Velvet Inviato 28 Settembre Inviato 28 Settembre Come prevedibile e previsto, lo stato sta timidamente iniziando a stringere il cappio fiscale intorno all'utilizzo delle EV. L'ADE precisa un paio di aspetti in materia di Fringe benefit e utilizzo: 1) se l'assegnatario desidera ricaricare a casa (la soluzione più comoda per chi ha una EV, su questo siamo tutti d'accordo credo) " qualsiasi somma il dipendente paghi per ricariche elettriche a uso privato deve essere trattenuta dalla sua retribuzione netta e non può essere dedotta dal valore del fringe benefit ai fini fiscali." Quindi la ricarica potrà avvenire solo su colonnine con la card aziendale, e in quel caso precisa l’Agenzia delle Entrate " l’addebito integrale del costo sarà a carico della società, anche per l’uso privato del mezzo, ma entro un limite annuo di chilometri.". Non è dato sapere il limite, ma probabile siano i 15K km delle tabelle ACI su cui si calcola il Fringe benefit forfettario. Pochino se sommiamo utilizzo lavorativo e privato. 2) Nel caso di richiesta di optional sull'auto assegnata "l'azienda il cui dipendente chiede la personalizzazione della sua vettura poi è tenuta a detrarre la somma spesa per gli optional dalla sua busta paga. E, come sostituto d’imposta, l'azienda non potrà portare tale somma a riduzione del valore forfettario del fringe benefit (l’auto assegnata) soggetto a tassazione." Il primo punto mi pare piuttosto contraddittorio e discutibile, anche se appunto prevedibile nell'ottica di un graduale aumento del peso fiscale sulle EV che in qualche modo dovrà sostituire le accise sui carburanti, i bolli ecc. 1
Velvet Inviato 28 Settembre Autore Inviato 28 Settembre Nel frattempo emergono dati interessanti sugli effetti della norma (poi rimangiata nell'ennesimo dietro front governativo) che in pratica costringeva le aziende ad avere flotte solo EV per poter accedere ai benefici fiscali: - diminuzione del 40% del rinnovo flotta a fine ciclo (ovvero 4 aziende su 10 da quest'anno tirano avanti con ibride o termiche già nel parco auto) -spostamento di budget da altri settori aziendali (welfare, premi produzione ecc) per far fronte al costo più elevato della gestione delle flotte EV. https://www.repubblica.it/motori/2025/04/13/news/auto_aziendali_4_societa_su_10_non_rinnovano_il_parco_per_le_nuove_norme_sui_fringe_benefit-424125473/
Jack Inviato 28 Settembre Inviato 28 Settembre un paese da 1500€ al mese ma con 40 milioni di auto aziendali … non saranno troppe?
Velvet Inviato 28 Settembre Autore Inviato 28 Settembre 1.3 milioni di veicoli in verità non sono insignificanti, e sulle nuove immatricolazioni la percentuale di noleggi e flotte conta per ben il 30% (quasi un'auto su 3). Il 49% delle aziende italiane offre ad alcune fasce di dipendenti il benefit dell'auto aziendale. Si capisce come la materia vada maneggiata con attenzione da parte del legislatore. In Europa la percentuale è decisamente più elevata, il 12% del circolante è costituito da flotte.
Panurge Inviato 29 Settembre Inviato 29 Settembre Con le nuove norme il fringe su auto nuove "normali" picchia troppo sulla busta paga media.
Capotasto Inviato 30 Settembre Inviato 30 Settembre Ma io non ho mai capito una cosa: supponiamo di essere un libero professionista (avvocato, commercialista, etc...), da solo o membro di uno studio associato, e che le auto, fino a ieri termiche, siano sempre state acquistate con intestazione alla partita Iva o allo studio associato. Bene, fino a ieri uno faceva benzina/gasolio al distributore, chiedeva fattura volta per volta, e il costo andava in conto studio (che poi si detraeva quel che si poteva detrarre, e amen). Ma se uno adesso si compra una elettrica, sempre intesta allo studio, e poi se la ricarica di notte a casa, mediante wallbox, con la propria utenza domestica (della famiglia), come funziona per le detrazioni?
Velvet Inviato 30 Settembre Autore Inviato 30 Settembre Da ciò che si evince, ma la cosa immagino sarà ulteriormente chiarita, l'azienda ora può detrarre solo le ricariche tramite colonnina con card/app aziendale. A casa nisba. Anche perchè immagino non sia semplice documentare fiscalmente la cosa che finisce nel calderone del consumo domestico.
Capotasto Inviato 30 Settembre Inviato 30 Settembre @Velvet E allora tanto basta per rimanere con una termica, finché le producono.
Jack Inviato 1 Ottobre Inviato 1 Ottobre @Capotasto ricaricare a casa è talmente poco costoso che non è granché importante scaricare. Conta poco o nulla. Se si viaggia molto, parecchi km, si carica cmq dalle colonnine, si prende il rimborso e si beneficia anche di tuto il resto per le elettriche (purtroppo anche le stupide e contro producenti plug in) Credo che lo spirito della disposizione sia a) difendiamo i fornitori di colonnine b) se carichi a casa a quattro soldi non rompere le balle, pagatela te la corrente. Non mi sento in disaccordo, così fosse il razionale, anche se non ho mai avuto un'auto aziendale: in Svizzera usa molto poco per status gerarchico e ce l'ha solo alta dirigenza, ma alta. L'auto aziendale è 9 su 10 per i servizi di assistenza e per il commerciale che ci girano per necessità di raggiungere i clienti e non è considerato un benefit ma un mezzo di lavoro come un martello o una cazzuola.
Velvet Inviato 1 Ottobre Autore Inviato 1 Ottobre In Italia più che benefit da status gerarchico svolge la funzione di sostituto di stipendio, come i buoni pasto del resto. L'azienda scarica le spese, appioppa il benefit e tutti felici. E lo stipendio resta al palo. Contributi compresi. Chi ne trae più vantaggio sul lungo termine non è difficile da comprendere. 2
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