one4seven Inviato 18 Agosto Inviato 18 Agosto ebbene... Qui l'articolo su Pitchfork . La cosa mi dispiace molto, è una delle mie band preferite. Però, se leggete l'articolo e conoscete la band, diciamo che è anche un coraggioso atto di coerenza. Da lode la Constellation Records, che lascia le "proprie" band libere di scegliere i canali di distribuzione. 1
Gidaloz Inviato 19 Agosto Inviato 19 Agosto La penso esattamente come te. Da fruitore di servizi di streaming, è una notizia negativa essendo loro artisti immensi. Il tutto assume poi contorni più chiari e definiti quando si associa la tipologia di scelta a chi l’ha eseguita. Ultimamente, altri artisti tipo i miei amati King Gizzard & The Lizard Wizard hanno deciso di abbandonare le piattaforme di streaming (nel loro caso solo Spotify) per motivi più che condivisibili.
one4seven Inviato 19 Settembre Autore Inviato 19 Settembre @Gidaloz Anche i Massive Attack hanno appena annunciato che ritireranno il loro catalogo, sembra solo da Spotify. . https://pitchfork.com/news/massive-attack-say-theyll-remove-music-from-spotify/ . Hanno chiesto alla Universal di revocare i diritti per l'ascolto su tutte le piattaforme, nel territorio Israeliano. E di ritirare tutto il catalogo da Spotify, worldwide. Su Spotify i Massive Attack fanno 8 milioni di stream al mese...
ascoltoebasta Inviato 19 Settembre Inviato 19 Settembre Il 18/08/2025 at 18:31, one4seven ha scritto: un coraggioso atto di coerenza Onore a chi prende tali decisioni,fanno molto di più dei politici.
Velvet Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre Li ascolto solo da vinile, come tutto il resto. Perciò fanno non bene, benissimo. Finalmente qualcuno coerente che invece di piagnucolare perchè non piglia nulla dagli ascolti streaming ma lascia fare, li impedisce una buona volta. 1
Superfuzz Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre Vabbè bravi e coerenti, ma non è roba da tutti, voglio dire che alle miriade di band underground (che poi sono quelle che seguo di più) se togli anche quel poco… diciamo che la vera battaglia dovrebbero esercitarla gli artisti di una certa rilevanza (che già guadagno un bel po e quindi…)
Velvet Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre 10 minuti fa, Superfuzz ha scritto: se togli anche quel poco… Quel poco per una band che non ha sfondato spesso equivale a niente, pochi euro l'anno. Gli unici guadagni che hanno ora sono i live e la vendita di supporti fisici, perciò avere o non avere streaming conta zero dal punto di vista economico, sotto a certe cifre di ascolti o visualizzazioni. Conta come "visibilità", nel senso che se ti cercano ci sei. Sempre se ti cercano. Comunque concordo che fanno molto più schifo quelli con il conto milionario, i concerti a 2-300 euro a cranio, che restano immobili ed indifferenti a questo meccanismo che sta distruggendo il mondo della produzione musicale oltre a privare della possibilità di poter vivere di musica qualsiasi artista non-mainstream.
one4seven Inviato 20 Settembre Autore Inviato 20 Settembre 49 minuti fa, Superfuzz ha scritto: ma non è roba da tutti Ma non è da tutti che vorrei vedere tali gesti. Chi si dovrebbe muovere sono i big, non certo i piccoli e piccolissimi.
Gidaloz Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre 18 ore fa, one4seven ha scritto: @Gidaloz Anche i Massive Attack hanno appena annunciato che ritireranno il loro catalogo, sembra solo da Spotify. . https://pitchfork.com/news/massive-attack-say-theyll-remove-music-from-spotify/ . Hanno chiesto alla Universal di revocare i diritti per l'ascolto su tutte le piattaforme, nel territorio Israeliano. E di ritirare tutto il catalogo da Spotify, worldwide. Su Spotify i Massive Attack fanno 8 milioni di stream al mese... Grazie, mi era sfuggita ed i Massive Attack sono tra i miei artisti preferiti. Che dire, li appoggio in pieno. Fanno bene. Ritengo sia la scelta giusta per esprimere in maniera chiara, netta e corretta il proprio dissenso. Purtroppo, non tutti gli artisti hanno la possibilità di fare una cosa del genere a causa dei rispettivi accordi stipulati con le case discografiche, parlando dei "medio" o "medio-piccoli". Come avete giustamente detto, dovrebbero essere i big (a livello prettamente numerico) a scatenarsi; quello sì sarebbe un vero terremoto etico ed economico. Gente che smuove i quattrini veri. The Weeknd, Bad Bunny, Ariana Grande, Kendrick Lamar, Taylor Swift, Kanye West (vabbè, lui lasciamo perdere, è proprio idiota di suo), Drake (come sparare sulla Croce Rossa) Bruno Mars, SZA, Billie Eilish (che adoro)... giusto per citare i 10 più ascoltati fino settembre 2025 su Spotify, dove sono? Gente con fama, numeri, soldi e con l'età anagrafica dalla loro parte per incidere sul mondo di oggi e su quello di domani. 2
one4seven Inviato 20 Settembre Autore Inviato 20 Settembre @Velvet l'argomento però non è "Spotify paga poco". È "prendere posizione sulle questioni politiche e sociali", come ricordato poco sopra da @Gidaloz Io me lo sarei aspettato dai big. Ma... Dove sta Bono degli U2? Ha il coraggio di fare una cosa del genere come i Massive Attack? Tanto per fare un altro esempio... Non me lo aspetto certo da piccoli (in senso commerciale) artisti...
Velvet Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre 25 minuti fa, Gidaloz ha scritto: l'età anagrafica dalla loro parte per incidere sul mondo di oggi e su quello di domani. È proprio quello il problema. Gente nata e cresciuta dentro al cappio dei social e dello streaming che deve il suo successo in gran parte a questi. Se ci fate caso a prendere posizioni radicali sono solo artisti over anta (fino al grande vecchio Neil Young).
Gidaloz Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre 9 minuti fa, one4seven ha scritto: @Velvet l'argomento però non è "Spotify paga poco". È "prendere posizione sulle questioni politiche e sociali", come ricordato poco sopra da @Gidaloz Io me lo sarei aspettato dai big. Ma... Dove sta Bono degli U2? Ha il coraggio di fare una cosa del genere come i Massive Attack? Tanto per fare un altro esempio... Non me lo aspetto certo da piccoli artisti... Esatto. Adesso dovrebbe essere in prima fila, minimo in compagnia di tutti quelli che facevano i (probabilmente finti) caritatevoli dal grande cuore nei vari Pavarotti & Friends che ci siamo sorbiti per anni. 1
ascoltoebasta Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre 1 ora fa, one4seven ha scritto: Ma non è da tutti che vorrei vedere tali gesti. Chi si dovrebbe muovere sono i big, Figurati che ad una serata a teatro di qualche mese fa,a Roma, dell'associazione "Schierarsi",per sensibilizzare sulla questione palestinese,l'unico cantante ad averci messo la faccia e aver fatto un miniconcertato,è stato Cristiano De Andrè,gli altri che erano stati invitati o non risposero o declinarono l'invito.
one4seven Inviato 20 Settembre Autore Inviato 20 Settembre @Gidaloz sai che penso? Che la musica abbia perso la sua forza propulsiva... Siamo cresciuti con "We Are the World" , il Live Aid e "Miss Sarajevo". Erano i primi a muoversi per le questioni politiche e sociali. Per carità, con ritorno di immagine calcolato. Ma ci sta... Se faceva qualcosa. Ho come l'impressione che... Boh... 1
Velvet Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre L'impressione è corretta. La musica pop è per gran parte diventata "muzak" ovvero sottofondo di reel e nei supermercati. Lontani i tempi di under a Blood Red Sky.
Gidaloz Inviato 20 Settembre Inviato 20 Settembre @one4seven sono d'accordo. Tutte impressioni condivisibili. Penso che incida anche la sovraesposizione mediatica a cui sono sottoposti (ed a cui scelgono di sottoporsi volontariamente), in grado di portarti grandi numeri in pochissimo tempo ma con il rischio di perderli in maniera altrettanto veloce alla prima frase detta con un attimo di leggerezza in un reel oppure in un post. Per questo, il gesto di artisti veri, impegnati, come i GY!BE, i KG&LW ed i Massive Attack acquisisce maggiore forza oggi. Rischiano di tasca propria per quelle che sono le loro possibilità. Che sarebbe poi quello che dovremmo fare tutti noi, nei limiti di quello che ci è concesso dalla vita e dalle nostre possibilità economiche. 1
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