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La cura definitiva alle malattie della corrente?


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Probabilmente con il trittico VREL ci andiamo dannatamente vicini… :-)

Come ben sapete, complice qualche passaparola ed esperienze di amici, ma anche la prova su Suono, mi sono preso una multipresa VREL, già ampiamente dibattuta in questa sede. Ne ero rimasto molto soddisfatto, tant’é che rottamai un’altra multipresa rinomata, di quelle scavate dal pino nel massello di alluminio eccetera eccetera.

Ma non ero minimamente preparato ai capitoli successivi, cioè all’arrivo del Groundbox e dello Stabilizzatore, che formano un intero complesso sistema per il trattamento delle magagne di un tipico sistema high end.

Ma andiamo per gradi, considerato che ho provato gli apparecchi disgiuntamente, prima di riunirli a matrimonio in un unica vincente terna.

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Il sistema intero, in foto, raffigura la versione con i fianchetti in noce, io ho scelto quella più cool e meglio intonata al mio sistema all- black, con i fianchetti in legno black, ma con multi presa da 12, che va quindi a formare un trittico perfetto senza scalini superiori.. 

IMG_2631.png

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Di seguito, le mie impressioni di uso e ascolto, in sequenza, con una premessa generale… e cioè che avevo nel frattempo regalato un importante upgrade alla mia infrastruttura elettrica, regalando una furutech sws ncf r al sistema, che una volta superato il lungo e non esaltante periodo di rodaggio si è dimostrata una componente irrinunciabile per il sistema.

Capitolo 1:

Multipresa PSD: per esigenze funzionali chiesi al gentilissimo Roberto di sostituirmi la precedente 6 posti noce con una 9 posti, nera, versione MK3.

Ebbene avviene la prima sorpresa, complice qualche magheggio di nuovi cablaggi custom e altri accorgimenti, rimasi stupito delle step incrementale, cioè più solidità, più dinamica e soprattutto, più apertura e ricchezza armonica sull’ estremo superiore. Se la precedente serie aveva ancora una tonalità più mellow, la mk3 si indirizza verso una resa ancor più estesa e aperta verso le gamme alte.

Oggetto notevolissimo, a mio avviso, di livello difficilmente battibile.
Quale sia il segreto non lo so, ma probabilmente è una questione di tenacia meccanica delle prese custom, di muscolare presa con la spina, di materiali interni accuratamente scelti, di case in inox con smorzante interno do piombo?

Ah chissá.. non lo so e nemmeno mi interessa, considerata la resa finale in sala.
Ps. Anche questa multipresa ha bisogno di un periodo di assestamento e rodaggio, si apre al meglio dopo qualche giorno di musica..

 

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Passiamo ora al

Capitolo 2,

la Groundbox PSG. E' stata la mia sorpresa piu grande, per vari motivi, avevo poca fiducia nel concetto stesso del governo delle linee dí ground, le famose o meglio fumose correnti parassite che viaggiano o si suppone viaggino, a volte con i cavi di segnale, a volte lungo i conduttori delle terre nei cavi di alimentazione.

Abbiamo visto ultimamente una vera proliferazione di aggeggi simili a groundbox riempite di terre minerali, a volte enormi e costosissime. Qui l'approccio é piu tecnico che olistico o alchemico, in sostanza questa Groundbox dovrebbe purificare, grazie a trasformatori appositi, e districare queste correnti parassite, trovate in caso qualche spiegazione sul sito. Interessante é la possibilitá di applicare una terra ulteriore , custom, aggiuntiva e non sostitutiva,  tipo con un paletto di rame nel giardino, ovviamente nel rispetto delle dottrine di certificazione.

Funziona? Premetto che sono rimasto spiazzato, un po'interdetto, incapace di mettere a fuoco subito, a fondo, cosa stia esattamente accadendo con il suono. Con un immagine figurata, parlerei di nitore generale associato a un pulviscolo sonoro piu fine, grana ridotta a zero, intervento non lontano da cosa succede, per esempio, con le famose prese a muro furutech sws ncf r.. di cui abbiamo gia dibattutto. All' atto pratico con le chitarre acustiche le note e i decadimenti sono piu persistenti e chiari, le code sonore piu pulite, l'aura attorno agli strumenti piu chiara.. qualche altro user dice che é "come passare da 16 a 24 bit di risoluzione"... 

(intanto sto predisponendo l'ordine di un paletto di rame per il giardino.. )

 

  • Melius 3
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speaktome74

Io il trittico, (a potermelo permettere) o la sola multipresa per cominciare, li comprerei solo per come sono costruiti. Emanano una rassicurante sensazione di solidità e stabilità. I pulsanti / interruttori sono quelli utilizzati ogni giorno su macchinari industriali in condizioni estreme, e solo chi ha avuto modo di lavorare in fabbrica può capire. Bravi! 👏.

Ma che prezzi hanno scontati?

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loureediano

Alexis, leggerti mi apre sempre un sorriso, meno male che ci sono persone come te.

Il problema è che a leggerti fino a pochi mesi fa ascoltavi veramente da schifo, ogni volta un passaggio da 16 a 24 bit.

E di questi passaggi se ne contano tanti.

A quando il prossimo passaggio così fondamentale per capire che prima l'impianto faceva proprio schifo?

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@loureediano carissimo come ben sai parliamo per immagini figurate, per trasmettere sensazioni d’ascolto, che non sono pesabili con le bilance del mercato rionale o quantificabili con certezza matematica.

(Oltre al fatto che quella similitudine che tu citi proviene da un altra fonte)

Per quanto riguarda l’infrastruttura elettrica dei nostri impianti, purtroppo dipendiamo da fornitori terzi, e abitiamo territori fortemente antropizzati con migliaia di interferenze esterne di tutti i tipi a deteriorare la qualità intrinseca di quanto arrivi ai nostri apparecchi.

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Arriviamo quindi al

Capitolo 3, allo stabilizzatore di rete PSS.

Ė il componente più pesante dei tre oltre 15 kg, dovuti alla presenti un autotrasformatore custom con bassissima impedenza interna ( leggo ) capace di oltre 10 kW teorici di spunto, che consente di portare la corrente ai canonici 220 o 230 e stabilizzarlo entro un range preciso.

Tutto ció si traduce in un sound incredibilmente dinamico, pulito, d‘impatto, con un mediobasso e basso timbrato e pulito, non volevo credere alle mie orecchie.. come se gli ampli finalmente volassero finalmente con tutta la grazia che possono esprimere, senza briglie alcune.

La prima volta nella mia vita ( sono trent’anni che provo purificatori e stabilizzatori d’ogni risma, dagli industriali ai medicali a quelli informatici, oltre a quasi tutti i marchi più noti dedicati ai sistemi high end) che trovo un sistema completo che effettivamente migliora in ogni parametro la qualità del suono, senza alcuna controindicazione, né di compressione né di costipazione in gamma alta, anzi..

( ovviamente sono sensazioni riconducibili al mio personale caso, ogni impianto domestico fa storia a sé.. ma questo trittico, a naso, non ha nessunissima controindicazione sonica solitamente da me ravvisata nei prodotti concorrenti anche nei più blasonati)

 

 

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11 minuti fa, alexis ha scritto:

15 kg, dovuti alla presenti un autotrasformatore custom con bassissima impedenza interna ( leggo ) capace di oltre 10 kW teorici di spunto,

 

In genere il dimensionamento di un autotrasformatore in corrente alternata si esprime in VA o kVA, ma poco o nulla cambia perchè se veramente fosse dimensionato per 10kW peserebbe almeno 50-60 Kg.

15 Kg sono un trasformatorino da 1.5 kVA e un par di centoni all'ingrosso...

Inoltre sugli autotrasformatori e la loro influenza sul suono degli impianti c'è una lunga ed antichissima querelle, giusto per la cronaca.

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1 ora fa, Velvet ha scritto:

Inoltre sugli autotrasformatori e la loro influenza sul suono degli impianti c'è una lunga ed antichissima querelle, giusto per la cronaca.

Querelle ne esistono su tutte le tipologie… anche sui famosi rigeneratori dell‘onda sinusoidale, tanto in voga, tanto innaturali all’ascolto.

direi che tutti dovrebbero provare tutto e poi fare una scelta ponderata, non per sentito dire…

e lo sostengo ahimè con una vasta esperienza ( negativa) nel campo.

praticamente tutti i sistemi in qualche modo chiudono comprimono o sedano la dinamica, questo invece, fa esattamente l‘incontrario… „libera“ i suoni.

A mio personale giudizio, ovviamente.

E bisogna anche aggiungere che trent’anni fa non c‘era un comparabile inquinamento in rete, oggi abbiamo in casa mille switching, dal frigo al forno, ai servoncontrolli, alle luci al wi fi.. e i sistemi hi fi soffrono, tant’è che conosco parecchi casi di amici che accendono solo di sera.. o di notte.

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2 ore fa, Ifer2 ha scritto:

Dottore come faccio a capire se il mio impianto e' talmente malato da aver bisogno di cure?

Direi tutti gli impianti sono, se non gravi, almeno malaticci… ad eccezione, credo, di sporadici casi di eremiti nelle loro caverne a mille km dai centri abitati.. ma di solito nemmeno hanno un hifi .. :classic_wink:

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@Boris Lametta facezie a parte, la infrastruttura elettrica è la prima cosa da curare in ambito high end.. e non ci sono soluzioni semplici, perché le problematiche sono complesse, sempre diverse e di non semplice interpretazione… e spesso la pezza ė peggio del buco..:classic_cool:

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