Perché la gente non va più a votare

[appecundria]

Nonostante che il cittadino ateniese fosse retribuito per andare nell'agorà ad esercitare il dovere di voto, nell'Atene di Pericle c'era un apposito corpo di guardie incaricate di catturare i cittadini che si assentavano dalle votazioni. Gli assenteisti venivano legati tutti insieme e trascinati di forza a votare. Il corpo di guardie era composto da schiavi perché un cittadino non poteva obbligare un altro cittadino a votare.

Meditiamo...

[neroacustico]

A domanda la AI risponde:

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La crescente astensione elettorale, un fenomeno che ha portato l'Italia a registrare affluenze minime storiche (ad esempio, al 63,9% alle politiche del 2022 e sotto il 50% alle europee del 2024), è un fenomeno complesso guidato da molteplici fattori. 

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I motivi principali per cui la gente non va più a votare includono:

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Disillusione e sfiducia nella politica: Molti cittadini ritengono che i partiti e i rappresentanti politici non mantengano le promesse fatte in campagna elettorale, alimentando un senso di sfiducia generalizzata verso le istituzioni e la loro credibilità morale e professionale.

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Mancanza di rappresentanza: Una parte significativa dell'elettorato, inclusi molti giovani, non si sente rappresentata dalle opzioni politiche esistenti. I loro bisogni (lavoro, ambiente, disuguaglianze economiche, diritti civili) non trovano riscontro nelle agende dei partiti, portandoli a disertare le urne.

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Perdita di identità partitica: A differenza del passato, l'identificazione con un partito specifico è diminuita. La volatilità elettorale è alta e il "partito del non voto" raccoglie consensi trasversali tra ex elettori di diverse fazioni.

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Percezione di inefficacia del voto: Si diffonde la sensazione che il proprio singolo voto non possa realmente influenzare il risultato finale o le decisioni politiche, che sono spesso percepite come lontane dai bisogni quotidiani dei cittadini.

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Problemi strutturali e incertezza: Fattori come la precarietà del lavoro, le disuguaglianze economiche e la sensazione che molte decisioni cruciali siano prese a livelli sovranazionali o tecnici, riducono l'interesse per la politica nazionale e locale.

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Apatia e disinteresse: Per alcuni, l'astensionismo è il risultato di un generale disinteresse verso la politica, a volte legato a un "sovraccarico" di richieste e informazioni che portano all'apatia. 

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In sintesi, l'astensionismo è un segnale di un disagio profondo nel rapporto tra cittadini e democrazia rappresentativa, che riflette una crescente distanza tra le aspettative degli elettori e la capacità (percepita o reale) del sistema politico di rispondervi.