Martin Inviato 9 Agosto Inviato 9 Agosto 2 ore fa, audio2 ha scritto: tanto chi è che va a chiedegli la grana indietro Elementare considerazione regolarmente trascurata: Gli Usa non si possono escutere.
wow Inviato 9 Agosto Inviato 9 Agosto 43 minuti fa, audio2 ha scritto: se il gas devi comperarlo solo da loro ti mette il prezzo che vogliono. Questo lo pensa Trunf perché in realtà non si possono costringere aziende private, quali sono quelle energetiche, a comprare gas dove e quanto dicono gli americani.
ferrocsm Inviato 9 Agosto Inviato 9 Agosto 1 ora fa, newton ha scritto: Poi siamo a 1,16 rapporto tante volte raggiunto prima di trump, non è una catastrofe. Si ma stavolta li sommi al 15% di dazi. Che poi le aziende debbano trovarsi strade alternative non saremo certo noi a doverglielo insegnare, è che il tutto non fa che sommare nostre gravi e recenti rogne europee a manie di protagonismo americano. D'altronde se in Italia si è votato Berlusconi perché bravo a farsi gli affari suoi e perciò altrettanto bravo a fare i nostri, vuoi che non votassero Trump altrettanto bravo a fare quelli degli americani e di riflesso di nuovo pure i nostri? Però poi Berlusconi lo convinsero gli allora suoi aficionados a mollare perchè stava venendo giù pure il suo castello, vedremo ora con il presidente papaya.
extermination Inviato 9 Agosto Inviato 9 Agosto C’è stato un “prima dei dazi di Trump” e ci sarà un dopo i dazi di Trump; nel frattempo immagino che saranno attivati tutti gli strumenti utili per minimizzare gli impatti. vista la complessità dei mercati internazionali, eviterei piagnistei sugli impatti teorici di dazi usa e cambi euro-usd. Quando le regole del gioco cambiano, bisogna imparare a giocare con le nuove regole!!
UpTo11 Inviato 9 Agosto Inviato 9 Agosto 5 ore fa, extermination ha scritto: Gli USA no di certo ma milioni di cittadini americani lo sono già in “default” ( quelli a basso reddito) e se ne aggiungeranno altre vagonate di milionate alle quali Trump sta togliendo pure le minimali coperture welfare - lo stato sociale USA volge al tramonto. Questo è il suo bacino elettorale e continuerà a esserlo. Fiumi di denaro, miliardi di dollari stanno affluendo negli USA, dice loro, e questi credono che arriveranno nelle loro tasche. Siamo ampiamente in zona Orwell. . Finirà a Dazi e Curiazi.
simpson Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 23 ore fa, briandinazareth ha scritto: Vabbè, una discussione provvista del minimo sindacale di intelligenza è impossibile contro l'amore Non voglio sostituirmi a Roberto (impossibile, ha troppa fantasia ed immaginazione), ma credo voglia dirci che, tutto sommato, conviene pagare il pizzo per mantenere lo status quo e restare sotto l’ombrellone USA. Posto che l’Europa non esiste praticamente più, e che da soli non possiamo stare, quali sono le alternative plausibili?
briandinazareth Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 1 minuto fa, simpson ha scritto: conviene pagare il pizzo per mantenere lo status quo Lo status quo non esiste già più, io temo che pagare il pizzo sia una strada senza ritorno. Capisco pure che in certe circostanze non si possa fare altro, nell'immediato, ma sarebbe meglio prepararsi ad affrancarsi il prima possibile e il più possibile. Cosa che richiede una massa critica impossibile per un solo paese
audio2 Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 14 minuti fa, simpson ha scritto: quali sono le alternative plausibili che dobbiamo tornare a fare da soli, costi quello che costi. vogliono toglierci internet ? e che ci tolgano internet, torneremo ai fax o agli ordini telefonici, come ai tempi di mia madre. funzionava lo stesso.
iBan69 Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto Adesso, audio2 ha scritto: che dobbiamo tornare a fare da soli, costi quello che costi. vogliono toglierci internet ? e che ci tolgano internet, torneremo ai fax o agli ordini telefonici, come ai tempi di mia madre. funzionava lo stesso. Le tue formule economiche, derivano da esperienze dirette alla BCE o da tesi acquisite al bar sotto casa?
Roberto M Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 22 ore fa, Savgal ha scritto: Il "fatto" che il decennale USA abbia un tasso doppio a quello tedesco e superiore a quello italiano dovrebbe fare riflettere Secondo quello che scrivi se, in ipotesi, il tasso del bond decennale USA fosse 5 quello italiano sarebbe 2.5 e quello tedesco 1.25. Mi spiace doverti smentire. Ma dove hai preso questi dati clamorosamente sbagliati ? Basta fare una semplice ricerca su un sito di investimenti per rendersi conto che il tasso USA è sostanzialmente sovrapponibile a quello dei principali pesi europei, e’ qualche decimale superiore a quello italiano, inferiore di mezzo punto a quello inglese e superiore solo di circa un punto rispetto a quello tedesco.
Roberto M Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 28 minuti fa, simpson ha scritto: ma credo voglia dirci che, tutto sommato, conviene pagare il pizzo per mantenere lo status quo e restare sotto l’ombrellone USA. Posto che l’Europa non esiste praticamente più, e che da soli non possiamo stare, quali sono le alternative plausibili? Esattamente. Anche perché l’alternativa proposta dalle opposizioni è sostanzialmente contraddittoria, su tutta la linea, vogliono affrancarsi dall’ombrello USA e contemporaneamente non spendere un euro in più in tecnologia militare e armi, vorrebbero fare la voce grossa come Lula da Silva e comprare il gas Russo, e non capiscono il rischio delle sanzioni secondarie, cioè i dazi portati all’istante al 50%, sono contrari anche alle grandi opere energetiche come il TAP, che non si capisce poi dove dovremmo andare a prenderlo il gas che ci serve. Insomma, tanta, tanta ideologia condita di tante, tante fake news, come quella, postata pure da persone che non dovrebbe essere incline a credere alle puttanate ideologiche lette in giro, che gli USA hanno un debito pubblico insostenibile, che sono “tenuti per le palle” dalla Cina, che vorrebbero “farsi pagare” dagli altri il loro tenore di vita insostenibile ecc ecc. Il tutto sulla base di dati fasulli che non si sa dove li hanno letti, come quello che il Bond americano decennale renderebbe oggi il doppio di quello italiano e 4 volte di più di quello tedesco.
Roberto M Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 37 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Lo status quo non esiste già più, io temo che pagare il pizzo sia una strada senza ritorno. Non hai fornito nessuna alternativa valida. Solo una lamentazione sterile, “oh, quanto è cattivo Trump”. Ok, è cattivo. E allora ? Che si fa ?
newton Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: Che si fa ? ponti e pontieri... Ma ti ricordi quanto sbraitava con gli occhi fuori quando renzi e draghi andavano a prendere appunti alla casa bianca? La nazione, la sovranità etc...e mo'? Tutto sto bordello per tornare dove eravamo prima? Alle carezzine di biden... (il paese che cresce meglio in Eu è la spagna, potremmo intanto prendere qualche spunto visto che la lingua la si padroneggia)
Panurge Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto Utile per parlare con un minimo di cognizione di causa. Eco 2 secoli fa. 1
iBan69 Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto @Panurge peccato che non esistano manuali capaci di spiegare l’economia a Trump.
Savgal Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto Il mio è ancora più vecchio. Ma mi pare che gli inviti alla lettura cadano nel vuoto.
Savgal Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto @iBan69 Non mi pare solo a Trump. https://it.investing.com/rates-bonds/u.s.-10-year-bond-yield 4,283 https://it.investing.com/rates-bonds/italy-10-year-bond-yield 3,507 https://it.investing.com/rates-bonds/germany-10-year-bond-yield 2,6874
claravox Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto IL DOLLARO È IN DECLINO A CAUSA DI UNA "PERDITA DI FIDUCIA NELLA LEADERSHIP DEGLI STATI UNITI" A LIVELLO GLOBALE Fonte: https://fortune.com/2025/08/08/us-dollar-decline-global-loss-of-faith-in-us-leadership-macquarie/ Il dollaro statunitense ha perso l'11% del suo valore nella prima metà del 2025, il peggior calo dal 1973, secondo Macquarie Group. Questo crollo è attribuito alla perdita di fiducia globale nella leadership economica degli Stati Uniti, in particolare a causa delle politiche imprevedibili dell'amministrazione Trump. Le tariffe aggressive, annunciate come "Liberation Day" il 2 aprile, hanno innescato una vendita massiccia di asset americani, con 5 trilioni di dollari persi dall'indice S&P 500 in tre giorni. La proposta di legge "One Big Beautiful Bill Act" minaccia di aumentare il debito nazionale di 3,3 trilioni entro il 2034, alimentando timori sulla sostenibilità fiscale. Le aspettative di tagli ai tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, unite a una crescita economica USA prevista in rallentamento (1,6% nel 2025), hanno ulteriormente indebolito il dollaro. Gli investitori globali stanno riducendo l'esposizione agli asset in dollari, favorendo oro e obbligazioni europee. Ciò mette a rischio lo status di valuta rifugio del dollaro, con implicazioni come aumento dei costi per i consumatori americani, inflazione e benefici per gli esportatori. Tuttavia, le incertezze sulle tariffe e la politica monetaria continuano a pesare sul futuro del dollaro.
Messaggi raccomandati