Questo è un messaggio popolare. Roberto M Inviato 24 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Luglio Uno dei problemi che ci troviamo a dover gestire nelle foto di architettura (ovvero foto di monumenti, chiese ecc.) o street architettonica (cioè con un elemento umano inserito nel contesto della foto architettonica, cioè "ambientato" ad esempio con un palazzo o una chiesa sullo sfondo) è quello della gestione delle linee cadenti. Infatti scattando dal basso verso l'alto l'edificio viene distorto e spesso il risultato non è buono. Ci sono quattro modi per "gestire" le linee cadenti. 1) Gli obiettivi "tilt and shift", cioè decentrabili, di modo da poter raddrizzare le linee cadenti on camera, controllando a mirino o nel display il risultato. E' un mito che siano "estremamente costosi", ad esempio il 24 mm Samyang, che è una buona lente costa nuovo sugli 800 euro ma si trova usato anche a 350 se no c'è ancora meglio il Canon TS 17mm che si trova usato a circa 900 euro. Questa soluzione però ha dei limiti, infatti anzitutto necessita del cavalletto, non essendo gestibile a mano libera, il che rende sostanzialmente impossibile la street architettonica, e poi l'escursione tilt and shift di queste lenti è limitata. . 2) il banco ottico, che consente la totale gestione delle linee. Anche oggi questo modo di fotografare ha molti estimatori, anche oggi, infatti degli strumenti che all'epoca costavano tantissimo si trovano con poche centinaia di euro. Anche qui, quando questo forum si chiamava VHF ed era frequentato da fotografi bravissimi c'erano appunto due fotografi che usavano il banco ottico con eccellenti risultati (Rosanova, ve lo ricordate ?). Si tratta comunque di una nicchia, non è alla portata di tutti e anche qui, a maggior ragione, il cavalletto è obbligatorio e le foto street ambientate sono impossibili, se non posizionando il soggetto umano nel set. . 3) La post produzione. Con Photoshop è possibile gestire le linee cadenti, a patto di tenersi un pò larghi. Il vantaggio è che si può scattare a mano libera, lo svantaggio che è molto complicato e, molto spesso, è difficilissimo ottenere l'effetto simmetrico voluto. . 4) Infine c'è il sistema per me più versatile, alla portata di tutti e possibile anche con il telefonino (a patto, ovviamente, di saper fotografare). Il supergrandangolare. Oggi praticamente tutti i telefonini hanno incorporato un supergrandangolare da 12 mm. In ogni caso si trovano dei supergrandangolari molto economici ed estremamente validi costruiti apposta per le foto di architettura e street architettonica per macchine full frame, come il Laowa 10 mm zero D (che significa distorsione zero) che costa nuovo 800 euro, usato molto meno, il 12 mm zero D Laowa, l'Iris 11 mm, molto buono ed economicissimo, costa sui 350 euro. Oppure il classico zoom 12-24 f4 per chi ha Sony. In questo caso basta avere l'accortezza di mettere la macchina in bolla perfetta, allontanandosi quel tanto che basta a prendere l'edificio intero in tutto il fotogramma. Ovviamente ci sarà molto spazio nella parte inferiore della foto che non va nella composizione, e la foto deve essere croppata, ma questo non è un problema con i sensori moderni. Con questa tecnica si può fare anche della ottima street architettonica con i soggetti umani, però ovviamente la composizione deve prevedere che questi soggetti siano abbastanza lontani e non troppo ai bordi della foto per evitare antiestetiche distorsioni. Altro aspetto interessante di questi obiettivi è che consentono anche la "macro ambientata" perchè hanno una ridottissima distanza minima di messa a fuoco. . Qui c'è un articolo interessante per chi volesse approfondire. https://abcamera.it/linee-cadenti-fotografia/#:~:text=Viene quindi da sé%2C che,la fotocamera parallela ad esso. 3
Paolo 62 Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Un tempo la correzione delle linee cadenti era cosa da professionisti o fotoamatori esperti e danarosi. Gli obiettivi decentrabili costavano e che io ricordi non ce n'erano di focale più corta del 35 mm, spesso si usavano i supergrandangolari e poi si tagliava la fotografia, chi stampava da solo poteva usare l'ingranditore per correggerle. Oggi siamo decisamente più fortunati.
extermination Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Le linee cadenti che si vedono in giro in bella mostra da parte di certe signore mi turbano innumerevolmente di più.
iBan69 Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio Mi sono sempre chiesto, se nel cadere, si facessero male. 🤔 1
what Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 16 minuti fa, iBan69 ha scritto: Mi sono sempre chiesto, se nel cadere, si facessero male. 🤔 Per evitare che le linee non "cadano" e che si facciano male,occorre usare attrezzature specifiche,obiettivo, treppiede,saper usare il diaframma per regolare la profondità di campo ecc ecc.Piuttosto mi domando come mai l'argomento non sia stato proposto nella sezione apposita...La Fotografia...
Roberto M Inviato 25 Luglio Autore Inviato 25 Luglio Mi sono accorto solo ora di aver sbagliato clamorosamente sezione. Colpa mia. @Admin Per favore, è possibile spostare questo thread in "Fotografia" ?
peng Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 14 ore fa, Roberto M ha scritto: 3) La post produzione. Con Photoshop è possibile gestire le linee cadenti, a patto di tenersi un pò larghi. Il vantaggio è che si può scattare a mano libera, lo svantaggio che è molto complicato e, molto spesso, è difficilissimo ottenere l'effetto simmetrico voluto. questo è il metodo che uso. ovviamente bisogna tenerne conto in fase di scatto e lasciare un poco di spazio per il ritaglio di aggiustamento. nella mia esperienza, per correzioni minime, funzione egregiamente e dà ottimi risultati. poi magari carico quialche esempio. PS: uso Zoner Photo Studio
analogico_09 Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 12 ore fa, Paolo 62 ha scritto: .... spesso si usavano i supergrandangolari e poi si tagliava la fotografia, chi stampava da solo poteva usare l'ingranditore per correggerle. Oggi siamo decisamente più fortunati. Oggi si è ben più straordinariamente facilitati dai sofisticati processi post produttivi che travalicano la fotografia, a mio modesto e legittimo, pacifico e non sindacabile avviso. 12 ore fa, Paolo 62 ha scritto: Un tempo la correzione delle linee cadenti era cosa da professionisti o fotoamatori esperti e danarosi. Gli obiettivi decentrabili costavano Essì.., sono robe costose ed esclusive forse troppo per noi che siamo prevalentemente una comunità di semplici ma appassionati fotoamatori che frequentamo la sezione per diletto, per scambiare le nostre opinioni su di una fotografia "possibile", alla portata dei nostri mezzi, delle nostre capacità, delle nostre intenzioni condivise, non miriamo ad attrezzature costose da grandi esperti e danarosi.., per tenere dritte le linee in maniera soddisfacente e armoniosa si cerca di ricorrere all'inalienabile e preziosissimo strumento naturale del nostro "occhio" fotografico--- Ci scappassero degli sbaglietti, in certi casi di prospettive poco più articolate, ce se ne potrà fare una ragione... non dobbiamo andare in "concorso", o raggiungere la perfezione da sezione aurea. Poi ovviamente a ciascuno il suo, ci mancherebbe, siamo tutti legittimati a portare il nostro contributo civile e argomentato, e, soprattutto, allam pari, io parlo per me e per chi la pensa come me ed io come loro. Mi sembra logico e democratico.
FD_MC Inviato 25 Luglio Inviato 25 Luglio 19 ore fa, Roberto M ha scritto: 1) Gli obiettivi "tilt and shift", cioè decentrabili, di modo da poter raddrizzare le linee cadenti on camera, controllando a mirino o nel display il risultato. E' un mito che siano "estremamente costosi", ad esempio il 24 mm Samyang, che è una buona lente costa nuovo sugli 800 euro ma si trova usato anche a 350 se no c'è ancora meglio il Canon TS 17mm che si trova usato a circa 900 euro. Questa soluzione però ha dei limiti, infatti anzitutto necessita del cavalletto, non essendo gestibile a mano libera, il che rende sostanzialmente impossibile la street architettonica, e poi l'escursione tilt and shift di queste lenti è limitata. Io, sulla Pentax K1 full frame, uso un vecchio Pentax SMC Shift 28 f/3,5. Certamente non faccio foto professionali ma, anche a mano libera, riesco a gestirlo abbastanza bene, con risutati per me soddisfacenti. 1
Mxcolombo Inviato 26 Luglio Inviato 26 Luglio Il 24/7/2025 at 23:40, Roberto M ha scritto: 3) La post produzione. Con Photoshop è possibile gestire le linee cadenti, a patto di tenersi un pò larghi. Il vantaggio è che si può scattare a mano libera, lo svantaggio che è molto complicato e, molto spesso, è difficilissimo ottenere l'effetto simmetrico voluto. . 4) Infine c'è il sistema per me più versatile, alla portata di tutti e possibile anche con il telefonino (a patto, ovviamente, di saper fotografare). Il supergrandangolare. Oggi @Roberto M In passato usavo la post-produzione, adesso preferisco il grandangolo da 14mm. Però mi capita anche di usare un 24mm o 35mm ed esasperare le linee cadenti. Ogni tanto è bello lasciare spazio alla fantasia.
Paolo 62 Inviato 26 Luglio Inviato 26 Luglio @analogico_09 Vero, oltretutto oggi è più facile progettare obiettivi decentrabili di cinquant'anni fa.
analogico_09 Inviato 26 Luglio Inviato 26 Luglio Per fare un esempio, cercai in fase di scatto di mantere le linee e le simmetrie di questa meravigliosa architettura e bastò un basilare fotoritocco per migliorare qualche "pendenza" più evidente. Non essendo un fotografo professionsita di soggetti architettonici né un puntiglioso formalista, mi accontentai del risultato possa piacere o meno l'assetto estetico complessivo. 1
Paolo 62 Inviato 27 Luglio Inviato 27 Luglio Proprio per risolvere questi problemi hanno fatto gli obiettivi tilt and shift, chiunque faccia foto di architettura dovrebbe averne uno, solo che costano e bisogna imparare a usarli.
analogico_09 Inviato 27 Luglio Inviato 27 Luglio 2 ore fa, Paolo 62 ha scritto: Proprio per risolvere questi problemi hanno fatto gli obiettivi tilt and shift, chiunque faccia foto di architettura dovrebbe averne uno, solo che costano e bisogna imparare a usarli. Quali problemi ti sembra eventialmernte notare nello specifico del mio scatto telefonico della chiesa borrominiana di Sant'Ivo alla Sapienza? Mi interessa il confronto, l'opinione "esterna". Secondo te o chiunque altro, dibenta indispensabile dotarsi di attrezzature costose e difficili da usare per ottenere risultati migliori di quelli da me ottenuti con lo scatto suddetto realizzato a "km zero"? Fotografo di tutto, scatto anche foto di soggetti architettonici in maniera non episodica , cerco di non realizzare inquadrature sghembe ma non mi faccio prendere neppure dall'ansia della perfezione formale delle "geometrie" a cui ambiscono i fotografi professionisti che pubblicano i loro scatti per i quali è richiesta ovviamente la perfezione. Come dice Max Il 26/07/2025 at 15:37, Mxcolombo ha scritto: Ogni tanto è bello lasciare spazio alla fantasia cosa che cerco sempre di fare, mi interessa interpretare il soggere architettonico sotto il profilo estetico, con qualche scrupolo "poetico" che raramente si realizza,più che le aderenze alla fredda perfezione tecnica che serve ad altro. Credo che questo atteggiamento sia condiviso dalla maggioranza degli appassionati che fanno fotografia per diletto. In questo caso ero interessato a cogliere esattamente la "geometria" di un particolare del "Colosseo Quadrato" di Roma usando Canon EOS 700D AF-S 55-250mm ƒ/8.0 146.0 mm 1/500 100 Come sia andata sia andata, mi sono tenuto in tasca qualche centinaia di euro, il costo di attrezzature fotografiche molto specifiche, da investire su altre più consone alle mie esigenze. Non intendo approfittare del thread per postare foto mie, è solo per far qualche esempio pratico rispetto alle mie osservazioni, ipotesi... Sarebbe utile e interessante riprendere invece il topic sull'architettura... . oppure, stesso soggetto altra prospettiva Canon EOS 700D AF-S 18-135mm ƒ/8.0 64.0 mm 1/500 100 1
Paolo 62 Inviato 27 Luglio Inviato 27 Luglio @analogico_09 L'unico difetto è la presenza di linee cadenti che penso si possano correggere digitalmente. Le altre inquadrature sono ineccepibili.
analogico_09 Inviato 27 Luglio Inviato 27 Luglio 7 minuti fa, Paolo 62 ha scritto: L'unico difetto è la presenza di linee cadenti Prova a dirmi quali sarebbero, forse ci avrò fatto l'occhio e non riesco a notarle.
Paolo 62 Inviato 27 Luglio Inviato 27 Luglio @analogico_09 Non è un difetto molto evidente. Qui ad esempio è ben visibile.
analogico_09 Inviato 28 Luglio Inviato 28 Luglio 19 ore fa, Paolo 62 ha scritto: Non è un difetto molto evidente. Qui ad esempio è ben visibile. Così non capisco. Questa foto architettonica molto grandangolata è diversa dalla mia con la quale cerco di cogliere essenzialmente l'umana tensione dell'uomo nell'ombra che cerca la luce, il divino... l'aspetto architettonico è secondario. Personalmente non amo gli obiettivi grandangolari spinti, direi che una foto come quella che hai postato possa andar bene così come appare, con il suo effetto tipico delle ottiche grandangolari. Non credo serva "addrizzare" nulla a mio personale parere.
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