alexis Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa https://www.headphonesty.com/ non sono quindi l‘unico a pensarla così.. il Dr. Gauder, che per chi non lo conoscesse una vera autorità nel settore della progettazione di sistemi acustici in Germania.. insiste sulla perniciosità di tale strumento per affrontare l‘acustica ambientale .. e chi sono io per contraddirlo? 2
davenrk Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa Il link è questo: https://www.headphonesty.com/2025/09/digital-room-correction-drains-music-warns-engineer/ 1 1
alexis Inviato 1 ora fa Autore Inviato 1 ora fa @davenrk hai ragione, grazie. Ma andiamo a leggerci l'estratto di quanto sostiene Gauder The Case Against Digital Room Correction DSP room correction is standard in modern AVRs and many active speakers, and it’s marketed as an intelligent fix for imperfect rooms. Dr. Roland Gauder, designer at Gauder Akustik, argues the opposite: that it often does more harm than good. Gauder contends that inserting an A/D → DSP → D/A stage adds jitter, processing delay, and rounding errors that blunt transients and sap immediacy from the signal. “Then the music sounds a little bit boring. It’s not as authentic as it used to be,” Gauder said during an interview at the AXPONA. He also criticizes how corrections are frequently derived: multiple microphone samples are combined into a single target, which he says fails to truly optimize any one seat.
TetsuSan Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa Non esistono medicine senza effetti collaterali, quello che afferma il Doctor non è giusto : è lapalissiano. Resta da vedere cosa succede se NON applico la correzione tramite DSP. Ormai tale procedura è praticamente obbligatoria negli impianti PA per concerti di musica amplificata. E' usatissima nelle regie degli studi, dove peraltro si registra in digitale. A casa propria, tuttavia, ognuno è libero di fare ciò che vuole. Se ritiene di utilizzare la correzione ambientale tramite DSP, sa cosa guadagna e sa cosa perde. Sempre ammesso che perda qualcosa. La musica che ascolta l'utilizzatore del DSP contiene i dettagli citati dal Doctor ? Le sue orecchie (di chi usa il DSP) sono buone ed allenate come quelle del Doctor ??? Se mi baso sulle tipologie di musiche che sento ultimamente al Milano Hi End, tipicamente in streaming, il DSP non ha nulla da danneggiare perché probabilmente certi dettagli o non ci sono mai stati, o non ci sono più. 1 1
Dufay Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa 1 ora fa, alexis ha scritto: https://www.headphonesty.com/ non sono quindi l‘unico a pensarla così.. il Dr. Gauder, che per chi non lo conoscesse una vera autorità nel settore della progettazione di sistemi acustici in Germania.. insiste sulla perniciosità di tale strumento per affrontare l‘acustica ambientale .. e chi sono io per contraddirlo? Orco cane se ne sono accorti ... Garza sul suono a tutto andare 1
bluenote Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa 29 minuti fa, alexis ha scritto: Gauder contends that inserting an A/D → DSP → D/A stage adds jitter, processing delay, and rounding errors that blunt transients and sap immediacy from the signal. Parla di conversione analogico digitale mi pare. E grazie al cavolo...ma se si lavora in ambito esclusivamente digitale?
TetsuSan Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa 4 minuti fa, bluenote ha scritto: ma se si lavora in ambito esclusivamente digitale? Vale quello che ho scritto. Amico mio, la musica è comunque analogica, le tue orecchie sono analogiche. Il convertitore A/D non c'è in un solo caso : se tu ascolti solo musica "sintetica". Vedi tu. 2
TetsuSan Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa 3 minuti fa, Dufay ha scritto: Forza dottor Gauder! Chiunque tu sia. Detto da uno che ascolta con lo smartphone.......
alexis Inviato 1 ora fa Autore Inviato 1 ora fa certi giudizi vanno pesati, non solo contati.. una cosa se lo dice uno con un background accademico e sperimentale con il Gauder, un' altra se espressi dai tipici audiofili con deriva tecnoide smanacciando dsp con impianti improbabili in ambienti disastrati..
dec Inviato 58 minuti fa Inviato 58 minuti fa Sostanzialmente la critica è rivolta a quei DSP "basici" che, pensando solo a modificare la risposta in frequenza, rischiano di far danni alla risposta nel dominio del tempo. Tuttavia ci sono DSP, come quello che uso, che correggono perfettamente sia la rif che la fase, cosa impossibile da fare in ambito analogico. Insomma, la critica mi sembra in ritardo rispetto alle attuali possibilità della tecnologia. 1
one4seven Inviato 58 minuti fa Inviato 58 minuti fa Sta spopolando quel portale per audiofili. Su Faccia libro te lo ritrovi sempre in mezzo A mio avviso, qualche buon articolo in mezzo a tante baggianate. Le immagini che mettono per richiamare l'attenzione sono abbastanza indicative... Tutte su questo genere. . . 1
Dufay Inviato 53 minuti fa Inviato 53 minuti fa 9 minuti fa, TetsuSan ha scritto: Detto da uno che ascolta con lo smartphone....... Come usare una sorgente come un'altra che cavolo c'entra mica equalizzo.
Felis Inviato 52 minuti fa Inviato 52 minuti fa Non so nell'anno domini 2025 che senso possa avere l'apologia del crossover passivo. Tutto il resto e la difesa oltranzista del proprio orticello va da sé.
Luca44 Inviato 52 minuti fa Inviato 52 minuti fa Certo se fa tutta quella tiritera per lavorare il segnale ( che se si tratta di registrazione recente ha già ha fatto una o più volte quella conversione ) qualche problemino se lo va a cercare, si può anche fare senza danni certo ma aumentare il numero di passaggi A/D D/A e peggio di apparecchi e cavi da attraversare non è la strada migliore per eliminare rischi... Sicuramente è vera, anche lavorando in solo digitale al momento di usare il DSP, questa ultima affermazione riportata: "He also criticizes how corrections are frequently derived: multiple microphone samples are combined into a single target, which he says fails to truly optimize any one seat." Tradotto: "Critica anche il modo in cui le correzioni sono frequentemente derivate: più campioni di microfono vengono combinati in un singolo obiettivo, il che, secondo lui, non riesce a ottimizzare realmente nessun posto." La correzione per essere perfetta va ottimizzata per un'area ristrettissima, ottimizzare un po' per tutto un ambiente o comunque per molti posti, serve laddove non si possa far altrimenti per migliorare una sala ampia ma è per forza un compromesso che non consentirà a nessun ascoltatore la fruizione di eccellenza, riesce però a far sentire non troppo male a un bel po' di ascoltatori. Comunque qualunque cosa si faccia su questa terra ci sarà chi avrà posizioni antitetiche anche alle evidenze scientifiche, ci sarà pure chi sarà non solo sostenitore ma "tifoso" delle proprie idee, lo abbiamo visto più volte negli ultimi anni in tutti i settori della vita. Non credo comunque che nessuno affermi che un ambiente ottimizzato con trattamento passivo, magari da un professionista, sia inferiore all'uso del DSP, solo che il dsp è utilizzabilissimo anche in ambienti non dedicati e in presenza di consorti, il primo invece...Dipende dalla sorte e dalla consorte !
TetsuSan Inviato 51 minuti fa Inviato 51 minuti fa 1 minuto fa, Dufay ha scritto: Come usare una sorgente come un'altra che cavolo c'entra mica equalizzo. Sicuro che nel tuo coso non ci siano DSP attivi ?
Dufay Inviato 51 minuti fa Inviato 51 minuti fa 11 minuti fa, alexis ha scritto: certi giudizi vanno pesati, non solo contati.. una cosa se lo dice uno con un background accademico e sperimentale con il Gauder, un' altra se espressi dai tipici audiofili con deriva tecnoide smanacciando dsp con impianti improbabili in ambienti disastrati.. Che tra l'altro al massimo avranno progettato un reggimensola
Dufay Inviato 44 minuti fa Inviato 44 minuti fa 4 minuti fa, TetsuSan ha scritto: Sicuro che nel tuo coso non ci siano DSP attivi ? Il DSP c'era pure sul vecchio Vimak uno dei primi tra l'altro . Ma è una sorgente come sia fatta interessa poco. Qui si sta parlando di interventi successivi che Mirano a migliorare il suono e invece nella maggior parte dei casi lo peggiorano come dice il dottor talda Italia è come dico pure io ormai da tanto tempo.
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