loureediano Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @senek65 dove avrei detto che ho fatto studio scientifico sulla questione? Io ho detto che nei supermercati, anche per merito di Berlusconi che ridusse a 2 mesi la convivenza delle 2 valute, che in poco tempo cosa costava mille lire costò un euro. Se tu invece hai studi che dicono altro, non so che dirti. Io tutti quelli che conosco, all'epoca dicevano la stessa cosa, i prezzi erano raddoppiati 1
senek65 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 1 minuto fa, loureediano ha scritto: Io tutti quelli che conosco, all'epoca dicevano la stessa cosa L'istat semmai no, ma non conta.
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Per una volta spendo una parola nel senso di Lourediano. Il momento del passaggio é stato una ghiotta occasione per un rapido passaggio di ricchezza a favore dei percettori di reddito variabile. L'adeguamento fu al rialzo, il punto è che non si è accompagnato il passaggio con una rilevazione sistematica e pubblica del livello dei prezzi. Facile a dirsi col senno di poi, ma difficile darne "colpa" alla UE: spettava ai governi nazionali, e la furbata la fecero gli italiani. Quelle stesse piccole imprese di miope prospettiva che oggi infatti piangono per la chiusura, causa un sistema di cui ai tempi hanno beneficiato, patrimonializzando alti profitti non reinvestiti nell'attività ma in case e finanza. L'euro ha garantito poi stabilità, bassa inflazione, bassi tassi di interesse, indispensabili per un paese ad alto debito. 2
Martin Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 38 minuti fa, loureediano ha scritto: Berlusconi che ridusse a 2 mesi la convivenza delle 2 valute, Aspetto a mio avviso irrilevante. Il cambio moneta fu all'atto pratico totale molto prima dei due mesi, e questo si verificò in tutta l'area euro, anche nei paesi che avevano optato per il massimo periodo consentito di circolazione parallela che era di 6 mesi, come la Grecia. Inoltre nella GDO i cartellini dei prezzi hanno continuato a riportare, a caratteri più piccoli come prescritto, anche l'equivalente in lire per oltre due anni (!) 1
ferrocsm Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Ma davvero davvero voi pensate che i problemi della UE siano da imputare alla VDL? Troppi vincoli ci stanno il primo dei quali è che le decisioni veramente importanti devono essere ratificate da tutti i 27 e voi vorreste mettere d'accordo Bulgaria Lettonia Austria Romania Olanda (Paesi Bassi altrimenti si infervorano) Finlandia e Svezia in perfetto accordo con Germania Francia Spagna Italia Portogallo? Credo che una delle prime cose che andrebbero modificate all'interno di una comunità è togliere questo diritto di veto, provate a pensare se la Meloni per governare in Italia avesso bisogno che ciò che propone dovesse passare anche con il voto di chi sta all'opposizione chiaramente la cosa vale sia che governo Tizio o Caio. Troppo facile quindi a mio avviso andarsela a prendere con la VDL che sarà pure antipatica, ma i problemi quelli veri stanno da altre parti e non sulla presidenza, sia essa affidata alla VDL alla Merkel o a Draghi o a Churchill. 1
Enrico VIII Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 26 minuti fa, Martin ha scritto: questo si verificò in tutta l'area euro E' gente che non viaggia. Se viaggiassero si sarebbero resi conto che i prezzi hanno avuto le stesse dinamiche in tutta Europa. Se il problema l'avessimo avuto solo noi, tutti si sarebbero precipitati a comprare beni e servizi in Germania o Francia, ma non è accaduto, perché gli stessi aumenti li hanno avuti anche gli altri Paesi europei.
Martin Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 10 minuti fa, ferrocsm ha scritto: una delle prime cose che andrebbero modificate all'interno di una comunità è togliere il diritto di veto il che è impossibile in quanto detta decisione richiederebbe l'unanimità. C'era chi si lamentava del fatto che la UE servisse a decidere "la misura delle zucchine", la realtà è purtroppo peggiore: La UE così com'è può servire solo per decidere la misura delle zucchine o poco più, ma è inevitabilmente destinata alla paralisi non appena chiamata a qualche delibera importante, con la possibilità di scontentare qualcuno. L'errore - o meglio: La benevola illusione dei "padri fondatori" era quella delle magnifiche sorti e progressive. La probabilità di arrivo di kazzi fu istituzionalmente nascosta sotto al tappeto: Poiché tutto era destinato ad andare benissimo la comunità si sarebbe rinsaldata da sola. E tacciamo, per carità di patria comune europea, della reattività decisionale di un siffatto moloch burocratico di fronte a controparti mondiali che operano come fossero degli "one-man-show".
loureediano Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Certo che lo so che i prezzi dopo l'entrata in corso dell'euro sono lievitati in tutta Europa Ma mi spiegate questo cosa nega di quel che ho detto? Mica ho detto che solo in Italia è successo! So benissimo come è andata in Francia per esempio.
loureediano Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @Martin con queste premesse euro o non euro cosa ne può venire fuori se non una implosione?
senek65 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: Il momento del passaggio é stato una ghiotta occasione per un rapido passaggio di ricchezza a favore dei percettori di reddito variabile. L'adeguamento fu al rialzo, il punto è che non si è accompagnato il passaggio con una rilevazione sistematica e pubblica del livello dei prezzi. VIsto che per un periodo discretamente lungo c'è stata la convivenza delle due monete e i prezzi sui cartellini erano doppi (lire/euro) in caso di aumenti al raddoppio l'inflazione avrebbe dovuto schizzare a livelli folli. Così non è stato ( vedi grafico). Quindi spiegatemi come possa essere accaduto quello che dite.
ferrocsm Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 57 minuti fa, Martin ha scritto: anche l'equivalente in lire per oltre due anni Però permettimi una domanda, ti ricordi quanto pagavi un caffè al bar nel 2001 e quanto a fine 2002 facendo il rapporto cambio lira-euro? Inutile negarlo Martin perché furono in tanti ad approfittarsene in quel periodo di transizione, poi davvero il problema non stette tutto lì, ad esempio vi ricordate che nel 2001 ci fu l'attacco alle torri gemelle e prima del tragico evento il barile di greggio stava sui 15 dollari e poi arrivvò fino ai 150? Questo scombussolò tutti i piani dato che causa queso spopositato aumento ne risentì tutto il commercio internazionale di tutti i beni, meno male però che ci fu l'euro altrimenti mi sarebbe piaciuto (si fa per dire) cosa avremmo fatto noi con la nostra liretta. Grazie grazie e ancora grazie all'euro!
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Puoi elaborare un breve studio del livello dei prezzi in Italia al passaggio all'euro? Alcuni parlano di incremento per effetto di una sorta di cambio 1000 lire un euro. Altri di un'inflazione molto contenuta. Sarebbe utile conoscere anche aspetti sulla composizione del paniere istate concludere con un grafico Il passaggio dall'euro in Italia nel 2002 ha generato un'ampia discussione sull'andamento dei prezzi. Sebbene la percezione popolare sia stata quella di un forte aumento, a volte con un'equivalenza 1.000 lire = 1 euro, i dati ufficiali raccontano una storia diversa. Secondo l'ISTAT, l'inflazione misurata nel 2002, l'anno dell'introduzione dell'euro, è stata del 2,3%, un dato in linea con l'anno precedente. Questo suggerisce che, a livello aggregato, l'impatto del cambio di valuta sull'inflazione è stato molto contenuto. La percezione di aumenti generalizzati è stata probabilmente influenzata dagli arrotondamenti al rialzo di alcuni beni e servizi, in particolare quelli di uso quotidiano e con prezzi bassi. Tali aumenti, seppur limitati a specifiche categorie, hanno avuto un impatto psicologico significativo sui consumatori. Il tasso di cambio ufficiale utilizzato per la conversione è stato fissato a 1 euro = 1.936,27 lire. Il paniere ISTAT, lo strumento utilizzato per calcolare l'inflazione, è una raccolta di beni e servizi che rappresenta le abitudini di consumo delle famiglie italiane. Nel 2002, questo paniere includeva una vasta gamma di prodotti, dagli alimentari e bevande agli articoli per la casa, dall'abbigliamento ai trasporti e servizi. I prezzi di alcuni di questi prodotti, come ortaggi e legumi freschi, hanno registrato picchi di aumento elevati, contribuendo all'inflazione percepita. Tuttavia, l'aumento complessivo del paniere è stato tenuto sotto controllo dalla stabilità o dalla diminuzione dei prezzi di altri beni. Per quanto riguarda un grafico che illustri l'andamento dell'inflazione, un'analisi storica mostra un calo graduale dell'inflazione in Italia a partire dagli anni '70, un processo che è stato consolidato in vista dell'ingresso nell'Unione Monetaria Europea. L'inflazione media del 2002 non si è discostata significativamente dai tassi registrati negli anni immediatamente precedenti. Qui è disponibile una discussione sull'introduzione dell'Euro in Italia e le sue conseguenze economiche. L'Italia si è impoverita per colpa dell'Euro? YouTube video views will be stored in your YouTube History, and your data will be stored and used by YouTube according to its Terms of Service
audio2 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 59 minuti fa, loureediano ha scritto: mi spiegate questo cosa nega di quel che ho detto ma niente, è solo che il paniere istat è molto manipolabile in funzione di cosa vuoi ottenere. basta variarne la composizione e la percentuale di impatto che ha sul costo complessivo. in pratica l' istat è ok solo per questioni legali e per avere una certa idea di come va, ma nello specifico l' inflazione reale è ben altra cosa, specialmente in funzione del fatto che non impatta egualmente verso le differenti fasce di reddito. poi di quando in quando a seconda di come gira cambiano il paniere e la divisione interna della torta. oplà.
Martin Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 38 minuti fa, ferrocsm ha scritto: quanto pagavi un caffè al bar nel 2001 e quanto a fine 2002 facendo il rapporto cambio lira-euro? I prezzi (che ricordo essere liberi) erano esposti e nessun cliente è stato costretto con la forza a prendere il caffè a maggior prezzo. Almeno dalle mie parti.
indifd Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 3 ore fa, briandinazareth ha scritto: Il problema sono gli elettori, o meglio una quantità rilevante di loro Dichiarazione onesta intellettualmente dal tuo punto di vista, ma: a) difficile da coniugare con la tua aspirazione a essere un strenuo e fiero difensore della democrazia b) in democrazia la maggioranza con tutte le diverse sfumature e regole possibili decide, fa le leggi e governa, se la maggioranza è avversa ai tuoi obiettivi è un problema tuo e dei leader politici che rappresentano i tuoi obiettivi, la mancanza di consenso è un brutto sintomo c) ovviamente in democrazia ci sono infinte sfumature di regole per stabilire limiti, contrappesi ecc, invocarli come sostituto al mancato consenso per bloccare potenzialmente tutto quanto non gradito = 100% o quasi della maggioranza avversa è facilmente percepito e produce reazioni avverse ovvero abbattere anche limiti/contrappesi ritenuti equi e ragionevoli, esempio se la magistratura emette sentenze palesemente influenzate politicamente a breve blocca o ritarda azione della maggioranza, ma poi delegittima una funzione vitale e insostituibile in ogni democrazia avanzata aprendo le porte a derive quelle si pericolose per tutti
audio2 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto quello che ha reso la vita in pratica invivibile non è stata la ladrata su caffè e pizze ma il fatto che tariffe, tasse, tassette, marche, marchette e bollanza varia sono esplose. poi mettici salari fermi e inflazione che poco o tanto comunque è aumentata sempre, ed ecco che lor signori sono stati serviti. in pratica hanno azzerato la capacità di spesa, come esplicitamente affermato da monti e poi ri-eseguito nel solito modo viscido da letta.
senek65 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 6 minuti fa, audio2 ha scritto: ma niente, è solo che il paniere istat è molto manipolabile in funzione di cosa vuoi ottenere. Alèeeeee
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