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Melius Club

50 anni di wish you were here


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Have a Sigar nella versione "scartata" non l'avevo mai ascoltata. La versione definitiva è più centrata con il cantato, ma quest'altra è interessante musicalmente.

Comunque sapevano scegliere tra missaggi e versioni differenti. Non so, hanno sempre stampato il brano "migliore".

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Parlo dal punto di vista dello "studente" e non solo dell'ascoltatore.

Il brano scartato è un brano completo, non una demo o roba del genere.

Musicalmente e il suo missaggio sono più complessi diciamo rispetto al brano inserito poi ufficialmente che è stato asciugato e di molto anche e ha l'interpretazione di Harper di gran lunga superiore. La voce di Waters proprio è quasi fuori luogo, così com'è strana assai l'armonizzazione di quella seconda voce che tale non è. Musicalmente ripeto è più complesso, c'è già dentro tanto Pigs e la chitarra di Gilmour per esempio nei "lamenti" lo rimanda.

Asciugare musicalmente, mettere un attore più azzeccato nella voce e via ecco il manager sanguisuga cotto e magnato.

Maestri, immagino solo quanto sia costato in termini di ego a Waters questa scelta.

Il maestro è nell'anima e nell'anima per sempre resterà.

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6 ore fa, djansia ha scritto:

mettere un attore più azzeccato nella voce 

Sono l'unico a pensare che Waters sarebbe stato più adatto a cantare questo meraviglioso brano?

Quando lo canta live mi trasmette ed emoziona molto di più...

Si sa se questa versione sarà inserita nel CD del cinqantesimo?

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2 ore fa, mattia.ds ha scritto:

Sono l'unico a pensare che Waters sarebbe stato più adatto a cantare questo meraviglioso brano?

Qualche anno fa in una intervista video, credo proprio una sorta di making of del disco, lui disse che proprio non riusciva ad entrare nel personaggio "Se avessi avuto più tempo ci sarebbe stata la mia voce. Poi arrivò Harper e in un paio di riprese...". Talvolta è anche una fortuna l'interprete esterno e fortunato, un po' come la Torry a cui non seppero neanche cosa dire di fare. Harper era lì per registrare di suo, avrà visto Waters smadonnare e nel video spiega che si propose "Posso farla io.".

Su Amazon music il brano è inserito in scaletta prima della versione definitiva, nelle stampe mi sa che farà parte di un capitolo a parte.

Ascoltate la musica però, sono dei gran catzuti e poi ci sono i lamenti del maiale fatti con la chitarra pronti per Pigs.

Non si butta via niente... e poi non è una demo.

  • Melius 1
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  • 2 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...

Avete già ascoltato qualcosa, magari in streaming?
Il remix di Shine ON in un'unica parte è una meraviglia per me.

In giornata cercherò di ascoltare il famoso Los Angeles bootleg rimaneggiato da Wilson che sembra aver dichiarato (Rolling Stone): "Siamo fortunati ad averlo, ho fatto il possibile per restaurarlo. Ho ascoltato tutte le versioni digitali fatte negli ultimi 50 anni dalle cassette originali, ho prodotto un master e ho aggiunto un po’ di magia.".

Tutti in coda a farsi toccare e benedire i bootleg in cassetta da Wilson a breve...

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Dio benedica la Sony. Ma perchè i Pink Floyd non si sono messi d’accordo prima? Vi dirò la verità come sempre, questa volta (vuoi per il costo della vita, per la mega delusione del box per il 50° di Dark Side, per lo spazio in casa che non c’è e altro) non ho acquistato il cofanetto integrale di Wish You Were Here 50, ma soltanto il Blu-Ray, che peraltro contiene tutto quello che mi interessa. Che roba ragazzi, parliamoci chiaro: vi sareste mai aspettato una qualità del genere? Io sono rimasto davvero impressionato sulla qualità audio delle Outtakes, per anni sembrava che gli archivi fossero vuoti, uscivano rarità con il contagocce, poi all’improvviso Sony compra il catalogo e sa che se vuole vendere deve dare quello che i fan vogliono, non la solita presa per il cūlus che è stata fatta per il 50° anniversario di The Dark Side of the Moon (pensate cosa sarebbe potuto uscire se avessero comprato il catalogo con qualche anno di anticipo..). Ed è così che si scoprono nuove take, versioni alternative, demo.. chi ha suonato in un gruppo e registrato sa che per arrivare al prodotto finale ci sono una serie di prove infinite, e nel caso dei Floyd potete scommetterci che per ogni singola canzone ci saranno decine di versioni diverse, e nei prossimi anni succederà come con i Beatles, verrano fuori un poco alla volta, e se la qualità sarà questa, ben venga. Non vi descriverò l’emozione di ascoltare per la prima volta le demo di Welcome to the Machine, o una Shine On strumentale che parte con il rullante di Mason come la demo di Atom Earth Mother contenuta negli Early Years, o una Take alternativa di Wish You Were Here (il pezzo che più mi ha sorpreso), ormai è entrata nelle ossa nella sua versione originale ed all’improvviso appare questa dal nulla, un cantato e assoli totalmente differenti di Gilmour, persino il riff strumentale all’inizio ha un effetto che nella versione originale non ha, boh, posso dire che ascoltare oggi questi pezzi, fanno venire le lacrime agli occhi?

Ora la parte delicata: il Live. Come ampiamente detto, è stato registrato da Mike Millard, un fan, e sembra incredibile che una band come i Pink Floyd abbia dovuto ricorrere ad una registrazione Bootleg, quindi ambientale, fatta di nascosto, per una pubblicazione live. Ed invece sembra che nel 75 non ci siano registrazioni live “ufficiali” della band. Io continuo a non crederci. Comunque, questo Live è stato restaurato da Steven Wilson che, sinceramente ha fatto quello che ha potuto: per fortuna ha lasciato la registrazione così come era, con praticamente nessun taglio, è praticamente il bootleg che circola da anni ma con le migliori versioni trovate e “messo a posto” alla grande, ma ascoltandolo si ha sempre la sensazione di ascoltare un buon Bootleg, non certo un audio da “Live ufficiale”. In questi tempi, con la tecnologia che c’è, IA, Demixing, penso si possa fare mooolto di più, ma forse non ce ne è stato il tempo. Fortunatamente il nome di Millard è apparso nei crediti, non so se la famiglia abbia avuto un compenso, ma credo che se Mike fosse qui, ne sarebbe orgoglioso.

Quindi, consiglio davvero l’acquisto di Wish You Were Here 50, e non vedo l’ora di scoprire cosa avrà in serbo la Sony per i fan dei Pink Floyd nei prossimi anni..

https://pinkfloyditalia.wordpress.com/2025/12/12/recensioni-wish-you-were-here-50/



 

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30 minuti fa, claravox ha scritto:

sembra incredibile che una band come i Pink Floyd abbia dovuto ricorrere ad una registrazione Bootleg,

Mason nel suo libro spiega un po' la faccenda dal loro punto di vista e la gestione delle registrazioni live per un "super gruppo" come loro era complicata.

Anzitutto non c'era band o artista che in quegli anni non considerasse la pubblicazione di un live come una sorta di sconfitta: non hanno nulla di nuovo e pubblicano un live.

Poi in un tour hai da gestire tante serate e registrazioni, ora già in uno studio attrezzato è complicato figuriamoci a spasso per il mondo. Gli Stones hanno ideato e poi noleggiato il loro famoso studio mobile proprio fiutando l'esigenza e l'affare, però rimaneva la gestione di decine di nastri multitraccia, quindi tecnici al lavoro e via dicendo.

Si poteva semplificare, abbassando la qualità, con le registrazioni "motherboard" (l'uscita stereo del mixer live) ma i Floyd subivano furti continui e licenziavano anche tecnici di prim'ordine a causa di questo.

Spendevi soldi e tempo per pubblicare un live di qualità ma nel frattempo il mercato era già saturo di bootleg illegali.

In ultimo, si forse Sony con quello che ha speso non può che percorrere questa strada se vuole rientrare e pubblicare tutto quello che è possibile, si rinuncia a un po' di qualità audiofila diciamo ma si gode comunque come ricci.

44 minuti fa, claravox ha scritto:

questo Live è stato restaurato da Steven Wilson che, sinceramente ha fatto quello che ha potuto:

Ma no, ci ha aggiunto un po' di magia...

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