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Morte le gemelle Kessler


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Inviato
1 minuto fa, gibraltar ha scritto:

Sei tu che hai parlato di eutanasia. E di eutanasia si parla sempre a proposito di malati incurabili. 

Ma io mi sto' riferendo al caso Kessler, che stavano benissimo, non giriamo la frittata.

Ho parlato di eutanasia? ok, dovevo dire il suicidio assisitito, cosi' visto che siete tutti formali, usiamo il linguaggio appropriato.

 

Inviato
11 minuti fa, densenpf ha scritto:

Non mi sembra che le Kessler facessero una vita di m. 

Quindi quello che a te "sembra"  dovrebbe prevalere su ciò che la persona "sente" direttamente: Interessante. 

Inviato

Guarda @densenpf , in amicizia penso che noi si potrebbe discutere all'infinito senza trovare un punto di convergenza perché fondamentalmente il punto che ci divide è uno e uno solo: io penso che la vita sia mia, non mi sia stata donata da nessuno (e anche se mi sbagliassi, dei regali ricevuti faccio quel cavolo che mi pare...) e che dunque sia mia pieno diritto, beninteso fino a quando non arreco nessun danno a chicchessia, decidere come, se e fino a quando viverla.

Tu no.

Dunque che parliamo a fa'? :classic_wink:

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, Martin ha scritto:

Quindi quello che a te "sembra"  dovrebbe prevalere su ciò che la persona "sente" direttamente: Interessante

Quindi in base a quello che la persona "sente" in quel momento, cioe' il desiderio di suicidio, dovrebbe essere sufficiente per auto  eliminarsi. Interessante.

Inviato

Riposino in pace, portarono nell' Italietta degli anni del boom il glamour del ballo "leggero" delle grandi compagnie internazionali (qualcuno ha sentito nominare le Bluebell?) mantenendo la sobrietà di rigore in quegli anni nello spettacolo televisivo.

:

Escono ora magistralmente di scena, e colpisce come tra i tanti commenti nessuno metta in dubbio la serenità della scelta di lasciare nello stesso giorno il mondo in cui nello stesso giorno erano arrivate.

:

Bello, ma vi aggiungerei la didascalia che sugli schermi accompagna certe performances: non rifatelo a casa.

:

Si può amare una persona ed accettare di sopravviverle, ed anzi è questa una manifestazione di amore più grande che non quella di soccombere al dolore di una separazione.

Inviato
4 minuti fa, densenpf ha scritto:

stavano benissimo

Vedi, a parer mio sei tu che ti arroghi (continuamente) il diritto di stabilire come si sentono gli altri.

.

D'altro canto credo di afferrare il tuo pensiero: esso riguarda il tramonto di alcuni valori come

la religione, un certo tipo di moralità pubblica e senso del dovere riguardo all'esistenza.

Ma per fermare il naturale cambiamento dei costumi non si può fare altro che:

-lo Stato Etico

-un regime autoritario

ambedue prospettive spaventose .

Non credo che tu le auspichi.

  • Melius 1
Inviato
18 minuti fa, gibraltar ha scritto:

Dunque che parliamo a fa'?

Hai pienamente ragione. Siamo su due interpretazioni della vita completamente diverse.

La cosa che rattrista di piu', e' che non c'e' stata una persona, dico solo una...che si sia espressa in favore della vita.

Ma non perche' si vuole avere ragione, o chissa' avere quali consensi, ma per far capire che  dietro a delle certezze. vi sono anche altre visuali che spesso ci si dimentica. Ecco perche' sono entrato a gamba tesa.

E cosi', come voi criticate le mie certezze, potrei girarle nei vostri confronti, e forse .si capirebbe che non esistono verita' assolute, in questo mondo.

A maggior ragione su un tema delicatissimo come questo., ove entrano in giuoco, cultura, abitudini, fede, filosofie...:classic_dry:

 

Inviato
12 minuti fa, densenpf ha scritto:

Quindi in base a quello che la persona "sente" in quel momento, cioe' il desiderio di suicidio, dovrebbe essere sufficiente per auto  eliminarsi. Interessante.

Certo, i suicidi attuano già in base a quel desiderio.

La possibilità di morte dignitosa - questa la vera ratio di una legge che in italia mai si farà -  sarebbe una conquista di civiltà e sopratutto non comporterebbe l'obbligo a ricorrervi.

Chi volesse (massimo ripetto per costoro)  affrontare la morte tra le sofferenze fisiche e dell'anima o volesse suicidarsi in modo cruento per qualsisi ragione,  potrebbe comunque farlo. 

Inviato
1 ora fa, densenpf ha scritto:

Nessuna vieta nulla, sei stufo....buttati sotto il treno. Nessuno lo vieta.

Kakkio,complimenti.....

Inviato
2 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Kakkio,complimenti....

ma e' una provocazione ,per farvi capire il concetto....dai su...il discorso l'avete capito tutti benissimo.

Inviato
48 minuti fa, Martin ha scritto:

La possibilità di morte dignitosa - questa la vera ratio di una legge che in italia mai si farà -  sarebbe una conquista di civiltà e sopratutto non comporterebbe l'obbligo a ricorrervi.

Chi volesse (massimo ripetto per costoro)  affrontare la morte tra le sofferenze fisiche e dell'anima o volesse suicidarsi in modo cruento per qualsisi ragione,  potrebbe comunque farlo. 

Esatto,riflessione correttissima che si rifà ad uno dei concetti di libertà,ma purtroppo è diffusissima la convinzione che la sacralità della vita sia una considerazione valida per tutti.

Inviato
1 minuto fa, densenpf ha scritto:

ma e' una provocazione ,per farvi capire il concetto....dai su...il discorso l'avete capito tutti benissimo.

Si si,l'abbiam capito benissimo,e @Martinha scritto un post che incarna ciò che dovrebbe essere il vero rispetto della vita,dei pensieri e dei desideri,di ognuno.

 

Inviato
54 minuti fa, densenpf ha scritto:

in favore della vita.

Ll'idea di una vita che valga  prevede - per molti -  anche un principio di autodeterminazione.Siamo già costretti in diverse  gabbie,ognuno ha le sue.  Comprendere , non giudicare.Ri-saluti.

Inviato
6 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

ma purtroppo è diffusissima la convinzione che la sacralità della vita sia una considerazione valida per tutti.

Ma io potrei risponderti che la sacralita' della vita, potrebbe esistere, indipendentemente dal credo di ogniuno.

Puo' darsi che alcuni la colgano, altri meno.

E per chi non la coglie, non vuol dire che non possa esistere.

Inviato
2 ore fa, gibraltar ha scritto:

io penso che la vita sia mia, non mi sia stata donata da nessuno (e anche se mi sbagliassi, dei regali ricevuti faccio quel cavolo che mi pare...) e che dunque sia mia pieno diritto, beninteso fino a quando non arreco nessun danno a chicchessia, decidere come, se e fino a quando viverla.

Questo penso sia il punto .

Per me è un dono ...

Da parte mia comprendo che si stacchino le  macchine nei casi di accanimento terapeutico ...

 

 

  • Thanks 1
Inviato

Per capire un qualcosa in più bisogna trovarsi in determinate situazioni. 

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