Discopersempre2 Inviato 23 Settembre Inviato 23 Settembre 'Sera a tutti, è tanto che ci penso: Sarebbe possibile stilare un elenco dei più comuni termini audiofili e relativi significati, di modo che, chi non abbia esperienza/possibilità di comparare i vari impianti, possa comprendere senza che vi "maledica" ogni volta? (). Ad esempio: suono caldo, freddo, dinamico, collo di bottiglia, benda...ooppps....garza elastica ()....e via discorrendo, fino ad arrivare al benedetto nero infrastrumentale?! A chi mi aiuterà in questo percorso, verranno tolti gli spilloni della Macumba. Grazie 🙏.
Questo è un messaggio popolare. ilmisuratore Inviato 23 Settembre Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Settembre Lascia perdere i termini audiofili...basati sugli attributi sonori riconosciuti Dinamica rappresenta la capacità della registrazione di restituire correttamente l'espressione che il musicista o i musicisti affidano alle variazioni di volume del loro o dei loro strumenti, ovvero la capacità della registrazione di restituire i pianissimi ed i fortissimi passando dagli uni agli altri, ed il viceversa, con una gamma di volumi intermedi più o meno ricca (attributo corrispondente = forza) Palcoscenico Sonoro (sound stage) con questo parametro si vuole identificare la capacità di una incisione di restituire la sensazione di percezione tridimensionale dello spazio all'interno del quale è avvenuto l'evento sonoro, in altri termini il palcoscenico sonoro definisce la buona, o meno, riuscita del tentativo di non deformare l'ambiente che contorna l'evento sonoro, da parte dell'incisore (attributo corrispondente = spazialità) Equilibrio Tonale (tonal balance): questo parametro definisce l'aderenza o meno del timbro di un insieme di suoni registrati al timbro che questi posseggono nella realtà: ogni registrazione, rispetto ad una esecuzione reale, può essere complessivamente più o meno colorata e risultare complessivamente più cupa, eccedendo in una equalizzazione che privilegia le basse frequenze, o più brillante, denunciando una eccessiva benevolenza verso le medio alte frequenze: l'equilibrio tonale riassume la nostra impressione sulla qualità timbrica, o equalizzazione del suono complessivo (attributo corrispondente = calore) Dettaglio è la capacità di una registrazione di fornire all'ascoltatore la possibilità di individuare più o meno confusamente ogni singolo strumento e, di questo, la sonorità e le altezze durante i fraseggi: maggiore è il dettaglio, maggiore è la differenziazione fra ogni evento sonoro, con termini di distinzione di ogni strumento da un altro e di ogni nota eseguita dall'altra (attributo corrispondente = chiarezza) Fatica da ascolto Senso di affaticamento che si manifesta durante l’ascolto prolungato Brillanza percezione delle note più alte limpide e cristalline Attributi sonori secondo BERANEK Intimità – quanto il suono viene percepito vicino all’ascoltatore; legata al tempo di arrivo delle prime riflessioni. Pienezza / Presenza – sensazione di ricchezza del suono, data dal giusto equilibrio tra suono diretto e riverberato. Chiarezza – grado di definizione dei dettagli sonori, utile a distinguere linee melodiche e strumenti. Calore – correlato al rapporto di energia tra basse e alte frequenze (un decadimento più lento delle basse frequenze aumenta la sensazione di “calore”). Brillantezza – sensazione di luminosità e chiarezza nelle alte frequenze. Riverberazione / Liveness – percezione della durata e della diffusione del suono nello spazio. Diffusività – capacità della sala di avvolgere l’ascoltatore con il suono proveniente da più direzioni. Bilanciamento e fusione – equilibrio tra le varie sezioni orchestrali e coesione del suono complessivo. Dinamica – capacità della sala di rendere i contrasti tra i forti e i pianissimi. 7 1
Discopersempre2 Inviato 23 Settembre Autore Inviato 23 Settembre 42 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Lascia perdere i termini audiofil Quindi i vari: suono caldo, freddo, etc., etc.?! 🤔.
ilmisuratore Inviato 23 Settembre Inviato 23 Settembre 29 minuti fa, Discopersempre2 ha scritto: Quindi i vari: suono caldo, freddo, etc., etc.?! 🤔. Folkclore
senek65 Inviato 23 Settembre Inviato 23 Settembre 59 minuti fa, Discopersempre2 ha scritto: E invece col suono: "duro/morbido", dipende dalla durezza del cibo?! Ma che te possino.... Dal materiale delle cupole del tweeter: seta/morbido - diamante/duro
senek65 Inviato 23 Settembre Inviato 23 Settembre Seriamente ...Molto semplicemente si cerca di trovare parole per descrivere un suono : cosa non semplice e molto personale.
Discopersempre2 Inviato 23 Settembre Autore Inviato 23 Settembre 2 ore fa, senek65 ha scritto: Seriamente ...Molto semplicemente si cerca di trovare parole per descrivere un suono : cosa non semplice e molto personale. Pensa, poi, a chi è alle prime armi....oppure non ha avuto tempo/possibilità di fare comparizioni.
Jarvis Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre Non sono d'accordo nell'etichettare come folklore le espressioni audiofile quando poi allo stesso tempo si propongono termini " scientifici" alternativi che hanno significati simili. Ah beh, se l'ha detto Beranek! Perché mai bisogna preferire la fisica e la matematica rispetto ad approcci piu umanistici? Io sono per la pacifica coesistenza di entrambi
Jarvis Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 16 ore fa, Discopersempre2 ha scritto: suono caldo, freddo, dinamico, collo di bottiglia, benda... Tra l'altro i musicisti, classici e non, per descrivere il suono degli strumenti usano espressioni simili a quelle audiofile piuttosto che "brillanza". Quelle sopra citate ad esempio sono il minimo sindacale e chiunque ne mastichi un pò ne conosce il significato.
ilmisuratore Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 1 ora fa, Jarvis ha scritto: Non sono d'accordo nell'etichettare come folklore le espressioni audiofile quando poi allo stesso tempo si propongono termini " scientifici" alternativi che hanno significati simili. Ah beh, se l'ha detto Beranek! Perché mai bisogna preferire la fisica e la matematica rispetto ad approcci piu umanistici? Io sono per la pacifica coesistenza di entrambi ... è per cercare di ottenere una certa uniformità di espressione Per il resto anch'io ho sparato qualche termine folcloristico per descrivere alcune caratteristiche del suono...tipo ad esempio la voce che se realistica ho aggiunto il termine "umana"...e se manca corpo spesso dico che manca della parte "toracica" Sulle alte frequenze mi sono espresso con termini del tipo "vetrose" 1
widemediaphotography Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 16 ore fa, Discopersempre2 ha scritto: Quindi i vari: suono caldo, freddo, etc., etc.?! 🤔. Serve il termometro per misurare una grandezza fisica che varia tra il caldo e il freddo. 1
davenrk Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre Qualche castroneria nel corso del tempo è entrata nel vocabolario audiofilo, tipo i famosi "violini setosi" 1
Jarvis Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 8 ore fa, davenrk ha scritto: Qualche castroneria nel corso del tempo è entrata nel vocabolario audiofilo, tipo i famosi "violini setosi" Nessuna castroneria. Le corde del violino vengono a contatto con il crine ( naturale di cavallo o sintetico). Le corde stesse oltre che di materiale metallico possono essere, in contesti filologici, di budello. Il risultato è un suono che ha un attacco, una base serica, appunto liscia non di grana grossa quale sarebbe, in ipotesi estrema, quella che deriverebbe se utilizzassi al posto dell'archetto la grattuggia del parmigiano. 2
davenrk Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 5 ore fa, Jarvis ha scritto: Nessuna castroneria. Le corde del violino vengono a contatto con il crine ( naturale di cavallo o sintetico). Le corde stesse oltre che di materiale metallico possono essere, in contesti filologici, di budello. Il risultato è un suono che ha un attacco, una base serica, appunto liscia non di grana grossa quale sarebbe, in ipotesi estrema, quella che deriverebbe se utilizzassi al posto dell'archetto la grattuggia del parmigiano. Violini o più in generale "archi setosi" indicano un suono morbido o soave. E può essere benissimo così nella realtà, ma non sempre. Il problema è che nell'immaginario dell'audiofilo gli archi per suonare bene devono essere sempre così, ed è qui il problema di fondo... In realtà un violino o un arco in generale può suonare setoso=morbido, ma anche pungente o addirittura aggressivo, a seconda di come lo si suona e da quanto richiesto dallo spartito. 1
Discopersempre2 Inviato 24 Settembre Autore Inviato 24 Settembre 7 minuti fa, davenrk ha scritto: In realtà un violino o un arco in generale può suonare setoso=morbido, ma anche pungente o addirittura aggressivo, a seconda di come lo si suona e da quanto richiesto dallo spartito Mi sembra che, detta così, non faccia una grinza.....un po' come il pianoforte o la chitarra (specie la classica) che, in base a chi la suona/del pezzo musicale stesso, può suonare dolce/aggressivo.
Discopersempre2 Inviato 24 Settembre Autore Inviato 24 Settembre 13 ore fa, ilmisuratore ha scritto: Sulle alte frequenze mi sono espresso con termini del tipo "vetrose" Poi, "si" meravigliano se un povero Cristo apre un thread per "cercare" di capirci qualcosa.
rpezzane Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre @ilmisuratore diciamo che qualcuna ne hai presa ma molte le hai proprio create. Quello che tu chiami dettaglio in realtà è trasparenza. La dinamica hai descritto la macro dinamica ma esiste anche la micro dinamica che è la capacità di un impianto di esaltare anche le piccole variazioni di volume. La macro e la caretteristica di forza come la chiami tu mentre la micro e la capacità di trasmettere delicatezza. per il resto la brillanza l’ho scoperta stasera. E altre cose non mi trovo proprio. buona serata
ilmisuratore Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 12 minuti fa, rpezzane ha scritto: diciamo che qualcuna ne hai presa ma molte le hai proprio create. Non ho creato un bel niente Riporto quanto descritto dall'ingegnere acustico L. Beranek, una delle figure più importanti dell’acustica architettonica del Novecento Se a te piacciono altri termini puoi aggiungerne quanti ne desideri
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