Jack Inviato 13 ore fa Condividi Inviato 13 ore fa 29 minuti fa, audio2 ha scritto: un pil costruito su servizi, banche e intermediari non ti porta chiaramente da nessuna parte Perché? sentiamo Link al commento https://melius.club/topic/27779-la-spesa-pubblica-fino-a-meta%E2%80%99-anni-80/page/4/#findComment-1660971 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaetanoalberto Inviato 1 ora fa Condividi Inviato 1 ora fa È possibile ricostruire l'impatto economico dell'attivazione delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO), ed è un tema centrale nella storia economica e politica italiana. Gli anni '80 rappresentano il decennio in cui il decentramento amministrativo, iniziato formalmente nel 1970, divenne pienamente operativo a seguito dei decreti di trasferimento delle funzioni (in particolare il D.P.R. 616/1977). L'analisi degli studiosi (come Sabino Cassese o Piero Giarda) evidenzia che l'entrata in funzione delle Regioni non ha comportato una sostituzione della spesa centrale, ma una sua stratificazione. 1. Il fenomeno della "Spesa Incrementale" Il problema principale degli anni '80 non fu solo quanto spendessero le Regioni, ma il fatto che tale spesa si aggiungesse a quella dello Stato anziché sostituirla. * Mancata soppressione degli enti inutili: Molti uffici centrali e ministeri che avrebbero dovuto essere ridimensionati dopo il trasferimento delle competenze rimasero in vita, creando una duplicazione di costi burocratici. * Espansione del personale: Le Regioni assunsero migliaia di dipendenti, ma lo Stato centrale non ridusse proporzionalmente il proprio organico. 2. Il peso della Sanità (Riforma del 1978) Il fattore che ha inciso maggiormente sulla spesa regionale negli anni '80 è stata l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel 1978. * Gestione locale, finanziamento centrale: Le Regioni gestivano la sanità, ma i fondi arrivavano dallo Stato tramite il Fondo Sanitario Nazionale. * Irresponsabilità finanziaria: Poiché le Regioni non avevano (all'epoca) il potere di imporre tasse proprie per coprire i disavanzi, tendevano a spendere oltre i limiti, sapendo che lo Stato centrale avrebbe prima o poi ripianato i debiti (il cosiddetto fenomeno del piè di lista). 3. L'assenza di Autonomia Tributaria Negli anni '80, il "federalismo" italiano era monco: * Decentramento della spesa: Le Regioni decidevano come spendere i soldi. * Centralismo delle entrate: Lo Stato decideva quante tasse raccogliere. Questa asimmetria ha creato un incentivo alla spesa inefficiente. Le Regioni agivano come centri di spesa senza la responsabilità politica di dover chiedere i soldi direttamente ai propri cittadini tramite le tasse locali. Dati e ricostruzioni quantitative Secondo le analisi della Banca d'Italia e della Corte dei Conti sul decennio 1980-1990: | Voce di spesa | Impatto negli anni '80 | |---|---| | Debito Pubblico | Passò dal 60% a quasi il 100% del PIL, in parte alimentato dai disavanzi regionali. | | Spesa Sanitaria | Crebbe a ritmi superiori all'inflazione, diventando la prima voce del bilancio regionale (circa l'80%). | | Trasferimenti dallo Stato | Aumentarono costantemente per coprire i "disavanzi di gestione" delle RSO. | Come approfondire la ricostruzione Per ricostruire con esattezza le cifre, i documenti chiave sono: * Le Relazioni Annuali della Banca d'Italia (anni 1980-1990): Contengono tabelle specifiche sulla "Finanza Regionale". * I Rapporti ISTAT sulla Pubblica Amministrazione: Che tracciano l'evoluzione del numero di dipendenti pubblici regionali. * I bilanci storici della Ragioneria Generale dello Stato: Per vedere i flussi di cassa dal centro alla periferia. In sintesi, l'incidenza non fu dovuta solo al "costo" delle Regioni in sé, ma al modo in cui furono sovrapposte a una struttura statale che non voleva farsi da parte, creando un sistema a due teste estremamente oneroso. Link al commento https://melius.club/topic/27779-la-spesa-pubblica-fino-a-meta%E2%80%99-anni-80/page/4/#findComment-1661262 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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