fastdoc Inviato 12 Agosto Inviato 12 Agosto La street é un genere che mi piace ma, almeno per quanto riguarda soggetti riconoscibili, leggendo questo ed altri articoli passa un po' la voglia. https://avvocatomarchionni.it/fotografare-per-strada-sconosciuti-e-pubblicare-le-immagini-sui-social/ In sintesi puoi riprendere una persona in luogo pubblico senza problemi, ma diffondere le foto senza liberatoria non puoi. Se NON pubblichi puoi fotografare chiunque, il discrimine è nella pubblicazione. Se sei il soggetto principale della foto è reato pubblicare senza consenso, consenso scritto che però il soggetto ha facoltà di ritirare in qualunque momento. Può valere come accettazione chiedere di mettersi in posa: ovvio che in street si perde il senso della foto. Nessuna limitazione alla pubblicazione se entri invece nell'inquadratura di una piazza o di una pubblica manifestazione e sei solo uno fra la folla o se sei un personaggio famoso. Insomma nei forum di fotografia c'é sempre una sezione street e abbondano volti riconoscibili. Quindi c'é la possibilità che qualcuno si riconosca e chieda la cancellazione o un risarcimento. Poi magari quello che non vuole essere fotografato ha messo migliaia di selfie sui social... Alla fine ad essere ligi riprendere solo persone di spalle o sfocate. Mah mi sembra un po' una castrazione del genere, fermo restando che va sempre rispettato il famoso "Decalogo di Ando Gilardi" (googlate per i dettagli) che in sostanza vieta di fotografare il soggetto quando questi si trova in situazioni disdicevoli/umilianti. Cari appassionati di fotografia street, é solo una mia preoccupazione o anche voi avete cambiato il modo farla ?
Roberto M Inviato 12 Agosto Inviato 12 Agosto Se la foto è scattata in un luogo pubblico ed il soggetto ritratto non è il soggetto principale allora la foto è pubblicabile, se invece si tratta di una sorta di. “ritratto” in strada allora è un problema e ci vuole la liberatoria. Molte foto pubblicate qui sono illegali. Poi, certo, la possibilità che una persona ritratta si riconosca e denuncia o avanza pretese e’ minimo. 1 ora fa, fastdoc ha scritto: Nessuna limitazione alla pubblicazione se entri invece nell'inquadratura di una piazza o di una pubblica manifestazione e sei solo uno fra la folla o se sei un personaggio famoso. Esatto.
analogico_09 Inviato 12 Agosto Inviato 12 Agosto 2 ore fa, fastdoc ha scritto: La street é un genere che mi piace ma, almeno per quanto riguarda soggetti riconoscibili, leggendo questo ed altri articoli passa un po' la voglia .... "Decalogo di Ando Gilardi" (googlate per i dettagli) che in sostanza vieta di fotografare il soggetto quando questi si trova in situazioni disdicevoli/umilianti. Sempre evitato di farlo per un fatto etico personale a prescindere dal "decologo di ando gilardi che non conosco. Tu hai scattato foto del genere, ne hai postate per caso, non ricordo.
analogico_09 Inviato 12 Agosto Inviato 12 Agosto 2 ore fa, fastdoc ha scritto: Cari appassionati di fotografia street, é solo una mia preoccupazione o anche voi avete cambiato il modo farla ? Di questa proplematica se ne è parlato più volte nelle varie epoche del forum. Sarebbe la morte della street, forse il genere fotografico più trattato dai photografers di tutto il mondo. Di immagini di persone riprese in vari modi soli o in gruppi di viandanti per le strade del mondo ce n'è per tale ragione a milionate se non di più in tutti i forum, blog, siti di ogni tipo di photostream pubblico del web tipo flickr in grandissima misura foto dell'era dei "selfismi" e degli catti a raffica con i quali si va forse verso numeri miliardari... un'autentica tragedia per la fotografia come passione per la fotografia non già per i feticci impressi sui sensori dei cellulari e trasferiti altrove come virus devastatori.
fastdoc Inviato 13 Agosto Autore Inviato 13 Agosto 8 ore fa, analogico_09 ha scritto: Sarebbe la morte della street Vero, però la legislazione, almeno in Italia, é questa. Il dilemma é rispetto le regole o faccio come mi pare ? Poi é chiaro che le probabilità di ricevere contestazioni sono piuttosto remote, ma il fatto che un hobby mi possa creare problemi legali comunque mi piace poco.
fastdoc Inviato 13 Agosto Autore Inviato 13 Agosto Ad esempio la prima immagine, poiché il soggetto non é riconoscibile é pubblicabile; la seconda, dello svizzero Thomas Leuthard (IMHO molto bravo), invece no. E oltre alla violazione della privacy il soggetto in questione potrebbe attaccarsi anche al body shaming
analogico_09 Inviato 13 Agosto Inviato 13 Agosto @fastdoc Certamernte, ma (a scanso di non ricadere nelle strafatte ridondanze più volte riarrotate) , io penso che di "illegalità" ve ne siano di natura ben più grave e di impatto straordinariamente più devastante nel web infracito tra l'altro di old & news fake sociopolitiche, di costume, sub-culturali, cronaca, disumanità varia, etc, etc, per le quali bisognerebbe conquistare minimo minimo il pianeta marziano per poter edificare luoghi di dentenzione in grado di contenere l'immensa menzogna che incrosta velenosamente le superfici della terra. Dato uno strumento così incommensurabilmente potente e da tutti visitato, anzi vissuto, trafficato dai più inqualificabili "truffatori" dell'umana popolazione, come si fa segnare i confini tra il "bene e il "male", tra lo spirito della comunicazione legittimo e leale e i luoghidegli incalcolabili persuaori occulti, dal controllo che negli oscuri meandri deu truffatori, deglki stati tirannici, delòla pubblicitù che ci entra in casa prepotentemente sbattendociall'improvviso in faccia la sottiletta di puro latte di vacca allevata ad ormoni magnificandola come un toccasana per i nostri pargoletti cavioe di genitori allevati a becchime com polli, mentre va un relato sulla tragedia della mattanza con carestia a gaza, o di qualche altro disastro in altra parte del mondo, premesso ciò, come si fa credere che fotografare con cumpartecipazione un essere umano, nostro simile, sia un "crimine"? La potenza, l'invadenza senza limiti e limitazioni, il controllo supremo sempre più stretto che il web, comandato dai sistemi di "potere" più o meno occulti che ci controllano a vista, che spiano sulle nostre vite, sancisce lo sconvolgimento di ogni ordine etico.morale, convenzionale, tradizionale vigenti prima dell'avvento del "grande fratello" che nun se fa i cacchi sua... Orwell. Fotografare con il senno del rispetto della dignità dei soggetti ripresi, delle persone che incontriamo nel nostro incedere quotidiano, pienamente consapevole, io sottoscritto, del sacrosanto diritto alla privacy che ogni persona legittimamente rivendica, credo sia non solo il male minore ma che non sia proprio nulla di male tout-court nell'ordine morale della cose (le leggi sulla privacy fotografica a fronte di attività nobile come la fotografia eticoimoralmente eseguita andrebbero aggiornate ai cambiamenti radicali ed epocali delle realtà mediatiche) al confronto con l'immenso troiaio che è diventato il web già in via di aggravamento spero non irreversinile con l'avvento della AI che viene "venduta" come la più grande conquista dell'intera storia del genere umano. Se ne vedono già le conseguenze per chi abbia occhi per vedere e orecchie per intendere. Ma sono con te: per un "hobby" non vale la pena rischiare.., per una passione per la quale si investono energie intellettuali e "morali", non vorrei esagerare con il termine spirituali", magari limitiamoci alla dimensione psichica, non solo ludiche, invece potrebbe valere la pena vivere il proprio impulksu in coerenza passionale, mentale e sentimentale. All'azzeccagarbuglkio si opporrà un atro simile o forse più bravo di lui... Ma la tragedia vera sarebbe se spqarisse questo genere fotografico, le future generazioni non saparanno come vivevano le precedenti, nessuna testimonianza visiva, iconica, immaginifica, di quel che eravamo e mai più saremo. OPggi possiamo risalire a scene di vita della fine del secolo nono, Certo, i professionisti seguiteranno a fotografare volti in posa o colti in strada previo consenso scritto, loro lasceranno qualcosa, ma vendendo a mancare la fotografioa amatoriale, non selfieista, si avranno testimonianze limitate, prive di quella spontaneità, quel carattere schietto e immediato, non "studiato" che solo la fotografia per diletto e per passione riesce a cogliere. Non si creda che.. Cartier Bresson, ma suoppongo valga per tutti i grandi e celebri maestri della fotografia siano dibentati tali seguqnso la scuola di fotografia della parrocchia o dell'accademnua, loro erano invero degli appassionati che scattavano per diletto, seguendo l'epserienza e l'istinto, non con lo spirito del professionista, benchè fossere dei professionisti. Bresson, preso sempre come esempio, si fece artista della fotografia con la gavetta dello scatto stradaiuolo, rubando le immagini delle cose e delle persone, i òoro caratteri, le loro anime, spesso ignare di esser riprese, non certamente come un gestore di una "bottega fotografica professionista di mestiere. Detto un po' alla spicciolata, spero di sia capito cosa intendo dire.
analogico_09 Inviato 13 Agosto Inviato 13 Agosto 4 ore fa, fastdoc ha scritto: body shaming Questo è invece un fattore davvero indegno. Non fotografo mai persone che si trovano in condizioni umilianti, né con l'intento di irridere, di mare mero e volgare voyeurismo di situazioni "sensibili", non colgo mai i mendicanti, se non per finalità, estetiche e "morali" più o meno riuscite ovverosia per espremire il senso della cum-passio come presumo potrebbe trasparire da questa foto il cui soggetto umano appena visibile assurge a simbolo... Stesso soggetto, altra inquadratura
Plot Inviato Venerdì alle 18:36 Inviato Venerdì alle 18:36 La privacy ucciderà la street photography ? ...fosse la volta buona che ci si liberi di sedicenti photo streeters che scattano di tutto senza una logica. Dalle lasagne di ferragosto scattate sulla spiaggia, alla vecchietta che trascina il carrello della spesa alle bocche piene che gozzovigliano in pizzeria. E' necessaria una selezione naturale.
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