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Dogana per i pacchi dalla Cina, finalmente


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Inviato

@P.Bateman

Ed infatti, come scriveva @ferdydurke, hanno vinto loro e determinano le nuove sorti del mondo. E' sotto gli occhi di tutti.

piergiorgio
Inviato

@wow se lo fanno è compresa nel prezzo che si paga all' atto dell' acquisto, ma è trasparente e non ci sono riferimenti o quote aggiuntive né separate. Di fatto se ho capito bene fermeranno tutti i pacchi al di sotto dei 50€ dichiarati (non capisco perché si parli di 150) provenienti dall' estero e applicheranno un forfait. Ci sarà un intasamento enorme sia in dogana che alle poste, con il portalettere che per la maggior parte dei casi non troverà nessuno a cui consegnare il pacchetto ma soprattutto riscuotere il pizzo di 1 € rigorosamente in contanti, roba da terzo mondo, così tutto il mondo si riverserà negli uffici postali il sabato mattina. Ci sarà da ridere (o da piangere, a seconda dei casi), ci andranno di mezzo tutti i clienti ed i servizi delle poste

Inviato

Una tassa razionale, non legata alla provenienza cinese, sarebbe quella di 1 o 2 euro per ogni consegna a domicilio.   I  van bianchi dei consegnini appestano il traffico urbano ed extraurbano e non pagano pegno. Impongono carico inquinante e occupano spazio pubblico lucrando privatamente. Lo stesso dicasi per i vari servizi di consegna di m.rda cotta a domicilio che hanno prodotto flottiglie di monopattinati sciamanti ovunque: Marciapiedi, corsie stradali, passaggi pedonali, contromano. Due euro, catso. 

Inviato
58 minuti fa, Martin ha scritto:

Una tassa razionale, non legata alla provenienza cinese, sarebbe quella di 1 o 2 euro per ogni consegna a domicilio.   I  van bianchi dei consegnini appestano il traffico urbano ed extraurbano e non pagano pegno. Impongono carico inquinante e occupano spazio pubblico lucrando privatamente. Lo stesso dicasi per i vari servizi di consegna di m.rda cotta a domicilio che hanno prodotto flottiglie di monopattinati sciamanti ovunque: Marciapiedi, corsie stradali, passaggi pedonali, contromano. Due euro, catso. 

Andrebbe appunto fatto un lavoro educativo a valle, ovvero corcare l'ordinatore compulsivo di carabattole e derrate pseudocommestibili in modo da scoraggiare il click demenziale.

D'altronde non si capisce perchè la gente che si incolla ai monumenti per salvare il pianeta sia la stessa che poi alimenta allegramente con la logistica (e pure il volo aereo a 90 euro)  la nube di gas tossici che ci circonda senza comprendere il nesso fra le cose.

mariovalvola
Inviato
10 ore fa, Velvet ha scritto:

Andrebbe appunto fatto un lavoro educativo a valle, ovvero corcare l'ordinatore compulsivo di carabattole e derrate pseudocommestibili in modo da scoraggiare il click demenziale.

D'altronde non si capisce perchè la gente che si incolla ai monumenti per salvare il pianeta sia la stessa che poi alimenta allegramente con la logistica (e pure il volo aereo a 90 euro)  la nube di gas tossici che ci circonda senza comprendere il nesso fra le cose.

Eviterei giudizi frettolosi sulle preferenze altrui.

Io, per esempio, acquisto alcuni tipi di zoccoli e flange per tubi, schedine di ritardo comodissime, ancoraggi, reostati grossi, minuterie, viti, ecc. Non è paccotaglia anche se costa poco. Se trovo queste cose in Italia, molte volte sono le stesse cinesi ma rincarate e mi arriverebbero con il medesimo corriere. 

Dalle mie parti, le ferramenta sono scarse e poco fornite ( le uso solo per acquistare frese e punte da trapano ).

Ho sempre pagato l' IVA. ( alla fonte se di basso importo o in Italia insieme ai dazi se supero l'importo normato. Non ho mai chiesto di ridurre gli importi).

Se gli imprenditori italiani vanno all'estero lasciando a piedi i dipendenti italiani sono liberi imprenditori. Se un consumatore decide razionalmente dove acquistare andrebbe "rieducato"?

briandinazareth
Inviato
13 ore fa, Martin ha scritto:

Una tassa razionale, non legata alla provenienza cinese, sarebbe quella di 1 o 2 euro per ogni consegna a domicilio.   I  van bianchi dei consegnini appestano il traffico urbano ed extraurbano e non pagano pegno. Impongono carico inquinante e occupano spazio pubblico lucrando privatamente.

 

Eppure,  in realtà, i servizi di consegna riducono il traffico complessivo, rispetto a tanta gente che si metterebbe in macchina per andare in questo o l'altro negozio privatamente.  

 

Inviato
44 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

rispetto a tanta gente che si metterebbe in macchina per andare in questo o l'altro negozio privatamente.  

Lo fanno (facevano) in genere inserendolo in altri viaggi o percorsi e/o raggruppando le uscite, non per ogni puttanata a portata di clic che passava loro per la testa. 

briandinazareth
Inviato
23 minuti fa, Martin ha scritto:

Lo fanno (facevano) in genere inserendolo in altri viaggi o percorsi e/o raggruppando le uscite, non per ogni puttanata a portata di clic che passava loro per la testa.

 

Mi sa che statisticamente regge poco, considerando quanta roba sta in un furgone e come vengono ottimizzati i percorsi

Inviato

Vabbè, amen.  Aiutiamo i furgonisti: Defiscalizziamo totalmente il carburante dei furgoni, rendiamo detraibili le spese di consegna che tanto è tutta roba indispensabile, anzi già che ci siamo rendiamo l'e-commerce l'unica forma legale di commercio così facciamo pure qualità e aumentiamo il gettito fiscale, dato che i bttegai sono notoriamente tutti evasori e retribuiscono il personale molto meno del consegnino bezosato medio.  E poi inquinano. 

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