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Melius Club

Gli studi scientifici sulla percezione audio


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Mighty Quinn
Inviato
4 minuti fa, Berico ha scritto:

problema è a monte in non proverei mai un piedino ne un cavo ne un qualsiasi voglia accessorio o diffusore, che non sia stato progettato prima con un intento chiaro e dichiarato, ammetto la creazione a tentativi ma poi voglio i dati, come si comporta quel piedino quel mat quel clamp come agisce dove agisce e il perchè agisce, altrimenti siamo non al medioevo ma prima , molto prima

Mi sembra in linea di principio tutto molto condivisibile e sensato 

Ci vedo diverse criticità ma in linea di principio tutto ok 

Inviato
3 minuti fa, Berico ha scritto:

Continui a desumere esperienze altrui  senza dati. 

Ci ho provato per mesi. E' inutile.

Inviato
5 minuti fa, Mighty Quinn ha scritto:

Mi sembra in linea di principio tutto molto condivisibile e sensato 

Ci vedo diverse criticità ma in linea di principio tutto ok 

non ci son criticità il manufatto deve avere caratteristiche e dati chiari, e intenti sul funzionamento , se poi  il produttore è bravo potrà anche fare studi predittivi nei vari casi d'uso, ossia ''inserito nella catena come si comporterà in determinati casi'' , poi per carità come nel caso dei tortellini a qualcuno piacerà un marca ad  altri meno. Ma un range ci deve essere se no vale tutto. 

Inviato
10 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Vero però se mio figlio ha la febbre e prende paracetamolo la febbre scende mentre se prende ibuprofene che statisticamente è più efficace da quel punto di vista è come se prendesse acqua fresca. La differenza è proprio questa in medicina sono stati inventati i test in cieco proprio per questo motivo perchè la medicina è statistica e si va a misurare un farmaco e se ne verificano gli effetti. Non c'è nulla di percettivo o soggettivo. La febbre scende opppure no. Non c'è la via di mezzo. L'ascolto musicale co sta roba non ci azzecca nulla così come i gusti musicali. A qualcuno piace il metal mentre io lo odio. A me piace il jazz, e manco tutto, ad altri fa dormire. Tutto qui.

Bisognerebbe avere più rispetto e abbassare tutti i toni, anche tu, quello che scrivi è corretto ma parte sempre tutto da studi scientifici, pubblicazioni e peer review, il metodo funziona,  bisogna rispettarlo perchè ci fa campare,  esistono studi su tutto,  chi vuole sfuggirne è libero ma  se propina esperienze proprie che escono dal seminato deve accettare il contradditorio e il contradditorio non puo' essere ''a me piace così'' perchè se a tuo figlio funziona meglio un principio attivo piuttosto che un altro lo si sa il perchè. 

  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, Berico ha scritto:

Bisognerebbe avere più rispetto e abbassare tutti i toni, anche tu, quello che scrivi è corretto ma parte sempre tutto da studi scientifici, pubblicazioni e peer review, il metodo funziona,  bisogna rispettarlo perchè ci fa campare,  esistono studi su tutto,  chi vuole sfuggirne è libero ma  se propina esperienze proprie che escono dal seminato deve accettare il contradditorio e il contradditorio non puo' essere ''a me piace così'' perchè se a tuo figlio funziona meglio un principio attivo piuttosto che un altro lo si sa il perchè.

Scusa ma qui non c'è nessun tono da abbassare. Il metodo funziona e ci mancherebbe, ma per misurare grandezze oggettive (vedi la temperatura corporea come esempio). Non funziona manco per il cavolo quando si vuole dare oggettività a qualcosa che di suo è l'essenza della soggettività ovvero una percezione. Per quanto si sforzi @grisulea con il postare test statistici, se tu fai sentire un certo brano musicale di qualunque genere a 100 persone, e chiedi se di fornte a quella musica sono neutre, entusiaste o disgustate tu troverai una distribuzione di risposte diversa a seconda del campione e della musica. Se metti il metal probabilmete avrai una polarizzazione tra entusiasmo e disperezzo. Se metti pop avrai risposte più distribuite ma sono statistiche inutili al fine di capire ciò che piace a me. Potrai dire, se il campione è significativo, come in italia è apprezzato quel tale genere. E se per assurdo lo chiediamo a 100000 persone tra cui tu e 99.999 diranno che il pop è fichissimo ma a te fa schifo non è che cambierai opinione perchè la massa dice quello.

Non so come altro spiegare dei concetti che dovrebbero essere da scuola media. E non ho capito quale è il tono alto che avrei usato. Forse è che la pazienza ad un certo punto viene meno.

Saluti

Inviato
8 minuti fa, captainsensible ha scritto:

I fenomeni percettivi, sebbene abbiano delle specificità che variano da individuo ad individuo, hanno delle caratteristiche comuni, ad esempio come identificano la provenienza dei suoni, o effetti quali quelli di mascheratura, altrimenti le codifiche percettive (.mp3, aac.) funzionerebbero solo con un numero limitato di persone.

Invece non è così.

Ovviamente un orecchio allenato e istruito coglie cose che altri non colgono, ma non perchè gli altri non le sentano, semplicemente non le identificano come tali.

Sono d'accordo con te ma non comprendo il nesso con la discussione

Inviato
1 minuto fa, scroodge ha scritto:

Non proprio

I blind test vengono comunemente impiegati  nela sperimentazione farmacologica, proprio per comprendere e valutare l'importanza della "soggettività" quando si assume (utile test in cieco) e si somministra (utile il test in doppio cieco) un farmaco, in relazione all'esito atteso.

Ne ho condotto più di qualcuno per farmaci che poi sono diventati di uso comune.

Come soggettivamente un individuo reagisce al farmaco. Cosa misurabile. Che esattamente quello che ho scritto. Non siamo nell'ambito della percezione.

I test in cieco doppio e triplo sono stati inventati proprio nell'ambito della farmacologia giustappunto per questo

3 minuti fa, scroodge ha scritto:

Nel campo della progettazione di apparecchi audio e nella valutazione del loro funzionamento, il blind test è stato, ed è comunemente usato da progettisti e da ricercatori per lo stesso identico motivo, valutare la soggettività in relazione all'effetto, o meglio, in questo caso specifico, al giudizio.

Anche qui, ne ho condotti parecchi quando mi sono trovato nella necessità di capire approfonditamente il comportamento all'ascolto, di apparecchi o di procedure di processamento del segnale audio.

Si li puoi fare anche nell'ascolto. Ho fatto l'esempio dell'ascolto di un brano qualunque, ma rimangono confinati nella statistica e per capire quali sono orientamenti di massa. Nulla ci azzeccano con l'individuo. Si analizzano i comportamenti di massa e su giudizi che derivano da percezioni. E in questo caso tu potresti ottenere risultati diversi in momenti diversi svolgendo il test sullo stesso identico campione.

Inviato
15 minuti fa, captainsensible ha scritto:

I fenomeni percettivi, sebbene abbiano delle specificità che variano da individuo ad individuo, hanno delle caratteristiche comuni, ad esempio come identificano la provenienza dei suoni, o effetti quali quelli di mascheratura, altrimenti le codifiche percettive (.mp3, aac.) funzionerebbero solo con un numero limitato di persone.

Invece non è così.

Ovviamente un orecchio allenato e istruito coglie cose che altri non colgono, ma non perchè gli altri non le sentano, semplicemente non le identificano come tali.

CS

Questo è molto vero, tanto che i tanto (comprensibilmente) citati Olive e Toole hanno scritto un interessantissimo articolo sulla importanza e sull'influenza di tester "allenati" e "selezionati" nei test di ascolto

captainsensible
Inviato

@rpezzane il nesso secondo me ci sarebbe, ma non vorrei disturbare oltremodo questo acceso dibattito, quindi mi ritiro in buon ordine.

 

CS

ascoltoebasta
Inviato
57 minuti fa, grisulea ha scritto:

Peccato non sia statisticamente così in altissima percentuale e sui parametri più importanti dell'audio riprotto. Tu insisti su questo discorso, scientificamente, per quanto è stato possibile verificare, è sbagliato. 

Ti ripeto che il più affidabile studio è quello delle diverse scelte e preferenze di suono che ognuno ha fatto per i propri ascolti quotidiani,pur potendosi permettere qualunque tipo di suono,esattamente come qualunque scelta coinvolga i nostri sensi.

  • Melius 1
Inviato
8 minuti fa, scroodge ha scritto:

Questo è molto vero, tanto che i tanto (comprensibilmente) citati Olive e Toole hanno scritto un interessantissimo articolo sulla importanza e sull'influenza di tester "allenati" e "selezionati" nei test di ascolto

Perfetto, concordo. Però non mi è chiaro dove si vuole arrivare, visto che c'è qualcuno che asserisce che il percepito dell'essere umano è sbagliato faccio questa domanda.

Se io faccio ascoltare il mio impianto a 99 persone e queste dicono che fa cagare il suono ascoltato, ma a me quel suono piace da morire, mi emoziona e mi fa stare bene. Secondo te io sto sbagliando ? Dovrei cambiare lo stereo ?

Inviato
4 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Ti ripeto che il più affidabile studio è quello delle diverse scelte e preferenze di suono che ognuno ha fatto per i propri ascolti quotidiani

Francamente non vedo nessun nesso con l'argomento. Il titolo è se ci sono studi, ci sono e dicono quello che dicono. A te non interessano e non li consideri attendibili. Va benissimo. Sono fatti tuoi. Lo studio non perde la sua validità. 

Inviato
1 ora fa, Berico ha scritto:

che dati hai su di me per sputare sentenze? 

Idem come post precedente. A parte che non sono sentenze ma evidenza dello studio a me quello che fai tu interessa poco. Rileggi il titolo. Vuoi che ti dica quello che pensi tu o quello che dicono i più importanti studi e studiosi? Perché di quelli stiamo parlando. 

ascoltoebasta
Inviato
4 minuti fa, grisulea ha scritto:

Francamente non vedo nessun nesso con l'argomento. Il titolo è se ci sono studi, ci sono e dicono quello che dicono. A te non interessano e non li consideri attendibili. Va benissimo.

Non è che li considero attendibili io,è semplicemente quel che accade in tutto l'ambiente hi fi,in funzione della propria percezione e di tutto ciò che sta a valle,si preferiscono suoni ed equilibri differenti,pur sapendo che esiste la possibilità di ottenere il suono perfetto, per le misure,ma non perfetto per chiunque.

Inviato
1 minuto fa, ascoltoebasta ha scritto:

preferiscono suoni ed equilibri differenti,pur sapendo che esiste la possibilità di ottenere il suono perfetto, per le misure,ma non perfetto per chiunque.

Di nuovo non c'entra nulla, se non ti informi sull'argomento poi dai risposte come queste. La perfezione non c'entra nulla. 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, rpezzane ha scritto:

Se io faccio ascoltare il mio impianto a 99 persone e queste dicono che fa cagare il suono ascoltato, ma a me quel suono piace da morire,

Non mi piace questo modo di esprimersi... transeat... 

Questo "evento" così come descritto, significa a me, una unica cosa: a quelle 99 persone il tuo impianto non è piaciuto

 

1 ora fa, rpezzane ha scritto:

ma a me quel suono piace da morire, mi emoziona e mi fa stare bene. Secondo te io sto sbagliando ?

No.

Sicuramente no.

Nessuno sbaglio.

Nessun errore
 

1 ora fa, rpezzane ha scritto:

Dovrei cambiare lo stereo ?

Se sei persona influenzabile, sì

Viceversa, lo tieni, e te lo godi

Io, farei senz'altro così.
 

1 ora fa, rpezzane ha scritto:

Però non mi è chiaro dove si vuole arrivare

Se lo chiedi a me, da nessuna parte, rispondevo, nei termini che hai letto, e nient'altro che questo, a @captainsensible ovvero che in certi test di ascolto è importante tenere in debita considerazione le caratteristiche dei tester, ovvero ancora, anche, che in alcuni casi potrebbe essere utile "utilizzare" tester "allenati" o dopo opportuno e specifico "training". 

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