Luca44 Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio 1 ora fa, mozarteum ha scritto: L’ideale sarebbe creare una curva ad hoc per ogni singola registrazione. Le registrazioni vanno aiutate mai capito perche’ l’obiettivo debba essere quello di dire: perbacco suona come e’ nella registrazione. La grande hifi del passato perche’ aveva secondo voi i tasti treble e bass e loudness che noi manipolavamo non una volta per tutte ma in relazione alle singole registrazioni? Per quale purismo assurdo si e’ abbandonata quella strada voluta da Marantz, Sansui, Sae ecc? Perché erano fatti male i controlli di tono e bypassarli comportava un udibile e sostanzioso miglioramento, oggi si può operare senza far danni usando il digitale a monte , per il resto completamente d'accordo con te !!
jakob1965 Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 6 ore fa, Coltr@ne ha scritto: Qualche indizio lo da anche quando hai pagato 50.000 euro i cavi nuovi, li spolveri, non intendevo questo - vedi questo è un limite: vi è un effetto che viene scoperto e subito ci si aggrappa per sottolineare le proprie idee o tesi - io ho fatto delle ipotesi per proseguire il ragionamento - null'altro - ovviamente come te non ho la verità in tasca né voglio apparire come uno che la ha
extermination Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Detta tera tera, i limiti non sono nel Test ma più semplicemente nella eterogeneità dei Tester. Esistono, tra noi, attendibilissimi Super Tester che si rendono disponibili aggratis per valutare anche le più piccole differenze “qualitative” oggettive; fatene buon uso anche se, a lavori fatti, resta alto il rischio che non soddisfino i vostri requisiti di soggettività. 1
ilmisuratore Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio @SimoTocca Esistono due modalità di test in cieco La prima fissa un risultato circoscrivibile al solo soggetto nel determinato contesto... quindi ha valenza specifica limitata al solo elemento La seconda su base scientifica/statistica dovrebbe estendersi ad almeno il 71% della popolazione mondiale con udito normodotato Entrambi hanno la sua validità, ma stiamo semplicemente parlando inutilmente in quanto le soglie di JND/JDD sono state ampiamente studiate e, se messe in atto, non sarebbe necessario invitare il 71% della popolazione mondiale per stabilire un determinato fenomeno già noto, conosciuto e misurabile 1
Vmorrison Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 28 minuti fa, extermination ha scritto: vostri requisiti di soggettività Che dipenderanno dalle abitudini d’ascolto e dall’allenamento.
ilmisuratore Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 2 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Che dipenderanno dalle abitudini d’ascolto e dall’allenamento. Essere allenati e avere esperienza aiuta molto di più rispetto un ascoltatore che non ha mai ascoltato... tuttavia anche l'ascoltatore più esperiente del mondo appartiene alla categoria dell'essere umano e su questo sono stati fissati determinati limiti fisici di udibilità... tranne per qualche audiofilo che racconta di poter distinguere variazioni a -140 dB
captainsensible Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 11 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: La seconda su base scientifica/statistica dovrebbe estendersi ad almeno il 71% della popolazione mondiale con udito normodotato Praticamente Cina+India+Africa CS
ilmisuratore Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 1 minuto fa, captainsensible ha scritto: Praticamente Cina+India+Africa CS ...tutti a fare prove in cieco P.s rimango convinto che 10 ascoltatori con buona esperienza sulle spalle fornirebbero responsi più attendibili di tre interi continenti se si tratta di catturare dettagli fini... almeno quelli che appartengono alla sfera udibile 1
ilmisuratore Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Le JND ci dicono che l'essere umano non è in grado di distinguere variazioni di tipo lineare e/o ampiezza sotto lo 0,1 dB e con specifici segnali appositamente filtrati affinché ricadano nel segmento di maggiore sensibilità, ovvero 2khz--4khz Le JDD ci dicono che l'essere umano non è in grado di distinguere alterazioni non lineari sotto la soglia dei -70 dB magnitude ... anche se molte prove hanno fissato valori meno accentuati che dipendono da vari fattori, quali il livello, la frequenza in cui ricade, il mascheramento, il tipo di distorsione e il relativo ordine In alcuni casi infatti anche l'1% di alterazione può risultare tollerante e in base alla frequenza si possono anche raggiungere percentuali molto alte...vedi bassissime frequenze la cui scarsa sensibilità e selettività consente di non distinguere anche distorsioni del 15%
one4seven Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 3 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: bassissime frequenze la cui scarsa sensibilità e selettività consente di non distinguere anche distorsioni del 15% E questa, secondo me, è una gran fortuna.
ilmisuratore Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Adesso, one4seven ha scritto: E questa, secondo me, è una gran fortuna. Diciamo che se non sorgono altri problemi legati alla compressione dinamica si... è una fortuna visto che la stragrande maggioranza di diffusori ci convivono con valori simili 1
OLIMPIA2 Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Premessa Di un prodotto hifi mi interessa esclusivamente come suona, non mi interessa il marchio, prezzo, estetica, ecc. Fine premessa Personalmente per giudicare come suona un prodotto hifi ho bisogno di tempo, almeno due settimane. Devo ascoltare e riascoltare molti dischi per poter dare un giudizio. E quel giudizio vale solo per me e per l'impianto in cui è stato inserito. In un test cieco al massimo posso avvertire una differenza, ma da li a capire se in meglio od in peggio e capire come suona il prodotto non mi è possibile. Sarà un mio limite od un limite del test ma con me non funziona. 1
Questo è un messaggio popolare. AngeloJasparro Inviato 25 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Luglio Ho notato che è stata usata la parola "scienza" da qualcuno di voi, al quale chiederei cortesemente di citarmi uno scienziato che abbia studiato l'argomento cieco/doppio cieco nello stretto ambito degli ascolti di apparecchi audio, così me lo vado a studiare. La mia opinione, certamente modesta ma spero almeno altrettanto rispettabile di quella contraria, è che gli ascolti in cieco siano completamente inutili, o persino dannosi. Ho pubblicato un video in merito, farina del mio sacco, che se volete potete andare a vedere sul mio canale YouTube. In seguito, uno scienziato vero, l'ing. Mario Marcello Murace, insegnante di psicoacustica, che è la materia che tratta di questi argomenti, ha confermato in modo più "informato" quanto empiricamente notato dal sottoscritto. E su questo ho pubblicato addirittura 3 video, che sono un'interessante introduzione alla materia, sconosciuta ai più. In sintesi ed arrivando al punto: il nostro modo di ascoltare un segnale che al di fuori della nostra mente esiste solo in forma di perturbazione dell'aria, fa sì che noi lo percepiamo diversamente a seconda del nostro stato d'animo. In una prova in cieco il nostro stato d'animo non ha la serenità necessaria per approfondire e giudicare gli ascolti. E quindi non funziona. La barzelletta del "bias", che preferisco definire in italiano "condizionamento" non fa neanche più ridere, perché tutti sappiamo (anche se ci fa comodo fingere di non saperlo) che un condizionamento può operare a doppio senso: sentiamo quello che vogliamo sentire, oppure non sentiamo quello che non vogliamo sentire. Se io sono convinto che tra un cavo, un DAC o quello che volete, non ci siano differenze, non le sentirò neanche se ci sono. E viceversa. C'è un solo sistema per giudicare i componenti, e l'ho ripetuto decine di volte: inserirlo nel proprio impianto per più giorni, e poi tornare al precedente. Solo così si può capire. Parlare di scarsa durata della memoria uditiva, nella fattispecie, è tempo perso. Non ci interessa ricordare le differenze tra apparecchi (che, ribadisco, potremmo notare in misura diversa a seconda del nostro stato d'animo). Ci interessa che l'ascolto ci faccia sentire in modo più verosimile la musica. Commutare velocemente due apparecchi porta solo alla confusione mentale. 7
Questo è un messaggio popolare. Turandot Inviato 25 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Luglio @OLIMPIA2 @AngeloJasparro detto e ridetto fin dall’inizio, sono d’accordo con voi. Putroppo è diventato il forum di chi NON ascolta 🤷🏻 3
Vmorrison Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio In alta fedeltà tra sentire e il sentire meno ancora meno ancora meno….e il non sentire….dovrebbero attaccare dei spinotti dentro la calotta cranica…. NEUROBIOLOGICAMENTE come funziona? I misuratori lo sanno?
captainsensible Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 15 minuti fa, Turandot ha scritto: Putroppo è diventato il forum di chi NON ascolta Mah, dici? Vogliamo vedere quanti thread ci sono in cui si discute di misure e quanti non parlano di misure ? Prova a contarli, solo in prima pagina. CS
AngeloJasparro Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 3 minuti fa, Vmorrison ha scritto: I misuratori lo sanno? Ma figurati! Se cominci a spiegargli (come fa Murace nei miei video) che la percezione del suono non è misurabile, vanno in crisi d'identità.
ilmisuratore Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 17 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Premessa Di un prodotto hifi mi interessa esclusivamente come suona, non mi interessa il marchio, prezzo, estetica, ecc. Fine premessa Personalmente per giudicare come suona un prodotto hifi ho bisogno di tempo, almeno due settimane. Devo ascoltare e riascoltare molti dischi per poter dare un giudizio. E quel giudizio vale solo per me e per l'impianto in cui è stato inserito. In un test cieco al massimo posso avvertire una differenza, ma da li a capire se in meglio od in peggio e capire come suona il prodotto non mi è possibile. Sarà un mio limite od un limite del test ma con me non funziona. È giusto così Per la preferenza serve tempo e svariati generi musicali Per stabilire se A è distinguibile da B serve la prova in cieco 1
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