ascoltoebasta Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 2 ore fa, ilmisuratore ha scritto: .ma niente...prevale sempre lo scontro tra quello che percepisce e quello che non sente (prestare attenzione ai due termini "percepire" e "sentire") Sta proprio tutto lì,ogniqualvolta si deve valutare con un proprio senso,nessuna misura varrà quanto il nostro senso ci comunicherà,so che può esser difficile da accettare ma non esiste alcun metro universale di valutazione.
alexis Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 4 ore fa, gimmetto ha scritto: non conosco Dante e sono sordo Tertium non datur.. 1
Moderatori paolosances Inviato 5 Ottobre Moderatori Inviato 5 Ottobre 1 ora fa, alexis ha scritto: Tertium non datur.. Sic stantibus rebus
ascoltoebasta Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 15 minuti fa, paolosances ha scritto: 1 ora fa, alexis ha scritto: Tertium non datur.. Sic stantibus rebus Nius nebilantis firmus...
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 1 ora fa, ascoltoebasta ha scritto: ,nessuna misura varrà quanto il nostro senso ci comunicherà ...basta accettare ed essere consapevoli che il "nostro senso" molto spesso non ci azzecca e comunica una cosa per un altra Quante volte il "nostro senso" percepisce cose diverse anche quando oggettivamente diverse non sono ? Uno può benissimo dire "ho avuto queste sensazioni" e la cosa finisce li...ma da qui ad oggettivare quello che i nostri sensi ci comunicano c'è di mezzo l'oceano I nostri sensi e quello che ci comunicano sono rispettabili Non è affatto comprovabile che quanto ci viene comunicato è realtà...per questa servono le misure e determinate prove metodologiche Chi ama essere trasportato dai propri sensi non corre in piazza a sbandierarlo prendendo per sordi gli altri su cose che hanno dell'assurdo perchè riceverebbe lo stesso trattamento di uno che crede che gli asini volano (se sostiene che l'asino vola) 1
ascoltoebasta Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 5 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: basta accettare ed essere consapevoli che il "nostro senso" molto spesso non ci azzecca e comunica una cosa per un altra Non è che non ci azzecca,è semplicemente il nostro senso,ad essere sbagliata è la convinzione che esista un "giusto".
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 10 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Non è che non ci azzecca,è semplicemente il nostro senso,ad essere sbagliata è la convinzione che esista un "giusto". Qui non sono d'accordo Se due files sono identici non puoi asserire che sono diversi, il "senso" ti sta comunicando una cosa sbagliata Una cosa è oggettivare...ed esiste il giusto...eccome se esiste Un altra cosa è percepire Non è condannabile la percezione E' invece totalmente fuori luogo attribuire l'errore alla misura nel momento in cui ti mette in evidenza un fatto inconfutabile come l'eguaglianza matematica dei due files (i files sono presi come esempio ampliabile a tutta una miriade di altre cose) Se per ogni sensazione dell'uomo si dovesse oggettivare qualcosa a quest'ora il mondo funzionerebbe sottosopra 1
ascoltoebasta Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto: Se due files sono identici non puoi asserire che sono diversi, il "senso" ti sta comunicando una cosa sbagliata Ma in questi casi è sufficiente una verifica in cieco. Io mi riferisco al fatto che non esiste un metro che,se rispettato,corrisponda al "corretto",per la semplice ragione che non potrebbe esistere,potrà essere corretto relativamente a parametri stabiliti per convenzione ma non corrispondenti al "sentire" di ognuno,esattamente come non si potrà mai stabilire una intensità luminosa che tutti preferiscano,stiam parlando di fatti reali su cui non dovrebbero esistere opinioni differenti,è semplicemente così e la ragione è la diversità di elaborazione dei nostri sensi.
scroodge Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 17 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: 23 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Se due files sono identici non puoi asserire che sono diversi, il "senso" ti sta comunicando una cosa sbagliata Ma in questi casi è sufficiente una verifica in cieco. In questi casi non serve a nulla. E' del tutto superflua. 1
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 11 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Ma in questi casi è sufficiente una verifica in cieco. Io mi riferisco al fatto che non esiste un metro che,se rispettato,corrisponda al "corretto",per la semplice ragione che non potrebbe esistere,potrà essere corretto relativamente a parametri stabiliti per convenzione ma non corrispondenti al "sentire" di ognuno,esattamente come non si potrà mai stabilire una intensità luminosa che tutti preferiscano,stiam parlando di fatti reali su cui non dovrebbero esistere opinioni differenti,è semplicemente così e la ragione è la diversità di elaborazione dei nostri sensi. ...addirittura verrebbe richiesta la prova in cieco per 2 files aventi il medesimo codice binario...suvvia Un pochettino di fiducia in piu sullo strumento...almeno nei casi in cui l'errore non è nemmeno prevedibile Non è che la prova in cieco non la condivida, anzi...l'ho sempre sostenuta...ne faccio ampiamente uso...ma ci sono casi in cui si può evitare benissimo Il test in cieco va bene per valutare cose "potenzialmente udibili" (e queste grandezze si straconoscono) ma per cose la cui potenzialità udibile equivale a zero sarebbe una perdita di tempo Se due segnali differiscono a -140 dB tu pensi che mi metta li a perderci tempo ?
ascoltoebasta Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre Adesso, scroodge ha scritto: In questi casi non serve a nulla. E' del tutto superflua. Farla non costa nulla e si otterrà un risultato inconfutabile. 1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto: addirittura verrebbe richiesta la prova in cieco per 2 files aventi il medesimo codice binario...suvvia Se uno sostiene di avvertire differenze la si fa,come ho già scritto non costa nulla e si potrà smentire senza possibilità di replica,chi sosteneva di sentire differenze. 3 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Il test in cieco va bene per valutare cose "potenzialmente udibili" Ma infatti il test andrebbe usato per confermare o negare le prime impressioni,io ho sempre e solo fatto così,non è questione di aver fiducia o no nello strumento di misura ma,se ho la possibilità di far confronti in cieco,preferisco questo tipo di conferma,che è indiscutibile e ottenuta con il senso dell'udito che utilizzerò per fruire delle gioie di questa passione.
Necro Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 20 ore fa, ilmisuratore ha scritto: ...nemmeno a me... Si sono consumati fiumi di parole riguardo ""l'inutilità"" delle prove in cieco Misure e prove in cieco in ambito audiofilo provocano malessere e idiosincrasia...ma proprio per il fatto che tali meccanismi vertono a smascherare la realtà delle cose eh si. Però se poi dalle prove in cieco viene fuori che 2 file binari identici sono diversi o che due cavi coassiali danno un risultato diverso su un DAC dotato di reclock su coax, significa che sono fatte male: non sono "in cieco", via, sono al limite "in ipovedente" Quindi riassumiamo: quello che mi piace, mi piace. Strilla a +10db a 6kHz? Va bene, mi piace! Rimbomba a 60Hz? Va bene, mi piace! Manca ogni contenuto basso sotto i 50Hz? Va bene, mi piace! Una tromba sembra un sassofono, ma tanto non ne ho mai sentito uno dal vivo? Va bene, mi piace! Insomma, ognuno può dire quello che vuole su tutto, basta che piaccia. Moderatori, possiamo chiudere il forum. Anzi, cambiamogli nome da Melius a Piacius Club. 1
scroodge Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 17 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: 24 minuti fa, scroodge ha scritto: In questi casi non serve a nulla. E' del tutto superflua. Farla non costa nulla e si otterrà un risultato inconfutabile. Inconfutabile è il confronto bit per bit dei due file, che ha decretato la perfetta uguaglianza. Punto di partenza: uno percepisce diversi 2 file identici. SE al blind test emerge che il tester li riconosce come significativamente diversi, significa che significamente sta sbagliando. SE al blind test li riconosce come significativamente uguali, signifca che il suo primo giudizio era sbagliato. Ergo: il suo sistema percettivo in questo specifico caso, sbaglia. E sbaglia in entrambe le prove. Nel primo caso il tester ne ha la prova al termine del test, nel secondo ha la prova che sbagliava nel giudizio pre-test. E' per questo motivo che, in questo caso, fare un blind è inutile. Poi, certo, ognuno dispone del proprio tempo come vuole, ci mancherebbe 1
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 15 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Se uno sostiene di avvertire differenze la si fa ...soltanto se di misurazioni non ne capisce una fava
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 4 minuti fa, scroodge ha scritto: SE al blind test emerge che il tester li riconosce come significativamente diversi, significa che significamente sta sbagliando. Esattamente, per certe cose si può arrivare al punto da invalidare perfino una prova in cieco...ritenendola fortunosa Come lanciare la monetina e fortunosamente prenderci sempre testa piuttosto che croce
ascoltoebasta Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 4 minuti fa, scroodge ha scritto: SE al blind test emerge che il tester li riconosce come significativamente diversi, significa che significamente sta sbagliando. Se chi si sottopone al blind test per un certo numero di volte e in modo totalmente random, riconosce sempre le differenze significa che le riconosce sempre e quindi lui le percepisce.Non sto dicendo che sia cosa possibile,ma solo che se avvenisse,la risposta sarebbe solo una. 2 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: soltanto se di misurazioni non ne capisce una fava Ma no,la si fa soltanto per poi potergli dire che non solo le misure avevano ragione ma lo hai corroborato con le tue prove in cieco,fallite,e la discussione finirebbe lì.
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 6 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Ma no,la si fa soltanto per poi potergli dire che non solo le misure avevano ragione ma lo hai corroborato con le tue prove in cieco,fallite,e la discussione finirebbe lì. Professionalmente il test in cieco (eseguito con tutti i crismi e valido soltanto per il contesto e l'ascoltatore in cui si effettua) trova spazio nel momento in cui 2 segnali differiscono con sufficienza e bussano alle porte delle JND-JDD
ilmisuratore Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 18 minuti fa, Necro ha scritto: eh si. Però se poi dalle prove in cieco viene fuori che 2 file binari identici sono diversi o che due cavi coassiali danno un risultato diverso su un DAC dotato di reclock su coax, significa che sono fatte male: non sono "in cieco", via, sono al limite "in ipovedente" ...è anche vero
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