LUIGI64 Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa La democrazia ha bisogno della religione? Dal min. 11.20 Ca. https://www.raiplaysound.it/audio/2025/11/Uomini-e-Profeti-del-08112025-06ba8924-85e6-4a58-a692-325ed986793d.html
briandinazareth Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa le religioni normalmente hanno sempre avversato la democrazia. quell acattolica con tanto di bolle papali. i paesi con più peso della religione nella vita pubblica hanno in genere un livello di democrazia molto più basso di quelle più secolarizzate.
Amministratori Admin Inviato 4 ore fa Amministratori Inviato 4 ore fa Per favore evitiamo reiterazioni oppure dovremo considerare il tema esaurito. 1
ascoltoebasta Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: le religioni normalmente hanno sempre avversato la democrazia. In realtà ciò è avvenuto ovunque ci sia stata una diffusa ed estrema convinzione d'essere i depositari dell'unica verità esistente,sia che questa fosse religiosa o il suo contrario,che fosse filosofica etc. il giusto ma utopistico atteggiamento,ad ogni livello sociale e politico,dovrebbe consentire di praticare ogni credo senza che questo,il dominante, impedisca o obblighi coloro che credono in altro o che non credono,a sottostare a leggi emanate in relazione a chi di turno ha il potere di emanarle,indirizzarle o controllarle,ma è appunto solo utopia.
briandinazareth Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa @ascoltoebasta Le religioni, proponendosi come depositarie della verità, sono ontologicamente opposte al concetto di democrazia, che presuppone visioni diverse della vita e un certo irrinunciabile relativismo. Se io posseggo la verità tutto il resto non può che essere errore. Inoltre c'è la questione del potere e del controllo etico della società, che è necessariamente antidemocratico Per questo la democrazia può esistere solo dove c'è una divisione profonda tra chiese e stati. Che è esattamente quello che si vede nel mondo
LUIGI64 Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa Qualora ci si scagliasse contro la dimensione del trascendente in senso lato, che non inficia minimamente sul giusto laicismo delle istituzioni,si genererebbe un corto circuito culturale e civile, espressione di intolleranza verso la pluralità delle visioni e del pensiero
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