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Dialetti e inflessioni dialettali più simpatiche e più antipatiche


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per me, in ordine di simpatia; siciliano (zone Enna Catania etc. non il Palermitano) dialetti ed inflessioni Emiliane, Parma Modena Reggio E. Bellunese e Triestino.

 

Antipatici ? romanesco d'accatto televisivo e tutti i dialetti d'Italia imitati da attori canidi.

5 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

@Dufay Una cosa atroce... poi se sei romano la gente ti incontra in giro per l'Italia e si aspetta che tu ti metta a sproloquiare come Salvi.

Per me che non sono romano ma che me sento romano e che adoro il romanesco vero è  una sofferenza.

  • Melius 1
Gaetanoalberto

Devo dire che ho imparato ad apprezzare l'abruzzese e pure il barese, che prima mi stava antipatico. Del napoletano mi piace l'ironia sommata all'accento, lo stesso del romano.

Peró alla fine mi piacciono tutti.

All'inizio il bresciano mi impauriva.

Dopo tanti anni di permanenza e la conoscenza di tantissime persone, dipende dall'intelligenza e simpatia di chi parla e da cosa dice. In tal caso tutti i dialetti o le inflessioni trasmettono sensazioni impagabili.

Le lingue regionali italiane sono un patrimonio culturale unico fatto non solo di parole e sintassi, ma anche e soprattutto di inflessioni, cadenze, dinamiche. Nel periodo di lavoro da trasfertista avevo modo di sentirne diverse sia direttamente nei luoghi che dai colleghi che provenivano un po' da tutta Italia. Mi ero dato il vezzo di imitarle credibilmente "reggendo" almeno 2 minuti al giudizio dei locutori nativi e riuscivo abbastanza bene. I due ossi duri che non sono mai riuscito a maneggiare se non facendo ridicole caricature sono il genovese e il ligure in generale (solo con lo spezzino risultavo credibile su brevi frasi) e le parlate abruzzesi: Non gestivo la cadenza. 

Non mi piacciono invece i "dialettoidi" tipo il neo-milanese, il coattesco, e quello dei torinesi che nel cercare di occultare la cadenza e finiscono per assumere un tono irritante e innaturale. (quasi tutti lavorano a Milano) 😁

11 ore fa, Martin ha scritto:

lingue regionali italiane sono un patrimonio culturale unico fatto non solo di parole e sintassi, ma anche e soprattutto di inflessioni, cadenze, dinamiche. 

In via di rapida estinzione, almeno in gran parte del nord.

Facci caso, gli under 30 hanno tutti e ovunque la stessa dizione da influencer wannabe_milanese tanto che non distingui se arrivano da Udine o da Trento. 

Di parlare dialetto poi non se ne parla figuriamoci, fa cafone.

Che tristezza quest'italia sempre più piccola e provinciale 

Considero il genovese il dialetto più bello d'Italia.

Facendo il lavoro che faccio, io che a 17 anni dalla provincia torinese fui catapultato a Caserta (!), ho avuto modo di confrontarmi tutta la vita con la grande maggioranza dei dialetti, espressioni ed inflessioni campane, pugliesi e anche siciliane. Tanto che ora ho un "3 livello avanzato" di napoletano e parlo un buon barese e leccese. Il siculo faccio ancora fatica...

1 ora fa, Velvet ha scritto:

In via di rapida estinzione, almeno in gran parte del nord.

Facci caso, gli under 30 hanno tutti e ovunque la stessa dizione da influencer wannabe_milanese tanto che non distingui se arrivano da Udine o da Trento. 

Di parlare dialetto poi non se ne parla figuriamoci, fa cafone.

Che tristezza quest'italia sempre più piccola e provinciale 

Gia...

I miei figli hanno accento ferrarese non accentuato ma ce l'hanno però non parlano ferrarese se non a tratti.

Questo è male


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