ilmisuratore Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa Spesso, quasi tutti gli appassionati, al cambio di un componente, come prima cosa avvertono una maggiore tridimensionalità del palcoscenico sonoro A volte è dovuto alla maggiore concentrazione e attenzione dei dettagli, altre volte può cambiare oggettivamente...e quando cambia (in modo comprovato) le differenze nel segnale risultano piuttosto evidenti Il palcoscenico sonoro può cambiare con la risposta in frequenza (chi ha maneggiato equalizzazioni può confermare) poichè cambia i livelli di alcuni segnali che trasportano informazioni di natura ambientale, riverberi, code armoniche ect...o semplicemente segmenti di banda che tendono a mascherare il resto dello spettro Però in un DAC che la risposta in frequenza non cambia in modo significativo, il soundstage viene modificato da altro, e su questo aspetto ci concentreremo sulla nostra analisi A parità di risposta in frequenza e a parità di distorsioni il soundstage è modificato dalle alterazioni diafoniche (crosstalk) La diafonia è un fenomeno elettrico e delle telecomunicazioni che si verifica quando un segnale trasmesso su un canale o su una coppia di conduttori induce interferenze in un altro canale adiacente La diafonia viene misurata però (secondo il mio parere) tramite la rilevazione della componente non lineare sull'altro canale, rimane una misura "parziale" poichè non si vedono i reali effetti di asimmetria in ampiezza, sul dominio del tempo...dunque le relazioni di fase, il disallineamento dei fronti Personalmente adotto un sistema molto piu "radiografante" della situazione diafonica Metto in riproduzione un segnale simmetrico dual mono, un segnale molto complesso ed isoenergetico (nessun segnale meglio del white noise) Il white noise eccita molto bene le componenti spettrali e le possibili alterazioni Una volta acquisito il segnale analogico su una traccia stereo dalle uscite, questo viene sottoposto ad analisi La prima analisi riguarda la crosscorrelazione, ovvero: quanto un canale (entrambi attivi) risulta simile all'altro Se da questa analisi preliminare ne viene fuori un "nulla di fatto" la cosa si ferma qui, e si attribuisce una perfetta simmetria diafonica Se invece vengono generate componenti asimmetriche (i due segnali non risultano congruenti) passo all'analisi successiva, vale a dire le figure di Lissajous Impareremo ad interpretarle correttamente, almeno le parti che piu interessano ...segue 1
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa ...prima analisi preliminare Se i due canali (tra due apparecchi) presentano una forte elevazione del "segnale differenza" vuol dire che la situazione presenta asimmetrie significative
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa Nel momento in cui i segnali si analizzano tramite le figure di Lissajous possiamo aspettarci queste variazioni Per prima cosa diamo uno sguardo alle figure cosi per capire come funziona il meccanismo
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa Qui sotto un DAC che presenta una diafonia pressochè ideale Fate il raffronto con le figure precedenti
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa Qui sotto un altro DAC il quale presenta una componente diafonica diversa I "fianchi" orizzontali piu larghi indicano che i segnali non sono simmetrici (ampiezza, delay) L'inclinamento (a mò di torre di Pisa) indica che scaturiscono anche incongruenze su alcune relazioni di fase Piu l'inclinazione si accentua, e piu le interazioni di fase concorrono a creare micro-cancellazioni del segnale, in particolar modo il canale centrale virtuale
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa ...quando tra due registrazioni (segnali musicali stereofonici) che riguardano lo stesso brano producono una "pancia" orizzontale vuol dire che in una delle due (si nota in alcune remasterizzazioni) è stato aggiunto del riverbero artificiale e/o altre funzioni atte a spettacolarizzare l'ambienza
captainsensible Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa Le figure utili sono quelle con rumore bianco o rosa in fase e controfase sui due canali. Ma non è esaustiva ai fini dello stabilire se le informazioni ambientali sono preservate. IMHO CS 1
claudiozambelli Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa Ci ho capito poco , ma prometto di studiare per migliorare la comprensione dei contenuti ed essere più iterattivo. Però perché per gustarmi l’ascolto di un buon brano dobbiamo martellarci i cabasisi in questo modo , non è più bello ascoltare per il gusto di gradire un brano e percepirne le sensazioni piuttosto che ascoltare il rumore degli elettroni ? buoni ascolti claudio Zambelli 2
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa 3 minuti fa, captainsensible ha scritto: Le figure utili sono quelle con rumore bianco o rosa in fase e controfase sui due canali. Ma non è esaustiva ai fini dello stabilire se le informazioni ambientali sono preservate. IMHO CS Sono analisi da cui "poterci aspettare" cambiamenti nella prospettiva del soundstage (o viceversa, dopo la comprovazione del cambiamento del soundstage ti ritrovi differenze di questo genere) Se non cambia (oltre a tutti gli altri parametri) anche la prospettiva diafonica ci troveremmo dinanzi due condizioni identiche ed immutate
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa 9 minuti fa, claudiozambelli ha scritto: Ci ho capito poco , ma prometto di studiare per migliorare la comprensione dei contenuti ed essere più iterattivo. Però perché per gustarmi l’ascolto di un buon brano dobbiamo martellarci i cabasisi in questo modo , non è più bello ascoltare per il gusto di gradire un brano e percepirne le sensazioni piuttosto che ascoltare il rumore degli elettroni ? buoni ascolti claudio Zambelli Mi è stato richiesto di parlarne...se un utente me lo richiede espressamente io rispondo sempre 2
captainsensible Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa Alla fine la formazione dell'immagine stereo è un processo complesso che coinvolge un sacco di roba. Non bastano le figure di lissajus a descrivere la cosa. CS 1
ilmisuratore Inviato 3 ore fa Autore Inviato 3 ore fa Adesso, captainsensible ha scritto: Alla fine la formazione dell'immagine stereo è un processo complesso che coinvolge un sacco di roba. Non bastano le figure di lissajus a descrivere la cosa. CS Giusto, e non solo...ad esempio una volta immesso il segnale in ambiente (campo semi-riverberato/diffuso) la condizione alle misure "peggiore" può fornire sensazioni migliori all'ascolto Dunque tali verifiche vertono per affermare che ci può essere un cambiamento nel soundstage...ma non precisamente come e dove
claudiozambelli Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa @ilmisuratore 29 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Mi è stato richiesto di parlarne...se un utente me lo richiede espressamente io rispondo sempre Scusami il mio intervento non è una critica al tuo intervento ( tra l’altro molto tecnico che fa trasparire preparazione e conoscenza tecnica della materia e che seguo da tempo con curiosità e interesse ) e sono d’accordo con te che sempre si deve rispondere alle richieste sia per dovere che per gentilezza , la mia era semplicemente una constatazione che a volte è più bello ascoltare la musica per il piacere di gustarsela per come è piuttosto che rattristarci perché non abbiamo raggiunto un traguardo tecnico e non gradire appieno la sua riproduzione bella o brutta che sia. buoni ascolti claudio Zambelli
ilmisuratore Inviato 2 ore fa Autore Inviato 2 ore fa @captainsensible ...se può essere utile... Una volta dal mio compianto amico Gino confrontammo (in cieco) uno dei suo DAC con il mio ex Young 10 volte su 10 si avvertiva una sensazione maggiore di ambienza a favore del suo MSB Le figure di Lissajous (se commutate velocemente alla vista degli occhi) fornivano una leggerissima espansione del side
dec Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa @ilmisuratore Interessante ma credo, magari sbagliando, che la costruzione dell'immagine sonora sia una partita che si gioca soprattutto nell'interazione diffusori-ambiente d'ascolto. Questione di acustica, insomma, piu' che di elettronica (al netto dell'uso di dsp dedicati come Baach). D'altronde penso, ma anche qui senza alcuna certezza, che dac con problemi seri di crosstalk siano abbastanza rari, oggidì.
ilmisuratore Inviato 2 ore fa Autore Inviato 2 ore fa 4 minuti fa, claudiozambelli ha scritto: @ilmisuratore Scusami il mio intervento non è una critica al tuo intervento e sono d’accordo con te che sempre si deve rispondere alle richieste sia per dovere che per gentilezza , la mia era semplicemente una constatazione che a volte è più bello ascoltare per il piacere di gustarsela per come è piuttosto che rattristarci perché non abbiamo raggiunto un traguardo tecnico e non gradire appieno la sua riproduzione bella o brutta che sia. buoni ascolti claudio Zambelli ...ma certo, tra poco mi immergo nei miei ascolti ininterrottamente fino a domani sera Era per dare una spiegazione nel momento in cui si va a comprovare un fenomeno E' bello ascoltare...principalmente...ma è pure interessante indagare su alcuni aspetti/meccanismi cosi da poterli ragionevolmente correlare
ilmisuratore Inviato 2 ore fa Autore Inviato 2 ore fa 1 minuto fa, dec ha scritto: @ilmisuratore Interessante ma credo, magari sbagliando, che la costruzione dell'immagine sonora sia una partita che si gioca soprattutto nell'interazione diffusori-ambiente d'ascolto. Questione di acustica, insomma, piu' che di elettronica (al netto dell'uso di dsp dedicati come Baach). D'altronde penso, ma anche qui senza alcuna certezza, che dac con problemi seri di crosstalk siano abbastanza rari, oggidì. Concordo, era per dare specifica risposta all'utente che circoscriveva il fenomeno al solo dac, nella medesima catena e ambiente...dunque quando cambia la prospettiva del soundstage le differenze le troviamo in questi parametri I DAC con forti colorazioni producono a sua volta diafonie (se analizzate in questo modo) piuttosto diverse, a volte anche significative
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