Ridaje co 'sti poveri comunisti...

[Savgal]

@wow

Premetto che la scuola deve prioritariamente educare, ma lo strumento per l'educazione è l'istruzione, ricordando, come scrisse il Sommo Poeta:

«Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza»

Fatta questa premessa faccio un'osservazione che può apparire fuori luogo, il livello dei quiz televisivi. Chi ha la mia età ricorda i campioni di "Rischiatutto" di Mike Buongiorno e li confronti con i quiz televisivi di oggi e chi vi partecipa. "Rischiatutto" premiava l'impegno allo studio, i quiz di oggi quasi esclusivamente la fortuna. La rappresentazione del mondo che ne consegue è che l'impegno nello studio non ha un gran valore e che il ruolo che si ricopre nella società sia conseguenza della fortuna, del caso. 

Il caso è ingiusto, non tutti hanno la fortuna di nascere con un'intelligenza brillante (gli esperti sono concordi nel ritenere che i due terzi del'intelligenza siano dovuti alla genetica), sul restante si può tuttavia fare molto, ma a condizione che lo studente sia adeguatamente sorretto e motivato. Il clima sociale certamente non motiva, se il sostegno non arriva dalla famiglia anche una buona intelligenza rischia fortemente di perdersi.  Il sostegno deve tuttavia essere reale, consentire al ragazzo di affrontare le difficoltà e i fallimenti, soprattutto nei tanti casi di studenti con un'intelligenza sufficiente, ma non brillante. Osservo due estremi in questi casi, genitori che non incoraggiano e genitori che non accettano i limiti dei loro figli ed invece di incoraggiarli e sostenerli per superare le difficoltà, attribuiscono all'insegnante il voto negativo. Svolgere il ruolo di avvocato difensore del figlio è l'opposto di sostenerlo affinché abbai fiducia nei propri mezzi e si impegni per superare il momento di difficoltà. Sarà poi un caso, ma nella gran parte dei casi le valutazioni negative sono nelle discipline scientifiche, in cui la memorizzazione non consente di compensare la comprensione e di fornire l'abilità per la soluzione del problema, sia esso di matematica, di fisica o di chimica.

Se ben ricordo sei laureato in ingegneria. Mio figlio nella triennale di meccanica al Politecnico di Milano ha sostenuto più volte alcuni esami. Ricordo lo scoglio di fisica tecnica, esame di cui a stento riuscivo a comprendere la traccia. Mi chiamò quasi in lacrime quando al terzo tentativo ne uscì con un 26. Gli ripetevo che il suo percorso era difficile e che non superare un esame non doveva vederlo come un fallimento personale.

Personalmente non mi pongo il problema di non promuovere in sede di scrutini e non me lo sono posto anche in sede di esame di Stato.

Infine, quanto ai genitori, si è giunti al punto di chiedere l'accesso e la copia degli atti, mediante legale, per una studentessa che aveva superato l'esame, ma non con il voto che si aspettavano i genitori.

 

[extermination]

18 minuti fa, wow ha scritto:

Gli stessi Savgal e Gaetano mi sembrano abbastanza rigorosi e poco propensi a sdoganare l'ignoranza.

Da quello che scrivono in questo forum parrebbe che ci sia una proliferazione di ragazzi ignoranti, incapaci di pensare, di parlare, di ragionare, di scrivere dunque il problema semmai non è tanto sdoganare ma piuttosto di arginare il problema con tutti gli strumenti necessari e dovuti da una istituzione pubblica.

[indifd]

29 minuti fa, wow ha scritto:

ovvero che la scuola italiana sia di sx.

Veramente io ho contestato l'idea della sufficienza politica per tutti come parte dell'ideologia che ha portato a questa situazione sul livello in uscita (certificata dall'aver superato i relativi esami/valutazioni), poi vedi tu da dove arriva e chi la professava 

A me non importa se il gatto è rosso o nero (cit. da vetero comunista ) a me interessa che il gatto faccia il suo lavoro bene con i topi 

29 minuti fa, wow ha scritto:

Lo stesso populismo che vorrebbe fare giudicare i docenti dagli studenti o dai dirigenti che sono a loro volta i sindacalisti dei genitori e quindi degli studenti.

Non si tratta di giudicare (accezione etica), ma di valutare i risultati in termini di differenza tra livello in ingresso degli studenti che un docente ha seguito in un determinato percorso (ad esempio anno scolastico) e il livello degli studenti in uscita

Per fare questo esistono metodologie strumenti utilizzati da almeno 30 anni a voler esser prudenti

Poi volendo si può anche utilizzare strumenti come:

a) test di valutazione in ingresso delle aspettative da parte degli studenti e anche genitori visto che ******* il ****** 

b) test di valutazione della soddisfazione in uscita (fine percorso anche intermedio) dei partecipanti alla formazione: studenti e anche genitori (vedi sopra )

Ma questi strumenti di conoscenza della valutazione dei soggetti importanti nel percorso formativo non saranno mai il metro di valutazione della prestazione del docente, ma sono di contorno e molto utili soprattutto ai docenti 

Tratto da: corso di formazione per formatori profilo "Addetto alle pulizie senior" , perché anche nelle società di pulizie esiste la necessità di formare i profili junior, altrimenti puliscono male e con scarsa efficacia  e il cliente non rinnova il contratto (la vie est dure mon cher ami )

[Savgal]

@appecundria

Le università telematiche sono l'ultima catastrofe. Ho visto in fase di valutazione dei titoli docenti nelle graduatorie per le supplenze con più lauree, tutte conseguite in queste università telematiche. Mi diceva una mia docente di matematica di un giovane che si era rivolto a lei poiché non riusciva a superare l'esame di analisi matematica in una università telematica. Il giovane, a suo dire, di matematica non comprendeva quasi nulla e dopo un po' a rinunciato. L'esame lo ha tuttavia superato e si è anche laureato, ma mi riferiva che per la sesta volta non aveva superato l'esame di stato per ingegnere.

[wow]

29 minuti fa, indifd ha scritto:

Veramente io ho contestato l'idea della sufficienza politica per tutti come parte dell'ideologia che ha portato a questa situazione sul livello in uscita (certificata dall'aver superato i relativi esami/valutazioni), poi vedi tu da dove arriva e chi la professava

Io sto dicendo che la sufficienza per tutti non ha una motivazione ideologica (di sinistra), ma tutt'altro. Per questo ti dico che la tua analisi è in parte anacronistica.

 

[damiano]

Ma perché parlate tutti indistintamente di massimi sistemi ed in senso assolutistico? La scuola è composta da un miliardo di componenti che girano contemporaneamente e spesso in senso contrario a quello che sarebbe corretto. Detto ciò, non è vero che i "liceali" sono tutti inconsistenti e somari, come in tutto ciò che ci circonda ci sono quelli bravi e quelli somari; anche tra gli avvocati, i medici ed i commercialisti ci sono quelli bravi e quelli meno.

È anche chiaro che la scuola, intesa come intero sistema scolastico, andrebbe ristrutturata per essere più aderente al mutamento del tempo corrente. Nello specifico, il rappresentante delle istituzioni, (ripeto: rappresentante delle istituzioni), ha dimostrato quello che vale, molto poco, e, da bravo sciacallo, ha cercato di approfittare della situazione. Così come "la casa nella prateria" ed altro che succede tutti i giorni.

PS. Uno dei miei professori universitari, uno che insegnava una materia tosta al primo biennio, diceva sempre: la selezione si fa più avanti, intendendo che lui forniva i mattoni per costruire le cose e pensava che la selezione sarebbe avvenuta naturalmente sulla capacità di uso dei suoi mattoni.

Ciao

D.

[mozarteum]

E’ una deriva, diventata trasversale, d’un malinteso egalitarismo che origino’ nel 6 politico

[mozarteum]

Credo che il mondo d’oggi - pregno e fregno di logica utilitaristica- renda ancora piu’ indigesto studiare.

A che serve? Si guadagnera’ bene e presto? Piu’ di un influencer e di un ideatore di applicazioni di successo?

Mi pare che si sia perso interesse per la dimensione “formativa” dello studio, al di la’ dell’apprendimento tecnico di questa o quella disciplina (peraltro cagionevole anch’esso come dimostrano i test).

Non si puo’ generalizzare, molto dipende dalle famiglie, dai genitori, dall’” aria” che si respira in casa, con eccezioni in ambo le direzioni.

La scuola cos’altro potrebbe fare, oltre a selezionare professori preparati e coinvolgenti, magari pagandoli meglio (dopo e non prima che gli stessi abbiano dimostrato valore)?

 

 

[wow]

Si parla di valutazione degli insegnanti da parte dei dirigenti e degli studenti. Negli ultimi miei anni di insegnamento, sono stato contestato dalla mia preside per aver rimandato a settembre un ragazzo che avrò visto, a causa della sua funzione di rappresentante d'istituto (non era di sx, anzi), una decina di ore in classe durante tutto l'anno scolastico e, naturalmente, non aveva neanche idea di cosa trattasse la materia che insegnavo. A settembre il ragazzo non si è neanche presentato agli esami di "riparazione" e recuperò tutto in un diplomificio.

I motivi addotti dalla preside (ex insegnante di arte bianca) riguardavano, naturalmente, la mia incapacità di adottare strategie differenti e bla bla bla, come se una materia tecnica si potesse spiegare a fumetti, ma non la volontà nulla del ragazzo.

Un'altro anno sono stato contestato, assieme al mio insegnante tecnico pratico, con l'appoggio sempre della stessa preside e di qualcuno del cerchio magico (di CL), da un gruppo di miei alunni di quinta superiore, di quelli che prendevano voti altissimi per blasone, per aver messo loro la quasi sufficienza in una verifica nella quale avevano sbagliato di brutto dei calcoli.

Nella valutazione ha influito più che l'errore di calcolo (i miei prof all'università chiarivano sempre che il tecnico non è un farmacista), l'incapacità di avere un'ordine di grandezza preventivo corretto della quantità che stavano valutando, come ho sempre spiegato. Insomma è come se io chiedessi qual è la velocità di un'auto (non di un aereo) che percorre un certo numero di chilometri in una certa quantità di tempo e mi rispondessero 700 km/h.

A uno di questi studenti, durante una spiegazione, chiesi quanto costano 4 mc di acqua a due euro a mc. Al suo silenzio cambiai esempio parlando di gelati. La risposta fu "professore, non ce l'ha spiegato".

Giusto per far capire di cosa si parla.

Quale sarebbe stata la mia valutazione da parte di preside e studenti?

[wow]

26 minuti fa, damiano ha scritto:

Detto ciò, non è vero che i "liceali" sono tutti inconsistenti e somari

Io non l'ho affermato. Però non ho potuto fare a meno di notare in trent'anni di insegnamento (e di libera professione) il trend.

[dariob]

48 minuti fa, extermination ha scritto:

Da quello che scrivono in questo forum parrebbe che ci sia una proliferazione di ragazzi ignoranti, incapaci di pensare, di parlare, di ragionare, di scrivere

Infatti. Solo che non è vero. 

A meno che quelli bravi li conosca tutti io. (Statisticamente estremamente improbabile).

Il che mi fa ricordare che quando ero al liceo io, 50 anni fa, era comune lo stesso lamento frustrato.

 

[Savgal]

@wow

Le valutazioni finali sono espressione del consiglio di classe, presieduto da DS, sulla base della proposta del docente. Lo ripeto sempre ai genitori quando sostengono che sia quell' insegnante ad aver preso in antipatia il figlio 

[wow]

Sono stato in consiglio d'istituto per diversi anni, non vi dico quali boutanade sono passate. Era il periodo in cui andavano di moda i metaversi.

Abbiamo attrezzato una aula metaverso.

Lascio immaginare l'uso che è stato fatto di quest'aula. 

Giusto per far capire che a un certo punto le attrezzature didattiche non sono stati più strumenti ma fini, in senso di scopo dell'insegnamento.

[appecundria]

2 ore fa, indifd ha scritto:

Mia sintesi: il diritto allo studio è sacrosanto per tutti e utile a tutta la comunità, il diritto a superare tutti gli esami no (promozione con sufficienza politica per tutti di vecchia a cara memoria)

Ma cosa c'entra?

[extermination]

Ma… i Prof si devono adeguare al contesto sociale “ locale” oppure è il contesto sociale “locale” che deve adeguarsi ai Prof? 😭

[appecundria]

50 minuti fa, dariob ha scritto:

2 ore fa, extermination ha scritto:

Da quello che scrivono in questo forum parrebbe che ci sia una proliferazione di ragazzi ignoranti, incapaci di pensare, di parlare, di ragionare, di scrivere

Infatti. Solo che non è vero. 

A meno che quelli bravi li conosca tutti io.

Sono lamemtazioni di vecchi bacucchi di una generazione che se davvero era tanto brava come mai che lascia un Paese sommerso di debiti e un mondo allo sbando?

D'altra parte tempo fa fu trovato un geroglifico di 5000 anni nel quale il faraone si lamentava dei giovani di allora...

[LUIGI64]

 

[appecundria]

1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Mi pare che si sia perso interesse per la dimensione “formativa” dello studio, al di la’ dell’apprendimento

Moz, è vero che la dimensione formativa dello studio ha portato te ma anche Giuli ministro della Cultura nel paese con meno lettori al mondo.

Non è che alle volte ci facciamo illusioni?