Elezioni in Francia e in Italia : è un momento brutto e delicato.

[Gall]

@Panurge

Beh forse a parte Crosetto che è 2 metri, probabilmente gli altri li potrebbe menare tutti guarda che quadricipite 

[LeoCleo]

Di quel che accade in Francia, me ne frega giusto zero. 

In Italia vedo un esecutivo forte, rafforzato dalle ultime vittorie regionali, che arriverà dritto come un treno a fine legislatura. Sarà un successo nazionale ed internazionale, l'Europa parlerà del primo Governo italiano dal dopoguerra che ha iniziato... e finito. Sarà un volano di popolarità che farà stravincere il cdx alle prossime elezioni. Mi gioco le Klipsch. 

Quanto al PdR, premesso che è una figura di fatto priva di poteri, dopo le figuracce di non aver trovato uno straccio di sostituto né a Napolitano né a Mattarella costringedoli entrambi ad imbarazzanti bis, direi che il problema non si pone: siamo sopravvissuti allora, un domani alla 350sima elezione uno spaventapasseri si troverà. 

[Muddy the Waters]

41 minuti fa, Jack ha scritto:

In Italia non c’è nessuna necessità di spremersi le meningi.

Lo si vedrà molto bene alla fine del giro regionale e soprattutto alle politiche. 

Sarà così plebiscitario il voto che si potrà far passare una bella riforma costituzionale nel secondo mandato. La ragazza è così giovane e vogliosa di incidere che può contare su decenni ancora. 

Non c’è nessuna relazione tra la situa francese e quella italiana

Il giro regionale indica solo che a votare ci vanno in pochi mentre la tensione sociale cresce costantemente .

In Italia semplicemente si applica il principio della rana bollita, il conto arriverà presto.

[Panurge]

@Gall coscie da sciacanuse

[gibraltar]

...e in Càignan musse de tersa man! 

[sandinista]

@LeoCleo posto che di democraticissimi francesi, a noi Italiani dovrebbe fregare giusto il nulla, perchè avvicinare le elezioni generali francesi alle regionali Italiane (ad ora vinte2 a zero per cx) vogliamo invitare alla catastrofe anche da noi?

 

 

[Velvet]

Più che i destini della Francia e Macron di cui ci frega il giusto (poco) dovrebbe preoccupare il destino di un paese, il nostro, dove i ragazzi oggi occupano strade e scuole ma a votare non ci vanno manco se metti in palio 1000 follower gratis su tik tok. 

È evidente che nessuno (né famiglia né scuola, tantomeno i social) ha mai insegnato loro l'enorme valore del voto democratico ed universale, conquistato a suon di sangue.