Le Foto piu' belle e significative di tutti i tempi

[analogico_09]

 

 

 

13 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

"Fotostoria del jazz" curata da Joachim-Ernst Berendt

 

 

Si va dalle origini della musica afroamericana fino alla modernità ed il racconto si snoda con i testi e le immagini, tante, estremamente interessanti, molte sconosciute che riprendono i momenti più intimi dei vari jazzman. 

Ad esempio momenti di grande affettuosità ... Teddy Wilson, Bud Powel e Richard Davis con i prori figlioli.. immagini che rappresentano i caratteri dei soggetti.., il "tragico" Bud Powell ripreso mi pare in un ospedale psichiatrico... 



 

 

 

 

[analogico_09]

Ma anche... due generazioni chitarristiche Wes Montgomery e Jimi Hendrix

 

 

[analogico_09]

Bellissimi... Chic Corea, Nina Simone, Leon Thomas... 

[Plot]

2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

La prima foto che hai postato, bellissima, del bassista che si aggira solitario tra i palazzi della giungla metropolitana,

Vero., e' una foto bellissima e si fa guardare volentieri.

Leggendo la "foto" non riesco a dargli una connotazione temporale, non e' chiaro se il musicista sta tornando dal lavoro o sta andando.

Propendo piu' per la prima ipotesi, mi sembra di cogliere il momento di stanca dopo un intera notte passata a suonare in un tipico locale fumoso pieno di gente. Chissa'.

[Plot]

2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Mi piacerebbe un sui book ma è troppo caro, idem i libri della Magnum, tra il top nel settore, anch'essi molto costosi.

Gia', di sicuro non te li regalano, comunque i libri fotografici, quelli seri, selezionati hanno un costo che oscilla tra i 60/100 euro e sono cifre abbastanza altine considerando il fatto che sono a grande tiratura, ma arriviamo tranquillamente a cifre ben superiori con edizioni di prestigio stampate da urlo.

Ho preso ultimamente un progetto sulla Yakuza di Bruce Gilden (Magnum) mi mancava.

La stampa e' fantastica, ogni foto su singola pagina in A4 sembra di avere tra le mani ogni singola foto, quasi una carta fotografica di quelle "buone".

Il contenuto e' un progetto a tema sulle mafie giapponesi che solo Gilden con la sua sfacciataggine poteva realizzare, in realta' si paga anche la notorieta' del Fotografo e la qualita' di stampa.

Il libro e' titolato : Cherry Blossom e riproduce diversi scatti tra le strade ed alcuni componenti della Yakuza la nota organizzazione criminale mafiosa Giapponese. Brrrr 

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[analogico_09]

@Plot

Belle foto non sono tuttavia particolarmete interessato ai ritratti della yuzna giapponese (bellissimo il ritratto della donna), prefertisco non per nazionalismo quelle dei nostri mafiosi scattate da Latizia Battaglia. 

 

Un paio davverro drammatiche che fotografia a mopdo mio in due mostre diverse dedicate alla grande reporter della mafia e non solo: la prima al Maxxi la seconda alle terme di Caracalla. Quasi più drammatiche di certi reportage di guerra, testimonianze delle guerre che si scatenano nelle "strade" delle nostre civili città... 
 

 

Questa è impressionante.., se ne potrà leggere una macabra simmetria... 
 

 

[Plot]

57 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Belle foto non sono tuttavia particolarmete interessato ai ritratti della yuzna giapponese (bellissimo il ritratto della donna), prefertisco non per nazionalismo quelle dei nostri mafiosi scattate da Latizia Battaglia. 

E' il contesto fotografico che e' diverso.

Le 2 foto della Battaglia si, sono significative ma si tratta di documentare in questo caso dei corpi inanimati, fermi a scopo documentaristico dove il fotografo, appunto, dovra' in questo caso "documentare l' accaduto".

Nell' altro caso siamo di fronte ad una dinamica differente.

La scena e' dinamica, mutevole, a sorpresa... e l 'empatia nei confronti del soggetto e' ridotta al minimo sindacale come in questo caso.

E se stesse estraendo un arma ?

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[analogico_09]

40 minuti fa, Plot ha scritto:

Le 2 foto della Battaglia si, sono significative ma si tratta di documentare in questo caso dei corpi inanimati, fermi a scopo documentaristico dove il fotografo, appunto, dovra' in questo caso "documentare l' accaduto".

Nell' altro caso siamo di fronte ad una dinamica differente.

 

 

Corpi inanimati capaci tuttavia di raccontare storie di vita criminale, ovvero reali, "vive", con una forma di "dinamismo" diverso da quello delle bellissimeimmagini da te postate. Ho detto di non essere particolarmente  interessato agli scatti dei mafiosi giapponesi perchè non sono abituato/attratto a vederle se non nei vari film dei grandi registi giapponesi che fanno tuttavia parte della finzione. Le foto della Battaglia non si limitano a documetare cronachisticamente il fenomeno mafioso che le stesse trasfigurano ed anche trascendono riconducendo la cronaca sul piano dell'estetica fotografica di altissimo livello. Inoltre ho postato solo due scatti, i soggetti della Battaglia sono molteplici, lei ha realizzato foto di persone vive legate alle realtà criminali ed esistenziali di tragica quotidianità, in maniera anche procatoria.., ad esempio sarà vera o falsa la pistola del ragazzino "killer"?

 

Tra dolore, povertà e bellezza del mondo reale, della sua Sicilia...

 

 

La surrealità

 

 

 

 

di nuovo l'immaginificomafioso stragista che non esaurisce il suo significato estetico e sociale, giornalistico sulla pagina di un quotidiano, rotocalco o libro... è la realtà che l'immagine della morte rende ancora più viva... Purtroppo. 


 

 

 

[Plot]

Altra monografia di Bruce Gilden dedicata ad Haiti:

" Quando Bruce arrivò per la prima volta ad Haiti nel 1984, si chiese: "Dove sono stato per tutto questo tempo?". L'attrazione fu immediata e, da quel primo viaggio, Bruce è tornato nella nazione caraibica ventidue volte. Il nome semplice di Haiti è l'incarnazione fisica del lungo legame professionale e personale di Bruce con un paese di cui ha catturato l'anima e lo spirito unici in tutta la loro crudezza e vivacità."

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