R. I. P. Martin Parr

[Gaspyd]

Il mio fotografo preferito 🌹

E pensare che quest'anno è stato ospite d'onore del phest di Monopoli. 

"Scomparso a Bristol, aveva 73 anni. L’annuncio dalla sua fondazione e dall’agenzia Magnum Photos. Era celebre per i suoi scatti che, con raffinata ironia, mettevano a nudo i luoghi comuni della classe media inglese" 

[wow]

6 ore fa, Gaspyd ha scritto:

fotografo preferito

Anche uno dei miei.

😔

[Velvet]

Oggi è tutto un elogio al documentarista (così si definiva, non fotografo) inglese.

Eppure nel corso della sua lunga carriera Parr ha avuto più lanci di verdure che elogi.

Dal memorabile scontro con HCB che si impuntò con tutte le sue forze e la sua potenza di grande vecchio della fotografia per non farlo entrare alla Magnum, alla critica spaventata dal grottesco della realtà che Parr ci restituiva.

Non si limitava infatti ad evidenziare "i luoghi comuni della classe media inglese" ma faceva molto di più: Parr metteva tutti noi occidentali davanti ad uno specchio che ingrandiva gli effetti ridicoli che provoca la società dei consumi sulle persone.

Per lunghi anni Parr più che famoso è stato "famigerato", a volte anche boicottato dalla stessa società che impietosamente documentava.

Anche per lui il tempo è stato galantuomo e oggi tutt'al più alcuni lo definiscono "controverso" con un moto di democristiana bontà. 

DI certo da oggi la sua visione mancherà, ed è una grande perdita. 

 

 

[Gaspyd]

Toscani, Salgado, Berengo Gardin, Jodice ed ora Parr 

Un 2025 che lascia un vuoto incolmabile nel mondo della  fotografia contemporanea. 

 

[wow]

C'è un fotografo che si muove evidentemente sulla scia di Parr, interessante, ma non lo eguaglia, che si chiama Robbie McIntosh (non produce ampli). 

[Gaspyd]

@wow

Ah ma è italiano !!!

Grazie x la segnalazione 

[Plot]

Parr non e' mai stato la mia tazza di tè, preferisco altri riferimenti.

Ha pagato sulla sua pelle l' infamia di essere stato accusato di razzismo nella controversa questione in merito al libro : "London" di Butturini e fortemente voluta dallo stesso Martin Parr.

 

 

Una doppia pagina che ci presenta una donna "nera" chiusa nel suo spazio ed affiancata da un gorilla chiuso in gabbia che le fa da contraltare.

Un' accusa infamante che ha compromesso l' immagine di Parr che ha chiesto scusa alla causa ed incassato il colpo senza neanche il tentativo di difendersi chiedendo il ritiro di tutte le copie e la relativa distruzione di tutte quelle in circolazione.

 

 

 

 

R.I.P.

[wow]

In effetti, quanto meno, è di cattivo gusto se involontario 

[Gaspyd]

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London by Gian Butturini

. 

e ancora

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La distruzione di un libro: «London by Gian Butturini»

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Il gallerista Massimo Minini:

"il preteso dittico di Butturini è ironico non fascista. 

... 

Per favore aprite i vostri occhi e la vostra mente e sorridete, la complessità del nostro mondo è così grande che a volte confonde chi guarda; io sono autorizzato dalla mia carriera a dire che queste due pagine sono un capolavoro di democrazia e non l’opposto".

. 

Martin Parr: "Ho amato il libro di Butturini e ho fatto di tutto per sostenerlo. Ma comunque, se si prende il dittico "offensivo" e lo si isola, è indubbia la sua implicazione razzista"

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L’animale, che, come scrive Butturini nell’introduzione del libro, “riceve con dignità imperiale sul muso aggrottato le facezie e le scorze lanciategli dai suoi nipoti in cravatta”, era arrivato allo zoo negli anni ’40, all’età di un anno, e in gabbia era destinato a trascorrere il resto della sua esistenza. 

Gabbie sociali e gabbie materiali, strumenti entrambi di mortificazione e di segregazione, sono dunque il motivo del dittico. 

Sta di fatto che le due foto, considerate offensive, decontestualizzate in ogni senso, vengono veicolate sia in rete sia nel mondo reale. Butturini è accusato di razzismo. Tale è la pressione della polemica che Martin Parr si vede costretto a dimettersi dalla direzione artistica del Bristol Photo Festival e a chiedere che il libro venga non solo ritirato, ma mandato al macero. 

[Plot]

1 minuto fa, Gaspyd ha scritto:

Ma quella non è mica una foto di Parr... 

E' quello che ho detto prima del tuo post.

Le foto (2 affiancate) non sono di Parr, il fatto e' che Parr le ha avallate e di riflesso l' accusa di essere "razzista" l' ha presa di riflesso tanto da farlo dimettere come curatore della mostra e richiesto di mandare al macero tutte le copie del libro.

 

Fondamentalmente non credo che Gian Butturini ne tantomeno Martin Parr lo siano, c'e' tutta una storia dietro e Gian Butturini spiega bene il senso di questo accostamento.

Se la trovo la posto

[Gaspyd]

1 minuto fa, Plot ha scritto:

E' quello che ho detto prima del tuo post.

Le foto (2 affiancate) non sono di Parr, il fatto e' che Parr le ha avallate e di riflesso l' accusa di essere "razzista" l' ha presa di riflesso tanto da farlo dimettere come curatore della mostra e richiesto di mandare al macero tutte le copie del libro.

Si scusami

Difatti rileggendo con più attenzione il tuo post mi sono  accorto di aver preso una cantonata ed ho corretto il mio intervento ... 

Ma tu sei stato più veloce 

Però tutto mi è stato utile per approfondire la storia di qual libro e il significato di quello sfortunato accostamento. 

 

[Gaspyd]

7 minuti fa, Plot ha scritto:

c'e' tutta una storia dietro e Gian Butturini spiega bene il senso di questo accostamento.

Si si i due link che ho scovato grazie al tuo primo intervento spiegano bene ... 

[Plot]

11 minuti fa, Gaspyd ha scritto:

Si si i due link che ho scovato grazie al tuo primo intervento spiegano bene ... 

...c'e' dell' altro, scambio di mail tra la famiglia Butturini e Parr.

IMHO c'e' stata una grande orchestrazione del tutto, una ragazza "nera" aiutata da altre 2 amiche con l' aiuto di un altro fotografo poi diventato regista di una casa cinematografica, insomma del torbido ai danni di Parr che purtroppo si e' arreso sin da subito da questa accusa infamante.

Ma oramai la frittata e' fatta, per lui e per il libro l' onta di essere accusato di "razzismo" e' stata indelebile e lui ha accettato supinamente la gogna mediadica senza battere ciglio