Questo è un messaggio popolare. kaos73 Inviato 6 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Agosto Apro questa discussione dopo una settimana dal concerto al Parco della Musica a Segrate (MI). Per una fortuita e fortunata coincidenza è stato il regalo di compleanno per mia figlia (9anni). Temporalmente inizia ad ascoltarli dopo l'uscita del capolavoro assoluto "Mellon Collie and Infinite Sadness (1995)"; il primo cd fu però "Siamese Dream", altro struggente capolavoro. Negli anni non ebbi o no seppi cogliere occasione per andarli a vedere, causa anche le rare apparizioni italiane. L'anno scorso non andai alla loro apparizione al Lucca Summer Festival per via di prezzi per me eccessivi e perchè comunque avrebbe richiesto alla mia famiglia una trasferta non indifferente. Finalmente quest'anno si è presentata l'occasione buona e che occasione... Fatico a riportare le mie impressioni, dato che si tratta di un gruppo per me viscerale (idem per mia moglie): ha accompagnato insieme ai PF una buona fetta della mia vita. In Mellon Collie mi ci sono tuffato, annaspato, emerso, specchiato. Negli anni ho percorso in un maelstrom di emozioni le "Tolling Bell" (cit.) di Disarm o cantato a squarciagola quel "We must never be apart..." di Ava Adore, pogato contro i muri sul refrain di "Bullet with butterfly wings". E dopo 30 anni, eccoci ancora qui, molti con la pelata dello zio Billy, insieme ai nostri figli a percorrere le emozioni di una musica che non è solo un insieme di note, ma vita stessa, o approccio alla stessa. Molti a pestare come fabbri su chitarre immaginarie o sulla doppia cassa di Chamberlein, un muro sonoro che ti rotola addosso. Un gruppo che probabilmente o lo ami o lo odi, ma che se lo ascolti una seconda volta è perchè ci hai trovato un'ispirazione intima, profonda; e il sangue di ferite che hai imparato ad accudire e ad amare e che non ti curi nemmeno più di nascondere dato che sono parte di te. Non è amarcord o semplice nostalgia di un periodo che non c'è più: in qualche modo siamo andati tutti avanti (Corgan ha tre figli, la maggiore della stessa età della mia), semplicemente un modo meraviglioso per concedere spazio a se stessi, a quella parte di noi che troppo spesso la vita o noi medesimi imbavagliamo con tanto zelo. 4
raf_04 Inviato 6 Agosto Inviato 6 Agosto Complimenti! Hai descritto bene l'esperienza e quello che hai provato. Anch'io, negli ultimi tempi, ho provato grosse emozioni nel vedere dal vivo i miei beniamini. . Sono eventi che spesso richiedono sacrifici perché i biglietti sono sempre più cari ma, a mio parere, ne vale la pena per le emozioni che solo i concerti dal vivo possono trasmettere (in barba agli impianti audio milionari ) 1
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