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Carletto 'Libro Cuore' Calenda


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Devo ammetterlo. Ho un debole per questo uomo. 😅

Tanto da spingermi a documentarmi sulla sua 'genesi'. Ne viene fuori, come era ampiamente immaginabile, un bel ritrattino.

...

Dopo il declino di Matteo 'il saudita' Renzi, ad incarnare l'immaginario del perfetto paninaro del 21° secolo é rimasto lui: Carletto Calenda.

A stabilire che il nostro eroe dovesse imporsi con qualsiasi mezzo necessario all'immaginario pubblico era stato nel 1984 il nonno regista Luigi Comencini, quando lo volle protagonista della miniserie tv Rai 'Cuore' sceneggiata dalla mamma Cristina.. tutto in famiglia.. nonostante lo stesso Calenda abbia ammesso che 'a recitare ero un cane' e che dovesse essere doppiato. Abitudine che sfortunatamente col tempo ha perso, torturandoci con questi vocalizzi:

 

É la versione di Bella Ciao che ha imparato agli anni del liceo, il celebre Mamiani di Roma, l'allevamento ufficiale dei comunisti col Rolex.

Carletto, nonostante l'alto lignaggio, non se la cava poi benissimo. Come ha ricordato lui stesso 'Ho avuto prima due materie, poi quattro e poi sono stato bocciato in prima liceo'.

Quell'anno mette pure incinta l'assistente del nuovo compagno della madre.

In un qualsiasi altro contesto un curriculum che significa condanna certa ad una vita da sottoproletario. Ma non nei palazzi bene romani.

Racconta che 'i genitori lo cacciarono di casa', ma non finí esattamente in un sottoscala, ma dalla nonna. Erede di Casa Grifeo di Partanna, nobile famiglia siciliana, Principi di Pantelleria e Palagonia, Duchi di Ciminna, di Floridia e di Valverde, Marchesi di Serra di Falco e Visconti di Galtelli (il che mi fa riaffiorare alla mente 'Direttore naturale, mascalzon lup man pez di merd dottor Barambani').

In questo contesto di indigenza e precarietà, Carletto non solo fa il ragazzo padre, ma finisce il liceo e poi si prende pure una laura mentre lavora. 'Facevo il consulente finanziario per la San Paolo Invest (..) vendevo fondi di investimento e polizze. Facevo bei soldi, anche sette milioni di vecchie lire al mese'.

Nonostante i successi professionali, decide di andare a fare un anno di stage gratis in Ferrari.

Come c'é riuscito? Per anni son girate voci su una presunta amicizia di famiglia con l'allora Presidente Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che, alla fine, ha confermato Carletto stesso.

"Mio padre e Montezemolo andavano a scuola assieme' ha dichiarato.

Peccato che a giudicare da Wikipedia fra il papà di Carletto e Montezemolo ci siano 8 anni di differenza! 😅

Babbo Calenda, al secolo Fabio, ha ricoperto per una vita incarichi in banche d'affari. Eppure ciò non gli ha impedito di entrare nell'elenco dei frequentatori dei salotti della Roma bene, caduti nella trappola diabolica di Gianfranco Lande, noto come il 'Madoff dei Parioli': gli aveva consegnato parte dei 752.000 euro rimpatriati con lo scudo fiscale.

Le vite di Carletto e Luca rimarranno intrecciate a lungo.

Dopo averlo promosso in Ferrari, Montezemolo se lo porta dietro anche in Confindustria e poi quando fonderà NTV, la società del 'Treno Italo' lo metterà nel suo CDA. Durerà 3 mesi.

Fra i soci di Montezemolo in NTV c'é Gianni Punzo, un ex commerciante di biancheria che nel 1995 si era fatto 55 giorni di galera, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso (tre anni dopo fu derubricata in 'favoreggiamento' per poi essere definitivamente prescritta).

Nel frattempo il Punzo si é arricchito e ha fondato il Mercato all'Ingrosso del Cis di Nola oltre che l'Interporto Campano SpA.

E nel 2008 chiama proprio Carletto a dirigerlo dove rimane suo dipendente fino al 2013, quando il nostro eroe si candida con la lista civica di Mario Monti. Viene trombato, ma pochi giorni dopo arriva il nuovo incarico: Vice Ministro dello Sviluppo Economico, con 2 governi Letta e Renzi.

Renzi lo promuove e lo nomina ambasciatore presso l'UE a Bruxelles.. ma non ha i titoli (era da mezzo secolo che non si nominava un ambasciatore un non diplomatico di carriera);

200 funzionari de La Farnesina si ribellano e scrivono una lettera al vetriolo al PdR, ma é tutto inutile.

D'altronde se Carletto non può vantare i titoli, può vantare il lignaggio: il nonno, suo omonimo, era ambasciatore d'Italia a Tripoli nel 1969 quando il leader rivoluzionario Gheddafi si mise a capo di una rivoluzione che depose il sovrano fantoccio re Idrid, un negazionista delle responsabilità coloniali.

Lo ricordava con affetto il nostro eroe in un post dell'ottobre 2020, alla vigilia della campagna elettorale per un posto come sindaco nella capitale, riportando un breve estratto di un articolo de La Repubblichina che riprendeva una sua lettera dell'epoca "Il colonnello e la sua giunta" scriveva il Calenda nonno "userà in tutti i modi gli italiani rimasti in Libia per costruire una narrativa rivoluzionaria da vendere al popolo, con gli eredi dei colonialisti che dovranno essere espulsi per dare forma alla Nazione".

Andò a finire proprio cosí e Gheddafi il 21 luglio di quell'anno emanò un decreto di confisca che serviva a restituire ai libici le ricchezze usurpate dagli oppressori colonialisti italiani.

(Ora uno manco si può piú godere in santa pace i frutti di decenni di rapine, diomio!)

Il ruolo di Ambasciatore in UE dura solo 2 mesi, mentre in Italia scoppia lo scandalo che porta Federica Guidi a dimettersi dal ruolo di Ministro dello Sviluppo Economico. E Carletto col suo curriculum in Confindustria é l'uomo giusto al momento giusto, con la giusta dose di piccoli conflitti di interesse.

É lo 0,1% di B4 Holding che detiene all'epoca. Una società di investimento che investe in settori come il gas, di competenza del suo ministero.

Nel CDA di B4 all'epoca siede anche il professor Enrico Laghi, che Calenda nominerà prontamente Commissario di Alitalia.

Da Ministro dello Sviluppo Economico Carletto dovrà affrontare una serie di trattative, conclusasi quasi esclusivamente in autentici disastri, a partire da Alitalia per finire con il capolavoro di Mercatone Uno, che Calenda ha permesso venisse venduto alla Shernon Holding, una società creata ad hoc 4 mesi prima, controllata a sua volta da una società maltese.

Fallirà subito dopo accumulando 90 milioni di euro di debiti in 9 mesi.

Risultato: 55 punti vendita chiusi, 1700 lavoratori a spasso e 3 anni di reclusione per Valderio Rigoni, come regista dell'operazione.

Carletto però non si demoralizza sapendo di poter contare su uno zoccolo duro, i benestanti e benpensanti.

Quando si candida alle amministrative a Roma raccoglie ai Parioli il 35%, contro una media inferiore al 20%. Durante la campagna elettorale ha ricevuto piú finanziamenti del PD, quasi tutti da importanti imprenditori: da Loro Piana all'amministratore delegato di Prada.

Dal marchio simbolo degli yacht di lusso SanLorenzo a Ermenegildo Zegna.

Il partito dei paninari 2.0

Secondo un sondaggio della Bocconi, l'università privata che da decenni sforna il grosso della classe dirigente italiana per poco meno di 15.000 euro/anno, fra i suoi iscritti Calenda avrebbe raggiunto la cifra astronomica di preferenze del 36,7%.

Carletto sa come conquistarli. É il populismo eversivo delle classi dirigenti.

Al grido di 'Slava Parioli!'

 

 

 

 

 

 

 

 

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2 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

Certo che dedicare un' intera pagina del forum a calenda (che proprio non se lo filano di striscio neppure i parenti stretti) serve un @tigre a cui probabilmente oggi pomeriggio avanzava del tempo:classic_biggrin:

Hai ragione. Sono in ferie e non so come ammazzare il tempo 😁

Ho scritto questo ritrattino anche per dare input riguardo i profili dei personaggi che circolano nelle stanze dei bottoni. In cui Calenda non é certo il peggiore.. 

Ha solo una faccia da sberle tale che é difficile resistere 😁

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9 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

Certo che dedicare un' intera pagina del forum a calenda (che proprio non se lo filano di striscio neppure i parenti stretti) serve un @tigre a cui probabilmente oggi pomeriggio avanzava del tempo:classic_biggrin:

Eppure….qualcuno che lo vota anche qui nel forum c’è! :classic_laugh:

 

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11 minuti fa, audio2 ha scritto:

cioè questi qua sono soggetti che nella realtà non dovrebbero nemmeno esistere, diciamo che sono

tenuti artificialmente in vita da sondaggi più o meno irrealistici. tipo un coso strano la, magi magio

manco so come si chiama. uno così non può essere reale.

Calenda ha un record che probabilmente nessuna figura politica mai batterà: il rapporto fra 'esposizione mediatica' (minutaggi di propaganda tv) e la percentuale di consenso (voti) del suo partito.. rispetto tutto l'arco costituzionale.

Non prende un caz di voti ed é invitato ovunque a dir la sua. 

D'altronde.. con un intellettuale simile a disposizione..

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io ho una mia teoria para complottista: in zona elezioni saltano fuori questi qua, una volta slava pariolo,

altra volta quel giornalista assurdo che diceva di essere laureato invece era un pēnis, poi ingroia ecc ecc

secondo me sono nutrie di paglia messe li da qualcuno allo scopo di fregare qualche voto alla coalizione

avversaria ed in funzione anche della legge elettorale non raggiungere il quorum quindi far perdere gli altri.

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3 minuti fa, audio2 ha scritto:

io ho una mia teoria para complottista: in zona elezioni saltano fuori questi qua, una volta slava pariolo,

altra volta quel giornalista assurdo che diceva di essere laureato invece era un pēnis, poi ingroia ecc ecc

secondo me sono nutrie di paglia messe li da qualcuno allo scopo di fregare qualche voto alla coalizione

avversaria ed in funzione anche della legge elettorale non raggiungere il quorum quindi far perdere gli altri.

Hai centrato il punto.

Questa é la funzione dei Calenda d'Italia..

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10 minuti fa, extermination ha scritto:

Solo per averlo votato nell’ultima tornata elettorale.

Ma prima di votare non dirmi che uno come te non si informa sul profilo famigliare e sulle potenziali conoscenze ambigue della tua potenziale preferenza!?!

Io fossi in te lo farei. 😅

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