carmus Inviato 8 ore fa Inviato 8 ore fa @Gaetanoalberto bravissimo; il codice rosa è stato istituito nel 2019 credo e, nel nostro caso, è da distinguere dal codice rosso che invece rappresenta un'emergenza sanitaria. Rosa o rosso che sia ha dimostrato di essere totalmente inefficace a combattere il fenomeno e se oggi dovessimo sederci ad un tavolo per trovare una soluzione al fenomeno vi dico sinceramente che io non saprei quale possa essere la cosa giusta, è un fenomeno complesso che può e deve essere gestito da tecnici e non dai politici con misure atte a creare consenso. Analizzando però alcuni recenti casi di cronaca mi viene il dubbio che spesso sia le forze dell'ordine che l'autorità giudiziaria sottovalutino alcuni segnali, vedi il recente caso di Verona o il caso di Roma. Mi ricordo di quella signora che avvisò la polizia di un soggetto con una bambina in braccio che le sembrava pericoloso e fu accusata da un poliziotto di stalking perché l'aveva seguito segnalandone i movimenti alla polizia stessa; ecco penso che se fosse stata presa seriamente in considerazione , oggi quella bimba sarebbe viva (aveva già ammazzato la madre e su quel soggetto c'erano state già delle segnalazioni).
audio2 Inviato 8 ore fa Inviato 8 ore fa 15 ore fa, gibraltar ha scritto: ....evidenziando che in realtà l'emergenza come la dipingono i giornali non sarebbe che un "bias".... ci sono numeri e numeri e statistiche e statistiche che entrambi vanno interpretati. un omicidio o altri crimini gravi ed efferati non possono fare finta di non vederli o sottovalutarli, mentre con il furto simplex, si vabbeh ma è assicurato ? ah no eh, può passare domani a fare la denuncia e avanti così
carmus Inviato 8 ore fa Inviato 8 ore fa @senek65 ti capisco e ti aggiungo che, specialmente in età adolescenziale, entra in gioco anche la componente affettiva sulla quale fa leva e si fa forza il narcisismo di alcuni soggetti. Una mia collega accortasi di un rapporto "tossico" della figlia 17enne che sta con un coetaneo (la figlia non frequenta più le amiche storiche e qualche volta ha presentato anche qualche piccolo segno fisico di aggressione) ha trovato il primo ostacolo proprio nella figlia stessa che non vuol saperne di mollare il tipo; si è rivolta anche ai genitori di questo ragazzo che hanno minimizzato la cosa dicendo che sono solo ragazzi. Nessuna istituzione sembra poterle dare aiuto. 1
Dufay Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa Una altra storia personale stavolta per dar fare capire il concetto di impellenza di emergenza e di costi benefici di sfortuna e fortuna... A mio figlio 11 anni fa fu riscontrato un tumore osseo molto raro, 100 casi all'anno. Questa è la sfortuna, la fortuna fu che si tratta di uno dei tumori più conosciuti grazie al fatto che le ricerche furono finanziate da una facoltosa famiglia americana che negli anni 30 ebbe un ragazzino con questo problena. Miio figlio se l'è cavata. Come ho detto si tratta di una delle tante malattie molto rara per le quali occorrerebbero ingentissimi finanziameni. Se i coinvolti sono pochi o pochissimi purtroppo non varrebbe la pena. È più utile concentrare gli sforzi verso altro. E questo è il rapporto costi benefici. Il caso dei femminicidi in Italia è simile pochissimi casi in diminuzione continua per i quali già si è fatto molto dal punto di vista legislativo. Il fatto che sia un dramma per i coinvolti come lo fu per me non è una scusa per non ragionare in maniera logica 1
carmus Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa ma infatti io non capisco perché si buttano i soldi così quando c'è un ponte da fare.... pensa se la famiglia americana si fosse posta il problema dei costi-benefici
gibraltar Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa 2 ore fa, senek65 ha scritto: Non ti può piacere ma è un fatto che esista una leggerissima differenza tra un uomo e una donna, che porta il primo ad avere un superiorità fisica tale da porlo in una situazione di notevole "vantaggio" nel caso la voglia sopprimere. Guarda, io sottoscrivo in pieno tutto quello che dici e mi troverai sempre in prima fila a sostenere i diritti delle donne. E' la differenziazione prevista già come base per lo stesso reato che trovo, come ho già ripetuto, stonata. Si potevano introdurre aggravanti specifiche e mirate. Ma alla fine della fiera è solo una questione tecnica e fin quasi accademica: il punto vero è che, anche con queste "armi" messe in mano a chi contrasta questi reati, pare che il fenomeno non si riesca a stroncare o, perlomeno, a ridurre ai minimi termini. Ecco perché insisto che il lavoro vero, imponente, importante e serio andrebbe concentrato molto più su ciò che c'è a monte e non a danno ormai fatto.
Paolo 62 Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa Cominciamo a togliere le attenuanti per motivi etico-religiosi che di danni ne hanno fatti tanti. Poi programmi di protezione tipo quello per i collaboratori di giustizia.
Fabio Cottatellucci Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 12 ore fa, briandinazareth ha scritto: Però il primo fenomeno è purtroppo presente e quotidiano, il secondo no. Nella pratica fa tanta differenza. Premesso che concordo quasi in toto con la tua analisi, qui no. La legge deve essere tecnicamente redatta secondo certi principi e "la pratica" è fuori da quello che essa conosce, dato che tratta di fattispecie astratte. Secondo me, avrebbero dovuto scrivere una norma contro "l'omicidio legato a alla prevaricazione nei rapporti coniugali e assimilabili". Allora avrebbe rispettato l'art.3 ma la Costituzione, è bene ricordarlo, è sacra, sì, ma a giorni alterni. Poi, ok, avresti purtroppo avuto 100 donne uccise l'anno e 4 uomini, ma la legge non è un provvedimento mirato a un risultato approssimativo ma a un risultato esatto e l'art.3 non sta lì solo per dire che siamo il Paese delle parità. Quando gibraltar scrive che 12 ore fa, gibraltar ha scritto: Nel caso che lei uccida me in quanto uomo, perché odia il patriarcato e tutti gli uomini, commette un omicidio. ha tecnicamente ragione da vendere. PS tanto per chiarire, io sono a favore dell'estensione della fattispecie, non della sua riduzione. 1
Fabio Cottatellucci Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 1 ora fa, Dufay ha scritto: Una altra storia personale Sono molto felice dell'esito, immagino che cosa avrete passato tu e tua moglie.
Fabio Cottatellucci Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 12 ore fa, briandinazareth ha scritto: Più che altro io penso che sia abbastanza inutile; questa corsa ad inasprire le pene ha pochissimo effetto, per chi uccide la sua ex la differenza fra prendersi 20 anni o 30 è ininfluente. Esatto, mi sembra come negli anni del terrorismo, quando quelli a cui si può dire "voi quella notte voi c'eravate" strillavano come aquile di dare la pena di morte ai terroristi. Immaginati se uno che entra in un gruppo armato e va a sparare per strada si mette paura della pena di morte. Li devi mettere giù prima.
andpi65 Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa 4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Per il momento credo (purtroppo o per fortuna non sono più tenuto all'aggiornamento istantaneo), il reato di femminicidio sia in discussione E' corretto, è passato in Senato ed attualmente al vaglio del Parlamento. Nella stessa norma sono integrate ulteriori aggravanti anche per la fase di prevenzione ( quella del c.d. codice rosso).
andpi65 Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa 4 ore fa, senek65 ha scritto: Però continuo a non comprendere come ad un individuo, che minaccia, che perseguita e semmai compie pure atti di violenza ingiustificata verso una donna, venga imposta una misura ridicola come il "divieto di avvicinamento" e/o anche il braccialetto elettronico: Rientra nel concetto di gradualità dell'azione penale( poi ogni caso fa storia a se e come tale andrebbe e va visto ). C'è attualmente l'arresto obbligatorio , anche in flagranza differita, per l'inosservanza del divieto di avvicinamento o della misura che dispone l'allontanamento.
andpi65 Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa 3 ore fa, gibraltar ha scritto: Si potevano introdurre aggravanti specifiche e mirate. che è quello che è stato fatto e si sta facendo, direi. 3 ore fa, gibraltar ha scritto: Ma alla fine della fiera è solo una questione tecnica e fin quasi accademica: il punto vero è che, anche con queste "armi" messe in mano a chi contrasta questi reati, pare che il fenomeno non si riesca a stroncare o, perlomeno, a ridurre ai minimi termin Non è accademica per nulla, gli strumenti giuridici sono necessari e utilissimi per contrastare un reato, soprattutto questi di cui si parla qui , che sono per una serie di ragioni quelli probabilmente più difficili da fare emergere. Ma se pensate che basti una legge per azzerarli io alzo le mani. P.S. : per estremizzare e fare un parallelo forzatissimo sarebbe come dire che i vaccini non servono perchè comunque c'è chi muore di una banale influenza, che quindi i medici nonostante le "armi" messe loro in mano non sono in grado di azzerano queste morti, quando in realtà bisognerebbe considerare quanti ne han salvati.
andpi65 Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa 2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: La legge deve essere tecnicamente redatta secondo certi principi e "la pratica" è fuori da quello che essa conosce dato che tratta di fattispecie astratte Con questa visione probabilmente il 41 bis non sarebbe mai stato introdotto. Non esisteva prima una norma giuridica che consentisse e legittimasse l''allontanamento o il divieto di avvicinarsi in caso di violenza familiare/ di genere, ci si è arrivati per contrastare un fenomeno concreto ( "la pratica").
Fabio Cottatellucci Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa 9 minuti fa, andpi65 ha scritto: Con questa visione probabilmente il 41 bis non sarebbe mai stato introdotto. Il 41-bis opera su fattispecie definita e non introduce diversità di trattamento, in base a una sentenza-cardine della Corte Costituzionale dei primi anni '60 (ora scusa ma non ricordo numero e anno esatti) che stabilì un principio molto importante: il principio di uguaglianza prevede sì identità di legge per identità di caso, ma anche che i casi diversi debbano essere trattati diversamente (sempre dalla legge, naturalmente) per ottenere una parità sostanziale di trattamento. E il 41bis assicura la proporzionalità fra pericolosità e trattamento. 14 minuti fa, andpi65 ha scritto: Con questa visione Non è una visione, è come funziona...
Fabio Cottatellucci Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa 3 ore fa, Paolo 62 ha scritto: Cominciamo a togliere le attenuanti per motivi etico-religiosi Veramente non ci sono...
andpi65 Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa 16 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Il 41-bis opera su fattispecie definita e non introduce diversità di trattamento Nelle norme introdotte dal codice rosso ( la fase preventiva per scongiurare di peggio o provarci) si parla genericamente di persona offesa non viene definito il sesso della persona offesa. Che siano poi per la stragrande maggioranza e nei fatti di sesso femminile è un'altra cosa ( è la pratica). Per capirci meglio pure tu ed io, che siamo ometti, possiamo o potremmo avvalerci del codice rosso. Ma quest'ultimo caso è sporadico mentre è più diffuso quello inverso da qui la necessità di una legge specifica.
Fabio Cottatellucci Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa 6 minuti fa, andpi65 ha scritto: Per capirci meglio pure tu ed io, che siamo ometti, possiamo avvalerci del codice rosso. E questo è ottimo, ma mia moglie, che nel caso di cui parliamo avrebbe tentato di accoltellarmi per brutale supremazia, non rischierebbe l'incriminazione per maschicidio. A parti invertite, io, per femminicidio, sì.
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