Gaetanoalberto Inviato ieri alle 06:16 Inviato ieri alle 06:16 7 minuti fa, audio2 ha scritto: gli altri non è che vengono a farci la morale Mah, a me pare che la morale la facciano sempre a noi, approfittando della libertà di parola gratuitamente ricevuta, quelli che tifano per gli altri.
Gaetanoalberto Inviato ieri alle 06:18 Inviato ieri alle 06:18 @mozarteum No, questa è la sala etica. La porta avanti. 1
Enrico VIII Inviato ieri alle 06:21 Inviato ieri alle 06:21 Saviano, col quale sono spesso in disaccordo, stavolta l'ha detta giusta. Si vede che ha studiato l'argomento sul serio
Gaetanoalberto Inviato ieri alle 06:31 Inviato ieri alle 06:31 8 minuti fa, Enrico VIII ha scritto: stavolta Magari dimostra che ha autonomia di pensiero…(anche quando non siamo d’accordo con lui…)
appecundria Inviato ieri alle 06:48 Inviato ieri alle 06:48 8 ore fa, dariob ha scritto: socialisti quanto tutti gli altri dittatori sudamericani. Trovo che quella di Saviano sia sovrapponibile alla mia opinione, d'altronde, come ho scritto, i termini della situazione sono tutti arcinoti. Ma il dubbio non è su Maduro, che è carta straconosciuta. La domanda è: cosa c'entra lei con la pace? Nemmeno Saviano sembra rispondere chiaramente. Ma forse bisognerebbe definire "pace".
appecundria Inviato ieri alle 06:56 Inviato ieri alle 06:56 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: pronta a giustificare dittatori, dittature, autocrazie, oligarchie, purché antioccidentali. Questo punto di vista si sta ripetendo spesso tra queste quattro mura. Vorrei essere sicuro che la percezione della realtà esterna non sia alterata dalla presenza in questo luogo ristretto di pochi membri molto prolifici con certe opinioni.
mozarteum Inviato ieri alle 07:03 Inviato ieri alle 07:03 14 minuti fa, appecundria ha scritto: Ma forse bisognerebbe definire "pace". Il diritto dei borghesi di campare bene senza rotture di palle 1 1
claravox Inviato ieri alle 07:03 Inviato ieri alle 07:03 Saviano: “il Venezuela è sicuramente un narco-stato” (min.3.03). Pino Arlacchi: “Durante il mio mandato alla guida dell’Unoc, l’agenzia antidroga e anticrimine dell’Onu, sono stato di casa in Colombia, Bolivia, Perù e Brasile ma non sono mai stato in Venezuela. Semplicemente, non ce n’era bisogno. Il paese era pieno di problemi, ma era del tutto estraneo al circuito della produzione, del traffico e perfino del consumo di droghe pesanti. Le analisi che emergono dal Rapporto mondiale sulle droghe 2025 dell’organismo che ho avuto l’onore di dirigere, raccontano una storia opposta a quella spacciata dall’amministrazione Trump, che smonta la montatura costruita attorno al Cartel de los soles venezuelano” ”Né in Venezuela né a Cuba sono mai esistiti larghi pezzi di territorio coltivati a coca e controllati dalla grande criminalità.”
appecundria Inviato ieri alle 07:06 Inviato ieri alle 07:06 pero non cadiamo nell'eurocentrismo che qua fino all'altro ieri facevamo anche di peggio. E tuttora c'e un buon 33% che tornerebbe volentieri ai bei tempi di crapa pelada e considera la liturgia democratica come un orpello inutile e dannoso.
Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato ieri alle 07:08 Questo è un messaggio popolare. Inviato ieri alle 07:08 3 minuti fa, mozarteum ha scritto: 18 minuti fa, appecundria ha scritto: Ma forse bisognerebbe definire "pace". Il diritto dei borghesi di campare bene senza rotture di palle E io fesso che pensavo a Martin Luther King e Gandhi... 🙂 4
Gaetanoalberto Inviato ieri alle 07:11 Inviato ieri alle 07:11 19 minuti fa, appecundria ha scritto: Questo punto di vista si sta ripetendo spesso tra queste quattro mura. Vorrei essere sicuro che la percezione della realtà esterna non sia alterata dalla presenza in questo luogo ristretto di pochi membri molto prolifici con certe opinioni. Non so, se vuoi evito di ripeterlo. Mi pare che la riconduzione alla Nato, agli Usa, all’occidente della responsabilità per gli aspetti negativi dell’attuale (e dei precedenti) periodi storici sia al contrario molto diffusa, sia qui nel club, che fuori. La si può diffondere più o meno esplicitamente, anche con frequenti allusioni e sottintesi, tramite dubbi che conducono comunque nella stessa direzione senza mai esporsi, e così via. La posizione è perfettamente legittima, come, credo, le preoccupate repliche, visto che, magari è il mio incubo, mi pare che un minimo di coesione e condivisione di valori servano a mantenere la democrazia. Peraltro sono abituato ad esprimermi chiaramente, ma se da fastidio posso ricorrere anche a più o meno simpatiche involuzioni, o tacere. Di democrazia, per quanto fastidio possa dare, e di pace, si parla anche nella motivazione del Nobel. Poi si tratta di capire se una lotta pacifica per la democrazia possa essere nelle sue motivazioni, e se questa possa riguardare un singolo paese o debba essere universale, ma molte volte lo è stato nel passato. Immagino vi abbiano trovato gli elementi anche stavolta, ma noi ne sappiamo certamente di più. Io faccio uno strano ragionamento: se non piace a nessuno magari stavolta ci hanno preso. https://www.nobelprize.org/
appecundria Inviato ieri alle 07:18 Inviato ieri alle 07:18 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: senza neppure leggere le motivazioni: Io ho letto le motivazioni, non è che parlo a vanvera, scusa. Sembrano scritte da Italo Bocchino, ma comunque l'unica che potrebbe essere riconducibile in qualche modo alla pace e quando dice che poteva fare il golpe militare e non lo ha fatto. Se questo passa il convento ce lo facciamo piacere ma avvisate i bot di Meloni che non abbiamo una nuova Madre Teresa.
31canzoni Inviato ieri alle 07:21 Inviato ieri alle 07:21 Un maiale, in una gabbia, sotto antibiotico. Questo è oggi l'occidente in crisi democratica, esserne contenti perché criticando poi potrebbe peggiorare, e da altre parti va peggio, non mi sembra un gran presente. Non capisco chi è contento di stare nella gabbia e la racconta come il mondo migliore, ancora meno capisco chi invita a non protestare perché si viene nutriti e curati.
appecundria Inviato ieri alle 07:22 Inviato ieri alle 07:22 7 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Non so, se vuoi evito di ripeterlo. Se lo riscontri anche nel mondo reale va benissimo dirlo e ripeterlo, imho.
claravox Inviato ieri alle 07:23 Inviato ieri alle 07:23 Ma, esattamente, che cosa ha fatto questa signora per meritare il Nobel per la pace? la Nobel Foundation ha dato l'assist definitivo all'amministrazione Trump per un regime change in Venezuela, santificando la Machado. Esattamente cos'è, oggi, un premio nobel per la pace? Alfred Nobel: “promuovere la fratellanza tra le nazioni, l’abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti e la promozione di congressi per la pace” È difficile, francamente, vedere un promotore della pace in qualcuno che ha trascorso gli ultimi 25 anni della propria vita cercando di rovesciare governi eletti nel proprio paese e di promuovere proteste e manifestazioni che hanno portato a scontri, arresti di massa e censure, oltre che a un vertiginoso aumento della tensione politica. Qualcuno potrà vedere in tutto ciò un’azione politica legittima e meritoria. Ma che c’entra tutto questo con la pace? María Corina Machado ha sollecitato più volte governi stranieri ed entità internazionali ad applicare sanzioni ed esercitare pressioni a livello finanziario, politico e diplomatico sul Venezuela con l’obiettivo di rovesciare i governi in carica. Se è vero che non ha mai chiesto esplicitamente un’invasione militare, è altrettanto innegabile che molte delle sue dichiarazioni lo suggeriscono tra le righe. In che modo tutto ciò è assimilabile al concetto di pace?
Gaetanoalberto Inviato ieri alle 07:25 Inviato ieri alle 07:25 @appecundria Guarda che uno può benissimo non essere d’accordo, come dichiarato da Fratoianni e Bonelli. Mi chiedo se sia il caso, oggi, di cominciare a fare la guerra al Nobel per la pace, che in ogni caso ha spesso diviso: non dimentichiamoci che viene da un’istituzione privata. Se posso, suggerirei di guardare all’elenco dei premi nobel: i Gandhi, Luther King e Madre Teresa, che anche io apprezzo, sono proprio una rarità. Non è cosa di adesso. https://it.wikipedia.org/wiki/Vincitori_del_premio_Nobel_per_la_pace Edit: credo che non sia richiesta la santità, pertinente alla sfera celeste, ma si guardi ad alcuni aspetti concreti, anche specifici o particolari di uno specifico contesto, che esprimano alcuni valori universali (o creduti tali da chi premia con risorse non nostre).
appecundria Inviato ieri alle 07:34 Inviato ieri alle 07:34 3 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Guarda che uno può benissimo non essere d’accordo Penso di aver espresso chiaramente la mia opinione. Come ho risposto a @mom il premio imho va bene a patto di abbandonare i canoni propri dei cittadini delle moderne democrazie liberali europee e calarsi nella realtà sudamericana. Osservata nel suo habitat ci può stare il premio, un europeo si chiede dove sta la pace ma non bisogna essere troppo eurocentrici. 1
Jack Inviato ieri alle 07:37 Inviato ieri alle 07:37 32 minuti fa, mozarteum ha scritto: Il diritto dei borghesi di campare bene senza rotture di palle e senza dover mantenere non-figli che già ci sono i propri - figli - da portare a punto 1
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