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Melius Club

la violenza nella politica e in noi


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Inviato
37 minuti fa, extermination ha scritto:

Una cosa è la violenza verbale che dilaga sui social, altra cosa la violenza fisica con numeri che nel nostro paese non vanno oltre il “fisiologico” ( mi si passi il termine)

Sono d'accordo,  ma la mia domanda,  che non è provocatoria, resta .

 

Inviato
24 minuti fa, wow ha scritto:

interpretazione utilitaristica e distorta

A tratti caricaturale e spesso al servizio dell'ego

La morte del sacro e della trascendenza, in senso lato

extermination
Inviato
2 ore fa, senek65 ha scritto:

Datemi una ragione concreta per cui le persone non dovrebbero essere violente.

il benessere con sé stessi e con gli altri sono strettamente correlati. Può bastare?

Inviato

Banalmente, la violenza è controproducente per chi la perpetra (instabilità psico-fisica, sensi di colpa, agitazione mentale, ecc.) e per chi ovviamente la subisce

  • Melius 1
claravox
Inviato
5 ore fa, briandinazareth ha scritto:

voglio parlare della trasformazione violenta della politica


 

Le classi dirigenti occidentali sono "fuori di testa" se intendessero perseguire gli interessi dei propri popoli e nazioni... ma se sono al servizio dell'Oligarchia globale stanno facendo un buon lavoro, concentrando  nelle loro mani risorse e potere.

La realtà è solo un impero in decadenza.

 

Inviato

La violenza è innanzitutto la manifestazione di un malessere psichiatrico anche collettivo e una scorciatoia.

extermination
Inviato
21 minuti fa, wow ha scritto:

La violenza è innanzitutto la manifestazione di un malessere psichiatrico anche collettivo

Non credo sai? Cosa dicono i numeri? Credo che i fattori principali siano di natura sociale e culturale.

Inviato

@wow

Crearsi un dio a propria immagine e somiglianza non è una fede religiosa, è una forma di delirio.

Inviato

Si potrebbe parlare di inflazione egoica

Anzichè trascendere l'ego, esso diventa narcisisticamente dio, con tutte le conseguenze tragiche del caso

Trattasi di una spiritualità falsa e pericolosa

E' sufficiente studiare i maggiori mistici (oriente/occidente) di tutti i tempi per rendersene conto

A prova di ciò, essi spesso approdano alla dimensione del vuoto (non nichilistico) e alla loro nullità

 

  • Melius 1
Inviato

Comunque ie tutto relativo, i nazisti non è che li abbiamo sconfitti con le buone. Vediamo fin dove vuole arrivare certa gente, da noi non si è ancora votato per qualcuno che assalta i parlamenti...

analogico_09
Inviato
7 ore fa, briandinazareth ha scritto:

non è un post su kirk, ma è solo un punto di partenza, voglio parlare della trasformazione violenta della politica e della società. e colpisce tutti, destra e sinidtra, nessuno di noi è escluso nell'apoca social.

 

 

Concordo pienamente su questo riassunto che approfondisce, integra e amplia le osservazioni che sono state condivise nel topic su kirk e su molte altre discussioni. Ben venga questa puntuale ricapitolazione. 

 

Non vorrei sostenere per mero senso dell'appartenenza che le forme di questa escalation di violenze siano maggiormente ravvisabili negli ambiti politici, governativi, istiruzionali, socio-culturali, etc, che gestiscono a destra il potere, ispirati ai disvalori ideologici autoritari, radicali od estremistici, più che ai disvalori delle sinistre estremiste extraparlamentari che rappresentano una minoranza di "nullatenenti", senza ovviamente negare le forme di violenza molto più circoscritte delle quali si rendono colpevoli. Oggi come ieri, queste mi sembrano le proporzioni.
Mi pare tuttavia constatare come i venti di destra, delle destre estremiste, radicali, illiberali, guerrafondaie aggianciate al liberticismo capitalistico più sfrenato e spregiudicato, che spirano purtroppo da diversi lustri a questa parte, non solo nei contesti geopolitici occidentali, abbiano modificato i paesaggi mondiali afflitti, oggi più che ieri, da una molteplicità di forme di violenza, dalla più "quotidiana" alla più devastante ed epocale. Una serie di gravissimi cortocircuiti nei comparti dell'intelligenza, dei valori libertari, politici, civili, umanistici, esistenziali, unanitari,  della solidarietà, delle arti , della cultura etc che passeranno alla storia  come espressione del periodo più buio vissuto dall'umanità sempre più sgomenta e "spersa" dal dopoguerra ad oggi. 


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