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Melius Club

Ignorante? Bravo!


appecundria

Messaggi raccomandati

Inviato
2 ore fa, Savgal ha scritto:

Senza tener conto che un terzo degli italiani ha solo il diploma di scuola media.

Quindi la tua intuizione e conclusione di professore /preside quale sarebbe? 

Quella che velatamente si dovrebbe intendere dalla tua risposta? 

No comment.... 

Però aggiornati cambiando un poco il registro delle tue risposte 

  • Melius 1
extermination
Inviato

PIL italiano del 2023 è stato pari a circa 

2.128 miliardi di euro, secondo le stime di gennaio 2025 dell'Osservatorio delle libere professioni.

PIL italiano per il 2024 è di circa 2.200 miliardi di euro. 

Inviato

Roberto, è come diciamo. Il governo giustifica l'aumento della pressione fiscale con l'aumento degli occupati, facendosene un merito. Dovrebbe essere possibile trovare delle dichiarazioni live a tal proposito.

Una delle ragioni dell'aumento della pressione fiscale è dovuto al fatto che i salari (non gli stipendi e redditi da autonomi) contribuiscano al complesso delle entrate fiscali in percentuale minore di quanto contribuiscano alla determinazione del pil. Ciò avviene 8n corrispondenza di un aumento della pressione fiscale dei salari. 

appecundria
Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

SX (sbagliando, perchè composta largamente da ignoranti) deduce che "è aumentata la pressione fiscale" dal fatto che "lo stato incassa di più".

Vabbè siamo passati al genere Fantasy.

appecundria
Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:
1 ora fa, wow ha scritto:

il governo afferma che la pressione fiscale è aumentata perché è aumentata l'occupazione.

Non mi pare

Roberto, per favore. Qui sappiamo leggere, non sei su X. Dai smettila. 

appecundria
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

di cui 5,9 miliardi per IVA

Non è un aumento della pressione fiscale perché l'Iva è rimasta al 22% (salvo piccoli aggiustamenti come la diminuzione su ostriche e tartufi).

extermination
Inviato
10 minuti fa, appecundria ha scritto:

Non è un aumento della pressione fiscale perché l'Iva è rimasta al 22%

Era rivolto a chi scriveva che l’inflazione   ha aumentato notevolmente il prezzo di beni e servizi che e’ la base di calcolo dell’Iva- tra l’altro l’inflazione nel 2024

è diminuita rispetto al 2023.

Inviato

@extermination

Un anno e mezzo fa, PEC di un avvocato per l'accesso agli atti dell'esame di Stato di una mia studentessa. La ragazza aveva superato l'esame, ma i genitori non erano soddisfatti del voto. Quindi copia delle prove dell'anno scolastico, copia delle prove d'esame e dei verbali, di cui vanno oscurati i passaggi che riguardano gli altri studenti. Ore di lavoro e per aprire e chiudere il plico degli esami è previsto che vi siano due persone, oltre al preside della scuola, che devono scrivere e sottoscrivere un verbale in cui riportare tutto quanto avvenuto.

Dialogo surreale di pochi giorni fa, richiesta di colloquio di un genitore, si presenta la signora sostenendo che suo figlio ad una interrogazione meritava un voto più alto perché lei lo aveva ascoltato il giorno prima. La risposta, oramai collaudata con l'esperienza, "signora, ma come può esprimere una valutazione ad un evento in cui non era presente?"

Due genitori con il loro legale per chiedere cosa avesse fatto la scuola per incrementare le ore di assistenza alla figlia disabile. La risposta: "questa richiesta avviene sulla piattaforma della provincia e si accede con lo SPID di uno dei genitori, la scuola non interviene in alcun modo".

PEC di un legale che contestava la mia richiesta di una certificazione della ASL per diagnosi di DSA, due pagine per spiegare cosa prevede la normativa.

Questa è una parte della mia quotidianità.

Inviato
27 minuti fa, appecundria ha scritto:

Roberto, per favore. Qui sappiamo leggere, non sei su X. Dai smettila. 

Sappiamo leggere cosa ?
I tuoi meme da x da cui deduci che a destra sono ignoranti “e ti dicono pure bravo” ?

Dai, smettila tu, non capisco che gusto ci provi in questa propaganda continua.

Basta scrivere du Google “polemica governo PD” ed esce fuori questo.

E’ chiaramente un confronto di propaganda e ognuno tira l’acqua al suo mulino.

Da Google AI

È in corso un'accesa 

polemica politica tra il Partito Democratico (PD) e il centrodestra riguardo all'andamento della pressione fiscale in Italia sotto il governo Meloni. 

Le posizioni a confronto

Partito Democratico (PD): Il PD accusa il governo Meloni di aver aumentato la pressione fiscale, che secondo i dati Istat ha raggiunto livelli record (attorno al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni). I dem sostengono che le promesse elettorali del centrodestra di ridurre le tasse sono state disattese e che l'aumento pesa sulle famiglie e sui lavoratori dipendenti.

Centrodestra (maggioranza di governo): Il centrodestra respinge le accuse, sostenendo che l'aumento della pressione fiscale non è dovuto a nuove tasse, ma principalmente alla crescita dell'occupazione e del gettito fiscale, unitamente a una crescita del PIL inferiore all'aumento delle entrate. Il governo chiarisce che la pressione fiscale è un rapporto percentuale e che l'aumento del numero di lavoratori che pagano le tasse fa salire il numeratore (entrate) più velocemente del denominatore (PIL), portando a un incremento della percentuale.

Pagella Politica e analisti: Diverse analisi, come quelle di Pagella Politica, hanno cercato di fare chiarezza sulla questione, spiegando che confondere l'aumento del gettito con un aumento delle tasse per tutti è un errore concettuale. Tuttavia, viene anche sottolineato che la spiegazione del governo non regge completamente e che l'incremento è un dato di fatto che imbarazza l'esecutivo, il quale aveva promesso una diminuzione della pressione fiscale. 

Punti chiave del dibattito

La polemica si concentra sull'interpretazione dei dati Istat e del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP):

Dati Istat: I dati indicano un aumento effettivo della pressione fiscale.

Crescita entrate/PIL: Il punto di scontro è se tale aumento sia un effetto positivo (più persone che lavorano e pagano le tasse) o negativo (mancanza di riforme strutturali che alleggeriscano il carico complessivo). 

In sintesi, il PD utilizza i dati sull'aumento della pressione fiscale per attaccare la credibilità del governo, mentre il centrodestra si difende spiegando le dinamiche economiche e contabili dietro quei numeri, sostenendo che non vi sono state nuove imposizioni fiscali generalizzate. 

 

Inviato
34 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Sappiamo leggere cosa ?
I tuoi meme da x da cui deduci che a destra sono ignoranti “e ti dicono pure bravo” ?

Dai, smettila tu, non capisco che gusto ci provi in questa propaganda continua.

Basta scrivere du Google “polemica governo PD” ed esce fuori questo.

E’ chiaramente un confronto di propaganda e ognuno tira l’acqua al suo mulino.

Da Google AI

È in corso un'accesa 

polemica politica tra il Partito Democratico (PD) e il centrodestra riguardo all'andamento della pressione fiscale in Italia sotto il governo Meloni. 

Le posizioni a confronto

Partito Democratico (PD): Il PD accusa il governo Meloni di aver aumentato la pressione fiscale, che secondo i dati Istat ha raggiunto livelli record (attorno al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni). I dem sostengono che le promesse elettorali del centrodestra di ridurre le tasse sono state disattese e che l'aumento pesa sulle famiglie e sui lavoratori dipendenti.

Centrodestra (maggioranza di governo): Il centrodestra respinge le accuse, sostenendo che l'aumento della pressione fiscale non è dovuto a nuove tasse, ma principalmente alla crescita dell'occupazione e del gettito fiscale, unitamente a una crescita del PIL inferiore all'aumento delle entrate. Il governo chiarisce che la pressione fiscale è un rapporto percentuale e che l'aumento del numero di lavoratori che pagano le tasse fa salire il numeratore (entrate) più velocemente del denominatore (PIL), portando a un incremento della percentuale.

Pagella Politica e analisti: Diverse analisi, come quelle di Pagella Politica, hanno cercato di fare chiarezza sulla questione, spiegando che confondere l'aumento del gettito con un aumento delle tasse per tutti è un errore concettuale. Tuttavia, viene anche sottolineato che la spiegazione del governo non regge completamente e che l'incremento è un dato di fatto che imbarazza l'esecutivo, il quale aveva promesso una diminuzione della pressione fiscale. 

Punti chiave del dibattito

La polemica si concentra sull'interpretazione dei dati Istat e del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP):

Dati Istat: I dati indicano un aumento effettivo della pressione fiscale.

Crescita entrate/PIL: Il punto di scontro è se tale aumento sia un effetto positivo (più persone che lavorano e pagano le tasse) o negativo (mancanza di riforme strutturali che alleggeriscano il carico complessivo). 

In sintesi, il PD utilizza i dati sull'aumento della pressione fiscale per attaccare la credibilità del governo, mentre il centrodestra si difende spiegando le dinamiche economiche e contabili dietro quei numeri, sostenendo che non vi sono state nuove imposizioni fiscali generalizzate. 

 

 

1417357685_arrampicarsi_sugli_specchi.jpg

briandinazareth
Inviato

Ps in Italia i governi di destra e centro destra non hanno mai abbassato la pressione fiscale come si proponevano e dicevano in campagna elettorale. 

Hanno però adottato alcune misure simbolo e prodotto decine di condoni per gli evasori. 

Misure che sui grandi numeri della pressione fiscale non hanno influito in modo tangibile

Inviato

se abbassano l' aliquota centrale irpef a me la pressione cala di sicuro seppur di poco,

e pure quella sanguigna.

Inviato
19 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

un mezzo per arricchirsi

Definisci “arricchirsi”.

Ti assicuro che, monaci tibetani o remoti a parte, i soldi piacciono a tutti.

Di ogni istruzione, titolo e grado.

Perche’ permettono di vivere meglio, di curarti quando stai male (anche in Italia dove c’è la sanità pubblica che pubblica non significa gratis, e se non vuoi finire nella roulette russa delle “liste di attesa” ti costa anche di più’ il pubblico del privato), di toglierti tutte le soddisfazioni, piccole o grandi che siano.

Perche’ andare in un albergo a 5 stelle e’ meglio di uno a 2, viaggiare sul freccia rossa business class e’ meglio di quella normale o peggio del carnaio degli intercity, perché andare in concerti dal vivo a 700 euro (se bastano) a trasferta e’ meglio di vedersi l’opera sul DVD o ascoltare il concerto con lo stereo, per quanto buono sia.

Lo ha capito perfino Fico “uno vale uno” che si faceva fotografare in autobus e però si è giustamente comprato il gozzo da 300k e 40k l’anno per mantenerlo, sempre che qualcuno non gli dia il posto barca gratis.


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