto dei dispositivi in commutazione diretta, condotti in maniera scientifica, mettono in evidenza la presenza o l'assenza di eventuali differenze ed anche l'entità delle stesse. La maggior parte delle persone però preferisce la suggestione, la magia, le contraddizioni; tutto tipico dell'approccio non scientifico, anche in altri campi che non siano quelli delle emozioni (lì sì che la soggettività deve farla da padrona!) Ovviamente tali metodiche sono invise a tanti appassionati: troppo pericolose, la verità, per svariati motivi, a volte fa male. A me no e neanche al mio portafogli; anche se consapevolmente ho investito in hi-fi considerevoli cifre. 1
extermination Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 1 minuto fa, Turandot ha scritto: Inutili, se non dannosi. Oddio! Diciamo che possono far risparmiare dunque potrebbero rivelarsi utili e proficue. 1
ilmisuratore Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 7 minuti fa, extermination ha scritto: Concentrandoti su un particolare! Anche quello, un particolare, un passaggio musicale, un picco, una nota vocale bassa e poi alta...insomma ho maturato molta dimestichezza Se cambia qualcosa si sente eccome
Mighty Quinn Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Le prove in cieco non è che sono inutili, sono pericolose Tendono ad esporre la narrativa audiofila prevalente per quello che è: nothing but a lot of talk and a badge
faber_57 Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Qualunque cosa diciamo qui, chi fa scienza seria le usa. 1
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